M3 KNITWEAR, LA MAGLIERIA TREVIGIANA DIVENTA MODA IN FRANCIA E BELGIO

Una storia famigliare che dura da sessant’anni, la scelta di materiali d’eccellenza e la capacità di creare i prototipi più ambiti (anche per le case reali). M3 Knitwear si è presentata alla Milano Fashion Week con gli ultimi trend: aumentano le richieste per il Mohair elasticizzato e certificato. I titolari: “Operiamo dietro le quinte per le grandi griffe”

 

Durante la Milano Fashion Week al centro dell’attenzione c’è stata M3 Knitwear, azienda veneta specializzata nella produzione di capi in maglia con filati di altissima qualità sempre più cercati dai marchi premium per il Mohair certificato ed elasticizzato. Merito di una storia aziendale che dura da sessant’anni e di una gestione famigliare che di fatto rende l’azienda con sede a San Vendemiano, nel Trevigiano, un unicum nel panorama della moda a livello nazionale, capace di servire le grandi griffe mondiali pur rimanendo dietro le quinte. 

Tra i brand che oggi collaborano con l’azienda trevigiana va citato Natan, marchio storico di abbigliamento in Belgio, una maison celebre a livello globale per eleganza e stile, tanto che le donne della casa reale belga vestono da anni le sue produzioni (l’inizio della collaborazione con M3 Knitwear è del 1988), imitate dalle donne dell’high society europea. Per loro M3 Knitwear realizza e produce una parte importante del prêt-a-porter di maglia a completamento dei capi di haute couture. 

Ma l’azienda trevigiana è stimata anche in Francia. La stilista Katia Sanchez, dopo aver lasciato un’attività ben avviata (Des Petits Hauts) ed essersi presa una pausa di un anno, oggi a Parigi propone un brand di maglieria ecosostenibile ad altissima qualità. La sua attività è nata proprio per creare un prodotto che rispetti l’ambiente, un brand green in ogni passaggio della filiera. M3 Knitwear è stata scelta durante il Pitti Filati, grazie al filo puro di Mohair seta che ha saputo proporre. Ne nascono capi di abbigliamento de-stagionalizzati proprio per evitare il consumo di materiali poco durevoli e proporre al contrario capi che devono durare nel tempo. Dalla prima collezione ad oggi i capi venduti (tutti in pre-ordine e on line) sono triplicati, segno di una qualità che viene riconosciuta in tutto il mondo.

Tra i fiori all’occhiello dell’azienda c’è la proposta di filati di Mohair certificati e controllati. L’azienda è tra le poche ad essere specializzata nella produzione di maglieria realizzata sia con il filo “fermo” che con quello elasticizzato, molto difficile da gestire. È noto che il Mohair è una fibra tessile di origine animale, ricavato dal pelo della capra d’Angora, prodotta soprattutto in Africa del Sud. La tutela e il rispetto delle capre in quei territori è diventata una priorità dopo i maltrattamenti scoperti e denunciati dal film dell’associazione di animalisti Peta. Per questo le certificazioni che M3 Knitwear propone sono apprezzate: tutelano l’ecosistema dando valore al prodotto. 

È questo l’ultimo prodotto di punta del maglificio M3 Knitwear, rifondato dalla seconda generazione nel 1992 come risposta al desiderio di quattro fratelli di dare continuità all’attività di famiglia, il maglificio Sapam, che già era diventato, a partire dagli anni Settanta, una delle attività più rappresentative del settore tessile veneto. Il successo era arrivato già negli anni Ottanta, quando la loro maglieria finì su alcune copertine di Vogue. 

Oggi l’azienda ha 20 dipendenti. Prosegue la dinastia famigliare, iniziata dai genitori ancora giovanissimi. Sono infatti in quattro della famiglia Saccon al timone: all’amministrazione c’è Michele; responsabile produzione è Reginetta; manager della tessitura è Mauro e referente per il prodotto e rapporti coi clienti Marzia. Il fatturato nel 2020 è stato di 3 milioni di euro, dovrebbe essere confermato nel corso di quest’anno nonostante la crisi che il settore moda vive a causa del Covid. 

“Il nostro dna è quello di una piccola azienda, a conduzione famigliare, che ha sempre lavorato per brand principalmente stranieri, ma anche italiani, tutti di una certa importanza”, spiegano i titolari. “Il nostro tessuto produttivo è fatto sì di grandi aziende conosciute a livello mondiale, ma anche di piccole e medie aziende che nel silenzio si confrontano da sempre con le esigenze di marchi, stilisti e brand di caratura elevatissima che si rivolgono a noi proprio perché siamo capaci di creare un prodotto dalle loro idee. È anche merito di aziende come la nostra, sempre rimasta nell’ombra, se la moda non è solo fast fashion: garantiamo l’esistenza di capi bellissimi, venduti a prezzi medi per i quali i concetti di qualità e del ben fatto sono aspetti prioritari”.

4+ NUTRITION, GLI INTEGRATORI PER I CALCIATORI DELLA SERIE A NASCONO IN VENETO

A Padova c’è il team che produce gli integratori sportivi che fanno eccellere i campioni. Il titolare, Diego Rossetto. “Lavoriamo con biologi nutrizionisti, siamo stati i primi a portare nel mondo del calcio una formulazione di proteine con probiotici e prebiotici”. Il segreto dell’Omega contro le infiammazioni; aumentano le referenze a catalogo: ora sono 300

 

C’è il runner amatoriale, che vuole solamente riuscire a portare a termine una maratona. C’è il calciatore professionista, che deve esprimere al massimo la propria forza muscolare e la propria tecnica. Ma ci sono anche rugbisti, appassionati di sport e persone che voglio integrare la propria dieta. Secondo una recente ricerca del mensile Il Salvagente, dei 32 milioni di italiani che fanno uso di integratori alimentari, circa 18 milioni li usano tutti i giorni, mentre più di 4 milioni qualche volta al mese. 

A Padova da dieci anni esiste 4+ Nutrition, azienda specializzata nell’integrazione alimentare per atleti professionisti, in particolare del mondo del calcio. A catalogo l’azienda ha circa 300 referenze diverse (+20% rispetto allo scorso anno), di altrettanti prodotti che vengono studiati lungo tutta la filiera: dalla materia prima da cui vengono estratti i nutrienti, fino al packaging finale col quale vengono presentati. Il periodo del Covid ha rallentato le vendite, ma il 2021 dovrebbe concludersi con un fatturato oltre i tre milioni di euro. 

L’azienda, guidata da Diego Rossetto, imprenditore con un passato nell’importazione di integratori alimentari dagli Stati Uniti, che poi ha deciso di mettersi in proprio per meglio controllare la filiera produttiva, oggi ha 12 dipendenti (erano 8 solo due anni fa) e una quindicina di collaboratori che operano su una struttura di 1.800 metri quadri tra uffici e magazzini. Da notare che nello staff un ruolo importante è rivestito dai professionisti nella ricerca e sviluppo, sono assunti anche una farmacista e una biologa nutrizionista per la ricerca delle materie prime e le strategie sulle formulazioni. 

“Siamo stati i primi a portare nel mondo del calcio una formulazione innovativa che unisce le proteine ai probiotici e prebiotici”, dice Rossetto. “Tutta la nostra salute parte dal fegato e conoscendo il microbiota intestinale miglioriamo la salute degli atleti, sia fisica che mentale. Ma tra le novità assolute che proponiamo c’è anche l’integrazione col collagene. I calciatori soffrono sempre ai legamenti e ai tendini, è finita l’era degli antidolorifici. Non va dimenticata l’integrazione con gli Omega, che noi proponiamo con una particolare ricetta di EPA (acido eicosapentaenoico) e DHA (acido docosaesaenoico) estratti da una riserva naturale di pesce in Cile”. 

Per realizzare la propria mission aziendale, 4+ Nutrition si avvale di partnership con gli staff medici delle società calcistiche con le quali coordina piani di integrazione alimentare pensati individualmente per l’atleta. Il coordinatore scientifico dei progetti è un luminare nel settore: Matteo Pincella, nutrizionista della nazionale di calcio dal 2016, con lunga esperienza nella Juve (dal 2012 al 2019) prima di passare all’Inter due anni fa. Padova, Cittadella, Cremonese, Frosinone, Chievo, Parma, Udinese, Genoa, Spal, Spezia, Venezia, Verona, Fiorentina, ma anche formazioni del rugby di élite come le Zebre si sono affidate all’azienda veneta per rendere perfette le performance dei propri giocatori. 

 

BIOECONOMY REGIONAL INVESTMENT FORUM. Le migliori aziende biotecnologiche italiane incontrano investitori, banche e venture capital per accelerare la transizione verde

Milano. Inaugurata a Milano la prima edizione dell’Investment Forum della Bioeconomia e dell’Economia circolare, occasione per dieci delle più innovative aziende biotecnologiche italiane di incontrare investitori, consulenti finanziari, venture capital alla ricerca di modelli di business sostenibili. Riunite dal Consorzio Italbiotec (www.italbiotec.it), primo ente no-profit italiano delle biotecnologie e dal Cluster Lombardo della Chimica Verde (www.chimicaverdelombardia.it), le aziende sono protagoniste di due giorni di presentazioni e formazione specialistica per rafforzarne l’internazionalizzazione e la capacità di attrarre capitali.

La Bioeconomia italiana, un comparto che nel 2020 ha generato un output di oltre 300 miliardi di euro e 2 milioni di posti di lavoro, si candida a guidare la transizione verde del Nostro Paese anche grazie al suo ruolo centrale all’interno del Recovery Plan. La Lombardia, con il maggiore numero di imprese chimiche e biotecnologiche a livello nazionale, si dimostra leader anche dell’economia circolare. Secondo i dati pubblicati dal Consorzio Italbiotec, il settore che fa uso di risorse biologiche e sottoprodotti della filiera agroalimentare mobilita in Lombardia 200 aziende e 43.000 addetti che fanno dell’economia circolare un modello per la produzione di bioplastiche biodegradabili, biomateriali per l’edilizia, l’abbigliamentointegratori alimentari e cosmetici a basso impatto ambientale.

Dal 2015 il fatturato delle PMI lombarde che investono nella produzione di beni e servizi bio-based è cresciuto del 42%, registrando un’impennata del 121% dei posti di lavoro. Migliorare l’accesso al credito per le imprese di questo settore è quindi strategico per dare ulteriore impulso alla crescita della bioeconomia. In questo contesto, l’Investiment Forum fornisce un percorso di accelerazione alle PMI, grazie al progetto europeo Horizon 2020 BBJU MPowerBIO e all’iniziativa Towards Green Transition Facility della European Cluster Collaboration Platform.  Straordinari gli esempi di innovazione di BictPacktinFlanat ResearchBioc-Chem SolutionBiosearchAlgaria  nel settore della nutraceutica e farmaceutica e quelli di RewowAEP PolymersVegeaBiopick in quello dei biomateriali che sfruttano sottoprodotti della filiera agroalimentare, alghe, microrganismi.

Sono vincitrici del Forum, Vegea produttice di tessuti biologici, cruelty-free ottenute dalle vinacce, Packtin start-up che converte gli scarti della filiera food in integratori, gel e coating biodegradabili infine Rewow Srl che da nuova vita all’olio alimentare esausto per produrre biopolimeri. Il percorso di business non si esaurisce con il Forum: le tre aziende vincitrici avranno accesso gratuito agli spazi di BICOWO (https://bicowo.it/), acceleratore d’impresa del Consorzio Italbiotec e a servizi di consulenza dedicati.

Aviva Wines vale quasi 10 milioni di euro, si tratta dell’Equity Value redatto da Thymos Business & Consulting srl

Il Brand Aviva Wines acquista valore in maniera vertiginosa.

Ennesimo traguardo per Aviva Wines, le bollicine colorate valgono miloni di euro. Infatti, dopo aver  aperto una nuova nicchia di mercato e dopo aver scalato tutte le classifiche di Amazon, adesso arriva la notizia legata alla valutazione della società: El Original S.r.l. (nata nel 2019 che si occupa  dell’importazione, distribuzione e vendita del prodotto Aviva Wines) vale tra i 7,5 e i 10 milioni di  euro (il cosiddetto Equity Value: valore attuale) secondo Thymos Business&Consulting srl – società  di Corporate Finance milanese.

Si tratta di una cifra molto alta che vede soddisfatto il Cda, composto  da Moulay Driss El Faria – presidente e a.d. – Diego Granese e Fabrizio Vallongo nel ruolo di  consiglieri e soci.  Le sorprese targate Aviva Wines non mancano: sembra, infatti, per autunno sia atteso un nuovo prodotto. Bocche cucite, per adesso. Si tratta, secondo rumors, di una bevanda frizzante che potrebbe sorprendere ancora di più tutti gli appassionati di questo spumante.  Intanto, El Original commercializza Aviva Wines – con risultati sorprendenti- utilizzando diversi  canali di distribuzione: zero vincoli di esclusiva e zero specifici accordi commerciali nei confronti  dei vari clienti.

Come raccontano dalla società: “La commercializzazione si basa su contratti di  esclusiva di vendita per i seguenti Paesi: Italia, Svizzera, Austria, Francia, Monaco/Montecarlo,  Albania & Kosovo, Malta, Slovenia, Australia, Israel, UAE”.  Tassello fondamentale per Aviva Wines resta l’utilizzo di una strategia di marketing ben precisa. El Original Srl pubblicizza Aviva Wines attraverso canali di comunicazione innovativi il prodotto con  una strategia di marketing che si concentra sul consumatore finale, ultimo anello della catena. E, quindi, arriva l’utilizzo di piattaforme social, l’online advertisement e l’influencer marketing (ovvero  la pubblicità sul prodotto fatta da opinion leader che hanno seguito online).  L’efficacia della strategia di marketing sul web è confermata dai Google Trends: a giugno 2021, la  query di ricerca ′spumante Aviva′ nelle ricerche effettuate negli ultimi 90 giorni è la più associata in  assoluto al termine “spumante”, mentre è al secondo e quarto posto per frequenza di associazione  nelle ricerche effettuate negli ultimi 12 mesi, insieme alla query ′′aviva′′(quarto posto).

Mark it è la prima azienda Carbon Neutral in ambito marketing e comunicazione in Italia

Da inizio anno, Mark it opera a zero impatto di carbonio grazie ai progetti di compensazione delle emissioni di anidride carbonica (CO2), ed è la prima in Italia tra le aziende che operano nella consulenza aziendale e manageriale

Diventare Carbon Neutral significa operare con un limitato impatto sulle emissioni di CO2, intervenendo contestualmente sia sulle riduzioni delle emissioni, sia sulla compensazione.

Il processo per diventare Carbon Neutral prevede i seguenti interventi: per primo si raccolgono le informazioni al fine di poter calcolare le emissioni di CO2 emesse dall’azienda in un anno. Le informazioni che devono essere raccolte riguardano tutte le attività che prevedono una produzione di anidride carbonica, come ad esempio i consumi energetici, la logistica, il numero di ore lavorate in presenza e da remoto, i consumi elettrici, i mezzi utilizzati per spostarsi, i materiali utilizzati per la produzione. Una volta calcolato il totale delle emissioni, si va a vedere quali attività possono essere evitate o ottimizzate per ridurre le emissioni mentre per le attività inevitabili si possono acquistare dei crediti di CO2 certificati relativi a progetti di compensazione, così da neutralizzare le emissioni e poter diventare Carbon Neutral.

Mark it ha scelto due progetti di compensazione: il primo sostiene progetti di rimozione della plastica dal mare ad Haiti, in Indonesia, in Brasile e nelle Filippine, migliorando le condizioni di vita delle persone che partecipano ai progetti mentre il secondo si concentra sulla sostituzione del carbone con la biomassa derivante dagli scarti di legno, noci di cocco e bambù per la produzione di energia.

La Carbon Neutrality è applicabile all’intera azienda, come nel caso di Mark it, o a singoli prodotti,: sia per la fase di produzione sia per l’intero ciclo di vita del prodotto. Infine, i progetti di compensazione in cui si può investire sono molteplici e hanno come scopo quello di compensare le emissioni e di creare le condizione per uno sviluppo sostenibile, combattendo la povertà, la fame, le disuguaglianze di genere, migliorando in definitiva le condizioni di vita.

La scelta della Carbon Neutrality per Mark it deriva dalla necessità di sentirsi parte attiva nel processo di riduzione dell’inquinamento ambientale. L’azienda è nata nel 2015 adottando fin da subito comportamenti volti a diminuire il suo impatto sull’ambiente. La società si occupa di consulenza in ambito marketing, comunicazione e innovazione, aiutando le imprese nel processo di crescita ed internazionalizzazione.

Andrea Cortese, fondatore di Mark it, annunciando la certificazione così ottenuta, ha commentato: “Siamo molto contenti di essere in Italia i pionieri di questo nuovo approccio, in cui la necessità di intervenire immediatamente per evitare ulteriori catastrofi è dovere anche delle aziende. Essere consapevoli che ogni attività che facciamo produce un impatto è il primo passo, adesso sappiamo come fare l’analisi, quali attività vanno migliorate e quali progetti creano crediti che possono compensare le emissioni. E non da ultimo, siamo pronti ad accompagnare altre aziende in questo processo virtuoso”.

Oggi Mark it non è solo una delle prime aziende in Italia ad essere Carbon Neutral, bensì annovera tra i suoi servizi proprio la Carbon Neutrality con lo scopo di permettere a sempre più aziende di essere neutrali e raggiungere i loro obiettivi di sostenibilità ambientale.

Maggiori informazioni sulla Carbon Neutrality sono disponibili a questo link.

Mark it Fondata nel 2015 con sede a Padova, Milano e Berlino Mark it è la società di consulenza che ha reso flessibile il team che si occupa del marketing e della comunicazione nelle aziende. L’utilizzo di strumenti di gestione innovativi, il continuo aggiornamento sulle nuove tecnologie e le 3 sedi operative, permettono ai clienti di avere un vero e proprio team dedicato al marketing e comunicazione sempre aggiornato ed estremamente flessibile basato sul modello Get What You Need.

Nasce onTop, la nuova piattaforma digitale e wallet di ultima generazione che accelera la corsa italiana della tecno-finanza verso il futuro

onTop unisce finanza e tecnologia tagliando costi operativi e commissioni. Pensata per gli imprenditori, PMI e NewCo, OnTop permette alle proprie imprese clienti di aprire un conto digitale, in pochi minuti, con la possibilità di assegnare carte Mastercard fino a 2500 dipendenti per azienda.  Un modello di business che punta alla massima trasparenza e sicurezza, che fornisce servizi altamente tecnologici, offrendo una user experience diretta ed immediata con bassi costi di apertura e gestione del conto, beneficiando di una maggiore efficienza in termini di: processo, gestione dei dati, gestione del capitale.

L’innovazione tecnologica applicata alla finanza (FinTech) sta rivoluzionando l’intero settore bancario, finanziario e assicurativo con l’introduzione di nuovi modelli di business, nuovi processi, prodotti e applicazioni. Il fintech è, di fatto, il nuovo volto della finanza. Secondo i dati ABI, 6 banche su 10 lavorano per una partnership con aziende fintech. Un settore che attrae sempre più startup e che ottiene finanziamenti pari a 30-40 miliardi di dollari l’anno. Accanto ai colossi come Amazon, Google, Yahoo, Apple, si moltiplicano le imprese che sviluppano “App” per servizi di pagamento online o via mobile, piattaforme per i prestiti tra privati (p2p lending), robo-advisor e bitcoin. La tecnofinanza registra una crescita del 300% annuo nel mondo, e del 400% in Europa e ben 800 milioni di dollari sono stati investiti nel settore solo nel Regno Unito. E oggi, l’applicazione di strumenti digitali al mondo economico conquista anche l’Italia – nel nostro paese sono più di 115 le nuove imprese FinTech –  con nuovissimi servizi mirati, che svolgono un ruolo cruciale nella digitalizzazione del mercato finanziario e nel cambiamento del modo di fare pagamenti, ottenere prestiti e risparmiare.

In questo scenario sempre più dinamico, onTOP è la piattaforma digitale e wallet di ultima generazione che offre servizi finanziari garantiti e sicuri tramite una App semplice ed intuitiva accessibile da tutti i device, sia iOs che Android. onTOP è stata infatti studiata per semplificare la quotidianità finanziaria delle aziende, agevolando i pagamenti, velocizzando la contabilità, facilitando gli scambi di denaro e controllando il cash flow; tutto ciò è stato poi ottimizzato e implementato anche per tutti quei servizi utili alla clientela privata.

“Questo è il nostro punto di forza – dichiara Maria Vittoria Innocenti, responsabile marketing onTOP – abbiamo fin dall’inizio focalizzato la nostra attenzione sui bisogni delle aziende e dei professionisti, differenziandoci dalla maggior parte dei prodotti attualmente presenti sul mercato. Non potevamo però non pensare al cliente privato, riuscendo a confezionare un prodotto semplice, veloce e intuitivo adatto alle esigenze di tutti”  

onTOP è intuizione. L’intuizione di una famiglia di imprenditori italiani nata dalla necessità di sviluppare un business orientato a facilitare le proprie dinamiche aziendali. “Abbiamo cercato un’alternativa. Non l’abbiamo trovata. Così abbiamo deciso di crearla noi stessi. – racconta Ranieri Innocenti, CEO onTOP – Nel 2018, valutando alcune esigenze legate alle nostre società abbiamo iniziato a lavorare alla piattaforma, avevamo la necessità di uno strumento tecnologico, semplice ed efficiente, che ci permettesse di avere il pieno controllo e la gestione accurata delle finanze aziendali.”  

I punti di forza di onTOP sono:
❖      Economicità rispetto a un conto corrente tradizionale
❖      Apertura veloce del conto direttamente dal proprio smartphone
❖      Possibilità di inviare e ricevere trasferimenti multivaluta in tutto il mondo
❖      Bonifici tra i conti onTOP sempre gratuiti ed immediati
❖      Le esclusive Mastercard black dal design accattivante: nominative, contactless, personalizzabili in tempo reale (nei permessi di spesa, limiti di prelievo e di pagamento) protette da sistemi di sicurezza e di autenticazione, utilizzabili per prelievi e pagamenti in tutto il mondo, senza limite di utilizzo prefissato, congelabili e riattivabili in tempo reale utilizzando l’app onTOP
❖      Accesso rapido e sicuro (tecnologia OTP e 3Ds) al conto online e alla gestione delle carte dal proprio smartphone, tramite web e l’app onTOP dedicata
❖      App onTOP mobile per iOs e Android
❖      Flussi finanziari sempre sotto controllo
❖      Controllo delle spese in tempo reale
❖      Lista movimenti carta in tempo reale
❖      Diversi livelli di accesso al conto per i dipendenti
❖      Supporto clienti dedicato con help desk 24/7

Attivare il conto online onTOP e accedere ai servizi è molto semplice e veloce, in quattro semplici step:   Registrare online l’Azienda fornendo i documenti necessari Creare un account onTOP Scaricare l’ App dedicata onTOP Personalizzare le carte impostandone limiti e permessi. Terminata la registrazione il conto onTOP sarà già operativo.

LIDER TEX s.r.l. è la società ideatrice della piattaforma onTop. Lider Tex opera in tutta Europa e si avvale della collaborazione di 40 dipendenti con varie funzioni (Amministrazione&Controllo, Finance, IT&Software Development, Legal, Marketing&Sales, Operation, Risk&Compliance), dislocati in Grecia, Inghilterra e Romania. Era il 1957 quando la Famiglia Innocenti, entra nel mercato del tessile. In 30 anni, da semplici artigiani arrivano a creare un’industria a filiera completa riconosciuta a livello internazionale. Ma lo spirito imprenditoriale non si ferma e, nel 2002 acquisendo le redini di una banca, entrano nel mondo del business finanziario. Un impegno continuo che li ha portati a investire sul futuro creando onTop, piattaforma digitale e wallet in grado di affiancarsi alle banche tradizionali.

CODERBLOCK RENDE IMMERSIVO IL SUMMIT INTERNAZIONALE WOMENX IMPACT (FICO EATALY WORLD, 18-21 NOVEMBRE 2021)

Grazie alla tecnologia 3D ideata da Coderblock, la tre giorni dedicata alle donne leader di oggi e di domani sarà fruibile anche attraverso un’esperienza innovativa e coinvolgente

WomenX Impact sceglie Coderblock per offrire al pubblico del summit in programma dal 18 al 20 novembre 2021 al FICO Eataly World di Bologna la possibilità di parteciparvi in maniera totalmente immersiva senza muoversi da casa o dall’ufficio, ma seguendo ogni minuto dell’evento interamente dedicato alla leadership femminile e al futuro del lavoro.

Grazie alle tecnologie 3D più avanzate di Coderblock, frutto dell’ingegno della startup Novatek, le centinaia di partecipanti di WomenX Impact potranno “muoversi” liberamente visitando gli spazi virtuali (sia gli stand di sponsor e partner che le sale in cui si svolgeranno gli speech) e interagire con gli altri partecipanti grazie alla creazione di un avatar personalizzato per ognuno dei visitatori. L’esperienza virtuale non avrà bisogno di dispositivi particolari come un visore di realtà virtuale ma basterà un semplice pc ed un browser.

Coderblock ha infatti ideato una vera e propria piattaforma per la creazione di mondi virtuali ed esperienze innovative, che permetterà al pubblico di essere letteralmente a un passo dagli speaker, visitare le sale multiple in cui si svolgeranno gli speech e gli stand di sponsor e partner, dove sarà possibile prenotare appuntamenti e videocall e inviare il proprio contatto agli espositori.

Attraverso gli innovativi hotspot della piattaforma Coderblock si potrà prendere parte alle sessioni di Q&A e ai sondaggi interattivi oltre ad avere l’occasione di chattare con gli altri utenti nelle vicinanze o nelle aree dedicate, allargando il proprio network con chi condivide i principi ispiratori e la mission di WomenX Impact, un evento che fa proprio della relazione uno dei suoi punti di forza.

In un contesto in cui il networking sano diventa ancora più importante, siamo orgogliosi di questa partnership e di poter dare il nostro contributo al WomenX Impact”, afferma Danilo Costa (CEO & founder di Coderblock).

Nel corso di WomenX Impact sarà data voce alle donne (e non solo), che sono riuscite a distinguersi nei loro percorsi di vita e carriera, che racconteranno i dietro le quinte dei loro percorsi importanti, soffermandosi sui momenti chiave che le hanno rese le professioniste di oggi, svelando segreti ma anche spiegando come anche i momenti più difficili non le abbiano fermate.

Al FICO Eataly World arriveranno speaker da Londra, Barcellona, Lisbona, Parigi, Francoforte, Bruxelles, Stati Uniti per offrire al pubblico i tratti distintivi delle proprie esperienze professionali in aziende e realtà di fama globale come: UniCredit, Google, LinkedIn, eBay, Spotify, Uber, Amazon, Mattel, Barilla, The Kraft Heinz Company, BBC News, Nestlé, We Are Social, Hewlett Packard Enterprise, Financial Times, Caffeina, DLV BBO, Discovery Inc., MBE Worldwide, Edelman Italia, Havas Life, e ancora, per la Commissione Europea e la FAO, per citarne alcune.

Scopri il programma completo e in costante aggiornamento sul sito ufficiale.

Nasce DEC – Digital Event Creator, il primo corso di formazione nel settore degli eventi digitali in Italia (in streaming e in presenza a Firenze)

Al via il 2-3 e 4 novembre online e in presenza al Novotel Firenze Nord Aeroporto DEC – Digital Event Creator, il primo percorso percorso formativo per creare eventi digitali omnichannel. Un corso unico nel suo genere ed indispensabile per progettare al meglio un evento digitale in tutte le sue fasi. Cinque le borse di studio previste.

 L’idea nasce dall’esperienza di Antonio Meraglia, dal oltre 20 anni nel campo del web marketing e da 30 nell’ambito della produzione video. Meraglia ha lavorato con i più importanti network televisivi nazionali ed è autore del libro Video Marketing Strategico, Flaccovio Editore. Fondatore delle aziende Altavista, Stravideo e Viatattica è uno dei pionieri della formazione online, con oltre 5.000 iniziative all’attivo.

Con la diffusione della pandemia da Covid19 il fenomeno della digitalizzazione ha conosciuto uno sviluppo importante, diventando uno dei centri nevralgici della comunicazione delle aziende. In questo contesto si inserisce DEC – Digital Event Creator, primo evento di formazione nel settore degli eventi digitali che viene realizzato in Italia. Un percorso rivolto a tutti gli appassionati del mondo degli eventi digitali, dai professionisti navigati del settore, a imprenditori che desiderano implementare le loro conoscenze in materia, fino a studenti che hanno voglia di intraprendere un mestiere.

Il corso esplora tutte le fasi di creazione di un evento digitale, dall’analisi all’ideazione fino alla promozione e vendita, secondo un metodo di lavoro in tre step: programmazione, promozione, azione. I partecipanti si troveranno nelle condizioni di guadagnare posizioni nel pubblico di riferimento, grazie all’acquisizione di nuove skills, ma anche di potersi proporre per nuove offerte di lavoro in un campo in costante espansione.

La formazione si svolgerà in live streaming HD e in presenza, al Novotel Firenze Nord Aeroporto. È prevista la partecipazione dei migliori professionisti ed esperti del settore degli eventi digitali. Docenti con decennale esperienza specializzati nei diversi campi della comunicazione digitale che porteranno con sé case studies, esempi e idee.
Inoltre, daranno il loro contributo figure che hanno fatto la storia del mondo degli eventi di formazione.

Per partecipare al corso è necessario recarsi sul sito ufficiale dell’evento http://www.digitaleventcreator.it/
È possibile scegliere tra 3 pacchetti (standard, premium, plus) ed è possibile partecipare in presenza a Firenze o collegandosi in Live Streaming. Oltre all’accesso ai panel e all’attestato di partecipazione è compresa la possibilità di seguire per ogni giornata un corso sia introduttivo, sia finale di approfondimento. È inoltre contemplata l’iscrizione a un esclusivo gruppo Facebook nel quale confrontarsi con gli altri partecipanti e ottenere un framework con tutti gli step fondamentali per organizzare un evento di formazione online. Infine, verrà recapitata a casa una “welcome box” di benvenuto.

Sono disponibili 5 borse di studio alle quali si può accedere nei seguenti casi:
Laurea in architettura, economia, management, psicologia, studi umanistici e della formazione, studi politici e sociali, informatica. Neolaureato con laurea conseguita tra il 2018 e il 2021. Maturità con votazione di almeno 90.
La borsa di studio consiste nell’intero percorso delle 3 giornate più un corso dedicato di approfondimento.

DEC-Digital Event Creator è molto più di un corso di formazione avente come tema gli eventi digitali, ma una concreta opportunità per inserirsi nel mondo del lavoro o rafforzare la propria posizione all’interno del settore di appartenenza. In un mondo dove le competenze del Digital Event Creator risultano sempre più richieste e indispensabili.

 

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Mostra del cinema, domenica la consegna dei draghi d’oro di Side Academy

Gala di premiazione dei migliori studenti dell’accademia veronese del 3D, sul palco il premio Oscar Sarah Arduini. Il prestigioso evento cade in un anno di continua crescita, destinato a culminare con l’apertura del nuovo campus di Peschiera del Garda

 

La Biennale Cinema 2021 segnerà il debutto, sfavillante e spettacolare, dei Draghi d’Oro attribuiti dalla Side Academy di Verona ai suoi migliori studenti. Per sapere chi li ha vinti, appuntamento a domenica 5 settembre, ore 11, nello spazio della Fondazione Ente dello Spettacolo, la sala Tropicana 1 dell’hotel Excelsior, al lido di Venezia.

Simpaticamente “focosi”, ma anche evocativi di fascinosi universi fantasy, i Draghi d’Oro non sono ovviamente premi che pretendono di fare la concorrenza ai prestigiosi Leoni d’Oro destinati ai vincitori del 78° Festival del cinema, in programma dall’1 all’11 settembre, ma rappresentano piuttosto l’ennesima testimonianza di come la manifestazione veneziana fondi i suoi valori su una costante attenzione al Nuovo, ai segnali culturali e tecnologici in arrivo dal pianeta Terra.

In particolare, i Draghi d’Oro di questo gala veneziano costituiscono una tappa importante nella storia di Side Academy, nata a Verona per formare professionisti della computer.-grafica pronti a immettersi in un mercato globale dove lavorare in ambiti in continua espansione come il cinema di animazione, i videogame, la grafica 3D delle agenzie di comunicazione. E’ stata un’idea baciata da un tale successo che, con l’inizio del nuovo anno accademico, a partire dal prossimo novembre, Side Academy “raddoppia”. Lo fa avviando un campus, all’interno del Golf Club di Peschiera del Garda, anch’esso realizzato per formare e diplomare 3D Artist, come vengono chiamati questi creativi d’eccellenza. Sono tutti giovani destinati a seguire le orme di quanti sono già usciti dall’academy veronese per trovare posto, in Italia e all’estero, in set cinematografici, aziende produttrici di videogame, studi pubblicitari, aziende di eccellenza globale.

Si tratta di processi didattici implementati in modo significativo da progetti che stanno sviluppandosi all’interno della stessa academy veronese, come il videogame “Juliet Untold”, dedicato in modo inedito al mito scespiriano di Giulietta e Romeo, o il film di animazione “Willy”, ispirato dalla tragica storia di Willy Monteiro, il giovane originario di Capoverde massacrato da un “branco” di bulli alla periferia di Roma.

Sono anche questi risultati concreti ad avere permesso a Side Academy di avviare una prestigiosa partnership con Banca Intesa Sanpaolo che, a partire da questo anno accademico, mette a disposizione degli iscritti i finanziamenti, senza garanzia e a tassi agevolati, del proprio finanziamento Per Merito.

Ecco definirsi l’importanza, ma anche l’assoluta originalità, di questi primi Draghi d’Oro che, su una ribalta di straordinario prestigio come quella offerta dalla Biennale Cinema, consentono a Side Academy di premiare studenti distintisi nell’elaborazione di favolose creature, mostri e supereroi da inserire all’interno di “saghe” sempre più richieste da milioni di spettatori del terzo millennio. A consegnare i riconoscimenti sarà non a caso Sarah Arduini, romana trentacinquenne supervisor di effetti speciali insignita del premio Oscar per “Il libro della giungla”, prodotto nel 2016 dalla Disney, e rivelatosi fra i campioni di incasso di quella stagione cinematografica. Sarah Arduini è una dei docenti di Side Academy, e condivide questo ruolo con altri grandi artisti dello spettacolo cinematografico della levatura di Kevin Mannens, designer di effetti speciali per kolossal legati ai cicli di Transformer e Capitan America.

Alla premiazone degli studenti parteciperanno sul palco dell’Excelsior anche la sindaca di Peschiera del Garda, Orietta Gaiulli, e lo scrittore Stefano Ferrio, vicedirettore di Side Academy, oltre naturalmente al Ceo-Founder dell’accademia, Stefano Siganakis.

Il gala dei Draghi d’Oro è inserito nel programma di eventi organizzato in occasione della Biennale Cinema 2021 da Fondazione Ente dello Spettacolo e Rivista del Cinematografo.

 

 

 

Nasce Visualit, il marketplace che dona una ‘seconda vita’ ai brand di moda

L’era post Covid ha portato molte persone a rivalutare il commercio online e le piattaforme che permettono di entrare in contatto direttamente con i commercianti. Visualit consente agli appassionati di moda di incontrare negozianti e privati in un luogo sicuro.

 

(09-08-2021) Visualit è il Marketplace che permette a merchant professionisti di vendere i propri capi d’abbigliamento e agli accessori di qualità. Sulla piattaforma è possibile proporre oggetti nuovi autentici e d’alta gamma che possono essere utilizzati da uomo, donna e bambini. Si tratta quindi di un punto d’incontro virtuale tra i privati che desiderano acquistare prodotti di qualità (talvolta anche vintage) e i venditori professionali (merchant) che mettono a disposizione capi d’abbigliamento e accessori nuovi e di prima scelta.

Ad oggi la piattaforma conta oltre 20.000 articoli in vendita di 300 Brand conosciuti ma il numero aumenta ogni giorno via via che nuovi merchant si affiliaranno.

Nella piattaforma aziende e privati (merchant) possono vendere prodotti di moda e trovare acquirenti qualificati. Tutto nel totale anonimato e, solo se voluto, l’identità del venditore potrà essere svelata quando la transazione sarà completata. Inoltre, Visualit mette a disposizione la possibilità di diventare “venditore affidabile”: alcuni utenti, grazie alla loro comprovata affidabilità, saranno premiati dalla community attraverso un badge che li rende positivamente riconoscibili da parte degli utenti.

Allo stesso tempo, gli appassionati di moda e tutti coloro che vogliono acquistare un prodotto vintage in ottimo stato, possono trovare in Visualit una soluzione ideale alle loro necessità. Chi desidera acquistare una borsa da donna, una camicia da uomo o un capo d’abbigliamento per bambini, può farlo in totale sicurezza: tra i loro valori, infatti, la sicurezza della transazione e dei prodotti sono, da sempre, al primo posto.

Siamo fieri ed emozionati di questo nuovo progetto – ha dichiarato Alessandro Livoti, il fondatore di Visualit. In un momento di grande incertezza come quello che stiamo attraversando e di preoccupazione degli utenti verso il web, Visualit vuole essere una soluzione sicura per tutti coloro che desiderano vendere capi d’abbigliamento d’alta moda. Sulla nostra piattaforma trovano spazio i merchant che desiderano offrire i propri prodotti di qualità e certificati direttamente al consumatore finale. Al tempo stesso – a differenza di quanto accade su altre piattaforme – si può mantenere l’anonimato fino alla fine e il cliente può scoprire il nome del venditore solo al momento della transazione”.

Vistualit è già diventato un punto di riferimento grazie alla registrazione gratuita che permette gli utenti di conoscere la piattaforma e di prendere familiarità con essa.

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Visualit
Visualit nasce dal sogno di creare una piattaforma che mettesse in contatto i privati e i rivenditori che desideravano dare una seconda vita ai capi d’abbigliamento e accessori di qualità usati. Il punto di partenza della nostra storia imprenditoriale è un nuovo concetto di moda sostenibile, basato sulla possibilità di riutilizzare giacche da uomo, abiti da donna e vestiti da bambini. Visualit è il punto d’incontro virtuale tra due tipologie di utenti, da una parte i privati che desiderano mettere in vendita i propri vestiti usati in buono stato, dall’altra i rivenditori professionali (merchant) che vogliono ampliare il proprio mercato attraverso la vendita di abbigliamento e accessori usati e nuovi.

Per Informazioni
Visualit
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