GLI STUDENTI A LEZIONE NELL’IMPIANTO DI ZINCATURA PIU’ GRANDE D’EUROPA

Porte aperte per gli Itis di Schio e Bassano, ma anche per le scuole medie di Rosà: visiteranno la Zincheria Valbrenta. Il titolare, Walter Bordignon: “I ragazzi vengono formati prima con una lezione e poi con la visita negli spazi produttivi”

 

Rosà detiene un record: ospita l’impianto di zincatura a caldo più grande d’Europa. È questo il fiore all’occhiello di Zincheria Valbrenta, che fa parte del Bordignon Group, holding che produce anche ad Ala di Trento (Zincheria SeCa) e in Romania, a Bucarest. Il gruppo dà lavoro a circa 200 persone e vanta una rete commerciale che copre tutta l’Europa centro-orientale e un fatturato che oggi ha raggiunto i 35 milioni di euro.

L’azienda però non è concentrata solo sulla lavorazione dell’acciaio. Nel suo dna ha infatti anche il rapporto con le scuole del territorio, un dna che le deriva dal fondatore, Giuseppe Bordignon, padre degli attuali soci: dagli anni Settanta ha insegnato all’istituto tecnico di Bassano del Grappa. I figli, in onore del lavoro svolto dal padre, nel corso degli anni hanno sviluppato progetti finalizzati alla formazione degli studenti. È stata ad esempio donata l’attrezzattura per un’aula di energetica all’Itis Fermi; senza dimenticare l’intervento alle scuole medi di Rosà, che erano prive della connessione wi-fi: l’impianto è stato installato a spese del gruppo.

“Riteniamo che il rapporto con la scuola sia fondamentale”, dice Walter Bordignon, il titolare. “E’ giusto che i ragazzi scoprano il mondo del lavoro direttamente in azienda e nel corso degli anni abbiamo trovato docenti illuminati, che hanno deciso di portare le loro classi qui da noi, per mostrare loro il processo produttivo. C’è sempre più bisogno di manodopera qualificata e l’unico modo per permettere ad uno studente di prepararsi è fargli toccare con mano la realtà del lavoro mentre studia e sta indirizzando la propria vita professionale”.

Nell’ottica di saldare e valorizzare il rapporto con le scuole, l’azienda oggi organizza visite guidate e di informazione e di fatto ha fondato una sorta di Academy, dove vengono formati anche professionisti del settore e clienti curiosi di conoscere i processi di zincatura a caldo. La visita inizia in aula, con una spiegazione concreta del lavoro che viene svolto, e procede poi con un viaggio dentro i 12.000 metri quadri del capannone dove l’acciaio arriva rossastro e già contaminato dagli agenti atmosferici ed esce zincato e lucente dalla vasca di zincatura a caldo più grande d’Europa.

In questo mese già mezza dozzina di classi delle scuole medie hanno passato una giornata formativa in azienda, in tutto sono stati organizzati quattro appuntamenti. Per gli studenti delle scuole superiori è stato attivato un doppio canale di dialogo, con gli Itis di Bassano del Grappa e di Schio. Per loro “lezioni” più tecniche, ma anche input di carattere scientifico per stimolare gli studenti a tenersi aggiornati sulle ultime evoluzioni tecnologiche e prepararsi al mondo del lavoro.

Il tour didattico inizia dalla parte esterna, dove vengono stoccati i pezzi da zincare: si va dalle strutture collegate all’edilizia fino ai pali per le teleferiche, passando per i cannoni spara neve e per i pezzi di ponti. In tutto, giorno vengono movimentati 200 tonnellate di materiale. Il primo step è l’immersione in una soluzione di pretrattamento dalle tre alle dieci ore, ci sono undici enormi vasche dove l’acciaio viene “pulito”. Si passa poi nel forno essiccatoio a cento gradi, per asciugare il materiale prima dell’immersione nella vasca che contiene zinco fuso più grande d’Europa, mantenuta 365 giorni all’anno a 450 gradi di temperatura grazie ad un forno potentissimo. La vasca misura 16,5 metri in lunghezza, 2,8 in larghezza e 3,4 in profondità e può contenere fino a 1.119 tonnellate di zinco fuso. Per intenderci, il peso di quattro Airbus A380.

UFFICIO STAMPA VELVET MEDIA / press@velvetmedia.it

 

L’AZIENDA Fondata nel 1972 a Rosà, nel Vicentino, la Zincheria Valbrenta oggi si estende su un’area di 50 mila metri quadri, con una superficie coperta di 12.000. Nel 1993 il gruppo acquisisce la Zincheria Se.Ca di Ala in provincia di Trento (azienda galvanica attiva dal 1980). Nel 2005 viene fondata DMW Logistic Srl, azienda di trasporti funzionale alle attività aziendali che oggi si base sul lavoro di sette mezzi. Sette anni dopo viene fondata la Zincheria SA a Bucarest, in Romania: il nuovo stabilimento occupa un’area di 25 mila metri quadrati, di cui 5.200 dedicati alla linea di produzione. Ad oggi l’azienda ha una capacità produttiva, nei tre impianti, di 13 mila tonnellate al mese di acciaio zincato a caldo. E’ nel 2014 che un intervento strutturale trasforma l’impianto di zincatura nel più grande d’Europa, garantendo la lavorazione di singoli elementi con una portata di 30 tonnellate di peso. La vasca misura 16,5 metri in lunghezza, 2,8 in larghezza e 3,4 in profondità e può contenere fino a 1.119 tonnellate di zinco fuso. Per intenderci, il peso di quattro Boeing 747. Il gruppo dà lavoro a circa 200 persone e vanta una rete commerciale che copre tutta l’Europa centro-orientale e un fatturato che oggi ha raggiunto i 35 milioni di euro.

 

PAYPAL E STOREDEN ASSIEME, RIVOLUZIONE NEI PAGAMENTI ON LINE IN ITALIA

Paypal e Storeden lanciano per tutti i merchant un nuovo sistema di pagamento. L’azienda veneta è tra le prime in Europa. Il founder, Francesco D’Avella: “Abbiamo migliorato ancora l’experience sui nostri portali di ecommerce: a disposizione tramite PayPal Commerce Platform decine di nuovi metodi di pagamento già integrati con la piattaforma Storeden e disponibili a tutti i venditori con pochi click”

Storeden è una piattaforma ecommerce nata a Villorba, in provincia di Treviso, che in pochi anni ha rivoluzionato il commercio elettronico prima in Italia e poi a livello globale. Oggi compete a pieno regime con le piattaforme americane grazie al proprio team di sviluppatori che hanno proposto un modello innovativo: la possibilità di realizzare un ecommerce personalizzato per ogni azienda in cloud, pagando solo una fee mensile per la gestione.

Con Storeden le aziende possono in pochi minuti realizzare un ecommerce professionale sincronizzato con i migliori marketplace (la piattaforma è integrata con Amazon, Ebay, Facebook, Blomming e Instagram, solo per citare alcune delle realtà più note).

Una realtà, quella di Storeden, che oggi si sviluppa anche grazie ad una rete di oltre 120 agenzie web tra le migliori nel territorio nazionale, che hanno scelto di proporre la piattaforma ai propri clienti per supportare chi decide di utilizzare la piattaforma lato web marketing, ma anche con sviluppi personalizzati, in modo da soddisfare le esigenze di clienti in modo specifico.

La novità assoluta, che è stata annunciata nel corso di Ecomm2019, il summit degli attori che ruotano attorno al mondo del vendere on line tenutosi a Vicenza, è la presentazione di un progetto sul quale Storeden lavorava da tempo con il colosso dei pagamenti americano. I clienti di Storeden potranno attivare con pochi click una soluzione di pagamento che consentirà loro di offrire PayPal e le carte (credito, debito e prepagate) ad uno dei prezzi più competitivi sul mercato, oltre a tutti i metodi di pagamento alternativi più popolari al mondo.

“Non solo carte di credito”, annuncia Michele Simone, responsabile partner di Paypal per Southern Europe. “Tramite l’account PayPal su piattaforma Storeden è ora possibile ricevere pagamenti attraverso ogni tipo di carta, e con circuiti locali di diversi paesi a livello globale. In Italia sarà quindi possibile ricevere i pagamenti attraverso myBANK, in Germania con Sofort, in Olanda con iDeal e così via: ogni paese avrà a disposizione i migliori metodi di pagamento locali già integrati. Attraverso la tecnologia Smart Payment Button di PayPal, daremo ai consumatori più scelta per pagare i propri prodotti e servizi, aiutando allo stesso tempo le aziende a guidare in maniera sempre più efficace quelle conversioni fondamentali per la crescita di un’attività commerciale”.

 

UFFICIO STAMPA PK COMMUNICATION / press@pkcommunication.it

BASTA GRIFFE, ORA IL TURISMO DI SUPERLUSSO VUOLE I MANOSCRITTI ANTICHI

Il patrimonio culturale italiano è la nuova tendenza del turismo esperienziale internazionale. Il primo dicembre al Baglioni Relais Santa Croce di Firenze esposta “Novatio et Ingenium”, l’opera che svela l’ultimo segreto di Leonardo Da Vinci. A Venezia in esposizione la Supplica dei Pari d’Inghilterra a papa Clemente VII.

I tour operator cinesi organizzano viaggi esclusivi alla scoperta della storia e dei suoi tesori. Protagonista del trend è Scrinium, organizzazione veneziana, il cui museo è meta ambita di turisti da oltreoceano

Arrivano richieste sin dall’Australia per poter visitare il Cadem, il “Codices and Ancient documents Exhibit Museum”, lo spazio espositivo di Scrinium, l’organizzazione culturale di Mestre, nel Veneziano, titolare di un mandato fiduciario esclusivo, conferito dalla Prefettura dell’Archivio Pontificio, per la realizzazione, la diffusione e la promozione internazionale dei documenti custoditi all’interno dell’Archivio Segreto Vaticano.

Visitare il Cadem è come intraprendere un viaggio lungo secoli, ritmato da suggestive tappe che hanno segnato la storia dell’intera umanità. Qui infatti sono esposti fedeli cloni di documenti fondamentali, custoditi per anni in archivi segreti e caveau inaccessibili al pubblico, ma che oggi grazie alla volontà di Ferdinando Santoro, presidente di Scrinium e del suo team di studiosi, possono finalmente mostrarsi al mondo e svelare tranche di vita avvincenti.

Tra le perle che i turisti chiedono di ammirare c’è la bolla “Antiquorum habet fidem” per l’indizione del primo giubileo della storia con Bonifacio VIII, le pergamene degli atti integrali del processo ai Cavalieri Templari (1308), la supplica dei pari d’Inghilterra a Papa Clemente VII con richiesta di annullamento del matrimonio di Enrico VIII con Caterina d’Aragona (1530), gli unici scritti autografi superstiti di San Francesco e il testamento segreto di Marco Polo.

Uno “scrigno” veneziano che è diventato meta ambita di turisti di fascia “luxury”, il cui desiderio è vivere esperienze uniche immergendosi nella cultura del mondo, vedere coi propri occhi quei documenti che hanno cambiato il corso della storia, conoscere segreti finalmente svelati, ammirare opere d’arte immortali. “Ci contattano importanti tour operator cinesi – racconta Santoro – per organizzare visite al nostro museo. E’ in atto un nuovo trend che investe il settore del turismo di lusso, il turista facoltoso non ricerca griffe o accessori esclusivi all’estero, ma esperienze culturali che ricorderanno tutta la vita”.

A conferma di ciò, in questo periodo Scrinium grazie alla collaborazione con Baglioni Hotels, suo partner attivo nella valorizzazione del grande patrimonio artistico e storico italiano, espone al Salone Marco Polo del Baglioni Hotel Luna di Venezia la Supplica dei Pari d’Inghilterra a papa Clemente VII con richiesta di annullamento del matrimonio di Re Enrico VIII con Caterina d’Aragona, un maestoso documento largo un metro da cui pendono 81 sigilli di cera. E contemporaneamente, al Baglioni Relais Santa Croce di Firenze, si possono ammirare le affascinanti pergamene degli atti integrali del Processo ai Cavalieri Templari. Non solo, il primo dicembre ospiterà anche un’anteprima riservata. “Presenteremo “Novatio et Ingenium” – spiega Santoro – un’opera rivelatrice che mette in dialogo l’artista senese Francesco di Giorgio Martini e Leonardo da Vinci. Un tesoro storico-intellettuale che evidenzia come Leonardo avesse colto dal Martini, e non da Vitruvio, i rapporti fra le varie parti del corpo umano”.

I MERCATINI DI NATALE ARRIVANO IN SPIAGGIA: AL VIA “CAORLE WONDERLAND”

Dal 6 dicembre la località balneare veneziana si trasforma in un autentico villaggio natalizio, è la seconda edizione di “Caorle Wonderland”, manifestazione organizzata dal Comune di Caorle e l’associazione culturale Gabbiano. La casa di Babbo Natale, spettacoli di magia, bolle giganti, la fabbrica di cioccolato e la ruota panoramica: è l’evento natalizio più importante per l’Italia delle spiagge. Ampio spazio all’eccellenza enogastronomica con truck food internazionali. Gli organizzatori: “Porteremo anche il vero Babbo Natale dalla Lapponia”

 

Imponenti sculture di ghiaccio, bolle giganti che fluttuano nell’aria, una ruota panoramica da togliere il fiato, e poi affascinanti magie di maghi e illusionisti, show di artisti e burattini, laboratori didattici, giostre e il miglior cibo di strada da tutto il mondo. Per vivere la magia e lo stupore del Natale non serve andare al Winter Wonderland di Hyde Park, perché in Veneto c’è Caorle, la località veneziana che per un mese intero si trasforma nel villaggio da fiaba di Babbo Natale.

Si chiama “Caorle Wonderland” ed è la manifestazione natalizia che dal 6 dicembre al 6 gennaio fa sognare grandi e piccini. Nata dalla collaborazione tra il Comune e l’associazione culturale Gabbiano, la manifestazione lo scorso anno ha avuto un ottimo riscontro di pubblico e gli organizzatori – gli stessi che hanno realizzato lo Street Food Festival, rassegna che quest’estate ha contato oltre 100 mila partecipanti – per questa seconda edizione hanno pensato ancora più in grande, progettando uno scenario “da favola”.  Il centro, le piazze e le vie della città si immergeranno nell’atmosfera natalizia, tra profumi di candidi e cioccolata, colori, musica e divertimento, un’esperienza multisensoriale intrisa di tutta la magia del Natale. Ecco quindi la panoramica di questo favoloso mondo invernale.

“Caorle Wonderland” apre ufficialmente il 6 dicembre con l’inaugurazione e l’accensione del maestoso albero di Natale assieme a tutti i bambini delle scuole del comprensorio della città, e via che il viaggio fantastico abbia inizio. Mago Merlino & i suoi fratelli a stupire piccoli e grandi con straordinarie magie e illusioni, tra cui il celebre Nicola Previti, spettacoli sulla pista di ghiaccio, “Bubble Bubble on ice” l’etereo show delle bolle giganti, ma anche i divertenti teatrini dei burattini tra le piazze decorate a tema natalizio e il classico mercatino con le meravigliose casette in legno per l’artigianato locale e nazionale. Emozionante sarà salire sulla tradizionale giostra carosello dei cavalli, un cult per tutte le età, per poi coccolarsi con le delizie di Willy Wonka, la Fabbrica di cioccolato dove i bambini potranno anche realizzare i cioccolatini, gustare cioccolata calda assieme ai maestri cioccolatieri, pronti a insegnare loro come fare l’irresistibile “cibo degli dei”. Ma non solo dolci, nella via principale della città, in via Roma, sosteranno infatti selezionati truck food con specialità enogastronomiche da tutto il mondo per un viaggio tra i sapori nazionali e internazionali.

Quest’anno non manca proprio nulla nel paese delle meraviglie veneziano. Per i genitori che vorranno prendersi una pausa tutta per loro, eccoli accontentati con il “Baby Sitter village”, un’area all’interno di una struttura del Comune riscaldata dove ci saranno qualificate babysitter che si prenderanno cura dei loro bimbi tra giochi, animazioni e altre chicche. Per gli amanti invece della musica dance c’è “Igloo dance”, un’area dedicata all’aperitivo e al dj set, mentre per i “pet lovers” arriva “Il Castello dei cani”, ovvero una location pensata per gli amici a quattrozampe con acqua, dolcetti e dessert realizzati apposta per loro. Immancabile la Casetta di Babbo Natale con tanto di apparizione del “padrone di casa” direttamente dalla Lapponia, grazie ad una autentica magia. Ma non basta, c’è pure un’esclusiva veneta, il 14 dicembre grande scompiglio tra le vie di Caorle, arrivano i temuti Skaupaz Toifl, i tradizionali krampus di Tarvisio che con le loro fruste di ramoscelli surriscaldano l’atmosfera. Ed infine, per ricordare questo viaggio fantastico, vi suggeriamo di non perdervi un giro sull’enorme ruota panoramica che troneggia sul centro storico dove potrete scattare foto mozzafiato.

STYLODESIGN, NASCE LA “SWATCH ITALIANA” DELLE STILOGRAFICHE

La rivoluzione della penna tra artigianalità made in Italy e stampa 3D di ultima generazione. L’idea di due designer decolla da Bassano del Grappa, nel Vicentino. “Oggetti unici, pensati per i manager e gli amanti del lusso creativo”. Boom di acquisti online per la penna top di gamma, costa 550 euro

 

La penna stilografica ha una storia centenaria, il suo fascino è intramontabile come la sua eleganza. Attorno a questo oggetto artigianale c’è un fitto popolo di collezionisti pronto a spendere cifre da capogiro per possedere certi modelli ad edizione limitata. E’ un autentico status symbol, spesso associato a una fascia d’età e di prezzo alte. Ed ecco l’idea nata a Bassano del Grappa, nel Vicentino, che rivoluziona e rinnova il concetto di penna stilografica, legata alla tradizione e alla classicità: unire la maestria artigianale italiana con la tecnologia della stampa 3D di ultima generazione per creare delle penne uniche nel loro genere, per materiale e design.

Si chiama “Stylodesign” ed è la startup nata da due creativi di Bassano del Grappa, nel Vicentino, Mirko Zen e Andrea Costi che grazie alla loro pluriennale esperienza professionale in progettazione e grafica 3D hanno realizzato una serie di penne stilografiche e biro, la cui particolarità ed unicità è l’utilizzo della resina modellata al laser con le più avanzate tecniche di stampa 3D abbinata al metallo nickel free.

Ma quali sono i vantaggi rispetto alla tradizionale penna? “Innanzitutto, la grande libertà creativa grazie agli innovativi software di progettazione, gli stessi che usa la Disney nei suoi colossal al cinema”, spiega Zen. “Abbiamo creato forme articolate ed uniche grazie alla nostra decennale esperienza nella computer grafica. Non solo, ogni elemento, dal tappo all’impugnatura, è interscambiabile e compatibile con gli altri modelli della serie e ciò dona la possibilità ai nostri clienti di mischiare la nostra creatività. Le nostre penne donano poi una esperienza tattile, evolvendo il concetto dell’impugnatura liscia voluta dalla scuola classica”.

Ad oggi hanno già prodotto 500 penne numerate in 20 modelli diversi che si ispirano alle città italiane, da Milano a Firenze fino a Caserta, abbracciando un potenziale target che va dal ventenne al cinquantenne. “Puntiamo la nuova generazione dei manager amanti del lusso e i visionari dell’arte, che vogliono avere oggetti unici sulla propria scrivania. Abbiamo già registrato un picco di vendite sulle penne nostre top di gamma”. Si chiamano Venezia e Perugia e costano 550 euro, ma ormai sono un must negli ambienti imprenditoriali alla ricerca delle nuove frontiere del lusso.

La startup dei due designer è nata nel 2018 dopo un fatto curioso. Entrambi erano lavoratori dipendenti nel ramo della progettazione, una vita passata tra designer e rapporti con architetti, una sera durante una festa di laurea a cui partecipavano, un invitato regalò al festeggiato una classica penna stilografica, ma la sua reazione fu indifferente, nessun entusiasmo, ma solo un grazie annoiato.  Ed ecco che in quell’attimo una lampadina si illuminò a Mirko e ad Andrea che si chiesero come poter rendere più attraente e attuale anche per fasce di età più giovani un oggetto così simbolico e carico di storia. La risposta fu avviare la startup Stylodesign. E così è nata l’evoluzione pop delle penne, una rivoluzione copernicana come quella degli orologi negli anni Ottanta. “Tra gli addetti ai lavori c’è chi ci ha ribattezzato la Swatch delle penne”, chiudono i due. “Paragone che ci rende orgogliosi, la sfida è aperta”.