NEL CUORE DELLA VAL PUSTERIA, BRUNICO SI VESTE DI COLORI E SAPORI

Tra foliage spettacolare, delizie di stagione ed esperienze autentiche, Brunico si conferma la meta ideale per una vacanza autunnale tra cultura, natura e gastronomia.
Ci sono luoghi che, dopo l’estate, non si spengono, ma si accendono di nuova vita. E Brunico, cuore della Val Pusteria e porta d’accesso al Plan de Corones, è senza dubbio uno di questi. Quando la stagione estiva lascia spazio ai colori caldi dell’autunno, i mesi successivi diventano il momento ideale per vivere un soggiorno che unisce il piacere della scoperta alla bellezza di paesaggi incontaminati, profumi di bosco e sapori autentici della tradizione. Una cornice perfetta per chi cerca esperienze genuine: camminate immerse nelle tonalità calde dell’autunno, scorci da ammirare, tavole da gustare e ricordare. Un invito a rallentare, ad alzare lo sguardo verso i boschi che si tingono di rosso e arancio e a respirare un’aria tersa, quasi meditativa.

Camminare lungo i sentieri che si snodano verso le pendici del Plan de Corones o attraversano i boschi delle Vedrette di Ries-Aurina significa immergersi in un paesaggio che cambia giorno dopo giorno: il verde lascia spazio al giallo, all’arancio e al rosso acceso, dando vita a scenari perfetti per escursioni, fotografia e momenti di quieta contemplazione. Anche il centro storico di Brunico si fa più raccolto e suggestivo, con le sue botteghe, le piazze animate e gli angoli che incorniciano il castello medievale.

L’autunno, qui, è anche una stagione di gusto. Dai ristoranti gourmet e stellati ai rifugi di montagna, Brunico propone una varietà gastronomica capace di valorizzare al meglio i prodotti stagionali e le tradizioni culinarie altoatesine. Ai piatti della cucina contadina si affiancano interpretazioni più contemporanee, sempre all’insegna della qualità e del forte legame con il territorio. È il momento ideale per lasciarsi conquistare da una cena tipica o al lume di candela, da una degustazione di vini locali o da una merenda all’aperto con speck e formaggi di malga.

Cucina, paesaggio e cultura si intrecciano e diventano parte integrante del tessuto urbano. Dal Museo Civico al MMM Ripa, passando per il Museo degli Usi e Costumi e le esposizioni temporanee ospitate nei palazzi storici, ogni tappa è un’occasione di approfondimento e meraviglia. E per chi desidera lasciarsi stupire dalle bellezze naturali, non può mancare una visita alle Piramidi di terra di Perca: un capolavoro scolpito dalla natura, dove l’alternanza tra piogge torrenziali e periodi di siccità ha dato forma a bizzarre colonne di argilla, ciascuna sormontata da una pietra a mo’ di capitello o copricapo.

Per chi ama unire movimento e natura, anche in autunno Brunico è il punto di partenza ideale. Il Kronplatz Outdoor Center offre un ventaglio ampio e qualificato di attività pensate per coinvolgere persone di tutte le età e con ogni livello di esperienza. Fino al 18 ottobre, grazie al programma settimanale KronAktiv, sarà possibile partecipare a un ricco calendario di proposte outdoor: escursioni guidate, tour in bici, vie ferrate, percorsi Kneipp e attività per tutta la famiglia. Un’offerta pensata per chi cerca un turismo attivo, sostenibile e accessibile.

A rendere tutto ancora più semplice e conveniente c’è la Kronplatz Guest Pass, la carta gratuita riservata agli ospiti delle strutture ricettive aderenti. Il pass consente l’uso illimitato di tutti i mezzi pubblici in Alto Adige, include nei mesi di ottobre e novembre una salita e una discesa al giorno con la cabinovia per il Plan de Corones e dà accesso gratuito a sei attività selezionate, oltre a sconti su molte altre proposte del programma settimanale KronAktiv. Tra le esperienze comprese anche l’escursione guidata a uno dei fiori all’occhiello di Brunico: la via Artis, la galleria d’arte a cielo aperto più alta del mondo. Un sentiero ad anello di sei chilometri, dove sei opere firmate da artisti locali si inseriscono armoniosamente nel paesaggio, tra le Dolomiti e la catena alpina principale.

Brunico, in questo periodo dell’anno, è molto più di una destinazione: è un’atmosfera. Un luogo dove ogni giornata profuma di tradizione e innovazione, dove il tempo rallenta e i sensi si risvegliano.

BOOM DI ACCESSI A PADOVALAND COL GRAN CALDO: INAUGURATO LO SPRAY PARK “JUNGLE BEACH”

Inaugurato il nuovo Spray Park Jungle Beach con sabbia bianca e palme caraibiche. Boom di presenze nei primi week end estivi. Cassette di sicurezza agli ombrelloni, area dog friendly e investimenti in crescita dopo l’acquisto dell’area da parte della proprietà. Johnny Pozzi, il titolare: “Siamo diventati il mare dei padovani”

Un’ondata di caldo e una cascata di novità: Padovaland inaugura l’estate 2025 con numeri da record e una nuova attrazione che fa sognare i Caraibi senza uscire da Padova. In questi roventi week end di giugno migliaia di visitatori hanno preso d’assalto il parco acquatico cittadino, accolti da palme tropicali, sabbia bianchissima e il nuovo Spray Park “Jungle Beach”, pensato per le famiglie e per i più piccoli.

Protagonista assoluta è stata l’inaugurazione ufficiale del nuovissimo Spray Park “Jungle Beach”, l’attrazione dedicata a famiglie e bambini che coniuga gioco e freschezza in un’ambientazione tropicale, tra spruzzi, fontane e scenografie esotiche, con animali che fanno andare con la mente alla savana africana e secchi di acqua che precipitano al suolo tra fragore e divertimento. Accanto al nuovo parco giochi acquatico, ha preso forma anche la vera spiaggia bianca, un’oasi di sabbia finissima che fa sembrare di essere al mare… restando a due passi dal centro di Padova.

“Padovaland è il mare dei padovani”, commenta Johnny Pozzi, titolare e anima storica del parco. “Da 36 anni regaliamo sorrisi e refrigerio alle famiglie, ma quest’anno volevamo fare un salto in avanti. Jungle Beach e la spiaggia bianca sono solo l’inizio”.

Tra le novità più apprezzate: l’inserimento di nuove palme caraibiche che decorano le aree verdi regalando ombra e atmosfera tropicale, e un servizio inedito di cassette di sicurezza sotto ogni ombrellone, per custodire in totale serenità smartphone, portafogli e oggetti personali durante il bagno o la pennichella pomeridiana.

Il grande successo di quest’anno arriva a coronamento di un’importante svolta per il futuro di Padovaland. Il parco ha infatti acquisito la piena proprietà dell’area, acquistandola da Interporto Padova Spa per 1,3 milioni di euro. Fino ad oggi Padovaland vi esercitava solo un diritto di superficie; da quest’anno, invece, è proprietaria a tutti gli effetti di una superficie di 162.000 metri quadrati che comprende anche il lago della zona industriale e un ampio contorno verde.

Una svolta storica, come la definisce lo stesso Johnny Pozzi: “Ora che siamo i proprietari dell’intera area, possiamo finalmente sbloccare investimenti strutturali di lungo periodo: nuove attrazioni, maggiori servizi, più comfort per le famiglie e un’offerta sempre più ampia per tutte le età. Il nostro obiettivo è trasformare Padovaland in una vera destinazione turistica”.

Ricordiamo che Padovaland è uno dei parchi acquatici storici d’Italia. Nato nel 1989 su iniziativa di Enrico Pozzi (oggi la gestione è in mano al figlio Johnny), fu tra i primi in Italia a importare gli scivoli dall’estero – dalla Spagna, per la precisione – quando il concetto stesso di parco acquatico era una novità assoluta.

Oggi il parco è un punto di riferimento dell’estate per tutta la regione e attira anche turisti stranieri, con numerosi gruppi organizzati dall’estero. Al suo interno, oltre alle ultime novità del 2025, offre 20 scivoli tra cui spiccano il Kamikaze, la Treccia, il Toboga, la Pista Blanda e il Twin Slide, cinque grandi strutture che garantiscono adrenalina e divertimento per adulti e ragazzi.

Non mancano gli spazi dedicati al relax e alla sostenibilità: gli ombrelloni sono realizzati in paglia naturale per garantire freschezza e un’estetica più “green”, mentre l’intero impianto è stato recentemente rinnovato nel rispetto delle normative ambientali e del risparmio idrico, con nuove pompe e reti di approvvigionamento. Per gli amici a quattro zampe è disponibile una “dog area” su prenotazione, composta da piccoli spazi recintati con sdraio e ombrellone, dove gli animali possono muoversi liberamente in totale sicurezza.

Rinnovata anche quest’anno la partnership con Alìper, grazie alla quale sarà possibile accedere a ingressi agevolati raccogliendo i punti spesa nei 118 supermercati del gruppo.

E le sorprese non sono finite: nelle prossime settimane saranno annunciate altre novità 2025 che promettono di rendere Padovaland sempre più simile a un villaggio turistico permanente, con proposte che vanno oltre la semplice giornata in piscina.

PADOVALAND ACQUISISCE L’AREA DA INTERPORTO, OPERAZIONE DA 1,3 MILIONI

Lo storico parco acquatico si prepara alla stagione estiva: per la prima volta arriva la sabbia, sarà inaugurata la nuova attrazione “Jungle Beach”. Accordo tra Comune di Padova, Interporto e l’azienda che gestisce l’area. “La struttura è tra le più grandi d’Italia: oltre 160 mila metri quadrati compreso il lago”

Padovaland ha comprato da Interporto Padova Spa l’area del parco acquatico sulla quale insisteva il proprio diritto di superficie. Un’operazione da 1,3 milioni di euro che garantisce continuità al business e permette agli attuali proprietari di proseguire con l’attività e realizzare nuovi investimenti nell’ottica di migliorare l’accoglienza delle decine di migliaia di persone che ogni estate cercano refrigerio in piscina. 

È questo il risultato della procedura avviata da Interporto e Amministrazione Comunale per mettere a valore l’area e consentire all’impresa che gestisce il parco acquatico di investire in questa area di grande importanza dal punto di visto ricreativo e naturalistico.

Dalla prossima stagione, che aprirà a giugno, infatti, sarà a disposizione del pubblico una nuova attrazione acquatica, che sarà battezzata “Jungle Beach”. Non solo, per la prima volta saranno introdotte delle aree con sabbia, per rendere l’oasi padovana sempre più una sorta di piccolo litorale a ridosso del centro cittadino. Adesso l’area complessiva raggiunge i 162.000 metri quadri, comprende anche il lago della zona industriale e il suo contorno verde, è previsto un piano di ulteriori investimenti nei prossimi anni per migliorare ancora la fruibilità  e l’intrattenimento. 

“Gestiamo l’area ormai dal lontano 1989, sono 36 anni che Padovaland è sinonimo di divertimento e relax per le estati dei padovani e di tutto il Nord Italia”, commenta Johnny Pozzi, titolare dell’azienda che gestisce lo spazio. “Con questo passaggio nulla cambia per i visitatori, che troveranno anzi una struttura migliorata. Per noi, invece, è una svolta storica. Ora che siamo i proprietari della zona potremo sbloccare degli investimenti che porteranno Padovaland ad ingrandirsi e a fornire nuove attrazioni e spunti di intrattenimento, un’operazione che ci vedrà protagonisti di nuovi investimenti per i prossimi anni”.

“Grazie a quest’operazione abbiamo permesso di valorizzare economicamente un’area di grande interesse seppur estranea alle finalità istituzionali dell’ente, con benefici diretti condivisi insieme a Interporto”, commenta l’assessore al commercio e alle attività produttive del Comune di Padova Antonio Bressa. “Ma soprattutto abbiamo dato modo all’impresa che gestisce il parco acquatico di continuare a investire sul futuro dell’area, considerando che solo con un orizzonte a lungo termine è possibile realizzare interventi di qualità destinati a migliorare sempre più l’esperienza di chi frequenta Padovaland. A beneficiare di questa svolta saranno quindi soprattutto i tantissimi cittadini che troveranno già dalla prossima estate un luogo ancora più bello e accogliente e con la certezza della presenza di una gestione che si è affermata in tanti anni di esperienza”.

Dopo gli interventi strutturali degli scorsi anni in ottica del rispetto delle norme di sicurezza e il rifacimento delle reti di approvvigionamento e delle pompe per il risparmio e il riuso dell’acqua, l’attesa per questa nuova stagione è alta. Il parco è stato uno dei primi a nascere in Italia,  fondato al tempo da Enrico Pozzi ed ora gestito dal figlio Johnny. Un’assoluta novità al tempo, tanto che gli scivoli e le attrazioni furono fatte arrivare dalla Spagna, pioniere di questa nuova tipologia di intrattenimento. 

Oggi il parco acquatico è diventato un luogo di attrazione turistica, anche dall’estero. Molti sono i visitatori di Padova che passano alcune ore, soprattutto nel periodo del solleone estivo, a bordo piscina. Si conferma poi la presenza dei gruppi organizzati di giovani, molti anche dall’estero tramite gruppi organizzati.

All’interno del parco, in attesa delle novità del 2025 che saranno annunciate nelle prossime settimane, vi sono cinque grandi strutture scivolanti per adulti, un toboga (“serpentone” bianco dotato di cinque corsie che partono da varie altezze) per un totale di 20 scivoli a disposizione dei clienti. Tra questi il Kamikaze (la cima del parco dalla quale si può scivolare verso l’acqua), la Treccia (la più veloce discesa di tutto il parco, composta da quattro tubi chiusi che scendono attorcigliati tra loro), la “Pista Blanda” (scivolo con quattro corsie affiancate, ideale e amato da chi piace sfidarsi e gareggiare con i propri amici), il “Twin Slide” (due semplici tubi neri per una veloce scivolata al buio, per i più piccoli).

In ottica green, gli ombrelloni sono stati tutti realizzati con ombrello in paglia, per una sensazione di freschezza e maggior naturalità. Infine spazio anche ai cani con una “dog area” particolarmente curata (utilizzabile su prenotazione). Non un’area cani comune, ma piccole zone private recintate con sdraio ed ombrellone, dove poter lasciare libero il proprio cane.

Infine, da segnalare che si rinnova la partnership con Aliper. I punti spesa raccolti nei 90 punti vendita del marchio daranno la possibilità ai clienti di ottenere un ingresso agevolato.

Per maggior informazioni: www.parcopadovaland.it

CAORLE CHRISTMAS TIME, IL GRINCH ARRIVA SUL LITORALE DAL 7 DICEMBRE AL 6 GENNAIO

Sabato 30 novembre il famoso format 90 Wonderland fa tappa nel Vicentino col suo speciale Wondergirls Winter Tour. Una nuova edizione che celebra le icone femminili con una notte anni ’90 alla Discoteca Nordest

Sabato 30 novembre, la Discoteca Nordest di Caldogno (Vicenza) si prepara a ospitare l’attesissima tappa veneta del ” 90 Wonderland “, il famoso format che porta la magia dei mitici Anni Novanta in tutta Italia. Con oltre 150 eventi all’anno, per la sua sedicesima edizione il team tutto veneto composto dal direttore artistico Willy Bergamin (44 anni, Padova), dal product manager Francesco Ciconte (38 anni, originario della Calabria e residente nel Vicentino) e dal manager Davide Menegazzo (41 anni, Vicenza), ha confezionato una speciale edizione per il tour invernale, il “Wondergirls Winter Tour” dedicato alle donne. 

 “Abbiamo deciso di dedicare la nostra stagione alle donne, alla femminilità, all’energia che si sviluppa solo in rosa”, spiega Francesco Ciconte, “Il nostro tour invernale è un’esplosione di energia dedicata a tutte le donne. È un omaggio al loro coraggio, alla loro creatività e alla loro capacità di trasformare il mondo. Sul palco, uno spettacolo straordinario fatto di musica, luci, effetti speciali”.

90 Wonderland non è una semplice festa, ma una vera e propria immersione visual ed emotiva nell’atmosfera di un decennio che ha segnato un’intera generazione. Oltre a tanta musica targata Nineties, il programma della serata prevede anche una coinvolgente animazione con video show, effetti speciali e una scenografia ricca di riferimenti alla cultura pop degli anni ‘90, dal programma “Stranamore” ai film simbolo come Jurassik Park. Immancabili poi gli iconici chewing gum Brooklyn e le Morositas, moltissimi gadget dell’epoca e soprattutto le affascinanti Wonder Girls, le vere protagoniste del nuovo tour. 

Per una notte, sabato 30 novembre, la Discoteca Nordest di Caldogno si trasformerà in un tempio della nostalgia e del divertimento, una tappa imperdibile del Wondergirls Winter Tour che promette di far rivivere tutte le emozioni di un decennio che non passa mai di moda. Dalle camicie di flanella ai pantaloni cargo, dalle hit del momento al Game Boy acceso, la notte al 90 Wonderland è pronta a trasportare tutti in un’atmosfera indimenticabile, dove la musica, i costumi e le emozioni faranno rivivere le icone e le atmosfere dei favolosi Nineties.

SCHEDE DI APPROFONDIMENTO

90 WONDERLAND – LA STORIA 90 Wonderland è il più grande party show anni Novanta d’Italia, un format che quest’anno compie 16 anni. La direzione del team di lavoro è curata da Willy Bergamin, 43enne direttore artistico di Padova, Francesco Ciconte, 37enne product manager calabrese trapiantato nel Vicentino, e Davide Menegazzo, 40enne manager gestionale di Vicenza. La loro passione – e la loro comune età – li hanno fatto ideare il format ancora nel 2008. Nel corso degli anni sono riusciti ad organizzare quasi 400 eventi, in media una ventina ad ogni stagione con picchi di una settantina all’anno in tutta Italia prima del periodo del Covid (record che dovrebbe venir migliorato quest’anno). Va precisato che il team organizzativo dei tre propone anche altri due format, uno dedicato agli anni Duemila (il Duemila Wonderland) e l’altro è il fratello minore del decennio precedente, il “It’s 90 Time – Il party anni 90”. Una macchina da divertimento senza pari, capace di gestire circa 150 serate nel corso dell’anno. 

LE HIT CHE SI BALLERANNO Durante il format di “90 Wonderland” si suoneranno le più belle hit pop, rock e dance anni 90 mixate a raffica,  brani indimenticabili da cantare e i singoli che hanno scalato le classifiche dal 1990 al 2000. Eccone alcune: Green Day Basket Case // Corona The Rhythm Of The Night // Snap Rhythm Is A Dancer // Ice Mc Think About The Way //La Bouche Sweet Dreams // Spin Doctors Two Princes // Datura Yerba Del Diablo // Alexia The Summer Is Crazy// Haddaway What Is Love // Eiffel 65 Blue // Gigi D’agostino L’ Amour Toujours // Vengaboys Boom, Boom, Boom, Boom!! // The Soundlovers Surrender // Aqua Barbie Girl // 883 Hanno Ucciso L’uomo Ragno // The Prodigy Firestarter // Lunapop 50 Special // Captain Hollywood More And More // Mabel Bum Bum // Prezioso & Marvin Tell Me Why // Da Blitz Let Me Be // Dr. Alban It’s My Life // Kim Lukas Let It Be The Night // Robert Miles Children // Take That Back For Good // Red Hot Chili Peppers Californication // Britney Spears Crazy // Gun’s N’ Roses Knockin On Heaven’s Door Ace Of Base All That She Wants // Usura Open Your Mind // Spice Girls Wannabe // Backstreet Boys I Want It That Way // Blur Song 2 // R.E.M. Losing My Religion // Neja Restless // The Chemical Brothers Hey Boy Hey Girl // Modo Einszwei Polizei // Nirvana Smells Like Teen Spirit.

PADOVALAND PRESO D’ASSALTO DAI BAMBINI DEI GREST

Decine di gruppi parrocchiali si stanno tuffando nelle piscine del parco acquatico padovano, oltre seimila i bambini provenienti da tutto il Veneto e dall’Emilia Romagna. Boom di presenze in questi giorni per il caldo, ci sono anche turisti dall’estero. Il responsabile della struttura, Johnny Pozzi: “Orgogliosi di rappresentare una tradizione estiva per i bambini”

Sono oltre seimila i bambini che in questi giorni stanno invadendo Padovaland: arrivano dai grest del Triveneto. Un fiume di gioia e divertimento ha travolto le piscine e gli scivoli del parco acquatico alle porte di Padova, creando un’atmosfera unica. Ma anche una tradizione annuale, ormai Padovaland è un punto di riferimento per i gruppi parrocchiali, che scelgono il parco per gli spazi immensi e verdi dove i bambini si possono divertire, al sicuro. 

Tra i Grest che hanno partecipato ci sono principalmente quelli padovani (in particolare da Este, Bagnoli e Cittadella) e da Rovigo. Ma la gioia del divertimento a Padovaland è arrivata anche da molti altri centri del Triveneto, come Montebelluna, Silea, Castelfranco Veneto (Treviso); Tezze sul Brenta e Bassano del Grappa (Vicenza); Fiesso d’Artico, Chioggia e Spinea (Venezia), Lendinara (Rovigo); Bagnoli (Padova); senza dimenticare Comacchio e Porto Maggiore (Ferrara). 

I più piccoli, accompagnati dagli animatori dei grest, si sono scatenati tra scivoli d’acqua, piscine con onde e giochi, godendo di una giornata all’insegna dell’amicizia e del divertimento puro. I bambini più piccoli si sono divertiti in tutta sicurezza nella zona acquatica a loro dedicata, con una piscina profonda solo 70 centimetri, un castello con arrampicate e scivoli, un fungo con acqua dall’alto e la mini “pista blanda”, in fianco alla quale c’è quella per scivolare coi gommoni.

“Siamo felici di aver accolto così tanti grest dal Veneto e dall’Emilia Romagna”, dichiara Johnny Pozzi, responsabile del parco. “È sempre un piacere vedere la loro gioia e il loro entusiasmo. Per noi è importante offrire un’esperienza indimenticabile all’insegna del divertimento sicuro e del contatto con la natura. Le giornate che stiamo vivendo solo un assaggio di quello che il parco offre durante l’estate, con tante iniziative e proposte dedicate alle famiglie. Registriamo anche la presenza di turisti dall’estero, particolarmente in questi giorni di caldo: quando in centro storico si boccheggia, in molti vengono da noi a rilassarsi al fresco”.

Tra le principali novità di quest’anno a Padovaland c’è l’intrattenimento musicale la domenica. Nella zona del chiringuito, di fronte alla celebre “piscina delle onde”, dalle ore 15 fino alla chiusura delle piscine (18.30), è possibile sorseggiare cocktail al ritmo di dj set, creando l’atmosfera perfetta per godersi il tramonto e le ultime ore del weekend.

Padovaland, con i suoi 50.000 metri quadri di superficie, è un vero e proprio paradiso per gli amanti del divertimento acquatico. Oltre al grande lago centrale e alle zone verdi, il parco offre una vasta gamma di scivoli e attrazioni per tutti i gusti. Tra queste, spiccano il Kamikaze, la Treccia, la Pista Blanda, il Twin Slide e il toboga a cinque corsie. Per chi cerca un momento di relax, sono disponibili gli idromassaggi e il campo da pallavolo. Il parco offre inoltre diverse opzioni di ristorazione, con bar, gelaterie e un negozio per gli acquisti last minute. Non mancano infine gli ombrelloni in paglia per un maggior comfort e una sensazione di maggiore naturalità. In linea con la sua attenzione all’ambiente, Padovaland ha scelto di utilizzare ombrelloni in paglia. Inoltre, il parco dispone di una “dog area” dedicata ai cani, con zone private recintate, sdraio e ombrellone. 

Ricordiamo che Padovaland è aperto tutti i giorni dalle 10 alle 18 per tutta l’estate. Per maggiori informazioni e per l’acquisto dei biglietti online, il sito web del parco è www.parcopadovaland.it.

VISITA IN CENTRO, POI TUTTI IN PISCINA: PADOVALAND INVASA DAI TURISTI

Il trend per l’estate 2023: gli stranieri passano una giornata al parco acquatico, anche se il tempo non è bello. Johnny Pozzi, il titolare di Padovaland: “Gruppi di giovani da Repubblica Ceca e Polonia, famiglie da Belgio, Germania e Francia: un visitatore su tre è straniero”

 

PADOVA. Padovaland, ormai un bagnante su tre è straniero. L’estate 2023 sta confermando un trend che si era già visto lo scorso anno. Il parco acquatico padovano è preso d’assalto dalle comitive turistiche. Ci sono gruppi organizzati di giovani che arrivano da Polonia e Repubblica Ceca, ma anche comitive che si muovono sulle tratte internazionali coordinate da società del Belgio. Non basta, ogni giorno famiglie di tedeschi, francesi e spagnoli si presentano per difendersi dal solleone, o persino per rilassarsi nonostante la pioggia e il cielo nero.

“L’altro giorno pioveva, c’erano duecento persone, ed erano praticamente tutte straniere”, spiega Johnny Pozzi, titolare del parco acquatico padovano. “Ormai siamo una tappa fissa nei circuiti dei turisti che si muovono tra Verona, Padova, Treviso e soprattutto Venezia. Se vogliono riposarsi una giornata in piscina vengono a Padovaland. L’anno scorso era per il gran caldo, quest’anno sono tornati anche con la pioggia. Abbiamo stimato che il 30% dei nostri visitatori sia straniero, siamo orgogliosi di essere a modo nostro una vetrina di Padova per chi la visita. Anche per questo abbiamo presentato un restyling delle attrazioni e delle aree di balneazione”.

Una delle novità più gettonate è l’area dedicata agli amici a quattro zampe, che ha attirato un grande interesse fin dalle prime settimane di apertura estiva. Si tratta di piccoli recinti, collocati a bordo lago, dove le famiglie trovano lo spazio per lo sdraio e l’ombrellone e possono lasciar libero il proprio cucciolo. Una possibilità che poche piscine forniscono e che si somma al servizio che si basa su una ventina di scivoli a disposizione dei bagnanti, la piscina ad onde più grande d’Italia e molte altre attrazioni. Senza dimenticare la recente innovazione nei chiringuitos e nei punti di somministrazione cocktail. 

Padovaland peraltro è un punto di riferimento per le estati venete da oltre trent’anni, è nota in tutto il Veneto anche perché meta di grest e gruppi parrocchiali che portano centinaia di bambini a divertirsi qui. Padovaland ha visto crescere almeno due generazioni, è stato infatti fondato nel 1989 da Enrico Pozzi ed è stato poi ampliato e modernizzato dal figlio. Oggi, su un’area di 50.000 metri quadri e una vasta gamma di attrazioni, l’organizzazione applica regolarmente un piano di manutenzione per garantire alti standard di sicurezza in tutto il complesso.

“Il successo del Parco Acquatico Padovaland si sta diffondendo a livello internazionale, con sempre più tour operator stranieri che includono una visita al parco nei loro programmi per scoprire Padova e le splendide città venete circostanti”, conclude Pozzi. “L’orgoglio di mostrare al mondo la struttura e l’entusiasmo dei turisti internazionali stanno contribuendo a rendere Padovaland una destinazione estiva di grande successo”.

 

SCHEDA DI APPROFONDIMENTO: PADOVALAND

GLI SCIVOLI Gran parte delle aree riservate agli ospiti sono state da poco ristrutturate, sono stati anche riverniciati gli scivoli. All’interno del parco vi sono cinque grandi strutture scivolanti per adulti, un toboga (“serpentone” bianco dotato di 5 corsie che partono da varie altezze per accontentare anche i più piccoli) per un totale di 20 scivoli a disposizione dei clienti. Tra questi il kamikaze (la cima del parco dalla quale si può scivolare verso l’acqua), la Treccia (la più veloce discesa di tutto il parco, composta da 4 tubi completamente chiusi che scendono attorcigliati tra loro), la “Pista Blanda” (scivolo con 4 corsie affiancate, ideale e amato da chi piace sfidarsi e gareggiare con i propri amici), il “Twin Slide” (2 semplici tubi neri per una veloce scivolata al buio, per i più piccoli). 

LE PISCINE Ci sono poi le altre attrazioni. I gommoni, ciambelle in gomma dalle quali si può di interagire e giocare con gli amici durante la discesa. Il pallone con corde, una mezza palla gonfiabile ampia diversi metri da scalare con delle corde mentre l’acqua cade dall’alto rendendo scivolosa la superficie di arrampicata. La piscina con onde artificiali tra le più grandi d’Italia e lo specchio d’acqua che parte da zero e arriva fino a 190 centimetri di profondità. Poi gli idromassaggi, per un momento di relax, e il campo da pallavolo per una partita con gli amici. Particolarmente frequentata la zona acquatica per i bimbi più piccoli. Una piscina dedicata che parte da zero e arriva sino a 70 centimetri di profondità, attrezzata con un castello con arrampicate e tre scivoletti, un fungo con acqua dall’alto con tre scivoli, la mini pista blanda e il mini toboga. 

 

RADICI (ASSOTURISMO SCOLASTICO): “GREEN PASS PER RIPRENDERE I VIAGGI DI ISTRUZIONE”

“Green pass per partecipare ai viaggi di istruzione” lo chiede in una nota Paolo Radici, Presidente dell’A.I.A.T.S. “Associazione Italiana Aziende del Turismo Scolastico”, l’organizzazione che rappresenta la quasi totalità delle Agenzie che si occupano di turismo scolastico in Italia.

 

nota stampa

“Il nostro settore” spiega Radici “è stato il più colpito dalla pandemia; i viaggi di istruzione sono tutti fermi dal 20 febbraio 2020; il nostro comparto è stato devastato dalla crisi, ma a subire i danni maggiori sono stati gli studenti e le studentesse: i viaggi di istruzione sono delle esperienze culturali, formative e sociali fondamentali nella crescita dei cittadini. Tutti noi abbiamo ricordi bellissimi collegati alle gite. La pandemia ha privato i ragazzi anche di questo pezzo di vita”.

“Vogliamo ripartire” continua Radici “ma vogliamo farlo in piena sicurezza. Devono essere sicuri i viaggi e devono essere serene le famiglie che ci affidano i ragazzi. Per questo motivo, forse in controtendenza con quello che altri settori economici stanno dicendo in queste ore, chiediamo al governo di stabilire l’obbligo per gli studenti che vogliono partecipare ai viaggi di istruzione di avere il green pass. Questa circostanza potrà permetterci di ripartire, ma vuole essere anche il contributo che la nostra categoria vuole dare alla campagna vaccinale. Vogliamo mandare un messaggio ai ragazzi”
Conclude Paolo Radici: “Divertitevi, facciamolo tutti in piena sicurezza e serenità”.

 

CONTATTA L’AUTORE

paolo radici
PRESIDENTE@COMITATOTURISMOSCOLASTICO.IT

PICCOLE LOCALITÀ PRESE D’ASSALTO DAI TURISTI, ABACO CONTROLLA INGRESSI E PARCHEGGI

Il Covid ha cambiato le abitudini, mandando in tilt le perle montane e marittime dal Trentino alla Sardegna. Parcheggi contingentati, telecamere di sorveglianza e prenotazioni via web: questa la ricetta dell’azienda veneta Abaco per località quali Parco Adamello Brenta, Valmalenco, Paneveggio, Valsassina, Isola d’Elba e Pula.

 

La paura per il contagio durante le vacanze sarà uno dei temi che più farà discutere nelle prossime settimane. I turisti hanno già trovato la loro soluzione: meglio mete secondarie, sconosciute, piccoli borghi o perle naturalistiche dimenticate. Ragionamento che andava bene fino a prima della pandemia, quando erano luoghi silenziosi e spesso deserti. Adesso però, quegli stessi luoghi sono meta di migliaia di persone, che non trovano parcheggi in zona e che in seguito potrebbero dover fronteggiare il problema che speravano di evitare: l’assembramento. 

Molte Amministrazioni comunali si sono quindi attrezzate per gestire tali flussi di turisti e garantire sicurezza a loro e tutela al territorio. Paradossalmente, piccole località devono oggi gestire l’accoglienza di importanti flussi di visitatori. Abaco, azienda trevigiana specializzata nei servizi agli Enti locali, grazie all’utilizzo di tecnologia evoluta, è in grado di controllare e monitorare gli accessi di veicoli in una determinata area, non solo urbana, ma anche in zone di pregio naturalistico, dove è necessario limitare l’impatto antropico. 

“Questa attività è diventata ancora più cruciale in epoca Covid, con la necessità di evitare gli assembramenti” – dichiarano dalla divisione Mobility di Abaco Spa. “Ci sono anche piccole località, ad esempio in provincia di Treviso i Laghi di Revine e l’area del Piave di Falzè, che dopo il lockdown sono state prese d’assalto dai turisti, con grandi difficoltà nella gestione della sosta e dell’afflusso di auto. La tecnologia, oggi particolarmente accessibile, rende facile questo tipo di interventi, semplificando l’utilizzo dei piani della sosta sia per gli utenti, che possono prenotare il posto auto prima di partire, che per gli Enti locali, che possono gestire al meglio i flussi all’interno del proprio territorio”.

Il caso più emblematico è forse quello della Val di Vertova, in provincia di Bergamo. Qui c’era il progetto di costruzione di una diga; il comitato spontaneo nato per protestare contro l’opera, ha finito per rendere celebri le cascate di questa valle, oggi invase da migliaia di appassionati di trekking. In questa valle Abaco installerà un parcometro che controlla gli accessi: per calmierare il flusso di visitatori e garantire una corretta accessibilità e sicurezza all’area naturalistica, sarà quindi necessario prenotare l’ingresso pedonale all’area di pregio.

“Vanno poi citati i progetti di mobilità attuati all’interno del Parco Adamello Brenta e Paneveggio (in Trentino), e in Valmalenco (a Sondrio)” – proseguono da Abaco Mobility. “Località montane dove la gestione degli stalli blu ha generato ordine, unito al fatto che i nostri ausiliari della sosta sono presenti per garantire controllo delle regole anche al di fuori degli spazi dedicati alla sosta a pagamento, preservando così l’accessibilità alle stesse aree in sicurezza e limitando i disagi alla mobilità già presenti, che ostacolano l’accesso ai mezzi di soccorso”. 

Va segnalato infine il caso di Mandello del Lario (Lecco), che sul lato di Moregge – Moregallo del Lago di Como, registrava ingenti problemi di sicurezza, viste le eccessive presenze. “L’introduzione delle nostre tecnologie e del personale di controllo, già garantisce svago e relax ai visitatori e allontana nel frattempo caos e malintenzionati. Con l’Ente stiamo inoltre valutando l’utilizzo futuro di ulteriori tecnologie, per innalzare ancora di più il grado di controllo e quindi di sicurezza dell’area” – concludono da Abaco.

ABACO S.p.A. in breve
Azienda veneta, con sede legale a Padova ed amministrativa a Montebelluna (Treviso), dal 1969 opera nei servizi a supporto degli Enti locali, offrendo alle Pubbliche amministrazioni l’efficienza tipica dell’impresa privata. Ad oggi è una delle maggiori aziende italiane specializzate in accertamento e riscossione dei tributi locali, con oltre 800 Enti clienti (per lo più Comuni) e più di 400 dipendenti, un sistema di oltre 80 unità locali distribuite su tutto il territorio nazionale, più un’ampia rete di collaboratori esterni e circa 400 recapiti locali, che nel 2020 ha sviluppato ricavi complessivi per oltre 25 milioni di euro.

I servizi offerti da ABACO sono raggruppati in cinque Divisioni principali: Tributi Minori (Pubblicità e Pubbliche Affissioni, Tosap/Cosap e tassa rifiuti giornaliera, ora Canone Unico Patrimoniale), Tributi Maggiori (Imu/Tasi/Tari), Recupero crediti e riscossione coattiva delle entrate, Mobility (gestione parcheggi a pagamento, servizi a supporto della Polizia locale), New Business (Imposta di soggiorno, Illuminazione votiva, Entrate patrimoniali, Consulenza tributaria ed informatica). 

www.abacospa.it

PULA, LE SPIAGGE CARAIBICHE DELLA SARDEGNA SPOPOLANO SU INSTAGRAM (GRAZIE A TEMPTATION ISLAND E AI SURFISTI)

In questi giorni si sta girando la nona edizione del format televisivo, le baie sconosciute di Pula prese d’assalto dai fan della serie. Sui social è caccia alla foto perfetta, la possibilità di arrivare al mare dalle mille tonalità di azzurro è migliorata grazie all’intervento di Abaco, esperta in mobility. 

 

Arriva il gran caldo e per la nona stagione consecutiva si sta girando a Pula, in Sardegna, Temptation Island, il docu-reality estivo di Canale 5. Il programma, condotto da Filippo Bisciglia, è un viaggio nei sentimenti che mette alla prova le relazioni. Sei giovani coppie, non sposate e senza figli in comune, devono comprendere la vera natura del loro amore vivendo nel Resort dell’Is Morus Relais a Santa Margherita di Pula, in provincia di Cagliari. 

 

Un luogo caraibico, che ben rappresenta le spiagge minori dell’isola, baie incorniciate tra lingue di bianca e sottile sabbia e un mare cristallino dalle mille tonalità di azzurro, un’oasi mediterranea popolata da olivi millenari, allori, carrubi, mirti selvatici e ginepri che hanno reso Pula e le sue spiaggette una delle mete più “instagrammate” dell’estate. Sui social l’hashtag #pula sta infatti crescendo di giorno in giorno. 

 

Merito di acque basse e tiepide dalle tonalità verdi, con fondale tanto limpido che è perfettamente osservabile anche senza immergersi. Alle spiagge si accede lungo stradine che fiancheggiano gli hotel o che passano in mezzo a pinete, offrendo l’opportunità di scoprire luoghi indimenticabili, insenature con lingue di sabbia bianchissima e fine, con sprazzi di graniti rosati e l’ineguagliabile profumo di pineta. 

 

I servizi dedicati alla viabilità e i parcheggi per i turisti migliorano di anno in anno. Recentemente Abaco, azienda veneta specializzata in progetti per la sosta, su incarico dell’Amministrazione comunale di Pula, è intervenuta con tecnologie e servizi per facilitare l’accessibilità a tutte le spiagge del litorale, grazie a parcheggi a pagamento, custoditi, costantemente presidiati da personale incaricato. 

 

In un paesino dove vivono settemila abitanti, che nella stagione del mare si riempie fino a settecentomila presenze complessive, le oasi di bellezza assoluta sono molte. Ci sono i vip che ormeggiano i loro yacht di superlusso, ma anche gli appassionati di kitesurfing che approfittano delle location dove il vento impera. Ecco perché la caccia allo scorcio perfetto per l’immagine sui social è diventato un trend. 

 

Oltre alla celeberrima Nora, la spiaggia simbolo della cittadina di Pula, spostandosi verso sud ovest nella frazione di Santa Margherita, il litorale offre scenari da favola, dove il mare dalle sfumature turchesi e le sabbie dorate la fanno da padrone. Santa Margherita di Pula è infatti composta da una serie di baie intervallate da scogli e piccoli promontori. La prima spiaggia, percorrendo da Pula verso sud la statale 195, è la “Campumatta”: acqua limpidissima, fondali subito alti e poco riparo dal vento. Per questo, come la vicina Spiaggia di “Cala d’Ostia”, dove si trova l’omonima torre costiera di avvistamento, è meta abituale degli amanti del surf, windsurf e kitesurf. 

 

Proseguendo verso sud ci troviamo in una delle perle del litorale la spiaggia Abamar (prende il nome da uno degli hotel più antichi del litorale). Si trova subito dopo il Forte Village Resort, uno degli hotel più importanti al mondo e meta ogni anno di personaggi dello spettacolo, del cinema, dello sport e dell’alta finanza (con annessi i curiosi di turno, a caccia del selfie col vip). La spiaggia dell’Abamar è anche la più attrezzata in quanto sono presenti numerosi stabilimenti balneari con servizi di noleggio attrezzature, gommoni, giochi acquatici e aree ristoro. La zona è battuta dal vento amata, anche in autunno e in inverno, dagli appassionati di surf. I suoi fondali sono apprezzati da chi pratica snorkeling o pesca subacquea.

 

A chiudere il territorio di Pula le caratteristiche Cala Bernardini e Pinus Village con le sue insenature particolarmente amate da chi ama la pace e la tranquillità.

On line il “Blog di Vinicio”, l’influencer blogger maschile di Vicenza

Nuovo progetto per l’event planner noto per i suoi eventi glamour e per l’organizzazione dei matrimoni dei vip. “Racconto i trend del momento”. Dal cocchio di vetro alla foresta al mare, ecco come ha realizzato le nozze perfette

 

 

Vinicio Mascarello è un event planner creativo, un generatore di emozioni tra appuntamenti mondani, festeggiamenti privati e aziendali. Originario di Vicenza, conosciuto per essere uno dei trend-setter in Veneto, organizza eventi capaci di impreziosire ogni occasione con gusto, eleganza e modernità. Per cristallizzare le sue esperienze, Mascarello ha lanciato un proprio sito di informazione, un blog allacciato ai fatti che accadono: www.ilblogdivinicio.it.

Dentro si parla di tutto ciò che è moda e fashion, di ciò che è di tendenza sui mass media e dei costumi che evolvono, ma anche di stile per i gentiluomini. “A poche settimane dall’avvio abbiamo registrato decine di migliaia di accessi, oltre ogni aspettativa”, spiega il vicentino. “E’ un chiaro segnale: c’è bisogno di informazione al maschile sui temi di tendenza e per questo noi parliamo di tendenze, news e curiosità del momento, dalla moda al bon-ton, dallo spettacolo agli eventi, tra lusso, tecnologia, cinema, vip e location da sogno. Il segreto del successo? Sono il primo influencer blogger maschile in Italia, gli altri lavorano solo sulle immagini di Instagram”.

Mascarello peraltro ben conosce i trend del momento, lavora infatti come consulente creativo e di comunicazione per numerose realtà italiane e in vari settori imprenditoriali, dal mondo orafo a quello della pelle e del fashion, ed è uno dei wedding planner più stimati e ricercati dalle coppie del Triveneto. Mascarello opera anche nell’ambito del team building organizzando esperienze personalizzate al servizio delle aziende: unico nel genere è il suo corso di cucina gestito da chef stellati come Lorenzo Cogo e Matteo Grandi, capaci di motivare i top manager più dei grafici di crescita aziendale. Ma anche le sue proposte di team building nelle ville venete sono assolutamente innovative.

I suoi eventi fanno parlare a lungo. Come ad esempio quelli chiesti dalla Osmo di Arzignano, nel Vicentino: il tema dedicato a Star Wars ha reso il meeting aziendale qualcosa di epico, coi clienti che ancora oggi ne parlano. Spettacolari anche i suoi matrimoni. Basti citare l’organizzazione delle nozze di Christian Maggio, vicentino capitano del Napoli e giocatore della nazionale, che si è sposato nello spettacolare scenario del Parco Sigurtà, nel Veronese, chiuso al pubblico appositamente per la coppia.

“Ma ricordo anche il romanticismo di quelle nozze a Natale”, dice Mascarello. “Gli sposi volevano la neve e dovetti organizzarmi per spararla. Ad attenderli, fuori, c’era una sontuosa carrozza trasparente, identica al cocchio di vetro di Cenerentola. La sposa c’è entrata dentro mentre lui le leggeva una poesia romantica”. Indimenticabili anche quelle nozze a Jesolo, nell’hotel dove nonni e genitori di lei si erano conosciuti. La sposa però amava la montagna, e ottenne di pronunciare il fatidico “sì” in un ambiente che sembrava una foresta. Oppure quella volta in cui la sposa volle arrivare, dal Lago di Garda, su un motoscafo, mentre modelli sfilavano vestiti con abiti anni Cinquanta. “E’ il giorno più importante per la vita di chi si sposa – chiude Vinicio – io voglio trasformarlo in un evento che nessuno tra gli ospiti possa mai dimenticare”.