NUOVA VITA PER LO STABILE DI FONDAZIONE MORELLO, CASTEL MONTE ONLUS E 593 STUDIO AVVIANO UN PROGETTO DI RIGENERAZIONE URBANA CONDIVISA

L’area tra Piazza Giorgione e via Romanina diventerà un luogo di aggregazione per le persone anziane la mattina e luogo di incontro per le associazioni ed eventi durante la giornata. Inaugurazione della nuova sala programmata per il 17 maggio, si chiamerà “Spazio 31”

Al via l’iniziativa di rigenerazione urbana partecipata di Galleria Morello, tra piazza Giorgione e via Romanina a Castelfranco Veneto, nel Trevigiano. La proprietà del palazzo storico che si affaccia sulla piazza castellana è di Fondazione Morello, ente di formazione musicale di rilevanza nazionale. Un luogo ricco di storia e carico di significati per la città: all’interno del compendio ha trovato casa, cinquant’anni fa, la prima sede del Cecat (Centro per l’educazione e la cooperazione e l’assistenza tecnica), soggetto protagonista della “rivoluzione culturale e produttiva” che ha interessato le campagne agricole di tre province venete.

Ebbene, adesso il luogo cambia nome, si chiamerà “Spazio 31” all’interno di un progetto che parte dalla Cooperativa Castel Monte Onlus, che all’interno di un appalto per la gestione del servizio domiciliare per anziani autosufficienti, si era presa anche l’impegno di creare un luogo di incontro e di aggregazione per le persone anziane. Si è deciso quindi di siglare una convenzione con Fondazione Morello per la gestione degli spazi attraverso un dialogo che ha visto protagonista fin da subito il presidente di Morello, Mirco Casteller, ed il Comune di Castelfranco Veneto che attraverso l’assessorato di riferimento e gli uffici tecnici ha accompagnato e patrocinato l’avvio dell’iniziativa.

L’inaugurazione è programmata per il 17 maggio alle ore 17. 

Per la riqualificazione è stato coinvolto 593 Studio di architettura di Michele Sbrissa, che ha deciso di operare con il metodo della rigenerazione urbana condivisa. Non dunque progetti calati dall’alto, ma ridefinizione degli spazi in base alle persone e alle associazioni che ne godranno. La prima fase è già stata portata a termine, l’area è stata ripulita e rimessa in ordine. Le due stanze, cadute in disuso, sono state rese fruibili e adesso inizieranno i lavori veri e propri, che prevedono la realizzazione anche di un orto urbano condiviso nell’area della corte antistante.

“L’obiettivo è aprire le stanze tutte le mattine, per renderle luogo di accoglienza e scambio per le persone anziane del Comune”, spiega Giuseppe Possagnolo, presidente di Castel Monte Onlus. “Contestualmente apriremo anche alle associazioni e ai volontari che avranno il desiderio di condividere idee e progettualità. Il luogo è in pieno centro storico, vogliamo far rivivere l’area. Lo spazio è nato con l’obiettivo di fornire un ambiente accogliente e stimolante per le persone anziane di Castelfranco Veneto. La missione principale è offrire un luogo di svago e condivisione, promuovendo il benessere fisico e mentale dei frequentatori”. 

Un ruolo centrale nel progetto culturale di Spazio 31 sta in capo agli Istituti Filippin di Paderno del Grappa, che attraverso il direttore Sileno Rampado hanno creduto fin da subito nell’iniziativa.

“L’area di progetto occupa una posizione chiave, essendo situata al punto d’incontro tra Via Romanina e Piazza Giorgione”, spiega Michele Sbrissa di 593 Studio. “Questa collocazione strategica favorisce la connessione e l’accessibilità da entrambi i lati urbani, conferendo al luogo un’importanza cruciale per lo sviluppo del progetto. Lo spazio si configurerà come un luogo inclusivo e solidale. Verrà organizzato intorno ad un calendario di eventi aperto anche al terzo settore e all’associazionismo di Castelfranco Veneto, per arricchire l’offerta di attività e servizi”.

Entrando nel dettaglio delle opere, che saranno realizzate con fondi di Castel Monte Onlus uniti a sponsor e attività pro bono dello staff di professionisti, nello spazio esterno saranno puliti e svuotati i tombini, sarà fatta manutenzione alla corte interna, rinnovato lo spazio verde al centro della galleria tramite un progetto di orti urbani finanziato da Prodeco Pharma, azienda castellana nota per l’attenzione alla sostenibilità. La galleria si trasformerà, per i due anni previsti dalla convenzione, in un luogo vivo e colorato con panchine e cestini come arredo urbano. Un piccolo gesto verso un nuovo orizzonte di vivibilità per il centro storico.

Primo ad intervenire tra i partner è stato Gruppo Visentin con la messa in sicurezza dei luoghi ed il ripristino degli spazi interni. Dallo scorso 4 maggio è stato aperto il cantiere per la prima sistemazione interna ed esterna della Galleria, hanno partecipato alle operazioni studenti e volontari di varie associazioni. 

I partner del progetto sono molti. Il coordinamento e la promozione sono a carico di 593 Studio, che ha messo in campo una rete di partner sotto un obiettivo comune di qualità e sostenibilità sociale del progetto. Tra chi ha accettato questa sfida mettendoci impegno, sudore e visione ricordiamo: la Caritas castellana con Renato Tesser, il Circolo Fotografico El Paveion, Terra Aria, Fiab, Asile’s World Lab, Marigraf, l’associazione Amici Brunello. 

La gestione complessiva delle attività, degli spazi ed il coordinamento del progetto saranno a cura di Castel Monte Onlus con Giuseppe Possagnolo e Caterina Bustaffa.

SCHEDA DI APPROFONDIMENTO 

CASTEL MONTE ONLUS

Castel Monte è stata costituita nel 1991 da 10 infermieri che si occupavano con il proprio lavoro, con professionalità e dedizione ad aiutare altre persone che avevano bisogno di essere accudite nella loro quotidianità. In questi 30 anni i processi evolutivi dell’Impresa sono stati numerosi. La cooperativa infatti viene alla luce più come ente di produzione e lavoro, ma si trova subito anticipatrice della nuova cooperazione, che ha origine per aiutare la sussidiarietà sociale e pubblica. Questo nuovo ruolo della cooperazione, riconosciuto e valorizzato dalle persone accudite, è la premessa per una nuova e specifica legge, quella sulla cooperazione sociale (8 novembre 1991, numero 381: disciplina delle cooperative sociali). Uno strumento specifico che si occupa della sussidiarietà e dell’inclusione sociale. La legge è chiara e precisa: all’articolo 1 determina che: “le cooperative sociali hanno lo scopo di perseguire l’interesse generale della comunità alla promozione umana e all’integrazione sociale dei cittadini attraverso la gestione di servizi socio sanitari ed educativi. Allo svolgimento di attività diverse: agricole, industriali, commerciali o di servizi, finalizzate all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate”. Nel gruppo di lavoro che si occupa della legge era presente, fatalità e favorevole opportunità, dirigente di un’importante Associazione cooperativa, il dottor Giuseppe Possagnolo, attuale presidente di Castel Monte. E’ con questa svolta che la Cooperativa diventa a tutti gli effetti Impresa Sociale.

593 STUDIO

593 STUDIO è un’eccellenza nel panorama degli studi di ingegneria e di architettura, impegnato in una missione ambiziosa: costruire il futuro attraverso ricerca, sperimentazione e competenza. Fondata a Castelfranco Veneto, nel Trevigiano, su valori solidi come l’innovazione, la sostenibilità e la collaborazione, 593 STUDIO opera nei settori chiave dell’abitare (residenziale), conservare (restauro), lavorare (direzionale) e condividere (pubblico). Con oltre 15 anni di esperienza in Italia e all’estero, il team multidisciplinare di 593 STUDIO affronta con dedizione progetti complessi, dall’ideazione alla direzione operativa. Tra le prime Benefit Corporation nel settore dei servizi professionali in Italia, l’azienda si impegna a restituire valore alla comunità e all’ambiente.  I progetti di rilievo nell’ambito della conservazione del patrimonio storico e sacro, includono l’ampliamento del complesso Santuari Antoniani di Padova, il restauro delle volte della chiesa San Francesco a Treviso, il piano di recupero per l’ex Monastero delle Clarisse a Castelfranco Veneto, la selezione per il laboratorio-concorso Cappella nel Bosco a La Verna oltre che servizi di consulenza in varie diocesi per percorsi partecipativi comunitari e piani di valorizzazione immobiliare. 593 STUDIO promuove l’innovazione anche in ambito accademico e, in collaborazione con gli Istituti Lasalliani e lo IUAV, promuove e co-finanzia dottorati di ricerca pioneristici nella gestione e recupero dei beni religiosi. La ricerca in ambito tecnologico ed ingegneristico viene svolta in collaborazione con l’International University of Applied Science in Germania.

FONDAZIONE MORELLO 

La Fondazione Morello ha origine nel 1959, dalla volontà testamentaria del notaio Ugo Morello, che destinò parte dei suoi beni, tra i quali la sua casa di Piazza Giorgione, a favore di un corpo di musica che rinverdisse i fasti del Corpo bandistico operante nel passato a Castelfranco e il culto e l’amore per la musica. La Fondazione ha sede nel Palazzo Morello in Piazza Giorgione a Castelfranco Veneto. Riconosciuta ente morale con decreto del Presidente della Repubblica Gronchi nel 1959, la Fondazione opera ora come istituzione di diritto privato e mantiene la propria attività con il proprio patrimonio e le rette degli studenti. Alla fine degli anni 60 da una costola della Fondazione Morello è nato il Conservatorio di Musica di Castelfranco come sezione distaccata del Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia: la Fondazione ha infatti finanziato per tre anni tale sezione prima che i relativi oneri passassero alla Stato.Nel 2004 su iniziativa della Fondazione Morello, in collaborazione con il Liceo Giorgione di Castelfranco Veneto ed il Conservatorio A. Steffani della medesima città è stato ottenuto il riconoscimento del Liceo Musicale sperimentale che ha svolto l’intero ciclo quinquennale al termine del quale è stato ufficialmente istituito il Liceo Musicale di Castelfranco Veneto, all’epoca unico liceo musicale in provincia di Treviso e tra i pochissimi nella regione Veneto. Negli ultimi anni la Fondazione ha curato la ripresa della scuola di musica con corsi individuali e di gruppo per bambini, ragazzi e adulti in convenzione con il conservatorio di musica A. Steffani.


Gruppo Aton, primo trimestre in crescita (+6%). espansione in UK

La tech company trevigiana assume 17 nuove persone, i dipendenti a quota 240. Fatturato 2023 a 22,8 milioni di euro, è boom di commesse dall’estero. Il Ceo Giorgio De Nardi: “Gli indici confermano la solidità del business ed il rapporto di fiducia di lungo periodo con i clienti”. Il ruolo degli atonpeople

Il Gruppo Aton apre il 2024 con lo sguardo rivolto all’estero. Il primo trimestre dell’anno si è chiuso positivamente per la tech company che dall’heaquarter di Villorba, nel Trevigiano, accompagna le aziende nella trasformazione digitale e sostenibile. 

“I numeri realizzati in questi primi tre mesi hanno evidenziato un fatturato stabilmente in crescita rispetto all’anno precedente”, analizza la Cfo del gruppo, Tania Zanatta. “Ponendo il focus sui macro dati del primo trimestre di Aton, e confrontandoli con lo stesso segmento temporale dell’anno scorso, i ricavi sono a 5,5 milioni di euro (+6%, in assoluto 300 mila euro in più), l’Ebitda è stabile a poco meno di un milione di euro e il portafoglio ordini a backlog è pari di 24 milioni di euro”. 

In linea anche il margine Ebitda di gruppo, che sale al 18%, segnando un +2% rispetto alla percentuale del trimestre precedente (ottobre-dicembre 2023). Crescono di un 5% le vendite di prodotti e servizi Aton, che ammontano quindi al 78% del fatturato complessivo, contro il 73% del primo trimestre 2023. Il 59% delle vendite è costituito da fatturato ricorrente. 

In un contesto economico complesso il Gruppo Aton aveva chiuso l’esercizio 2023 con un fatturato di 22,8 milioni di euro, confermando una crescita (+2,2%) sul 2022. Positivo anche l’aumento dei margini registrato nella seconda parte del 2023, con un Ebitda di gruppo al 16%, rispetto al 9% registrato nel primo semestre. 

“Tutti gli indici confermano la solidità del business Aton ed il rapporto di fiducia di lungo periodo con i clienti”, commenta Il Ceo, Giorgio De Nardi. “Il Gruppo si prepara ad una crescita sfidante, l’obiettivo è raggiungere i 6 milioni di Ebitda nel 2024. Questo primo scorcio del 2024 porta delle ottime notizie nel processo di internazionalizzazione. Abbiamo infatti realizzato un importante accordo con un cliente strategico in Gran Bretagna, che opera nel settore dell’oil & gas: la nuova partnership porterà i propri effetti a partire dall’esercizio appena iniziato”.

Si conferma così la propensione internazionale ed inclusiva del gruppo, che oggi occupa persone di 18 nazionalità diverse, (c’è chi lavora in smart working da Barcellona e in Sudafrica). Sono già 17 le new entry del primo trimestre, che fanno raggiungere quota 240 il numero complessivo dei collaboratori, gli atonpeople. 

La crescita delle persone, con una particolare attenzione ai giovani e alla parità di genere, e l’applicazione di una seria e determinata politica di diversity & inclusion, sono alcuni degli elementi chiave della strategia di impresa del Gruppo Aton: anche per questo l’azienda ha aderito al progetto “Contamination Lab of Veneto” dell’Università degli Studi di Padova in collaborazione con UniSmart della Fondazione Università di Padova. 

Un team di giovani studenti ha accettato la sfida di far diventare Aton l’azienda più attrattiva e generativa nel business sostenibile e in questi mesi sta analizzando strategie e best practice di aziende leader a livello internazionale per arrivare a formulare, anche attraverso il confronto con gli atonpeople, un insieme di pratiche innovative.

L’energia delle nuove generazioni passa anche attraverso gli AtonCamp, study visit in collaborazione con alcune scuole del territorio realizzate con l’obiettivo di raccontare ai futuri professionisti del digitale, attraverso l’uso della gamification, esperienze e valori che ogni giorno condividiamo in azienda. 

SCHEDA DI APPROFONDIMENTO – Aton SpA Società Benefit 

Aton è un’azienda innovativa con headquarter a Villorba, nel Trevigiano, operativa nel settore digitale-informatico, con circa 240 persone impegnate nello sviluppo di soluzioni e servizi per la trasformazione digitale sostenibile delle vendite omnichannel e dei processi di tracciabilità e supply chain aziendale. Tra i clienti, top player nel settore del fashion e del retail, dell’industria, della grande distribuzione organizzata e del settore gas & oil. 

Fondata da Giorgio De Nardi, fin dalla nascita, nel 1988, la sua missione è crescere insieme all’ecosistema di collaboratori, clienti, partner, ambiente e comunità, realizzando profitti crescenti, etici e sostenibili. Per questo nel 2021 è diventata società benefit e ha integrato nel proprio statuto obiettivi sociali (people), ambientali (planet) oltre che economici (prosperity). Nel 2023 è entrata a far parte della community delle aziende B Corp che si impegnano in un percorso di miglioramento continuo per trasformare il sistema economico globale.  Il fatturato del 2023 è stato di 22,8 milioni di euro. 

Il business si articola in vendita di servizi, consulenza e prodotti IT. Le app di Aton fanno parte di un’unica piattaforma digitale che abbraccia tutte le aree della supply chain. Nell’area vendite omnichannel l’azienda propone software e servizi di gestione dei processi legati alle vendite, con particolare attenzione ai canali di distribuzione: dall’e-commerce al punto vendita fisico, passando per la gestione e la relazione con il cliente. Sul fronte della supply chain Aton mette a disposizione software e servizi per il monitoraggio e la gestione di un prodotto lungo tutto il suo ciclo di vita, garantendone la tracciabilità. Aton realizza progetti sartoriali per i clienti tramite analisi e proof of concept, consulenza e disegno soluzioni software e hardware, integrazione dati, project e service management, governo da remoto del parco hardware con piattaforme di Enterprise Mobility Management, affiancamento sul campo e formazione, supporto multilingua a utenti e sistemi software e hardware a livello internazionale. 


Partnership tra E-ssence, Gardasolar e Eboats&go. barche green a noleggio via app, nasce l’airbnb della nautica elettrica

Le tre aziende uniscono le loro competenze nell’ambito della blue economy, si presenta un ecosistema per il mercato delle barche elettriche noleggiabili in tutta Italia via App. Al Boat Show 2024 sul Lago Maggiore (17-19 maggio) presentato il modello di pedal-e brandizzato E-ssence. Michele Lauriola, chief of sustainable office: “La decarbonizzazione della nautica da diporto nasce da qui, è il futuro anche per i parchi naturali”

Gardasolar, Eboats&Go Ed E-ssence si uniscono per promuovere la navigazione elettrica come un’esperienza sostenibile e accessibile a tutti. Guidati dalla visione comune di un futuro più ecologico e orientato al cliente, gli amministratori delegati delle tre aziende (Alberto Pozzo di GardaSolar, Luigi Nani di Eboats&Go e Leonardo Caiazza di E-ssence), hanno siglato una partnership con lo scopo di realizzare un ecosistema di prodotti e servizi compatibili per il mondo del turismo green che si affaccia sull’acqua.

Il business attorno al noleggio di barche elettriche, peraltro, è in crescita. Stando alle ricerche più recenti (Fonte: report Mordor Intelligence), il mercato a livello mondiale dovrebbe salire del 5% da qui al 2027, arrivando a 20 miliardi, quello europeo a 6,5 miliardi nello stesso periodo. In Italia al momento sono “solo” 60 milioni di euro, attesa una forte crescita nel 2024.

L’occasione per presentare la partnership è il Boat Show 2024 di Marina di Verbella, sul Lago Maggiore, in provincia di Varese: dal 17 al 19 maggio è in programma l’evento per gli amanti del diporto nel cuore dell’oasi naturale protetta del parco naturale del Ticino. 

Si tratta di un modello di business basato su barche elettriche e altri mezzi acquatici elettrificati, collegati in una fitta rete di aree dove possono essere noleggiati, il tutto integrato in una mobile application di noleggio. I primi modelli personalizzati saranno esposti e testabili durante l’evento. Da segnalare “Ecowatt” e “Pedal-e” (primo pedalò a pedalata assistita), realizzati da GardaSolar. In particolare, sarà la prima uscita pubblica per il modello “Pedal-e” brandizzato E-ssence e dotato del sistema tech integrato con la relativa App. Il progetto pilota parte con cinque modelli, attivi da giugno nelle coste del Centro e Nord Italia.

Sin dal 2010, GardaSolar ha sviluppato barche elettriche e motori per la navigazione turistica, con focus sui prodotti sostenibili. La collaborazione tra GardaSolar e Eboats&Go, azienda specializzata nella realizzazione di scafi, ha preso forma nel 2014, quando Eboats&Go ha lanciato la sua prima imbarcazione. Da allora, la sinergia tra queste aziende ha portato a una crescita significativa, con Eboats&Go che conta ora nove basi di noleggio in Italia e altre in franchising. Il rapporto con E-ssence è iniziato nel 2022 e si è perfezionato con la firma di una lettera di intenti che ha integrato nel business l’applicazione web e mobile dell’azienda tech, con la quale è possibile prenotare facilmente una barca elettrica per gite in mare, al lago o su fiumi, con servizi aggiuntivi come lo skipper virtuale.

“Siamo all’inizio di una nuova stagione turistica e la collaborazione tra queste aziende riflette una filosofia condivisa di collaborazione anziché competizione”, dichiara Michele Lauriola, Chief of Sustainable Office di E-ssence. “Le barche elettriche offrono un’esperienza silenziosa e sostenibile, adatta a una vasta gamma di attività, dal birdwatching alla pesca, dalla navigazione familiare alla visita delle aree marine protette e l’idea alla base della sinergia tra queste aziende non è solo promuove l’adozione della navigazione elettrica, ma anche un approccio centrato sull’ambiente e sull’esperienza del cliente. Con questo accordo noi di E-ssence valorizziamo le barche di Gardasolar e aumentiamo visibilità e produttività dell’attività degli associati di Eboats&Go, sfruttando un modello avvicinabile a Airbnb”.

SCHEDA E-SSENCE

I founders della start up E-ssence sono Michele Lauriola, originario di Manfredonia e ora residente a Montebelluna, nel Trevigiano e Leonardo Caiazza, classe 1989, originario di Parma, dove tutt’ora risiede e con un’importante esperienza lavorativa internazionale. Sono due giovani imprenditori che hanno elaborato la loro idea all’interno della Bologna Business School dove, nel 2023, hanno conseguito un MBA in Green Energy e Sustainable Businesses prima di lanciare il progetto in Liguria e Lombardia. La loro iniziativa è stata oggetto di due programmi di incubazione: il BigBo di Pixel e Banca Sella e il Nowtilus curato da Wylab, il sea innovation hub ligure. Sono state quindi siglate importanti partnership con aziende produttrici di imbarcazioni o che gestiscono noleggi.

Il loro modello di business è quello del noleggio a breve termine di barche elettriche, come nelle città avviene per biciclette o monopattini. Basta il cellulare. Si cerca nella mappa dell’app la barca più vicina. Ci si avvicina, si sblocca il timone con un click. E poi si naviga, liberamente, senza patente nautica. La prenotazione può essere fatta anche a distanza di giorni per programmare la vacanza in tempo. Si progetta anche di offrire in sharing l’attrezzatura per fare snorkelling, pacchetti con l’indicazione di itinerari e punti di attrazione subacquea. In più è offerto un servizio meteo e SOS bottom in caso di emergenza. Attraverso l’app il cliente può geolocalizzare le imbarcazioni, prenotare e sbloccare i natanti. È prevista anche l’estensione all’intermodalità, coordinata con aziende che affittano biciclette e auto elettriche. I mezzi che E-ssence mette a disposizione sono navigabili con e senza patente nautica. 

Molte richieste stanno arrivando dalle 22 aree marine protette italiane, ecosistemi fragili da salvaguardare dove muoversi con barche a scoppio danneggia gli equilibri naturali. Un modello che ben funziona in Austria, in particolare in Carinzia, che è del tutto innovativo in Italia. A livello europeo, ad Amsterdam ci sono dei sistemi simili che uniscono alta tecnologia e una scelta di trasporto totalmente green. E-ssence punta ad essere il riferimento del noleggio elettrico su acqua per questo lavora nella direzione di differenziare la flotta per rispondere alle diverse domande del mercato.


ATON LANCIA LA BOTTEGA DIGITALE PER ASSUMERE ASSISTENTI IT MULTILINGUA, AL VIA ATONACADEMY

Aperta la ricerca di user support internazionali per i mercati del fashion e del luxury. Dopo la prima edizione, conclusa con tre assunzioni, Aton investe ancora nella formazione gratuita, aperta la ricerca di appassionati di lingue straniere e tecnologia. Il ceo, Giorgio De Nardi: “Sviluppiamo le competenze, siamo i maestri d’arte del digital e della sostenibilità”

A distanza di quattro mesi dalla conclusione della prima .atonAcademy che ha visto l’assunzione di 3 nuovi collaboratori, Aton SpA Società Benefit, azienda B-Corp nel settore digitale-informatico con headquarter a Villorba, nel Trevigiano, lancia il suo secondo percorso formativo online, aperto a tutti e completamente gratuito per acquisire le competenze più richieste dal mondo del lavoro nell’ambito della trasformazione digitale sostenibile.

A partire da martedì 7 maggio prende il via la nuova edizione dell’ “.atonAcademy”, che si è data l’obiettivo  di formare i nuovi “User Support internazionali dell’azienda”, ossia le figure che si interfacciano con i clienti in tutto il mondo per fornire informazioni e assistenza tecnica informatica a brand mondiali del fashion & luxury, segmento in forte crescita per l’azienda. 

Unico requisito essenziale per partecipare è la conoscenza di una o più lingue tra francese, spagnolo, tedesco oltre ad italiano ed inglese. Superati i test e la formazione pratica in Bottega i candidati hanno l’opportunità di ricevere un’offerta di lavoro in Aton.

Il progetto .atonAcademy, realizzato in collaborazione con Guilds42, associazione no profit che disegna percorsi di formazione digitale, si ispira al modello rinascimentale delle botteghe dei maestri d’arte e offre una combinazione unica di formazione, certificazioni, affiancamento ed esperienza in azienda.

“L’umanesimo guida da sempre la nostra visione positiva del futuro: valorizzare le persone mettendo le tecnologie al loro servizio e non viceversa”, afferma Giorgio De Nardi, founder e Ceo di Aton. “Se uniamo la crescita umana e lo sviluppo delle competenze professionali, come facevano i maestri d’arte Verrocchio e Leonardo nelle loro botteghe, alla diffusione di una cultura d’impresa fondata sui valori, possiamo davvero fare la differenza nel mondo del lavoro e raggiungere un’innovazione sempre più sostenibile”.

Nel corso della prima edizione di .atonAcademy sono state rilasciate oltre 750 certificazioni a circa 270 partecipanti. Tra di loro, ne è stata selezionata una decina per il corso avanzato di specializzazione che ha portato all’assunzione di 3 nuovi professionisti digitali con contratto in full remote, permettendo loro di operare dalla propria città.

“Grazie ad .atonAcademy ottieni le certificazioni, fai pratica su progetti aziendali reali e hai la concreta opportunità di ricevere un’offerta di lavoro”, continua Stefano Negroni, People & Culture Manager dell’azienda. “Ne sono una testimonianza i nostri Egle, Marco e Olivia che ora sono parte della squadra Aton. Marco lavora dalla sua Cefalù, Egle da Ravenna e Olivia da Viareggio e, quando i progetti lo richiedono, raggiungono il team a Treviso”.

La nuova edizione di .atonAcademy, rivolta agli appassionati di lingue straniere e tecnologia, conferma la propensione internazionale del gruppo, che oggi occupa persone di 18 nazionalità diverse ( c’è chi lavora anche in smart working da Barcellona e in Sudafrica). Sono già 17 le new entry del primo trimestre che portano a quota 240 il numero di complessivo dei collaboratori, gli “atonpeople”.

Informazioni più dettagliate sulla .atonAcademy e sul percorso “Bottega User Support Internazionale”, sono disponibili sul sito https://aton.com/atonacademy .

SCHEDA DI APPROFONDIMENTO – Aton SpA Società Benefit 

Aton è un’azienda innovativa con headquarter a Villorba, nel Trevigiano, operativa nel settore digitale-informatico, con circa 240 persone impegnate nello sviluppo di soluzioni e servizi per la trasformazione digitale sostenibile delle vendite omnichannel e dei processi di tracciabilità e supply chain aziendale. Tra i clienti, top player nel settore del fashion e del retail, dell’industria, della grande distribuzione organizzata e del settore gas & oil. 

Fondata da Giorgio De Nardi, fin dalla nascita, nel 1988, la sua missione è crescere insieme all’ecosistema di collaboratori, clienti, partner, ambiente e comunità, realizzando profitti crescenti, etici e sostenibili. Per questo nel 2021 è diventata società benefit e ha integrato nel proprio statuto obiettivi sociali (people), ambientali (planet) oltre che economici (prosperity). Nel 2023 è entrata a far parte della community delle aziende B Corp che si impegnano in un percorso di miglioramento continuo per trasformare il sistema economico globale.  Il fatturato del 2023 è stato di 22,8 milioni di euro. 

Il business si articola in vendita di servizi, consulenza e prodotti IT. Le app di Aton fanno parte di un’unica piattaforma digitale che abbraccia tutte le aree della supply chain. Nell’area vendite omnichannel l’azienda propone software e servizi di gestione dei processi legati alle vendite, con particolare attenzione ai canali di distribuzione: dall’e-commerce al punto vendita fisico, passando per la gestione e la relazione con il cliente. Sul fronte della supply chain Aton mette a disposizione software e servizi per il monitoraggio e la gestione di un prodotto lungo tutto il suo ciclo di vita, garantendone la tracciabilità. Aton realizza progetti sartoriali per i clienti tramite analisi e proof of concept, consulenza e disegno soluzioni software e hardware, integrazione dati, project e service management, governo da remoto del parco hardware con piattaforme di Enterprise Mobility Management, affiancamento sul campo e formazione, supporto multilingua a utenti e sistemi software e hardware a livello internazionale. 

SCHEDA DI APPROFONDIMENTO – .atonAcademy: la Bottega “User Support Internazionale”

Il nuovo percorso formativo di .atonAcademy per diventare User Support Internazionale si svolge in modalità online da remoto e ha una durata complessiva di 9 settimane.
Queste le fasi principali:

Certificazioni di Eccellenza
Sono previsti 10 moduli formativi dedicati alle competenze tecniche di settore e al potenziamento delle abilità relazionali, comunicative e organizzative da concludere entro il 26/05. Al termine del percorso a ciascun partecipante verranno rilasciate certificazioni riconosciute a livello internazionale e un attestato Aton per arricchire il proprio CV.

Esperienza in Bottega
I candidati che supereranno con successo la prima fase di formazione e il test di selezione potranno accedere alla “Bottega virtuale”: 6 settimane di formazione pratica da remoto e in maniera flessibile su un progetto reale, affiancati dai maestri d’arte Aton per mettere in pratica le conoscenze acquisite, affinare le proprie abilità e conoscere il mondo del lavoro.

Visita ed evento aziendale
Al termine dell’esperienza in Bottega i candidati saranno invitati a presentare il progetto di persona presso la sede Aton. Un’occasione per visitare l’azienda, incontrare i maestri d’arte e i compagni di questo percorso e per respirare il clima aziendale all’evento estivo .onSummer.

Inserimento in Azienda
Il percorso “Bottega User Support Internazionale” offre ai candidati l’opportunità di entrare a far parte del team di Business Continuity di Aton che opera nella sede di Treviso e che fornisce assistenza IT a grandi brand internazionali.