STORYA, DIECI ANNI DI MOVIDA CON CRISTINA D’AVENA

Santa Giustina in Colle, il 15 marzo lo storico locale padovano spegne le prime dieci candeline, nel corso degli anni ha ospitato centinaia di migliaia di persone. Una “storia” merito di Lobby Agency, team di manager e imprenditori che gestisce i luoghi iconici della movida veneta. Riccardo Checchin: “Serata ad ingresso gratuito, il nostro modo per ringraziare tutti per questi anni passati assieme”

 

A settembre di dieci anni fa a Santa Giustina in Colle, nel Padovano, c’era solo un locale vuoto. In molti avevano cercato di rianimarlo, di renderlo vivo. Ma nessuno era stato capace di crearci attorno una vera narrazione. Finchè non è arrivata Lobby Agency, società che riunisce manager nelle pubbliche relazioni e professionisti dell’intrattenimento. Qui ha deciso di posare la prima pietra di “Storya”. 

L’idea era quella di creare un contenitore di stile, che unisse quella generazione dei nuovi imprenditori veneti che nel fine settimana desidera una cena elegante tra amici e poi ballare le hit del momento, ma anche sonorità più ricercate.  Un luogo anche capace di rincorrere le tendenze dei giovani, che magari hanno voglia di passare solo per un cocktail dopo mezzanotte. Un mix di eleganza e stile raffinato che in qualche modo rappresenta l’anima notturna delle ricche province di Padova, Vicenza e Treviso di oggi, e non a caso il locale è collocato in una zona strategica, tra i tre capoluoghi veneti. 

Dieci anni sono passati dal 2014, quando il locale venne inaugurato. Il lavoro dei tre soci titolari del locale, Riccardo Checchin assieme a Thomas e Alex Visentin, è stato costante e deciso. Nel corso di questa decade sono stati centinaia gli eventi organizzati, altrettanti i dj ed i cantanti che hanno intrattenuto il pubblico, centinaia di migliaia le persone che hanno cenato o ballato assieme: si stima che siano stati circa 800 gli eventi organizzati. E l’idea iniziale di Storya, adesso, è divenuta realtà. 

Per festeggiare il compleanno, Lobby Agency ha deciso di organizzare una one night unica il prossimo 15 marzo. Ospite della serata sarà Cristina D’Avena, figura iconica nel riunire generazioni diverse, da quarant’anni sulla scena: c’è chi la ricorda per le sigle dei cartoni animati e chi per le ultime performance. Proprio per celebrare l’evento, gli organizzatori hanno deciso di permettere a tutti l’ingresso gratuito.

Sarà anche il modo per far nascere una sorta di piccolo summit dei leader della movida veneta. Infatti, sono stati invitati i pr e gli staff di tutti i maggiori locali che operano sotto l’egida di Lobby Agency: King’s e Hierbas a Jesolo, Radika a Treviso, Hierbas anche nelle sue sedi di Cortina e Milano, il Sand a Sottomarina ma anche il team che organizza Aperyshow, evento solidale tra i più importanti a livello nazionale. 

“Il segreto del nostro successo è l’aver saputo coniugare stile e intrattenimento, moda e musica, buon cibo e ottimi cocktail, ma soprattutto il far sentire il nostro cliente a casa: e questa è la nostra Storya”, dice il portavoce dei titolari, Riccardo Checchin. “Per questo abbiamo deciso di celebrare insieme a tutti i nostri clienti ed amici. Il nostro obiettivo è proseguire almeno per altri dieci anni, anche se ci rendiamo conto che mantenere alto il livello della professionalità nell’ambiente della movida sia durissimo: le tendenze cambiano velocemente, serve rimanere al passo ogni giorno. Storya è il frutto di un lavoro di squadra che in questi anni non si è mai fermato. Il valore del club è aumentato in modo esponenziale, grazie all’impegno degli organizzatori, dei partner commerciali, dell’amministrazione comunale che ci ha sempre sostenuto anche nei momenti di crisi e dei tanti cittadini e clienti che riconoscono oggi in noi il club per eccellenza del territorio”.

C’è dunque grande attesa per l’evento previsto per venerdì 15 marzo: l’opening sarà affidato al dj set di Fuxy. Un viaggio sonoro attraverso mille sonorità diverse, condotto da Christian De Sieno. Ad allietare la cena e la notte, ci sarà poi l’intervento spettacolare da parte della Black Label, leader nel settore dell’intrattenimento e show. A seguire, special guest Cristina D’Avena, icona pop italiana: con oltre tre milioni di dischi venduti in tutto il mondo, è considerata una dei maggiori innovatori della musica degli ultimi 40 anni. Ha scritto canzoni per sé e per altri artisti, ma è stata anche attrice e conduttrice televisiva che ha fatto innamorare innumerevoli generazioni. Un piccolo pezzo di storia della musica italiana per celebrare questi dieci anni di Storya. 

FLOWER VIBES AL DECÓ: UNA NOTTE DI EMOZIONI TRA LIBERTÀ, PACE, AMORE E MUSICA

BASSANO DEL GRAPPA

SABATO 2 DICEMBRE, LO STORICO LOCALE DECÓ, COMPLETAMENTE RINNOVATO, SARÀ IL PALCOSCENICO DI UN EVENTO STRAORDINARIO:

FLOWER VIBES, UN VIAGGIO EMOZIONANTE NEL CUORE DEGLI ANNI ’60, ’70 E ’80.

 

DECÓ, CELEBRE PUNTO DI RIFERIMENTO PER LA NIGHTLIFE, SI TRASFORMA PER UNA NOTTE IN UN TRIBUTO AGLI ANNI D’ORO DELLA MUSICA.

 

Decó, celebre punto di riferimento per la musica e la nightlife, sarà il fulcro di un’esperienza unica che rende omaggio agli anni d’oro del rock, del pop e della disco. Il locale, recentemente sottoposto a un completo restyling, vanta un impianto audio di ultima generazione, un sistema di luci all’avanguardia e un ledwall che garantisce un’esperienza visiva straordinaria.

 

La serata inizia con una cena spettacolo a partire dalle ore 20:00, disponibile solo su prenotazione. Dalle 22:30, ingresso gratuito per coloro che desiderano vivere l’entusiasmante club experience.

 

Flower Vibes, il grandissimo show a tema Flower Power, promette un’esperienza indimenticabile con tre momenti chiave:

 

  1. Cena (dalle 20:00): Un’occasione unica per godere delle prelibatezze culinarie dello staff di “La Casa dei Gelsi” e “Tenuta Villa Peggy’s”.
  2. Show e performance (dalle 22:00): Un coinvolgente viaggio musicale attraverso i successi intramontabili degli anni ’60, ’70 e ’80.
  3. Club Experience (ingresso gratuito dalle 22:30): Una selezione musicale per rivivere i ritmi pop, rock e soul che hanno fatto ballare generazioni di appassionati.

 

Flower Vibes presterà particolare attenzione alla scenografia, al servizio bar e agli spettacoli, creando un’atmosfera unica che trasporterà gli ospiti indietro nel tempo.

 

Non si tratta solo di una selezione musicale, ma di un autentico evento a tema. Si consiglia vivamente di adottare un dress code da “figli dei fiori” per immergersi completamente nell’atmosfera suggestiva della serata.

 

Decó apre le sue porte a chi desidera rivivere i momenti nostalgici della propria adolescenza e giovinezza, ma anche ai giovani curiosi di scoprire un modo nuovo, seppur radicato nel passato, di vivere il club e di apprezzare le leggende musicali come Beatles, Janis Joplin, Rolling Stones, Bee Gees, Jefferson Airplane, e molti altri.

 

Per partecipare a Flower Vibes, è sufficiente prenotare il servizio cena dalle 20:00 o approfittare dell’ingresso libero e gratuito dalle ore 22:30.

 

 

Info:

DECÓ, Contrà Gaggion Basso 11, Bassano del Grappa, Italy, 36061

www.decoclub.it

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IN SETTECENTO PER IL TEATRO DI IMPRESA, FÒREMA SPEGNE 40 CANDELINE

Sold out l’evento al teatro Verdi, l’ente di formazione del sistema confindustriale festeggia il suo compleanno con un musical anni Cinquanta. Il direttore generale, Matteo Sinigaglia. “Evento emozionante, le aziende dovrebbero provare il teatro d’impresa per raccontare il proprio valore, serve anche per il team building”

 

Il Teatro Verdi di Padova completamente sold out, circa settecento persone assiepate tra loggioni e platea. Fra i presenti molti gli imprenditori e manager, rappresentanti delle istituzioni e del mondo accademico e del volontariato, alla serata hanno partecipato anche i dipendenti ed i familiari di Fòrema. L’occasione è stata il grande evento per festeggiare i 40 anni dell’ente di formazione del sistema confindustriale.

Un progetto di teatro d’impresa condotto in collaborazione con la Compagnia Barabao Teatro di Piove di Sacco, nel Padovano, che ha impiegato decine di persone in un lavoro durato sei mesi e culminato nella serata al Teatro Verdi. Barabao è una compagnia di teatro di movimento e creazione ispirata alla pedagogia di Jacques Lecoq (metodo del Teatro di Movimento) che privilegia una modalità di lavoro corale, nella quale tutti sono attori e autori. Per questo, nel musical messo in scena i protagonisti sono i dipendenti di Fòrema, che si sono messi in discussione con questo particolare progetto di narrazione aziendale. 

Lo spettacolo “Fòrema et voilà – 40 anni di esperienza nel mondo della formazione e del lavoro” è stato pensato come una commedia musicale romantica che strizza l’occhio al mondo del musical anni ’50. Il percorso ha avuto l’obiettivo principale di raccontare non solo la storia di una società che si è evoluta nel corso dei suoi primi 40 anni ma anche e soprattutto l’impatto della stessa sull’ecosistema circostante e la sua mission. Le scenografie sono state realizzate ad hoc dall’artista Stefano Reolon, le musiche sono originali a cura di Ivan Di Noia. In scena non solo i tre componenti della Compagnia (Ivan Di Noia, Cristina Ranzato e Romina Ranzato) ma anche 20 collaboratori della squadra Fòrema in veste di attori e attrici. 

“La prima fase del percorso ha visto interviste e approfondimenti condotti dalla Compagnia stessa con alcuni “campioni” rappresentativi della società, seguita poi da una seconda, di conoscenza con la squadra che si è offerta di mettersi alla prova sul palco”, spiega Cristina Maffia, che ha curato il progetto per Fòrema. “I partecipanti hanno seguito diverse sessioni laboratoriali mettendosi in gioco con esercizi teatrali di gruppo, spazio scenico e improvvisazione. Dall’unione di queste due fasi (raccolta materiale e conoscenza delle persone e delle situazioni tipo) è nato un primo canovaccio, poi diventato una sceneggiatura vera e propria grazie non solo al processo di co-creazione con tutti i partecipanti ma anche alla guida della compagnia”.

L’occasione dell’evento teatrale è stata anche utile per fare un primo bilancio dell’anno. Per Fòrema il 2023 si appresta a chiudersi con un fatturato attorno ai sette milioni e mezzo di euro. Enormi i numeri delle ore di consulenza erogate, si stima siano circa 40 mila, mentre le persone formate superano le 27 mila fra aula e formazione online. Tra le professioni più richieste molte afferiscono all’ambito digital, da segnalare che nel corso dell’anno sono stati attivati corsi su chat gpt, sul cloud developer e per la formazione degli energy manager in azienda. Molti dei corsi si sono tenuti nella sede padovana di Fòrema, negli spazi di proprietà dove l’ente oggi eroga i propri servizi: 1.700 metri quadri nel centro direzionale “La Cittadella”, sull’asse dove si stanno localizzando le aziende più innovative del Padovano. Lo spazio è stato acquisito da poco, un investimento da 2,5 milioni di euro che garantirà all’azienda di acquisire valore e di ridare forma agli spazi operativi. 

E tra le varie offerte formative che Fòrema cercherà di valorizzare nel corso del prossimo anno ci sarà anche quella del teatro d’impresa. “Il risultato di quello che abbiamo fatto è stata un’esperienza inedita che attraverso il fil rouge della storia romantica fa incontrare a teatro le due grandi anime di Fòrema: il mondo delle aziende e quello delle persone in cerca di una nuova opportunità”, conclude il direttore generale, Matteo Sinigaglia. “Sempre più spesso, specie in occasioni speciali da ricordare, i nostri clienti ci chiedono interventi di questo tipo. Da giornate di public speaking con il linguaggio teatrale a veri  e propri progetti di Teatro d’Impresa finalizzati a celebrare traguardi e a raccontare alla collettività i valori di un’organizzazione, citiamo il caso di Rasotto Flotte ha compiuto 60 anni quest’anno e il 7 ottobre sono andati in scena con uno spettacolo dedicato. Siamo certi che il teatro di impresa possa rappresentare un ottimo metodo per raccontarsi e per creare team all’interno dell’azienda”.

 

SCHEDA DI APPROFONDIMENTO – IL TEATRO DI IMPRESA

Il Teatro d’Impresa nasce in Canada negli anni ’90: qui in Italia è ancora scarsamente utilizzato e forse, anche per questo motivo, è ricco di potenzialità ancora da scoprire e approfondire . La metodologia mette insieme due linguaggi apparentemente agli antipodi: quello artistico del Teatro e quello concreto del mondo del business. Il connubio si presta a una serie di finalità: da quella puramente formativa a quella celebrativa (come in questo caso). La trasposizione teatrale e le dinamiche tipiche della messa in scena aiutano inoltre i partecipanti dell’organizzazione a vedere da un’altra angolazione le dinamiche vissute nel quotidiano e, spesso, anche a trovare risoluzioni o modalità di comunicazione differenti.

 

SCHEDA DI APPROFONDIMENTO – LA STORIA DI FOREMA

Dopo la fondazione nel 1983 e le prime esperienze di servizi destinati al mondo degli industriali, la storia di Fòrema ha avuto un’accelerata negli anni Duemila con la presidenza di Giovanni Griggio. Era l’epoca dei fondi sociali europei. Allora, Griggio dovette affrontare una delle prime e importanti crisi del sistema formativo confindustriale: il passaggio al mondo del privato dopo anni di puro sostentamento pubblico, era il 2007 e gli imprenditori chiedevano ancora manager specializzati in delocalizzazione nell’est Europa e verso la Cina. A causa di un ritardo nel rifinanziamento dei fondi sociali europei, l’ente per la prima volta dovette affrontare un buco di bilancio, la rivoluzione fu entrare, tra i primi a livello nazionale, nel settore privato. Furono assunti dei commerciali, fu anche il periodo in cui nacque Fondimpresa. 

Subito dopo, al timone di Fòrema fu nominato Marino Malvestio, imprenditore nel settore degli arredamenti per strutture ospedaliere. Sei anni di presidenza, dal 2010 al 2016, ricordati per la scelta di nominare un direttore generale, Cristina Ghiringhello, capace di traghettare l’azienda verso i primi bilanci in utile, a vantaggio di Confindustria Padova. Ma anche l’avventura di Niuko e la nascita de IlCuboRosso. Per la prima volta Fòrema è riuscita in quegli anni a produrre un utile, di qualche centinaio di migliaio di euro. Tra le attività che hanno avuto più eco, va citata l’esperienza de IlCuboRosso, “spazio fisico” di 600 metri quadri per simulare, sperimentare, rielaborare nuovo know how tecnico e manageriale da trasferire al sistema delle Pmi. Due anni dopo, l’altra scelta strategica, quella di far nascere il «super-polo» confindustriale per la formazione d’impresa, primo in Italia per dimensioni, dall’unione tra Padova e Vicenza.

Dopo la separazione da Niuko (la Srl costituita nel 2014 da Confindustria Padova e Confindustria Vicenza), completata nel 2019, e il conferimento della società ad Assindustria Venetocentro, oggi Fòrema si basa sul lavoro di sessanta professionisti, chiamati a proporre e gestire corsi e attività di consulenza con focus su salute, sicurezza e prevenzione nei luoghi di lavoro, ambiente (HSE), sviluppo organizzativo e  metodologia lean nelle smart factory, soft skills e formazione esperienziale, servizi per il lavoro. Fòrema lavora in partenariato con molteplici enti pubblici, in particolare segue progetti per la scuola, gli ITS e l’Università di Padova. Questi sono i numeri che la rendono una delle maggiori società di formazione del sistema Confindustria in Italia. 

Nel corso del 2022 sono state 26.368 (+9% sul 2021) le persone che hanno seguito corsi di formazione (nel 2021 furono 24.314; +14% sul 2020). In tutto, sono state erogate 41.641 ore in corsi di vario genere, con una crescita del 7,5% sul 2021. Grazie a questi numeri, per Fòrema il 2022 si era chiuso con un fatturato a 7,7 milioni di euro, con un balzo in avanti del 10% rispetto all’anno precedente (quando si era già registrato un +12% sui 6,3 milioni del 2020).  Fòrema, che ha sede negli uffici di proprietà collocati nel centro direzionale “La Cittadella” di Padova, occupa una sessantina persone e collabora con decine di professionisti. Il consiglio direttivo è guidato dal direttore generale Matteo Sinigaglia, ed è composto da Roberto Baldo, responsabile attività finanziate, Anna Cracco, responsabile commerciale e Andrea Sanguin, responsabile amministrazione, finanza e controllo. Presidente è Enrico Del Sole.

 

INVASIONE ANNI NOVANTA, SIENA CAPITALE ITALIANA DELL’AMARCORD

Nostalgia canaglia: Jurassic Park e Baywatch, ma anche Spider Man, Mario Bros e i pacchetti delle gommose Morositas il prossimo 7 dicembre alla Vanilla Disco di Siena. Balleranno due generazioni. Sarà un raduno popolare di chi ha amato quegli anni magici, il format è stato battezzato “90 Wonderland Winter Tour”

Inizia la fase natalizia della quindicesima stagione di 90 Wonderland. Per festeggiare è stato ideato un nuovo format collegato al mondo degli anni Novanta, il “90 Wonderland – 15th Years Celebration Tour”. Un evento epico, che arriva a Siena il prossimo 7 dicembre alla discoteca Vanilla Disco, sulla strada provinciale Colligiana, a Casone. Il Vanilla Disco Siena è nato a Natale del 2004 e in questi anni ha offerto al suo vasto pubblico un ampio target di artisti del mondo dello spettacolo e numerosi deejay di ambito nazionale ed internazionale. Punto di riferimento dell’intrattenimento notturno di Siena e provincia, adesso propone l’esclusivo format anni Novanta con tanto di navetta da Siena (infoline 333 6549766) e possibilità di ingresso a vari prezzi a seconda dell’orario di arrivo e della prenotazione del tavolo. 

L’atmosfera del prossimo 7 dicembre al Vanilla Disco di Siena sarà invasa dai figuranti di 90 Wonderland, la pista da ballo sarà pervasa da un’iconica celebrazione degli anni ’90, con il ritmo travolgente dei Green Day e dei Backstreet Boys che farà ballare tutti i presenti. Sul palco, l’incredibile spettacolo vedrà esibirsi Spider-Man e Mario Bros accompagnati da scenografie evocative tratte da Jurassic Park. Non mancheranno le sensazionali ballerine in stile “Baywatch” e l’indimenticabile programma televisivo “Stranamore”, dedicato a chi cerca l’anima gemella. Gli enormi pacchetti di chewing gum Brooklyn saranno protagonisti accanto alle affascinanti Wonder girls.

La data toscana peraltro è molto attesa dal team di lavoro che ha ideato 90 Wonderland, evento che viene portato in circa 150 locali durante l’anno. La direzione è veneta, ed è composta da Willy Bergamin, 43enne direttore artistico di Padova, Francesco Ciconte, 37enne product manager calabrese trapiantato nel Vicentino, e Davide Menegazzo, 40enne manager gestionale di Vicenza.

Sarà una serata dedicata alla nostalgia canaglia quella che si svolgerà nella suggestiva location toscana, per rivivere la storica decade della musica. Alle console, un mix esplosivo di successi pop, rock e dance, brani che hanno dominato le classifiche durante l’epoca d’oro della musica. Ogni canzone inviterà i presenti a cantare a squarciagola e a rivivere i ricordi più emozionanti. Lo spettacolo sarà completato da effetti speciali e una super video sigla, promettendo un’esperienza di musica e spettacolo senza precedenti.

Il format “Winter Tour” che sarà proposto a Siena è un festival itinerante che toccherà circa decine di locali e discoteche in tutta Italia, attirando circa decine di migliaia di persone desiderose di ballare e divertirsi. L’evento è capace di unire due diverse generazioni che, per una notte, vogliono rievocare una decade storica di grandi successi musicali.

La mente degli organizzatori è focalizzata sull’entusiasmare il pubblico durante il nuovo tour. Francesco Ciconte, product manager dell’evento. “Torniamo in giro per tutta l’Italia per farvi divertire senza inibizioni con il ciclo di eventi più fresco e positivo di sempre”, dichiara. “Siete pronti a vivere un’esperienza che vi lascerà senza fiato? Lasciatevi trasportare in un viaggio senza precedenti, dove il divertimento assume una nuova dimensione. Le luci si abbassano, il sipario si alza. Nei corridoi del tempo, quando il passato si fonde con il presente, abbiamo plasmato qualcosa di straordinario per i nostri primi 15 anni. Non sarà solo un semplice tour, ma un viaggio nel tempo attraverso la nostra incredibile storia. Un’opportunità unica per rivivere i momenti più memorabili, le serate indimenticabili ed i ricordi che hanno plasmato 90 Wonderland in quello che è diventato oggi”. 

SCHEDE DI APPROFONDIMENTO

90 WONDERLAND – LA STORIA 90 Wonderland è il più grande party show anni Novanta d’Italia, un format che quest’anno compie 15 anni. La direzione del team di lavoro è curata da Willy Bergamin, 43enne direttore artistico di Padova, Francesco Ciconte, 37enne product manager calabrese trapiantato nel Vicentino, e Davide Menegazzo, 40enne manager gestionale di Vicenza. La loro passione – e la loro comune età – li hanno fatto ideare il format ancora nel 2008. Nel corso degli anni sono riusciti ad organizzare quasi 400 eventi, in media una ventina ad ogni stagione con picchi di una settantina all’anno in tutta Italia prima del periodo del Covid (record che dovrebbe venir migliorato quest’anno). Va precisato che il team organizzativo dei tre propone anche altri due format, uno dedicato agli anni Duemila (il Duemila Wonderland) e l’altro è il fratello minore del decennio precedente, il “It’s 90 Time – Il party anni 90”. Una macchina da divertimento senza pari, capace di gestire circa 150 serate nel corso dell’anno. 

LE HIT CHE SI BALLERANNO Durante il format di “90 Wonderland” si suoneranno le più belle hit pop, rock e dance anni 90 mixate a raffica,  brani indimenticabili da cantare e i singoli che hanno scalato le classifiche dal 1990 al 2000. Eccone alcune: Green Day Basket Case // Corona The Rhythm Of The Night // Snap Rhythm Is A Dancer // Ice Mc Think About The Way //La Bouche Sweet Dreams // Spin Doctors Two Princes // Datura Yerba Del Diablo // Alexia The Summer Is Crazy// Haddaway What Is Love // Eiffel 65 Blue // Gigi D’agostino L’ Amour Toujours // Vengaboys Boom, Boom, Boom, Boom!! // The Soundlovers Surrender // Aqua Barbie Girl // 883 Hanno Ucciso L’uomo Ragno // The Prodigy Firestarter // Lunapop 50 Special // Captain Hollywood More And More // Mabel Bum Bum // Prezioso & Marvin Tell Me Why // Da Blitz Let Me Be // Dr. Alban It’s My Life // Kim Lukas Let It Be The Night // Robert Miles Children // Take That Back For Good // Red Hot Chili Peppers Californication // Britney Spears Crazy // Gun’s N’ Roses Knockin On Heaven’s Door Ace Of Base All That She Wants // Usura Open Your Mind // Spice Girls Wannabe // Backstreet Boys I Want It That Way // Blur Song 2 // R.E.M. Losing My Religion // Neja Restless // The Chemical Brothers Hey Boy Hey Girl // Modo Einszwei Polizei // Nirvana Smells Like Teen Spirit.

FAST FOOD GOURMET, VINCE IL PRIMO ROUND IL PANINO DI BILLI’S

Esordio col botto per l’evento che fonde spettacolo ed enogastronomia in un affascinante contesto urban style. La giuria guidata dallo chef superstar Simone Rugiati ha deciso: i primi a vincere sono stati quattro fratelli napoletani. Il progetto è ambizioso: eventi e un format televisivo per il miglior food truck

I primi vincitori del contest di Fast Food Gourmet sono quattro fratelli napoletani. Salvatore Billi, di 38 anni, Domenico, due anni più giovane, Giovanni (28 anni) e Marco (29). Ora vivono tutti ad Arezzo, ma nel cuore hanno i gusti partenopei. Hanno la tradizione enogastronomica nel sangue: fino al 2017 hanno lavorato coi genitori nella ristorazione, poi si sono staccati per aprire il progetto “Billi’s”. Oggi gestiscono locali ad Arezzo e Lecco, oltre a lavorare in strada con i loro speciali truck. 

Il panino che li ha fatti vincere a Treviso (ribattezzato “Mercenario”) aveva questa ricetta: buns, hamburger di maremmana, lattuga gentile, pecorino di Pienza semi stagionato, peperoni spadellati sale e pepe, maionese, e jalapeno e salsa habanero.

Sono dunque loro i vincitori del primo week end di battaglia culinaria negli spazi dell’ex Pagnossin, a Treviso. A decretare la loro vittoria, la giuria capitanata da Simone Rugiati, lo chef superstar di Food Network, testimonial di Fast Food Gourmet. Un premio che arriva dopo una carriera di successo: nel 2022 sono stati eletti miglior hamburgheria della Toscana da “Il forchettiere” e l’anno dopo miglior paninoteca d’Italia.

“Facciamo questo mestiere da oltre vent’anni”, hanno raccontato dopo la vittoria. “Il nostro punto di forza è l’unione della nostra famiglia. Il segreto metterci in tutto quello che facciamo la nostra passione. Il nostro piatto migliore? Il cuore del nostro locale è il pane completamente artigianale fatto direttamente nel nostro laboratorio, cosa che rende unico in Italia il nostro panino e il nostro hamburger di Maremmana selezionato dal nostro Allevamento in esclusiva.Le ricette del nostro menù sono un mix della nostra tradizione campana e la tradizione toscana che ci ha ormai adottati da oltre 25 anni.

Quello appena concluso è solo il primo di una serie di undici week end per “Fast Food Gourmet”, progettato dagli event manager Dreams’ Factory, azienda fondata da un pool di imprenditori veneti che operano nell’entertainment e food da molti anni, coordinati da Loris Gatto. 

L’idea nasce all’interno del percorso di riqualificazione dell’area ex Pagnossin: è stato fondamentale ripensare le funzionalità e le potenzialità dei singoli edifici. Lo spazio di fiera e mercato si sviluppa in diversi spazi e location, che ospitano aree dedicate ai giovani (con skate e urban style), ai bambini (aree gioco) e persino ai cani (con l’area con le dog sitter) in un contesto dove il cibo sarà il sovrano, accompagnato dagli show itineranti dei maghi e ai concerti serali. Si ispira a modelli internazionali, presenti nelle capitali europee, nei grandi mercati che uniscono l’intrattenimento all’enogastronomia. 

SCHEDE DI APPROFONDIMENTO

IL CONTEST TELEVISIVO Otto food truck saranno scelti per ogni week end. Saranno loro i moderni Spartacus del cibo, lotteranno a suon di profumi e grandi piatti per vincere la Fast Food Battle: ognuno di loro è chiamato a proporre la propria migliore specialità. La decisione sul vincente arriverà da un doppio di giudizio. Il venerdì e il sabato i clienti voteranno su apposite schede la migliore specialità, al sabato notte vengono scelti i tre più votati. Inizia questo punto un nuovo format, dedicato ai tre chef di strada che parteciperanno, la domenica pomeriggio, alla finalissima della Fast Food Battle, dalla quale emergerà un solo vincitore attraverso un format innovativo. Ci saranno tre cucine affiancate, come quelle che si vedono nei grandi format televisivi, con un presentatore che guiderà la giuria di specialisti. La Battle sarà registrata e diventerà un programma televisivo in prima serata. 

LA MAPPA DI FAST FOOD GOURMET Gli spettatori si troveranno di fronte una sorta di parco divertimenti. All’interno dell’evento saranno presenti infatti aziende agricole e bio, baby luna park, laboratori didattici per bambini, artisti di strada che si esibiranno ogni giorno, market vintage e abbigliamento, vinili, libri, mercatino delle pulci, decor, poster, gioielli e artigianato. Ma anche il villaggio dei cani in collaborazione con Enpa Treviso, un’area interamente dedicata ai pelosetti con erba vera, giochi, ciotoline con crocchette e acqua, cucce e lettini per riposare il tutto sotto l’attenta (e amorevole) sorveglianza di dog sitter professioniste. Ci sarà anche un’area dedicata ai giovani, la “Street Culture Hub”. Aperta tutti i giorni con pista e pedane per skate e Bmx, freestyle, writers, urban style, con zona “customize” per sneakers e t-shirt. All’interno ci sarà uno spazio gestito da Pioneer in cui noti djs insegneranno ad usare le ultime tecnologie delle consolle. 

INFORMAZIONI E CONTATTI Fast Food Gourmet è in via Noalese, 94 31100 Treviso nella sede dell’ex Pagnossin (ad un chilometro dall’aeroporto Antonio Canova). Infoline e WhatsApp: 353 3474228; email: info@fastfoodgourmetofficial.it. Informazioni su “Fast food gourmet Official” sui gruppi Facebook, Instagram e Tik Tok. 

VERONA PER HALLOWEEN DIVENTA LA CAPITALE ITALIANA DELL’AMARCORD

Il prossimo 31 ottobre nostalgia canaglia al Palaferroli di San Bonifacio (Verona) Jurassik Park e Baywatch, ma anche Mario Bros e giganteschi pacchetti delle gommose Morositas. Si balla con le hit anni Novanta, dai Nirvana a Corona. Sarà il raduno di due generazioni diverse, i giovani di oggi (e quelli di un tempo), attese migliaia di persone. Il format è stato battezzato “90 Wonderland Winter Tour”

Inizia la quindicesima stagione di 90 Wonderland, e per festeggiare è stato ideato un nuovo format collegato al mondo degli anni Novanta. Gli amanti di streghe e zucche potranno ammirare il nuovo format il prossimo 31 ottobre, al Palaferroli di San Bonifacio, in provincia di Verona (biglietti 15 euro in prevendita, 20 il giorno dell’evento). La location sarà allestita appositamente a tema Halloween, con ragnatele, streghe e zucche. Anche i partecipanti sono invitati a vestirsi a tema, sarà un evento magicamente dark.

Sul palco, a guidare i festeggiamenti, ci saranno i figuranti di 90 Wonderland. La pista da ballo sarà pervasa da un’iconica celebrazione degli anni ’90, con il ritmo travolgente dei Green Day e dei Backstreet Boys che farà ballare tutti i presenti. Sul palco, l’incredibile spettacolo vedrà esibirsi Spider-Man e Mario Bros accompagnati da scenografie evocative tratte da Jurassic Park. Non mancheranno le sensazionali ballerine in stile “Baywatch” e l’indimenticabile programma televisivo “Stranamore”, dedicato a chi cerca l’anima gemella. Gli enormi pacchetti di chewing gum Brooklyn saranno protagonisti accanto alle affascinanti Wonder girls.

La data veronese peraltro è molto attesa dal team di lavoro che ha ideato 90 Wonderland, evento che viene portato in circa 150 locali durante l’anno. La direzione è veneta, ed è composta da Willy Bergamin, 43enne direttore artistico di Padova, Francesco Ciconte, 37enne product manager calabrese trapiantato nel Vicentino, e Davide Menegazzo, 40enne manager gestionale di Vicenza.

Sarà una serata dedicata alla nostalgia canaglia quella che si svolgerà nella suggestiva location veronese, per rivivere la storica decade della musica. Alle console, un mix esplosivo di successi pop, rock e dance, brani che hanno dominato le classifiche durante l’epoca d’oro della musica. Ogni canzone inviterà i presenti a cantare a squarciagola e a rivivere i ricordi più emozionanti. Lo spettacolo sarà completato da effetti speciali e una super video sigla, promettendo un’esperienza di musica e spettacolo senza precedenti.

Il format “Winter Tour” che sarà proposto nel Bolognese è un festival itinerante che toccherà circa decine di locali e discoteche in tutta Italia, attirando circa decine di migliaia di persone desiderose di ballare e divertirsi. L’evento è capace di unire due diverse generazioni che, per una notte, vogliono rievocare una decade storica di grandi successi musicali.

La mente degli organizzatori è focalizzata sull’entusiasmare il pubblico durante il nuovo tour. Francesco Ciconte, product manager dell’evento. “Torniamo in giro per tutta l’Italia per farvi divertire senza inibizioni con il ciclo di eventi più fresco e positivo di sempre”, dichiara. “Siete pronti a vivere un’esperienza che vi lascerà senza fiato? Lasciatevi trasportare in un viaggio senza precedenti, dove il divertimento assume una nuova dimensione. Le luci si abbassano, il sipario si alza. Nei corridoi del tempo, quando il passato si fonde con il presente, abbiamo plasmato qualcosa di straordinario per i nostri primi 15 anni. Non sarà solo un semplice tour, ma un viaggio nel tempo attraverso la nostra incredibile storia. Un’opportunità unica per rivivere i momenti più memorabili, le serate indimenticabili ed i ricordi che hanno plasmato 90 Wonderland in quello che è diventato oggi”. 

SCHEDE DI APPROFONDIMENTO

90 WONDERLAND – LA STORIA 90 Wonderland è il più grande party show anni Novanta d’Italia, un format che quest’anno compie 15 anni. La direzione del team di lavoro è curata da Willy Bergamin, 43enne direttore artistico di Padova, Francesco Ciconte, 37enne product manager calabrese trapiantato nel Vicentino, e Davide Menegazzo, 40enne manager gestionale di Vicenza. La loro passione – e la loro comune età – li hanno fatto ideare il format ancora nel 2008. Nel corso degli anni sono riusciti ad organizzare quasi 400 eventi, in media una ventina ad ogni stagione con picchi di una settantina all’anno in tutta Italia prima del periodo del Covid (record che dovrebbe venir migliorato quest’anno). Va precisato che il team organizzativo dei tre propone anche altri due format, uno dedicato agli anni Duemila (il Duemila Wonderland) e l’altro è il fratello minore del decennio precedente, il “It’s 90 Time – Il party anni 90”. Una macchina da divertimento senza pari, capace di gestire circa 150 serate nel corso dell’anno. 

LE HIT CHE SI BALLERANNO Durante il format di “90 Wonderland” si suoneranno le più belle hit pop, rock e dance anni 90 mixate a raffica,  brani indimenticabili da cantare e i singoli che hanno scalato le classifiche dal 1990 al 2000. Eccone alcune: Green Day Basket Case // Corona The Rhythm Of The Night // Snap Rhythm Is A Dancer // Ice Mc Think About The Way //La Bouche Sweet Dreams // Spin Doctors Two Princes // Datura Yerba Del Diablo // Alexia The Summer Is Crazy// Haddaway What Is Love // Eiffel 65 Blue // Gigi D’agostino L’ Amour Toujours // Vengaboys Boom, Boom, Boom, Boom!! // The Soundlovers Surrender // Aqua Barbie Girl // 883 Hanno Ucciso L’uomo Ragno // The Prodigy Firestarter // Lunapop 50 Special // Captain Hollywood More And More // Mabel Bum Bum // Prezioso & Marvin Tell Me Why // Da Blitz Let Me Be // Dr. Alban It’s My Life // Kim Lukas Let It Be The Night // Robert Miles Children // Take That Back For Good // Red Hot Chili Peppers Californication // Britney Spears Crazy // Gun’s N’ Roses Knockin On Heaven’s Door Ace Of Base All That She Wants // Usura Open Your Mind // Spice Girls Wannabe // Backstreet Boys I Want It That Way // Blur Song 2 // R.E.M. Losing My Religion // Neja Restless // The Chemical Brothers Hey Boy Hey Girl // Modo Einszwei Polizei // Nirvana Smells Like Teen Spirit.

IL PONTE DELLA VENICE MARATHON E LA SFIDA DELLA CHIATTA A VENEZIA: IL VIAGGIO STORICO DI SAN PIO X IDEATO E COORDINATO DA 593 STUDIO

Nella notte l’arrivo delle reliquie del Santo nella Basilica di Santa Maria, già installata la rampa per la Festa della Salute. Lo studio trevigiano impegnato nelle operazioni di trasferimento dell’urna e negli allestimenti liturgici nelle chiese. Una trentina i tecnici alle prese con un’impresa mai realizzata prima, una peregrinatio corporis lunga 1.500 chilometri e durata oltre due settimane. Il portavoce del team Michele Sbrissa: “Sfida epica riportare San Pio X nella sua terra natale”. Ecco come ci sono riusciti

 

 “O vivo o morto tornerò”, aveva detto Giuseppe Sarto prima di lasciare Venezia. Di lì a poco salì al soglio pontificio, accadeva esattamente 120 anni fa. Papa Pio X ha mantenuto la sua promessa e dal 6 al 22 ottobre si celebra la sua “Peregrinatio corporis”, il ritorno in Veneto dell’urna con le sue reliquie, custodita a San Pietro da oltre un secolo. 

Le tappe di questo viaggio sono state coordinate e gestite dal punto di vista logistico da 593 Studio, società di ingegneria di Castelfranco Veneto, nel Trevigiano, avvalendosi del supporto tecnico-organizzativo e del personale sul campo della cooperativa Castel Monte Onlus.  Una sfida epica: trasportare la teca che custodisce il Santo da Roma a Treviso, quindi a Riese Pio X e Padova, per finire sulle acque veneziane. Inoltre, lo studio ha seguito la progettazione e realizzazione di allestimenti liturgici adeguati in cinque chiese diverse. Un lavoro che ha comportato un impegno 24 ore su 24 di un team composto da una trentina di professionisti, che hanno accompagnato il Papa per oltre 1500 chilometri, da Roma al Veneto e ritorno, un viaggio durato in tutto 120 ore. 

La sfida logistica più importante che 593 Studio ha dovuto affrontare è stata senza dubbio quella del trasporto da Padova a Venezia, avvenuta stanotte. L’arrivo della teca, nella notte, ha dovuto subito affrontare il problema del trasporto su acqua. Dalla gondola di mezzo secolo fa, ecco la chiatta (dimensioni 25 X 9 metri) dal punto di approdo della ditta Boscolo Bielo, azienda specializzata nei trasporti su acqua: siamo a Santa Marta, Canal Santa Chiara. Lentamente, il furgone è stato fatto salire a bordo, accompagnato da una quindicina di persone dello staff, che si sono diretti attraverso i canali veneziani verso Fondamenta Salute. 

Durante il tragitto, hanno dovuto passare sotto il ponte realizzato appositamente per la Venice Marathon: per permettere alla chiatta di passarci sotto con il carico del furgone è stata costruita un’arcata cinquanta centimetri più alta, giungendo a quota 3,5 metri. Per lo scarico, va precisato che le operazioni di posizionamento della teca al di sopra del carrello cingolato sono avvenute sopra la chiatta ancorata e staticamente connessa alla Fondamenta della Salute. Si è usato un telo coibentante, posto sopra la teca durante gli spostamenti esterni. L’urna è stata quindi collocata nella Basilica di Santa Maria della Salute. 

“Per accedervi, è stata anticipata la realizzazione della rampa usata per la Festa della Salute”, spiega Michele Sbrissa, coordinatore del progetto per 593 Studio. “Da notare che negli spostamenti è stata posta enorme attenzione alle rampe di sbarco, tarate per il transito di veicoli articolati di diverse tonnellate e rivestite con pannelli lignei e materassini in neoprene. Non solo. Si è previsto l’uso di pannellature OSB e materassino in neoprene dove era presente pavimentazione in selciato e anche all’interno della Basilica per ammortizzare le imperfezioni dei pavimenti in marmo esterni ed interni e per preservare l’integrità degli stessi”.

L’impresa di spostare l’urna del Pontefice è un evento che nella storia accade solo per la terza volta. La prima, nel 1959, quando lo stesso Pio X tornò a Venezia. In quell’occasione furono usate le gondole, la salma subì lievi deterioramenti e da allora sono stati cambiati i protocolli di sicurezza. Nel 2018, secondo viaggio: Papa Giovanni XXIII tornò nella sua Bergamo, accolto da mezzo milione di fedeli. Tanto calore umano (e non metaforicamente) unito al periodo estivo crearono non pochi problemi. 

le“Accogliere San Pio X nel territorio da cui è partito oltre cent’anni fa per salire il soglio di Pietro rappresenta una occasione di ricucitura di una identità religiosa e culturale per questi luoghi”, dichiara Giuseppe Possagnolo, presidente di Castel Monte Onlus. “Questo Papa è stato un precursore, ha messo le fondamenta valoriali e culturali per il “miracolo Veneto” che dal secondo dopoguerra ha visto svilupparsi la regione che noi oggi conosciamo”.

Sulla scorta delle esperienze del passato, sono stati sviluppati da Fabbrica di San Pietro dei protocolli tecnici e di sicurezza estremamente stringenti da cui lo staff coordinato da 593 Studio, coordinato dall’architetto Michele Sbrissa, è partito per ideare le soluzioni necessarie alla realizzazione del progetto. Un lavoro che ha avuto bisogno di circa un anno di preparazione. Tutte le procedure e le soluzioni ideate sono state gestite passo passo in collaborazione con i tecnici della Fabbrica di San Pietro coordinandosi con le Diocesi coinvolte e con tutti gli enti civili interessati. Ecco come ci sono riusciti.

 

IL SUPPORTO TECH DELLA TECA. La prima preoccupazione era dare all’urna un supporto stabile, che garantisse un viaggio privo di sollecitazioni. È stato così disegnato, progettato e costruito ad hoc un basamento in acciaio super tecnologico sul quale è stata appoggiata la teca di bronzo e cristallo che contiene il corpo del Santo (peso della teca: 400 chilogrammi, lunghezza 2 metri e altezza 70 centimetri). Un contenitore che, oltre ad agevolare gli spostamenti di trasferimento dal furgone al carrello e viceversa, serve principalmente a ridurre al minimo le vibrazioni grazie ad un sistema appositamente ideato e condiviso con la Fabbrica di San Pietro. Si è poi dovuto progettare un carrello a pantografo (portata 1000 chili) con rispettiva vasca di contenimento, progettato e realizzato ad hoc per sollevare e spostare la teca. Va poi precisato che il corpo (che non è imbalsamato, il volto è coperto dalla maschera di bronzo pensata nel 1959) riposa attorno ai 21-25 gradi, non è tollerabile un aumento eccessivo della temperatura. Delle sonde verificano in tempo reale i dati e li comunicano ad una cabina di regia, in caso di cambiamenti di temperatura e umidità (in particolare durante le esposizioni) si interviene con misure specifiche per garantire la miglior conservazione del corpo.

IL VEICOLO SPECIALE. Il caricamento è avvenuto su un furgone (Ford Custom 9 posti, completamente adattato per l’evento: dotato di vasca di contenimento e bloccaggio teca, sistema di climatizzazione specifico e sospensioni appositamente tarate, realizzato da Class Allestimento Veicoli Srl) che poi si è mosso da San Pietro, sempre di notte per limitare problematiche di traffico ma soprattutto per limitare rischi di eventuale surriscaldamento, su un itinerario tenuto segreto fino all’ultimo. Durante il trasporto è stata garantita una temperatura costante. Il veicolo infatti è stato dotato di climatizzatore aggiuntivo del vano posteriore con regolazione automatica della stessa attraverso un link diretto con una centralina di controllo climatico tarata sui parametri richiesti. Nel cielo posteriore sono presenti 6-8 bocchette di uscita dell’aria. Inoltre, il personale è stato dotato di un ulteriore “data logger” al fine di monitorare costantemente la temperatura del vano. “Altra criticità studiata è stata quella della luce solare, la quale per radiazione o irraggiamento può far variare la temperatura all’interno del veicolo”, spiega Marco Avanzi di Class Allestimento Veicoli. “Nonostante si sia scelto di viaggiare di notte, la vetratura del furgone è stata protetta da pellicola con una capacità di ridurre a circa il 90% la radiazione UV solare. Inoltre, durante il viaggio, la teca è stata avvolta da una “coperta” in polietilene termico al fine di eliminare qualsiasi interazione termica e radiante”.

IL SUPPORTO ELLITTICO. Il viaggio di San Pio X è iniziato in Vaticano. Dopo l’arrivo a Treviso, ecco il trasferimento a Cendrole di Riese Pio X dove decine di migliaia di pellegrini e curiosi hanno potuto vedere da vicino il Santo. Gli allestimenti previsti, condivisi sotto il profilo liturgico e simbolico con Don Paolo Barbisan, direttore dell’Ufficio Diocesano d’Arte Sacra della diocesi di Treviso, sono stati pensati come elementi di arredo sacro temporaneo totalmente reversibile. A Cendrole è stato esposto il supporto ellittico, a sostegno della teca, progettato da 593 Studio e realizzato dall’azienda La Nova sas, con una dimensione in pianta pari a 530×405 centimetri e per un’altezza di 85 centimetri. Sul perimetro si sviluppa una raggiera di 188 listelli lignei a scandire, come una linea del tempo, gli anni trascorsi dalla nascita di Pio X (1835) fino ad oggi. L’intero allestimento è di color bianco; solo 19 listelli hanno una finitura in rovere naturale, ad indicare 19 momenti salienti della vita di san Pio X. “Il tutto consente di mantenere sempre una distanza minima di 120 cm tra fedeli e teca con il corpo del Santo”, precisa l’architetto Michele Sbrissa di 593 Studio. “L’allestimento così descritto è sovrastato, nella chiesa di Cendrole, da una crociera lignea a sesto ribassato di color bianco che conclude visivamente e percettivamente l’ambito volumetrico dell’esperienza devozionale. Il principio è quello della definizione di uno spazio effimero all’interno di uno spazio consolidato, attraverso la crociera che definisce una relazione più contenuta tra corpo del Santo e fedele”.

 

SCHEDE DI APPROFONDIMENTO – STORIA 593 STUDIO

593 STUDIO è un’eccellenza nel panorama degli studi di ingegneria e di architettura, impegnato in una missione ambiziosa: costruire il futuro attraverso ricerca, sperimentazione e competenza. Fondata a Castelfranco Veneto, nel Trevigiano, su valori solidi come l’innovazione, la sostenibilità e la collaborazione, 593 STUDIO opera nei settori chiave dell’abitare (residenziale), conservare (restauro), lavorare (direzionale) e condividere (pubblico). Con oltre 15 anni di esperienza in Italia e all’estero, il team multidisciplinare di 593 STUDIO affronta con dedizione progetti complessi, dall’ideazione alla direzione operativa. Tra le prime Benefit Corporation nel settore dei servizi professionali in Italia, l’azienda si impegna a restituire valore alla comunità e all’ambiente.  I progetti di rilievo nell’ambito della conservazione del patrimonio storico e sacro, includono l’ampliamento del complesso Santuari Antoniani di Padova, il restauro delle volte della chiesa San Francesco a Treviso, il piano di recupero per l’ex Monastero delle Clarisse a Castelfranco Veneto, la selezione per il laboratorio-concorso Cappella nel Bosco a La Verna oltre che servizi di consulenza in varie diocesi per percorsi partecipativi comunitari e piani di valorizzazione immobiliare. 593 STUDIO promuove l’innovazione anche in ambito accademico e, in collaborazione con gli Istituti Lasalliani e lo IUAV, promuove e co-finanzia dottorati di ricerca pioneristici nella gestione e recupero dei beni religiosi. La ricerca in ambito tecnologico ed ingegneristico viene svolta in collaborazione con l’International University of Applied Science in Germania.

 

TEAM DI LAVORO – PEREGRINATIO CORPORIS

Progettazione e coordinamento 593 Studio: Arch. Michele Sbrissa, Arch. Gianni Pietrobon, Arch. Raffaele Villano, Arch. Emma Mattiuzzo e Geom. Andrea Gavagnin 

Realizzazione allestimenti espositivi: La Nova sas 

Trasporto e logistica: Castel Monte Onlus – Class Allestimento Veicoli Srl 

Consulente strutture: Ing. Steven Gallina

Consulente tecnico ambientale: Mountech Srl 

LA TECA ANTIVIBRAZIONI E IL FURGONE SPECIALE: FA TAPPA A PADOVA IL VIAGGIO STORICO DI SAN PIO X COORDINATO DA 593 STUDIO

Nella notte le reliquie del Papa sono arrivate alla Basilica di Santa Maria Assunta. Lo studio trevigiano impegnato nelle operazioni di coordinamento logistico tra Roma e il Veneto, oltre che negli allestimenti liturgici nelle chiese attraverso un basamento ellittico da oltre cinque metri. Una trentina i tecnici alle prese con un’impresa mai realizzata prima, una peregrinatio corporis lunga 1.500 chilometri. Il portavoce del team Michele Sbrissa: “Sfida epica riportare San Pio X nella sua terra natale”. Ecco come ci sono riusciti

 

 “O vivo o morto tornerò”, aveva detto Giuseppe Sarto prima di lasciare Venezia. Di lì a poco salì al soglio pontificio, accadeva esattamente 120 anni fa. Papa Pio X ha mantenuto la sua promessa e dal 6 al 22 ottobre si celebra la sua “Peregrinatio corporis”, il ritorno in Veneto dell’urna con le sue reliquie, custodita a San Pietro da oltre un secolo. 

Nella notte tra domenica 15 ottobre e lunedì 16 ottobre le reliquie di San Pio X hanno lasciato Riese Pio X e si sono dirette verso Padova. Durante gli spostamenti sono sempre presenti quattro veicoli: oltre al furgone tech con la teca, anche un furgone di appoggio per caricare i materiali, uno per lo staff tecnico e un altro per il personale del Vaticano. La teca è arrivata sulle due di notte alla Basilica di Santa Maria Assunta a Padova. Lascerà la città, alla volta di Venezia, nella notte tra martedì 17 e mercoledì 18 ottobre. La Gendarmeria Vaticana è sempre stata presente, decisivo anche il ruolo delle forze dell’ordine: carabinieri e polizia hanno scortato il viaggio in Veneto, nei singoli Comuni attivata anche la polizia locale. 

Le tappe di questo viaggio sono state coordinate e gestite dal punto di vista logistico da 593 Studio, società di ingegneria di Castelfranco Veneto, nel Trevigiano, che si è avvalsa del supporto tecnico-organizzativo e del personale sul campo di Castel Monte Onlus, cooperativa di primaria rilevanza in Veneto. Una sfida epica: trasportare la teca che custodisce il Santo da Roma a Treviso, quindi a Riese Pio X e Padova, per finire sulle acque veneziane. Inoltre, lo studio ha seguito la progettazione e realizzazione di allestimenti liturgici adeguati in cinque chiese diverse. Un lavoro che ha comportato un impegno 24 ore su 24 di un team composto da una trentina di professionisti, che hanno accompagnato il Papa per oltre 1500 chilometri, da Roma al Veneto e ritorno, un viaggio durato in tutto 120 ore. 

“Accogliere San Pio X nel territorio da cui è partito oltre cent’anni fa per salire il soglio di Pietro rappresenta una occasione di ricucitura di una identità religiosa e culturale per questi luoghi”, dichiara Giuseppe Possagnolo, presidente di Castel Monte Onlus. “Questo Papa è stato un precursore, ha messo le fondamenta valoriali e culturali per il “miracolo Veneto” che dal secondo dopoguerra ha visto svilupparsi la regione che noi oggi conosciamo”.

L’impresa di spostare l’urna del Pontefice è un evento che nella storia accade solo per la terza volta. La prima, nel 1959, quando lo stesso Pio X tornò a Venezia. In quell’occasione furono usate le gondole, la salma subì lievi deterioramenti e da allora sono stati cambiati i protocolli di sicurezza. Nel 2018, secondo viaggio: Papa Giovanni XXIII tornò nella sua Bergamo, accolto da mezzo milione di fedeli. Tanto calore umano (e non metaforicamente) unito al periodo estivo crearono non pochi problemi. 

Sulla scorta delle esperienze del passato, sono stati sviluppati da Fabbrica di San Pietro dei protocolli tecnici e di sicurezza estremamente stringenti da cui lo staff coordinato da 593 Studio, coordinato dall’architetto Michele Sbrissa, è partito per ideare le soluzioni necessarie alla realizzazione del progetto. Un lavoro che ha avuto bisogno di circa un anno di preparazione. Tutte le procedure e le soluzioni ideate sono state gestite passo passo in collaborazione con i tecnici della Fabbrica di San Pietro coordinandosi con le Diocesi coinvolte e con tutti gli enti civili interessati. Ecco come ci sono riusciti.

 

IL SUPPORTO TECH DELLA TECA. La prima preoccupazione era dare all’urna un supporto stabile, che garantisse un viaggio privo di sollecitazioni. È stato così disegnato, progettato e costruito ad hoc un basamento in acciaio super tecnologico sul quale è stata appoggiata la teca di bronzo e cristallo che contiene il corpo del Santo (peso della teca: 400 chilogrammi, lunghezza 2 metri e altezza 70 centimetri). Un contenitore che, oltre ad agevolare gli spostamenti di trasferimento dal furgone al carrello e viceversa, serve principalmente a ridurre al minimo le vibrazioni grazie ad un sistema appositamente ideato e condiviso con la Fabbrica di San Pietro. Si è poi dovuto progettare un carrello a pantografo (portata 1000 chili) con rispettiva vasca di contenimento, progettato e realizzato ad hoc per sollevare e spostare la teca. Va poi precisato che il corpo (che non è imbalsamato, il volto è coperto dalla maschera di bronzo pensata nel 1959) riposa attorno ai 21-25 gradi, non è tollerabile un aumento eccessivo della temperatura. Delle sonde verificano in tempo reale i dati e li comunicano ad una cabina di regia, in caso di cambiamenti di temperatura e umidità (in particolare durante le esposizioni) si interviene con misure specifiche per garantire la miglior conservazione del corpo.

IL VEICOLO SPECIALE. Il caricamento è avvenuto su un furgone (Ford Custom 9 posti, completamente adattato per l’evento: dotato di vasca di contenimento e bloccaggio teca, sistema di climatizzazione specifico e sospensioni appositamente tarate, realizzato da Class Allestimento Veicoli Srl) che poi si è mosso da San Pietro, sempre di notte per limitare problematiche di traffico ma soprattutto per limitare rischi di eventuale surriscaldamento, su un itinerario tenuto segreto fino all’ultimo. Durante il trasporto è stata garantita una temperatura costante. Il veicolo infatti è stato dotato di climatizzatore aggiuntivo del vano posteriore con regolazione automatica della stessa attraverso un link diretto con una centralina di controllo climatico tarata sui parametri richiesti. Nel cielo posteriore sono presenti 6-8 bocchette di uscita dell’aria. Inoltre, il personale è stato dotato di un ulteriore “data logger” al fine di monitorare costantemente la temperatura del vano. “Altra criticità studiata è stata quella della luce solare, la quale per radiazione o irraggiamento può far variare la temperatura all’interno del veicolo”, spiega Marco Avanzi di Class Allestimento Veicoli. “Nonostante si sia scelto di viaggiare di notte, la vetratura del furgone è stata protetta da pellicola con una capacità di ridurre a circa il 90% la radiazione UV solare. Inoltre, durante il viaggio, la teca è stata avvolta da una “coperta” in polietilene termico al fine di eliminare qualsiasi interazione termica e radiante”.

IL SUPPORTO ELLITTICO. Il viaggio di San Pio X è iniziato in Vaticano. Dopo l’arrivo a Treviso, ecco il trasferimento a Cendrole di Riese Pio X dove decine di migliaia di pellegrini e curiosi hanno potuto vedere da vicino il Santo. Gli allestimenti previsti, condivisi sotto il profilo liturgico e simbolico con Don Paolo Barbisan, direttore dell’Ufficio Diocesano d’Arte Sacra della diocesi di Treviso, sono stati pensati come elementi di arredo sacro temporaneo totalmente reversibile. A Cendrole è stato esposto il supporto ellittico, a sostegno della teca, progettato da 593 Studio e realizzato dall’azienda La Nova sas, con una dimensione in pianta pari a 530×405 centimetri e per un’altezza di 85 centimetri. Sul perimetro si sviluppa una raggiera di 188 listelli lignei a scandire, come una linea del tempo, gli anni trascorsi dalla nascita di Pio X (1835) fino ad oggi. L’intero allestimento è di color bianco; solo 19 listelli hanno una finitura in rovere naturale, ad indicare 19 momenti salienti della vita di san Pio X. “Il tutto consente di mantenere sempre una distanza minima di 120 cm tra fedeli e teca con il corpo del Santo”, precisa l’architetto Michele Sbrissa di 593 Studio. “L’allestimento così descritto è sovrastato, nella chiesa di Cendrole, da una crociera lignea a sesto ribassato di color bianco che conclude visivamente e percettivamente l’ambito volumetrico dell’esperienza devozionale. Il principio è quello della definizione di uno spazio effimero all’interno di uno spazio consolidato, attraverso la crociera che definisce una relazione più contenuta tra corpo del Santo e fedele”.

 

SCHEDE DI APPROFONDIMENTO – STORIA 593 STUDIO

593 STUDIO è un’eccellenza nel panorama degli studi di ingegneria e di architettura, impegnato in una missione ambiziosa: costruire il futuro attraverso ricerca, sperimentazione e competenza. Fondata a Castelfranco Veneto, nel Trevigiano, su valori solidi come l’innovazione, la sostenibilità e la collaborazione, 593 STUDIO opera nei settori chiave dell’abitare (residenziale), conservare (restauro), lavorare (direzionale) e condividere (pubblico). Con oltre 15 anni di esperienza in Italia e all’estero, il team multidisciplinare di 593 STUDIO affronta con dedizione progetti complessi, dall’ideazione alla direzione operativa. Tra le prime Benefit Corporation nel settore dei servizi professionali in Italia, l’azienda si impegna a restituire valore alla comunità e all’ambiente.  I progetti di rilievo nell’ambito della conservazione del patrimonio storico e sacro, includono l’ampliamento del complesso Santuari Antoniani di Padova, il restauro delle volte della chiesa San Francesco a Treviso, il piano di recupero per l’ex Monastero delle Clarisse a Castelfranco Veneto, la selezione per il laboratorio-concorso Cappella nel Bosco a La Verna oltre che servizi di consulenza in varie diocesi per percorsi partecipativi comunitari e piani di valorizzazione immobiliare. 593 STUDIO promuove l’innovazione anche in ambito accademico e, in collaborazione con gli Istituti Lasalliani e lo IUAV, promuove e co-finanzia dottorati di ricerca pioneristici nella gestione e recupero dei beni religiosi. La ricerca in ambito tecnologico ed ingegneristico viene svolta in collaborazione con l’International University of Applied Science in Germania.

 

TEAM DI LAVORO – PEREGRINATIO CORPORIS

Progettazione e coordinamento 593 Studio: Arch. Michele Sbrissa, Arch. Gianni Pietrobon, Arch. Raffaele Villano, Arch. Emma Mattiuzzo e Geom. Andrea Gavagnin 

Realizzazione allestimenti espositivi: La Nova sas 

Trasporto e logistica: Castel Monte Onlus – Class Allestimento Veicoli Srl 

Consulente strutture: Ing. Steven Gallina

Consulente tecnico ambientale: Mountech Srl 

INVASIONE ANNI NOVANTA, BOLOGNA CAPITALE ITALIANA DELL’AMARCORD

Nostalgia canaglia: Jurassic Park e Baywatch, ma anche Spider Man, Mario Bros e i pacchetti delle gommose Morositas il prossimo 28 ottobre al Matis Club di Bologna. Balleranno due generazioni. Sarà un raduno popolare di chi ha amato quegli anni magici, il format è stato battezzato “90 Wonderland Winter Tour”

Inizia la quindicesima stagione di 90 Wonderland, e per festeggiare è stato ideato un nuovo format collegato al mondo degli anni Novanta, il “90 Wonderland – 15th Years Celebration Tour”.. La prima data per ammirare le novità sarà il prossimo 28 ottobre, al Matis CLub di Bologna (biglietti in vendita su www.ticketsms.it, costo 15 euro donna e 20 euro uomo). Il Matis Dinner Club ha fatto la storia della vita notturna italiana, sin dalla sua apertura negli anni 90. Per la struttura, un ex cinema con tanto di palco, che richiama realtà simili all’estero, per le vaste dimensioni e per la qualità, sempre altissima, della proposta musicale. Da qui sono passati i dj superstar americani. 

L’atmosfera del prossimo 28 ottobre al Matis Club sarà invasa dai figuranti di 90 Wonderland, la pista da ballo sarà pervasa da un’iconica celebrazione degli anni ’90, con il ritmo travolgente dei Green Day e dei Backstreet Boys che farà ballare tutti i presenti. Sul palco, l’incredibile spettacolo vedrà esibirsi Spider-Man e Mario Bros accompagnati da scenografie evocative tratte da Jurassic Park. Non mancheranno le sensazionali ballerine in stile “Baywatch” e l’indimenticabile programma televisivo “Stranamore”, dedicato a chi cerca l’anima gemella. Gli enormi pacchetti di chewing gum Brooklyn saranno protagonisti accanto alle affascinanti Wonder girls.

La data bolognese peraltro è molto attesa dal team di lavoro che ha ideato 90 Wonderland, evento che viene portato in circa 150 locali durante l’anno. La direzione è veneta, ed è composta da Willy Bergamin, 43enne direttore artistico di Padova, Francesco Ciconte, 37enne product manager calabrese trapiantato nel Vicentino, e Davide Menegazzo, 40enne manager gestionale di Vicenza.

Sarà una serata dedicata alla nostalgia canaglia quella che si svolgerà nella suggestiva location bolognese, per rivivere la storica decade della musica. Alle console, un mix esplosivo di successi pop, rock e dance, brani che hanno dominato le classifiche durante l’epoca d’oro della musica. Ogni canzone inviterà i presenti a cantare a squarciagola e a rivivere i ricordi più emozionanti. Lo spettacolo sarà completato da effetti speciali e una super video sigla, promettendo un’esperienza di musica e spettacolo senza precedenti.

Il format “Winter Tour” che sarà proposto nel Bolognese è un festival itinerante che toccherà circa decine di locali e discoteche in tutta Italia, attirando circa decine di migliaia di persone desiderose di ballare e divertirsi. L’evento è capace di unire due diverse generazioni che, per una notte, vogliono rievocare una decade storica di grandi successi musicali.

La mente degli organizzatori è focalizzata sull’entusiasmare il pubblico durante il nuovo tour. Francesco Ciconte, product manager dell’evento. “Torniamo in giro per tutta l’Italia per farvi divertire senza inibizioni con il ciclo di eventi più fresco e positivo di sempre”, dichiara. “Siete pronti a vivere un’esperienza che vi lascerà senza fiato? Lasciatevi trasportare in un viaggio senza precedenti, dove il divertimento assume una nuova dimensione. Le luci si abbassano, il sipario si alza. Nei corridoi del tempo, quando il passato si fonde con il presente, abbiamo plasmato qualcosa di straordinario per i nostri primi 15 anni. Non sarà solo un semplice tour, ma un viaggio nel tempo attraverso la nostra incredibile storia. Un’opportunità unica per rivivere i momenti più memorabili, le serate indimenticabili ed i ricordi che hanno plasmato 90 Wonderland in quello che è diventato oggi”. 

SCHEDE DI APPROFONDIMENTO

90 WONDERLAND – LA STORIA 90 Wonderland è il più grande party show anni Novanta d’Italia, un format che quest’anno compie 15 anni. La direzione del team di lavoro è curata da Willy Bergamin, 43enne direttore artistico di Padova, Francesco Ciconte, 37enne product manager calabrese trapiantato nel Vicentino, e Davide Menegazzo, 40enne manager gestionale di Vicenza. La loro passione – e la loro comune età – li hanno fatto ideare il format ancora nel 2008. Nel corso degli anni sono riusciti ad organizzare quasi 400 eventi, in media una ventina ad ogni stagione con picchi di una settantina all’anno in tutta Italia prima del periodo del Covid (record che dovrebbe venir migliorato quest’anno). Va precisato che il team organizzativo dei tre propone anche altri due format, uno dedicato agli anni Duemila (il Duemila Wonderland) e l’altro è il fratello minore del decennio precedente, il “It’s 90 Time – Il party anni 90”. Una macchina da divertimento senza pari, capace di gestire circa 150 serate nel corso dell’anno. 

LE HIT CHE SI BALLERANNO Durante il format di “90 Wonderland” si suoneranno le più belle hit pop, rock e dance anni 90 mixate a raffica,  brani indimenticabili da cantare e i singoli che hanno scalato le classifiche dal 1990 al 2000. Eccone alcune: Green Day Basket Case // Corona The Rhythm Of The Night // Snap Rhythm Is A Dancer // Ice Mc Think About The Way //La Bouche Sweet Dreams // Spin Doctors Two Princes // Datura Yerba Del Diablo // Alexia The Summer Is Crazy// Haddaway What Is Love // Eiffel 65 Blue // Gigi D’agostino L’ Amour Toujours // Vengaboys Boom, Boom, Boom, Boom!! // The Soundlovers Surrender // Aqua Barbie Girl // 883 Hanno Ucciso L’uomo Ragno // The Prodigy Firestarter // Lunapop 50 Special // Captain Hollywood More And More // Mabel Bum Bum // Prezioso & Marvin Tell Me Why // Da Blitz Let Me Be // Dr. Alban It’s My Life // Kim Lukas Let It Be The Night // Robert Miles Children // Take That Back For Good // Red Hot Chili Peppers Californication // Britney Spears Crazy // Gun’s N’ Roses Knockin On Heaven’s Door Ace Of Base All That She Wants // Usura Open Your Mind // Spice Girls Wannabe // Backstreet Boys I Want It That Way // Blur Song 2 // R.E.M. Losing My Religion // Neja Restless // The Chemical Brothers Hey Boy Hey Girl // Modo Einszwei Polizei // Nirvana Smells Like Teen Spirit.

APRE FAST FOOD GOURMET, ALL’EX PAGNOSSIN UNDICI WEEK END DI SHOW E CIBO

Decolla la fiera mercato dedicata ai grandi cibi e allo spettacolo, taglio del nastro nel week end dal 20 al 22 ottobre. Il progetto è ambizioso: 5000 metri quadri di eventi, un format televisivo per il miglior food truck, spettacoli musicali, artisti di strada e shop di prodotti bio. Gli organizzatori: “Inizia una nuova era per l’intrattenimento, a breve anche Halloween e Mercatino di Natale. Adesso anche Treviso ha il suo Mercato Centrale”

Undici week end, altrettante battaglie enogastronomiche e una spazio di archeologia industriale che prende vita come una fiera mercato, dedicata all’enogastronomia, agli spettacoli e alla musica. Il prossimo 20 ottobre taglio del nastro per “Fast Food Gourmet”, progettato dagli event manager Dreams’ Factory, azienda fondata da un pool di imprenditori veneti che operano nell’entertainment e food da molti anni, coordinati da Loris Gatto. Il format prevede di adattarsi alla stagione: dal 27 al 31 ottobre sarà a tema Halloween, seguirà anche il mercatino natalizio. 

Il progetto nasce all’interno del percorso di riqualificazione dell’area ex Pagnossin: è stato fondamentale ripensare le funzionalità e le potenzialità dei singoli edifici. Lo spazio di fiera e mercato si svilupperà su 5.000 metri quadri, che saranno allestiti in diversi spazi e location dedicate all’enogastronomia, agli show, al relax, ai bambini e ci sarà persino un’area per ospitare i cani. Si ispira a modelli internazionali, presenti in piccoli formati nelle capitali d’Europa.

Nel primo week end, quello inaugurale dal 20 al 22 ottobre, i protagonisti saranno loro, i migliori food truck europei, alcuni dei quali hanno appena partecipato all’European Street Food Award che si è svolta in Germania, la più importante manifestazione in Europa che premia i migliori food truck. 

Tra i vip della forchetta, saranno presenti Rock Burger di Torino (migliore brand food 2023 e migliore Burger italiano e europeo), ma anche Van Ver Burger (miglior panino vegetariano italiano e europeo), Ciccio Smoke BBQ (finalista della Street Food Battle di Italia 1 e food truck inserito nella Guida del Gambero Rosso dei Food Truck), L’angolo di Pe (miglior Burger sulla Guida Gambero rosso e finalista su Italia 1 della Battle Food Truck). Ma questi sono solo i più premiati, arriveranno truck anche dall’estero, persino da Finlandia, Svezia, Austria, Germania e Spagna. 

Il format dell’evento è deciso. Otto food truck saranno scelti per ogni week end. Saranno loro i moderni Spartacus del cibo, lotteranno a suon di profumi e grandi piatti per vincere la Fast Food Battle: ognuno di loro è chiamato a proporre la propria migliore specialità. La decisione sul vincente arriverà da un doppio di giudizio. Il venerdì e il sabato i clienti voteranno su apposite schede la migliore specialità, al sabato notte vengono scelti i tre più votati.

Inizia questo punto un nuovo format, dedicato ai tre chef di strada che parteciperanno, la domenica pomeriggio, alla finalissima della Fast Food Battle, dalla quale emergerà un solo vincitore attraverso un format innovativo. Ci saranno tre cucine affiancate, come quelle che si vedono nei grandi format televisivi, con un presentatore che guiderà la giuria di specialisti. La Battle sarà registrata e diventerà un programma televisivo in prima serata. 

E se questo sarà lo show, per il resto gli spettatori si troveranno di fronte una sorta di parco divertimenti del food. All’interno dell’evento saranno presenti infatti aziende agricole e bio, baby luna Park, laboratori didattici per bambini, artisti di strada che si esibiranno ogni giorno, market vintage e abbigliamento, vinili, libri, mercatino delle pulci, decor, poster, gioielli e artigianato. 

Ma anche il villaggio dei cani in collaborazione con Enpa Treviso, un’area interamente dedicata ai pelosetti con. Erba vera, giochi, ciotoline con crocchette e acqua, cucce e lettini per riposare il tutto sotto l’attenta (e amorevole) sorveglianza di dog sitter professioniste.

La scelta musicale è raffinata e di perfetto intrattenimento  Sono stati scritturati e si esibiranno oltre 100 artisti di strada provenienti da tutta Europa, chiamati a mostrare la loro arte nei prossimi week end. Ci sarà anche la “Boyszone”, area dedicata ai giovani. Aperta tutti i giorni con pista e pedane per skate e BMX freestyle, writers, urban style, con zona “customize” per sneakers e t-shirt. All’interno di Boyszone ci sarà uno spazio gestito da Pioneer in cui noti djs insegneranno ad usare le ultime tecnologie delle consolle. 

INFORMAZIONI E CONTATTI:

Fast Food Gourmet 

Via Noalese, 94 

31100 Treviso 

Ex Pagnossin (ad un chilometro dall’aeroporto Antonio Canova)

Infoline e WhatsApp +393533474228

Email: info@fastfoodgourmetofficial.it 

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