SIDE ACADEMY, A VERONA IL PRIMO MASTER TRIENNALE PER ARTISTI 3D IN ITALIA

Al via il primo corso italiano per diventare i futuri artisti 3D delle più famose aziende al mondo, da Walt Disney alla Marvel e Dreamworks. Venerdì 26 luglio porte aperte alla Side Academy, è l’Open day

 

Per tutti coloro che sognano una carriera nel mondo 3D l’appuntamento imperdibile è venerdì 26 luglio a Verona, all’Open Day organizzato dalla Side Academy, la prima accademia italiana con un master triennale CGI. Ma cos’è questa “CGI” di cui si sente così tanto parlare, soprattutto dall’America, patria di questo innovativo settore? La computer-generated imagery più nota con la sigla CGI, è un’applicazione nel campo della computer grafica, o più specificatamente, nel campo della computer grafica 3D per la resa degli effetti speciali digitali nei film, in televisione, negli spot commerciali, nei videogiochi di simulazione e in tutte le applicazioni di grafica visiva. I colossi che primeggiano al mondo sono sempre stati oltreoceano, grazie a scuole e corsi di primissimo livello che sfornano miriadi di talenti, ma ora finalmente anche l’Italia porterà il suo contributo, formando i futuri 3d artist “made in Italy” grazie al primo master triennale in CGI.

La Side Academy si trova a pochi passi del centro storico, in una delle zone artistiche e storiche di Verona, all’interno di un edificio costruito nel Cinquecento, che ospitò numerosi personaggi illustri tra i quali anche Luigi XVIII. L’innovativa accademia propone percorsi formativi indirizzati alla formazione di figure professionali altamente specializzate nel settore del cinema, del cinema d’animazione, effetti speciali, advertising e videogame. Molti dei suoi ex studenti sono oggi artisti che lavorano nelle aziende più famose al mondo, dalla Walt Disney alla Marvel fino a Ducati, per citarne solo alcune. I docenti sono “top trainer” del settore, come Sarah Arduini, un autentico genio creativo. Sarah ha lavorato nelle più prestigiose società di VFX a Londra, vincendo insieme al team di MPC, l’Oscar per migliori VFX per il film Jungle Book della Disney e dopo aver dato il suo contributo al film “Legend of Tarzan” continua nella scia “Disneyana” lavorando al film The Beauty & Beast. Conquista il campo Marvel con “Guardians of the Galaxy 2” per poi raggiungere la famosa società Industrial Light & Magic. con “The Last Jedi”, “Star wars” e i dinosauri in Jurassic World.

Oltre all’accademia formativa, nello stabile c’è anche uno studio di animazione, battezzato “Side Animation Studio”, che si occupa di animazione e computer grafica e che cura progetti per molti marchi importanti come Disney, Ducati, Warner Bros, Dc Comics, Panini, Gardaland. L’obiettivo è quello di emergere tra le principali realtà della CGI in Italia, lavorando alla realizzazione di Beatrix, un proprio lungometraggio di animazione 3D. Avere uno studio di animazione ed un’Accademia di 3D permette agli studenti dei vari master di avere un’esperienza diretta col mondo del cinema e dei videogame e testare quindi le proprie capacità lavorando sia durante l’anno scolastico che alla fine del percorso di studio ai progetti in corso. Il genio creativo italiano, così tanto richiesto e invidiato da tutto il mondo, che spesso è obbligato a emigrare all’estero per ottenere una formazione professionale in questo ambito, ha finalmente una palestra per specializzarsi senza dover abbandonare la propria terra.

 

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SYLVIE, E’ TREVIGIANA LA PRIMA DISEGNATRICE IN ITALIA DI ESPERIENZE TURISTICHE PER GLI HOTEL (O PER LE AZIENDE)

Sylvie Scala, originaria di Volpago del Montello, innova il mercato delle vacanze. “Ogni luogo ha una storia emozionante, io la scopro e i residenti lo raccontano alle persone che arrivano dall’estero”. Non solo Prosecco, spuntano nuovi trend: l’avventura tra streghe e marinai a Jesolo e il viaggio con le imprenditrici a Treviso

 

Il turismo negli ultimi anni ha avuto una crescita media globale del 5%, mentre il mercato specifico “esperienziale” è aumentato molto di più: vale ormai circa il 40% delle motivazioni di acquisto dei viaggiatori, che desiderano entrare nell’anima del territorio sentendosi “locali con i locali”. Questo tipo di domanda incontra una buona offerta turistica in Francia, Stati Uniti e Spagna. In Italia, nonostante le potenzialità, invece, questo racconto del territorio è ancora sconosciuto.

Ma ci sono degli innovatori che stanno importando dall’estero queste tendenze, e la trevigiana Sylvie Scala è uno di questi. Originaria di Volpago del Montello, dopo il diploma turistico, ha lavorato nel settore delle agenzie di viaggi e tour operator del 2003. Poi, con due collaboratrici ha dato vita al progetto “Visitmontello”, guidando un team di strutture ricettive, ristoratori e produttori locali. Sono seguiti altri anni di specializzazione nel turismo esperienziale e, dopo un master regionale, è entrata a far parte della squadra di Artes Incoming Tour Operator, pionieri in Italia di questo trend, come progettista, consulente e operatore di turismo esperienziale. Un gruppo, questo, che ha formato oltre trecento professionisti e progettato altrettante “storie di viaggio”, tutte novità assolute.

Adesso, Sylvie è la prima in Italia a proporre dei pacchetti turistici esperienziali pensati ad hoc per strutture ricettive ed aziende a caccia di proposte di intrattenimento per i propri clienti. “Per creare un prodotto turistico di questo tipo serve seguire delle regole”, spiega la disegnatrice di esperienze. “La prima è legare l’attività a qualcosa avvenuto solo in un determinato luogo, quello della struttura ricettiva, intrecciandola agli interessi dei propri ospiti. La seconda è la formula innovativa dello “storyliving”: il turista diventa protagonista di una storia che vive assieme ai residenti del posto, che condividono eventi, personaggi ed emozioni che permeano un territorio”.

Da quando Sylvie ha iniziato a disegnare questi viaggi, ce ne sono già tre che stanno attirando l’attenzione degli addetti ai lavori. Nel Jesolano, “Le streghe e i Marinai di Cortellazzo”. Si tratta di un percorso che permetterà ai turisti di scoprire la storia locale attraverso delle attività guidate che si svolgeranno nei campi di Cortellazzo, dove imparano a raccogliere e distinguere fiori ed erbe spontanee e interpretano i personaggi della leggenda legata alla piena del Piave del 1683. Non solo: sarà attivato un contest fotografico, che verrà condiviso sui social, per dimostrare che Jesolo non è solo mare, ma anche storia leggende e tradizioni contadine. L’attività è stata creata ad hoc per gli ospiti di un albergo quattro stelle di Jesolo.

A Treviso, invece, sta attecchendo un prodotto dedicato alle donne imprenditrici e legato alla città delle acque, simbolo del femminile e della fertilità. L’attività sarà legata al futuro lancio di un film in collaborazione con Officine Veneto, che racconterà Treviso attraverso la storia di una leggendaria rabdomante, e sarà messo in pista a novembre in concomitanza della Borsa internazionale del turismo esperienziale di Venezia.

Nelle colline del Prosecco, infine, sta progettando un tour sensoriale tra cantine dedicato alla storia del nostro vino e alla tradizione locale, pensato in esclusiva per una società di noleggio con conducente e tour operator che verrà commercializzato all’estero presso i suoi clienti stranieri.

Accademia Verdi, doppio Premio Internazionale: Miglior Musical e Award a Londra

La scuola veneziana per i musicisti premiata in pochi giorni tra Roma e la Gran Bretagna per le esibizioni dei propri studenti. La fondatrice Francesca Seri, pronipote del maestro Giuseppe Verdi: “Orgogliosi di far conoscere il Veneto delle eccellenze musicali in tutto il mondo”. Le storie di Massimo e Chiara

 

Seicentocinquanta studenti, trentacinque insegnanti, centoventi iniziative musicali organizzate negli ultimi tre anni, una storia iniziata il 5 novembre del 1994 e un solo obiettivo: diffondere la cultura della musica insegnando alle nuove generazioni la bellezza del saper usare uno strumento. L’Accademia Musicale Giuseppe Verdi di Venezia festeggia il proprio primo quarto di secolo di vita con un doppio riconoscimento prestigioso, che pone la scuola veneta ai vertici mondiali nell’insegnamento degli strumenti musicali.

Il riconoscimento più importante è quello ottenuto dal musical “Cinema Future Show” che, in fase di preparazione, ha coinvolto cento coristi e cinquanta interpreti solisti. L’opera si è classificata in seconda posizione a “Primo”, il premio italiano dedicato ai musical originali. Il riconoscimento, ideato da Franco Travaglio, ha premiato il team veneto composto da Anna Zago, Anna Patanè e Francesca Seri per il libretto e le liriche, Giorgio Susana e Andrea D’Alpaos per le musiche, con il supporto di Ester Mannato per le coreografie. “Cinema Future Show” abbina film famosi (citiamo La Famiglia Addams, Maleficent, Harry Potter, Peter Pan, Pirati dei Carabi e Guerre Stellari) a musiche coinvolgenti, scene mozzafiato e lo straordinario spettacolo della multivisione curata da Francesco Lopergolo. Spiegano gli autori: “La peculiarità sta soprattutto nell’aver creato un interscambio armonioso tra la storia, il cantato e le videoproiezioni che avvolgono la scena ed i protagonisti”.

Il secondo riconoscimento arriva da Londra, direttamente dal Trinity College, ente che vanta una storia di 130 anni ed è diffuso in sessanta nazioni a livello mondiale. Ebbene, quest’anno in Italia due giovanissimi candidati, Massimo Caggiula e Chiara Delaini (le loro biografie sono in scheda, qui sotto), hanno ottenuto l’ambitissimo premio “Exibition Awards”, premio riservato ai ragazzi dell’elite musicale che si distinguono per la qualità delle esecuzioni durante gli esami dei “grades” più alti. Tra tutti gli allievi che sostengono l’esame vengono segnalati quelli che sono ai massimi livelli secondo gli standard londinesi. Per Caggiula, enfant prodige del pianoforte a soli 15 anni, è il primo riconoscimento internazionale dopo anni di premi in Italia. Inoltre, da poco un’altra studentessa, Veronica Palmarin, è diventata testimonial sull’importanza delle certificazioni per i ragazzi italiani: va infatti precisato che l’Accademia veneziana, nel suo ruolo di centro accreditato per il Trinity College, ha rilasciato nel corso degli anni circa 220 certificazioni e cinque diplomi.

La presidente e fondatrice Francesca Seri è orgogliosa dei riconoscimenti ottenuti dai propri allievi. “E’ la conferma che il duro e meticoloso lavoro di insegnamento alla fine paga, nel musical ad esempio siamo di fronte ad una operazione durata più di un anno, dalla progettazione alla realizzazione”, spiega la pronipote del grande Maestro Giuseppe Verdi. “Ma siamo anche felici per il fatto che, competendo con migliaia di coetanei in tutto il mondo, due nostri allievi abbiano ottenuto questo prestigioso riconoscimento a Londra. Il London Exhibition Award è infatti un premio molto ambito e di grande valore che spronerà tutti noi a lavorare con sempre maggiore impegno e passione. Crediamo fortemente nel progetto didattico e di formazione umana e artistica che con la musica sta creando le nuove generazioni di giovani veneziani”.

 

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MASSIMO CAGGIULA Massimo Caggiula, figlio della flautista e direttrice di coro Francesca Seri e del violista Vincenzo Caggiula, ha iniziato a studiare pianoforte da quando aveva 5 anni presso l’Accademia Giuseppe Verdi con Carla Talamini come insegnante. Sta seguendo anche dei master di perfezionamento col pianista Olaf Laneri (vincitore del Premio Busoni). Massimo si è classificato primo al Concorso musicale Città di Palmanova del 2015, primo al Concorso Città di Venezia, giovani pianisti, del 2016, primo al Concorso internazionale Diapason d’oro di Pordenone del 2018 e ancora primo nella sezione musica da camera del Concorso “A tutto flauto” del 2018. Ha conseguito le certificazioni del Trinity College London per i grades 4, 5 e 6 con alte votazioni che gli hanno permesso di risultare promosso con “distinction”. Nel 2019 è stato insignito del premio London Exhibition Award per la migliore esecuzione durante un esame Trinity del 2018.

CHIARA DELAINI Chiara Delaini inizia a suonare il flauto traverso all’età di undici anni nelle scuole medie Paolo Caliari di Verona sotto la guida di Stefano Maffizzoni, successivamente entra al Liceo Musicale Carlo Montanari di Verona dove si forma con Marcello Barberi. Diplomata, si sposta a Venezia dove studia all’Accademia di Musica Giuseppe Verdi con l’insegnante Francesca Seri, la quale la prepara agli esami di ammissione al Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia e alle Certificazioni Trinity. Nel 2016 viene ammessa agli studi del Conservatorio Benedetto Marcello sotto la guida della professoressa Monica Finco e continua i suoi studi attualmente con l’insegnante Federica Lotti.

L’ACCADEMIA MUSICALE GIUSEPPE VERDI ha sede a Venezia. Fondata il 5 novembre 1994, l’Associazione ha l’obiettivo di diffondere la cultura musicale e porsi come punto di riferimento nel panorama della didattica musicale rivolta in special modo ai giovanissimi, in particolare a livello propedeutico e divulgativo.  Negli anni l’Accademia è riuscita a proporre corsi individuali e collettivi e proponendo percorsi di qualità ed iniziative di alto livello.  Molteplici le attività poi rivolte alle scuole, dall’infanzia sino alla secondaria di primo grado, inclusi i progetti Asl (Alternanza scuola lavoro). Nel triennio 2016-2019 ha organizzato più di 120 iniziative musicali tra concerti e saggi musicali, 3 edizioni del concorso nazionale “ A tutto Flauto”, 8 workshop e masterclass estive, 9 spettacoli e saggi presso il teatro Goldoni, e partecipato con i propri soci ad una ventina di iniziative organizzate da altre realtà nel Veneto. L’Accademia è inoltre centro autorizzato per rilasciare le certificazioni musicali del Trinity College of London.

I PREMI VINTI Tra i prestigiosi riconoscimenti annovera il terzo posto al concorso cultura indetto dal comitato olimpico di Sochi nel 2014 con “Il Gatto Zorba e la Gabbianella fortunata”, nel 2016 il primo premio al concorso internazionale di composizione M. Ravel per la composizione “Dulcinea” con “Tra fantasia e realtà. Le avventure di Don Chisciotte” e il recente 2° premio al concorso “PRIMO” per il musical inedito in lingua originale “Cinema Future Show” nel 2018.  Non solo, due allievi dell’Accademia italiani hanno ottenuto l’ambito “Premio per l’Exibition Awards 2018”, riconoscimento che nessun italiano aveva finora ottenuto.