L’OROLOGIO DELL’IMPRENDITORE PREMIATO ALLA BORSA DI MILANO COME ECCELLENZA DELL’ANNO

KEYUM APRE A MIRA, E’ BOOM DI RICHIESTE PER IL SOFTWARE DELLA DIETA PERFETTA

E’ un brevetto europeo, propone 15 mila ricette: forte richiesta anche nel Padovano. Il titolare, Paolo Braghin: “Abbiamo schedato settemila alimenti, riusciamo a proporre diete personalizzate ed equilibrate rispettando i gusti, le esigenze dei clienti in base al proprio stile di vita”. Il contributo dell’università di Bologna

 

L’idea è semplice: ognuno può mangiare quello che gli piace. Con una precisazione. Se non vuoi ingrassare o metterti nelle condizioni di aggravare le tue condizioni di salute con comportamenti poco sani, allora devi stare attento. La novità adesso è che, grazie ad un sofware, ognuno potrà mangiare quello che vuole, ma seguendo l’algoritmo, che magari, nonostante tu sia in dieta, ti permette una sana torta al cioccolato con panna e un primo piatto sfizioso.

È nato a Rovigo il “metodo Keyum®”, grazie al supporto di un software nutrizionale che si basa sulla scomposizione bromatologica, scienza che studia la composizione chimica, le alterazioni e la conservabilità delle sostanze alimentari. In sostanza, sono state catalogate le etichette alimentari di settemila alimenti, reperibili sullo scaffale del  supermercato, ed elaborate oltre quindicimila ricette diverse. Un esempio? Non troverete “un biscotto” ma la tipologia di biscotto di quella marca che vi piace. Il motivo è semplice: la composizione chimica di ogni prodotto cambia di marca in marca.

Un software che negli ultimi cinque anni ha prodotto circa diecimila piani alimentari e che è sempre più richiesto nel Veneziano e nel Padovano. Per questo, il titolare dell’azienda Paolo Braghin ha deciso di aprire una nuova filiale nel Veneziano, precisamente a Marano di Mira in via Caltana 4f. “Registriamo una crescita esponenziale dell’interesse per il nostro metodo”, spiega il fondatore Paolo Braghin, imprenditore dal 1994 ed ex titolare di un centro fitness e tuttora atleta agonista. “In particolare nell’area tra il Veneziano e il Padovano molti atleti e molte persone comuni ci chiedono consulenza. Di qui la decisione di aprire la nuova filiale”.

Il software nutrizionale Keyum® è in grado di elaborare piani alimentari sulla base del modello alimentare mediterraneo e grazie ad un calcolo esatto di tutti i componenti contenuti negli alimenti e nelle ricette: è possibile costruire una dieta personalizzata e su misura. In pratica, l’algoritmo viene impostato con la quantità giornaliera di carboidrati, proteine, grassi e ogni altro nutriente. Poi incrocia questi dati coi cibi scelti e emette come output il menù. “Chi l’ha detto che chi inizia una dieta deve dimenticare le tipicità locali, come Baicoli veneziani, cansuziei, bigoli, riso e bisi, polenta?”, incalza la dottoressa  Elisa Mancini, biologa nutrizionista, responsabile scientifica della piattaforma. “Mantenendo in un primo approccio ciò che più ci piace si  garantirà il risultato senza troppe fatiche; ciò è possibile grazie ad una scomposizione dettagliata e minuziosa di tutti gli alimenti che introduciamo nella giornata”.

Grazie alla revisione scientifica effettuata un paio di anni fa con l’università Alma Mater di Bologna, il software nutrizionale è stato implementato, basandosi esclusivamente su contenuti presenti in pubblicazioni scientifiche internazionali di elevato profilo, con mappe di incompatibilità alimentari per allergie ed intolleranze scientificamente dimostrabili ma anche in presenza stati patologici come ad esempio i disturbi del tratto digerente.

Ufficio Stampa Velvet Media / press@velvetmedia.it

 

KEYUM IN PILLOLE Il metodo Keyum® è stato inventato da Paolo Braghin, il quale ha messo a punto  con l’aiuto di una commissione medico-scientifica un software, unico in Europa, che definisce la dieta su misura mantenendo nel menù i piatti preferiti grazie ad una scomposizione bromatologica di settemila cibi e quindicimila ricette in continuo aggiornamento. Le sede centrale è a Boara Polesine, in provincia di Rovigo, ma ci sono uffici operativi anche a Bologna, a Valli di Chioggia e a Mira, nel Veneziano. La società è nata nel 2013, ad oggi vi lavorano nelle varie sedi una decina di persone. Nel corso degli anni, ha elaborato migliaia di diete per oltre diecimila persone, nel tre quarti dei casi per il mondo femminile. Tra chi segue il metodo, alcuni sportivi famosi nel territorio veneto: citiamo i triatleti Nicola Battocchio, Omar Bertazzo e Michele Aglio; i ciclisti Marcello Pavarin, Liam Bertazzo e Filippo Fortin; ma anche il rugbista Nicola Quaglio e gli atleti di Judo-Karate-Taekwondo Gabriele e Gianni Guglielmo. Dal punto di vista medico-sanitario, grazie alla revisione della piattaforma, che è stata effettuata in collaborazione con docenti dell’università Alma Mater di Bologna, il software è in grado di elaborare programmi nutrizionali anche in presenza 24 allergie ed intolleranze e 18 stati patologici, funziona ad esempio per attenuare e ridurre drasticamente i sintomi del reflusso gastrico, del gonfiore addominale, della stipsi e di alcune forme di mal di testa.

RISTORANTI DEL RADICCHIO, LA STAGIONE INIZIA ALLA PASINA

Fino al 25 novembre menù degustazione dedicato ai radicchi della Marca Gioiosa. L’esordio con Miss Veneto, ecco i piatti in degustazione

 

È arrivato il grande gelo nella Marca Trevigiana e la stagione del radicchio entra nel vivo. Dopo l’anteprima all’Hotel Fior, decolla la rassegna “A tavola nei ristoranti del radicchio” che unisce i migliori ristoranti trevigiani, con un paio di puntate fuori provincia nel Bellunese e nel Veneziano. L’esordio tocca questa settimana allo storico ristorante “Alla Pasina” di Dosson di Casier, che fino al prossimo 25 novembre proporrà ogni giorno menù degustazione dedicato ai radicchi della Marca Gioiosa.

Un’occasione perfetta per provare le delizie di un ristorante che si sta distinguendo grazie alla gestione di Simone Pasin, figlio dei titolari, che con la sua lungimiranza e passione per i vini unite alla decisione di far partire una Academy culinaria ha fatto fare il salto di qualità ad una attività che nata nell’agosto del 1977. Fu allora infatti che suo padre, Carlo Pasin e la mamma Teresa (soprannominata “Pasina”, appunto: e da qui il nome) decisero di aprire la prima osteria. All’inizio si vendevano solo ombrette e cicchetti. In questa terra viveva Giuseppe Maffioli che di Carlo era amico e confidente, tanto che lo definì in un suo libro “Cucina d’amore per chi sa amare la cucina”. Nel settembre del 2000 con l’aiuto del figlio Simone (oggi responsabile sala-cantina), della figlia Nicoletta (chef cucina) il ristorante è stato spostato in una casa rurale di fine Ottocento.

Ed è qui che è stata proposta con una cena di gala, alla presenza di Miss Veneto Diletta Sperotto, per proporre in anteprima il menù che questa settimana sarà possibile degustare. Dopo l’aperitivo di benvenuto nella sala al primo piano del ristorante con il metodo classico brut riserva da uve Chardonnay Alfredo Barollo e il Prosecco brut docg di Conegliano e Valdobbiadene della Tenuta Santomè gli ospiti si sono spostati nella sala principale, arredata per l’occasione con spettacolari candele. Qui è stata servita la cena. Come antipasto cestino di girello di manzo fassona affumicato con radicchio di Castelfranco, cilindro di robiola di capra e marmellata di radicchio e miele. Ma anche tortino di zucca, patate e radicchio di Treviso con crema di topinambur, entrambi i piatti accompagnati da uno Chardonnay Igt della Tenuta Santomè. La scelta dei primi piatti è stata l’occasione per valorizzare il fiore d’inverno: risotto con radicchio di Treviso, zucca e pistacchio, mantecato con Piave vecchio; ravioli ripieni di radicchio Treviso e ricotta di pecora con crema di formaggi d’alpeggio. Entrambe le pietanze sono state abbinate al Frater Rosso, un Merlot doc Piave dei fratelli Barollo. Infine, il trionfo della carne con il filetto di manzo su lettino di radicchio brasato con salsa al vino rosso e ciuffetto di porro fritto, esaltato da Frank, il Cabernet Piave doc di Barollo. Caffè e dolce, con la celebre torta delle miss al cioccolato, velo di zucchero e amarena valorizzati ancora da uno spumante di Santomè, il Prosecco Doc extra dry.

Inizia così la rassegna gastronomica dei Ristoranti del Radicchio. Le luci dei riflettori si accenderanno la prossima settimana, dal 26 novembre al 2 dicembre, sul ristorante Albertini di Visnadello di Villorba; dal 3 al 9 dicembre appuntamento alla Locanda San Lorenzo di Puos d’Alpago, nel Bellunese; dal 7 al 13 gennaio al ristorante San Martino di Scorzè, nel Veneziano; dal 21 al 27 gennaio Al Migò di Treviso; dal 28 gennaio al 3 febbraio al ristorante da Gerry a Monfumo (la serata di gala è programmata per il primo di febbraio); infine dal 4 al 10 febbraio all’Antico Podere dei Conti di Sant’Anna di Susegana. Del gruppo fanno parte anche Agostini Ricevimenti e Dolcefreddo Moralberti di Maserada sul Piave.

CONSORZIO RISTORANTI DEL RADICCHIO Nasce negli anni Settanta come Gruppo di Ristoratori avente per obiettivo principale quello di promuovere i prodotti del territorio trevigiano, il radicchio su tutti. Da Alfredo el toulà, alle Grazie, Dino Marchi, Righetto, L’incontro, Alla Corte, Le Beccherie, Tamburello, da Marian, Monreal, sono i nomi di chi per un po’ ha percorso un tratto di strada insieme e nel Gruppo condividendone lavoro e successi, poi la svolta: una ventina di anni fa nasce il Consorzio Ristoranti del Radicchio che attualmente è composto dai ristoranti Fior, Pasina, Agostini, Albertini, da Gerry,  San Lorenzo,  San Martino, Antico Podere dei Conti, al Migò, Dolcefreddo Moralberti. Il Consorzio ha attivato da una decina d’anni una collaborazione con la casatella che ha acquisito la denominazione DOP il 2 giugno 2008.

 

DAL PROSECCO A TRUCKPOOLING, COSI’ LOGISTIC NET SFIDA I GIGANTI DELL’E-COMMERCE

el Vicentino uno dei poli logistici più importanti del Triveneto. Le specializzazioni: dal fashion alla cosmesi, dall’editoria alla ricambistica. L’amministratore delegato, Matteo Vaccari: “Le sinergie con Bracchi Group ci stanno offrendo opportunità di business incredibili”. Le eccellenze green e i magazzini 4.0 che funzionano via wi fi

 

Settantacinquemila metri quadri di magazzino. Tre sedi diverse tra il Vicentino e il Padovano. La capacità di spedire oltre un milione di colli all’anno in tutta Europa, dal Prosecco alle griffe dell’alta moda, passando per ricambista, libri e cosmetici. È questo il ritratto di Logistic Net, azienda con sede a Bassano del Grappa che si sta imponendo all’attenzione nazionale come uno dei poli logistici più innovativi e in crescita, anche in forza della recente acquisizione da parte del gruppo Bracchi. L’amministratore delegato dell’azienda è Matteo Vaccari. “L’azienda è nata quasi per scommessa da tre amici”, dice. “Da allora sono passati 12 anni e siamo cresciuti in maniera esponenziale diventando una realtà a cui molti guardano anche per le specializzazioni che siamo riusciti a perfezionare. Tutto grazie a standard di servizio elevati e a magazzini 4.0”.

 

IL PROSECCO L’eccellenza di Logistic Net è testimoniata dalla leadership nel mercato del Prosecco Docg. Appena finito l’imbottigliamento, Logistic Net gestisce lo stock a magazzino a temperatura controllata, eseguendo tutte le lavorazioni necessarie (cerallaccatura, sigillatura, etichettatura, creazione espositori e quanto altro possa servire) e infine si occupa della parte distributiva, ovunque nel mondo, grazie anche alla qualifica di “deposito fiscale” con certificazione AEOF. Ad oggi viene gestita la movimentazione di oltre venti milioni di bottiglie di vino e circa dieci milioni di bottiglie di birra. Tuttavia le difficoltà delle aziende sono collegate spesso più all’e-commerce che non alla movimentazione dei pallet interi. Ormai i clienti sono abituati ad ordinare online magari sei bottiglie differenti, e come su Amazon, per esempio, a ricevere in casa propria tutto in poche ore: un target difficilissimo da soddisfare. Logistic Net evade il 98% degli ordini ricevuti entro le ore 14 già nello stesso giorno.

TRUCKPOOLING Per rispondere alle esigenze di consegnare ai privati è nato Truckpooling.it, sito comparatore e creatore di spedizioni che permette di scegliere il miglior corriere per convenienza o servizio, sia in Italia che all’estero. La piattaforma è stata sviluppata in versione “mobile” per un veloce uso anche su smartphone o tablet. Sono stati poi inseriti una serie di servizi accessori: l’assicurazione della merce trasportata o il pagamento in contrassegno anche all’estero, utile per chi, ad esempio, compra online e vorrebbe pagare al momento del ricevimento. Senza dimenticare la novità assoluta dei punti di ritiro o raccolta: chi non può attendere il corriere a casa può consegnare o ritirare il proprio pacco in uno dei tanti esercizi convenzionati, dal tabacchino al bar. La forza di Truckpooling è l’offrire un costante servizio di assistenza, spesso carente o addirittura nullo nelle varie proposte low cost.

IL MAGAZZINO AUTOMATIZZATO Logistic Net riesce a mantenere alti standard anche grazie ad un moderno magazzino automatizzato di tipo shuttle, per una capacità di circa quattromila posti pallet, il più grande nel Veneto. Si tratta di una struttura dove i pallet vengono posizionati e prelevati grazie a “navicelle” controllate via wi-fi da tablet. Si tratta di un sistema di stoccaggio intensivo nel quale una navetta con motore elettrico si sposta su binari all’interno dei canali di stoccaggio, sostituendo le tradizionali scaffalature portapallet ed i carrelli elevatori, riducendo notevolmente i tempi di manovra e consentendo il raggruppamento delle referenze per tunnel. Un solo operatore può in questo modo movimentare contemporaneamente fino a quattro navette, che hanno una autonomia di dieci ore l’una, si muovono ad una velocità di novanta metri al minuto e possono gestire tipologie di pallet di diverse larghezze e dimensioni. Le navette collocano il carico in modo intelligente mediante sensori di rilevamento, eliminando gli spazi vuoti nei tunnel di stoccaggio.

FASHION, LA STIRERIA E LE CONSEGNE IMPOSSIBILI Logistic Net ha anche un servizio di stireria a Tombolo, nel Padovano: qui l’azienda sviluppa servizi di logistica integrata con le attività di stiro, controllo qualità e ricondizionamento capi. La location si sviluppa su una superficie di diecimila metri quadrati e gli impianti di produzione sono capaci di imbustare 3.900 capi all’ora e lavorare 25.000 capi al giorno. Il tutto in un distretto strategico, quello del Padovano, collegato alla Riviera del Brenta con la propria storia di produzione di capi e di calzature di alta gamma che consentono di mantenere alto il valore del “made in Italy” in tutto il mondo. Nello specifico la gestione inizia dopo lo scarico dai camion: i capi vengono divisi per modello, taglia e colore prima di essere estratti dalle loro buste, stesi sugli appendini e controllati. Quindi è il momento della stiratura, che avviene in un tunnel a quattro camere: un sistema di trasporto automatico conduce i capi nel tunnel dove, attraverso getti di vapore e l’azione di pressione di alcuni rulli, vengono stirati e ricondizionati con un trattamento igienizzante e deodorante, poi lasciati ad evaporare e ad arieggiare. Infine, si procede con la fase di imbustatura, re-packaging e messa a stock per la consegna finale al negozio o al privato in caso di ordini e-commerce.

AZIENDA GREEN Logistic Net è una delle prime aziende italiane ad utilizzare veicoli “pure electric”. Grazie all’accordo con Etropolis, società specializzata in mobilità green, per le movimentazioni interne e tra i vari magazzini: l’azienda sta utilizzando gli scooter elettrici “Retrò Lithium” e le e-bike modello “Urban”. L’utilizzo di questi veicoli permette ai dipendenti dell’azienda bassanese di muoversi all’interno dei magazzini con velocità, sicurezza ed efficacia, a costo zero e soprattutto senza alcuna emissione inquinante. Ma il magazzino di Logistic Net è “green”, oltre che per la mobilità, anche per quanto riguarda i carrelli elevatori e i transpallet che sono dotati di una nuova tecnologia di batterie con ricarica degassing, e quindi atossici. Senza dimenticare che l’utilizzo degli shuttle per la gestione dei pallet garantisce una riduzione molto significativa delle immissioni.

LIBRI E COSMETICA A SCHIO A settembre di quest’anno Logistic Net ha deciso di ampliarsi e di creare un nuovo polo logistico. Questa a volta a Schio (nel Vicentino). Un magazzino di 15.000 metri quadrati, già preso a modello per la gestione della spedizione di prodotti per la cosmesi, dagli shampoo alle tinte per capelli, passando per creme e altri prodotti di bellezza. Ma non solo: l’altro segmento di azione è legato all’editoria dei libri illustrati di alta qualità che hanno bisogno di precisione, cura nel packaging e velocità di distribuzione. Dal nuovo magazzino si consegnano libri e cosmetici in tutta Europa, con ritmi di oltre tremila colli al giorno, ossia 35 milioni di pezzi movimentati in un anno.

 

LA STORIA DI LOGISTIC NET Logistic Net nasce nel 2006 a Mussolente, nel Vicentino. Nel corso degli anni sono stati effettuati vari traslochi per arrivare a gennaio 2015 nell’headquarter di Bassano del Grappa e complessivamente a otto magazzini: da meno di mille metri quadri di area coperta l’azienda è passata ad oltre settantamila. Dieci anni fa vi lavoravano solo i tre imprenditori fondatori, oggi sono operative più di cento persone tra collaboratori e dipendenti. L’azienda, specializzata nella logistica in outsourcing, gestisce circa 2.500 ordini al giorno, movimentando un milione di colli e venti milioni di bottiglie all’anno. Le specializzazioni sono il segmento fashion e le strategie di logistica in outsourcing, con gestione per il cliente dalla fase di acquisto on line alla consegna a domicilio.

GRUPPO BRACCHI La storia del polo logistico di Bassano del Grappa e di Logistic Net passa anche attraverso una serie di acquisizioni. Nel 2011 Logistic Net viene partecipata da Bas Group entrando a far parte di un gruppo di cinque aziende: Bassanosped, Il Corriere, Ribosped e Bas Express. Queste aziende coprono coi loro servizi l’intera supply chain logistica, dal magazzinaggio al trasporto. In tutto, vi lavorano circa 250 persone per un fatturato di circa 35 milioni di euro. Da metà maggio del 2018 Bas Group è stata a sua volta acquisita da Bracchi, società con sede in provincia di Bergamo, leader nella logistica tecnica nel settore degli ascensori, scale mobili, macchine agricole e movimento terra, componentistica elettromeccanica, nella farmaceutica e nella cosmesi; gruppo che nel 2017 ha registrato un fatturato di oltre 90 milioni di euro ed occupato circa 220 dipendenti nelle quattro sedi in Italia, Polonia, Slovacchia e Germania.

GIORNATA MONDIALE DEL DIABETE, ECCO COME FRENARLO

Il 14 novembre focus mondiale su questa grave patologia. Aurora Modeo, biologa nutrizionista del team scientifico Keyum: “Un’alimentazione bilanciata e un controllo della formulazione dei pasti rappresentano la cura essenziale del diabete di tipo 2 e un fondamentale supporto alla terapia farmacologica nel diabete di tipo 1”

 

Dal 1991, il 14 novembre di ogni anno, si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale del Diabete, istituita dall’International Diabetes Federation e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Lo scopo è quello di sensibilizzare e di informare l’opinione pubblica sul diabete, una patologia grave e diffusa che può essere prevenuta e curata grazie all’adozione di un corretto stile di vita nel caso del diabete di tipo 2, combinato con interventi farmacologici nel diabete di tipo 1.

Nel 2017, in Emilia-Romagna oltre 244 mila persone hanno avuto una diagnosi di diabete 1; tale patologia e le complicanze ad essa associate sono, ancora oggi in Regione un’importante causa di ricovero ospedaliero. Nello stesso anno, nella Regione Veneto, circa 300 mila individui hanno avuto una diagnosi di diabete, di cui circa 15.000 di diabete tipo 1 e la maggior parte dei rimanenti, una diagnosi di diabete tipo 2. Accanto a questi casi, si stima che circa 100 mila persone hanno la malattia senza saperlo.  Tale patologia cronica è in costante crescita, in particolare nel Veneto, ogni anno si registrano 200 nuovi casi di diabete tipo 1 e 20 mila di diabete tipo 2.

Sull’argomento interviene la dottoressa Aurora Modeo, biologa nutrizionista del team scientifico Keyum, un software unico in Europa che definisce la dieta su misura senza rinunciare ai propri piatti preferiti: “In condizioni normali la glicemia misurata sul plasma venoso, dopo almeno 8 ore di digiuno, deve essere inferiore a 100 mg/dl; valori uguali o superiori a 125 mg/dl consente di formulare una diagnosi di diabete; valori compresi tra 100 e 125 mg/dl definiscono una condizione non di diabete ma “anomala glicemia a digiuno”, o pre-diabete. Il diabete di tipo 2 – sottolinea l’esperta- oltre che differire sostanzialmente da quello di tipo 1, si manifesta il più delle volte in maniera improvvisa con un marcato aumento della sete, l’eliminazione di una maggiore quantità di urina, una perdita di peso più o meno marcata malgrado l’aumento della fame e dell’apporto calorico e una riduzione della forza fisica“.

Il diabete di tipo 2, talvolta, non viene diagnosticato al suo insorgere per l’assoluta mancanza di ogni sintomatologia. Si calcola infatti che almeno un terzo di tutti i pazienti diabetici non sappia realmente di esserlo e giunge alla diagnosi solo dopo l’insorgenza di una complicanza come, per esempio, un infarto del miocardio, un ictus o dopo l’esecuzione di test di routine. Lo screening per la diagnosi di diabete e pre-diabete dovrebbe essere effettuato in tutti i soggetti adulti, anche se privi di sintomi, qualora siano in sovrappeso e portatori di uno o più fattori di rischio come ipertensione (valori uguali o superiori a 140/90 mm/Hg), iper-trigliceridemia (maggiore a 150 mg/dl), pregresse malattie cardiovascolari.

“Intraprendere una dieta controllata e sana – spiega la biologa nutrizionista  – serve soprattutto a mantenere sotto controllo il livello di zucchero nel sangue mediante un corretto apporto di tutti i nutrienti necessari alla salute dell’organismo. Non a caso, le linee guida internazionali International Diabetes Federation Guideline Development Group, suggeriscono di intraprendere diete a basso indice e carico glicemico per ottenere un miglior controllo dei valori glicemici. Fondamentale è valutare il carico glicemico del pasto, parametro che stabilisce l’impatto dell’alimento o della ricetta sulla glicemia e il conseguente rilascio di insulina nel sangue grazie alla combinazione dell’indice glicemico e della quantità di carboidrati presenti nell’alimento o nella ricetta. Keyum grazie al supporto di una commissione medico-scientifica e un team d’informatici di alto livello ha implementato il suo software, inserendo i valori dell’indice glicemico e del carico glicemico potenziale per oltre 7000 alimenti reperibili in commercio e per 15000 ricette. Il biologo nutrizionista con il supporto del software Keyum® indica il carico glicemico potenziale di ogni singolo pasto (colazione, spuntino, pranzo, merenda, cena) inserito nel piano nutrizionale personalizzato elaborato per ogni cliente. Risulta quindi un approccio di elevato interesse funzionale al mantenimento della salute sia dei pazienti affetti da diabete mellito di tipo 2, obesità, sindrome metabolica, ma anche diretto a persone in salute come importante strumento di prevenzione di patologie future. Per tutti i soggetti non diabetici, la maggior conoscenza della malattia potrebbe ridurre ed evitare i rischi ma anche favorire una migliore gestione del carico glicemico dei pasti determinando grandi giovamenti per la propria salute”.

Un’alimentazione bilanciata – conclude la dottoressa Modeo – e un controllo della formulazione dei pasti rappresentano la cura essenziale del diabete di tipo 2 e un fondamentale supporto alla terapia farmacologica nel diabete di tipo 1″.

 

KEYUM IN PILLOLE Il metodo Keyum® è stato inventato da Paolo Braghin, il quale ha messo a punto  con l’aiuto di una commissione medico-scientifica un software, unico in Europa, che definisce la dieta su misura mantenendo nel menù i piatti preferiti grazie ad una scomposizione bromatologica di settemila cibi e quindicimila ricette in continuo aggiornamento. Le sede centrale è a Boara Polesine, in provincia di Rovigo, ma ci sono uffici operativi anche a Bologna, a Valli di Chioggia e a Mira, nel Veneziano. La società è nata nel 2013, ad oggi vi lavorano nelle varie sedi una decina di persone. Nel corso degli anni, ha elaborato migliaia di diete per oltre diecimila persone, nel tre quarti dei casi per il mondo femminile. Tra chi segue il metodo, alcuni sportivi famosi nel territorio veneto: citiamo i triatleti Nicola Battocchio, Omar Bertazzo e Michele Aglio; i ciclisti Marcello Pavarin, Liam Bertazzo e Filippo Fortin; ma anche il rugbista Nicola Quaglio e gli atleti di Judo-Karate-Taekwondo Gabriele e Gianni Guglielmo. Dal punto di vista medico-sanitario, grazie alla revisione della piattaforma, che è stata effettuata in collaborazione con docenti dell’università Alma Mater di Bologna, il software è in grado di elaborare programmi nutrizionali anche in presenza 24 allergie ed intolleranze e 18 stati patologici, funziona ad esempio per attenuare e ridurre drasticamente i sintomi del reflusso gastrico, del gonfiore addominale, della stipsi e di alcune forme di mal di testa.

DAL MUSETTO AL TIRAMISU’, ECCO I 10 PIATTI DEI 10 CHEF. MERCOLEDI AL BHR CENA DI GALA PER SOLIDARIETA’

Inizia la stagione del Radicchio d’Oro. I vincitori saranno annunciati durante l’evento pro-Atlantis. Ultimi posti disponibili per la cena: ad ogni piatto sarà abbinato il suo vino

 

Ormai è tutto pronto per una delle cene più attese dell’anno enogastronomico trevigiano. “Dieci chef, dieci vini, dieci anni”. E’ questo il leitmotiv della la cena di gala, che si svolgerà mercoledì 7 novembre alle ore 20.00 e avrà come cornice lo splendido BHR Treviso Hotel. Ospite speciale della serata Marco Valletta che premierà i due vincitori della Tiramisù World Cup, il giusto dessert per questa serata speciale all’insegna del gusto e soprattutto della solidarietà.

Per l’occasione, i ristoratori del Radicchio presenteranno le loro migliori preparazioni. Ad ALBERTINI sarà affidato l’aperitivo di benvenuto con fritto di pesce e verdurine Le Papere; abbinato il vino Sauvignon Blanc, IGT Veneto 2016, Tèrio Le Uve. PASINA proporrà un risotto con Radicchio di Treviso e ragù di cortile, biscotto di parmigiano con robiola e radicchio con olio al melograno, supposte Pasina (panino a forma di supposta con acciuga) in abbinamento al Brut Rosè Santhomas metodo charmat dell’azienda agricola Santomè di Biancade. SAN LORENZO servirà invece pasta croccante con funghi, ricotta del Cansiglio e speck croccante abbinato a Trento DOC, 1763 Riserva, Cesarini Sforza. DA GERRY servirà invece la trevigiozza in tempura con gel di uva fragola e la crema di radicchio con nocette di vitello, cruditè di trevigiano e grattugiata di tartufo nero assieme ai calici della Cantina Amadio di Monfumo e della cantina Merlo di Cavaso col suo rosso. Ci sarà poi anche BEPPE AGOSTINI con il suo pastin di coniglio e radicchio castellano, pane di noci e trevigiano, salsa di gialet abbinato a Rosa Sass del Mura Dolomiti IGT (Pinot nero vinificato in rosa, fermentazione sui lieviti). MIGO’ invece delizierà i presenti con il suo Musetto al radicchio croccante con sgombro in oliocottura, nuvola di rafano e crema di patate del Montello abbinato a Lison classico DOCG 2017, Mulin di Mezzo, di Annone Veneto, nel Veneziano. La DIVINO OSTERIA TREVIGIANA si metterà in luce con la sua battuta di manzo d’alpeggio con nuvola di riso al radicchio e maionese di soia all’arancia, elegantemente abbinata a Cantina 47 Anno Domini. Ancora, SAN MARTINO proporrà lo speck speziato di razza, chutney  di radicchio, soffice di sedano e ginepro abbinato al vino rosso Vecchio Grion 2015 dell’azienda Vinicola Balan di Trebaseleghe. Ci sarà poi l’epopea dei dolci con MORALBERTI e la sua Torta fichi e noci e il Tiramisù al radicchio; ancora l’ANTICO PODERE con il suo gelato al mais, curcuma e lonza su crema di grana e liquirizia Mikawa, tartufo e petali di trevisano. Infine, LINO STRAMBI saluterà tutti coi cocktail finali della distilleria Bonaventura Maschio abbinati al Prosecco DOC e Treviso millesimato extra dry di Viticoltori Ponte.

Il progetto che sta impegnando Atlantis in questi mesi, e a cui andrà parte del ricavato della serata, porta un nome bello ed evocativo: “Buoni amici social street”. Si tratta di un progetto di co-housing per persone con disabilità che consisterà nella ristrutturazione di un appartamento di Castelfranco Veneto con l’obiettivo di renderlo accessibile e adatto per persone con disabilità. Una casa che diventerà per alcuni ragazzi, che ora frequentano il Centro Atlantis, un’occasione di autonomia, di realizzazione personale, di inclusione sociale, di creazione di relazioni fuori e dentro l’appartamento.

SCHEDA EVENTO 10 chef, 10 vini, 10 anni per la solidarietà. Mercoledì 7 novembre, ore 20.00. Ingresso 45 euro, in omaggio il calice per la degustazione dei vini. Il Bhr Hotel è in via Postumia castellana 2, 31055, a Quinto di Treviso. Per informazioni e prenotazioni: 0422 3730 / info@bassohotels.it

CENTRO POLIVALENTE ATLANTIS Atlantis è un Centro Polivalente che eroga servizi diurni e residenziali alle persone con disabilità del territorio dell’ex ULSS 8. Al suo interno vengono attivati servizi strutturati, secondo modalità organizzative e proposte educative che rispondono a bisogni e a livelli di autonomia diversi delle persone con disabilità. Nello specifico vi sono quattro centri diurni per Disabili (CDD) che accolgono complessivamente 96 persone e un servizio residenziale (RSA) per 24 ospiti. Il Centro Atlantis è gestito dall’ A.T.I. Con…tatto che è costituita da tre cooperative sociali: L’Incontro (capofila), Ca’ Speranza e Il Girasole.

I RISTORATORI DEL RADICCHIO I Ristoranti del Radicchio è un gruppo composto da nove ristoratori delle provincie di Treviso, Venezia e Belluno e vantano tra i loro associati ben due stelle Michelin. L’obiettivo di questo gruppo è diffondere la conoscenza della cucina veneta e in particolare del radicchio nel territorio nazionale. I Ristoratori del Radicchio sono protagonisti di numerose manifestazioni e da questa primavera sono a fianco del Centro Atlantis per raccogliere fondi per sostenere le sue attività. “L’obiettivo del nostro consorzio è quello di promuovere i nostri prodotti e i piatti tipici del nostro territorio ma da aprile, dopo la mia esperienza da volontario presso il Centro Atlantis – spiega Egidio Fior, presidente del Consorzio Ristoranti del Radicchio – abbiamo deciso con i miei colleghi di fare il possibile per aiutare le persone che ho conosciuto in questi mesi a realizzare uno dei loro sogni”.