PFAS E FERTILITA’: SCOPERTO UN POSSIBILE TRATTAMENTO PER RIMUOVERE QUESTE SOSTANZE DALLE MEMBRANE DEGLI SPERMATOZOI

Il professor Foresta: “I PFAS, integrandosi nella membrana degli spermatozoi, non solo alterano la capacità fecondante, ma possono essere iniettati nell’ovocita durante le tecniche di fecondazione in vitro. Abbiamo individuato un possibile trattamento per il lavaggio dei PFAS dalle membrane degli spermatozoi”. La ricerca è stata presentata al Convegno “Natalità e denatalità: fotografie di sviluppo del Paese” organizzato da Federsanità Anci Veneto

 

Quando si parla di PFAS, la maggioranza della popolazione pensa che sia un problema connesso alle aree del Veneto. In realtà, l’inquinamento è diffuso quasi ovunque, a causa dell’esteso utilizzo di queste sostanze in prodotti di uso quotidiano, tanto che si stimano oltre 2000 aree in Europa in cui la loro concentrazione è considerata pericolosa per la salute, con costi sanitari fra i 52 e gli 84 miliardi di euro all’anno.

Tra i principali effetti sulla salute derivanti dall’esposizione ai PFAS, la riduzione della fertilità è certamente uno degli aspetti più investigati a livello internazionale. Già in uno studio del 2019, il prof. Foresta aveva riportato segnali di alterazione dei parametri seminali in giovani diciottenni esposti a elevato inquinamento da PFAS. 

Più recentemente il gruppo del prof. Foresta, in collaborazione con il dott. Andrea Di Nisio e il dott. Luca De Toni dell’UOC di Andrologia e Medicina della Riproduzione dell’Azienda Università di Padova, diretta dal Prof. Alberto Ferlin, ha riportato la presenza di PFAS sulla membrana cellulare degli spermatozoi, con conseguente compromissione della loro capacità fecondante. Tuttavia, se da un lato la fecondazione naturale prevede che lo spermatozoo si spogli della membrana al momento della penetrazione nell’ovocita, prevenendone l’eventuale tossicità, questo non avviene nella fertilizzazione in vitro, esponendo la cellula uovo agli effetti di queste sostanze. “Questi dati sono veramente inquietanti – spiega Foresta – poiché ad oggi non è noto quali possano essere le conseguenze dell’interazione tra PFAS e lo sviluppo embrionale”.

Recentemente è stato ipotizzato l’utilizzo di sostanze in grado di rimuovere i PFAS dalle membrane delle cellule, come ad esempio le ciclodestrine: oligosaccaridi ciclici naturali tipicamente utilizzati come eccipienti naturali per veicolare principi attivi nell’organismo. La loro trascurabile tossicità le porta ad un largo impiego nell’industria cosmetica, farmaceutica e alimentare. Le ciclodestrine però non solo possono essere usate come vettori per il trasporto di sostanze nell’organismo, ma anche come agenti sequestranti. Grazie a queste caratteristiche, le ciclodestrine sono state studiate anche per la detossificazione naturale di sostanze inquinanti, tra cui anche i PFAS, dimostrandosi efficaci già nella bonifica delle acque e in studi su modelli animali esposti a PFAS. 

Al convegno “Natalità e denatalità: fotografie di sviluppo del Paese” che si è tenuto il 9 marzo presso l’auditorium San Gaetano di via Altinate a Padova il prof. Foresta ha presentato nuovi dati sperimentali che dimostrano come le ciclodestrine riescano, in vitro, a rimuovere quasi completamente i PFAS dalle membrane di spermatozoi inquinati da queste sostanze. “Questi risultati aprono nuovi scenari di applicazione clinica nell’ambito delle tecniche di fecondazione assistita, soprattutto per le popolazioni residenti nelle aree esposte ad elevato inquinamento da PFAS.”

2M DECORI, FATTURATO VERSO I 30 MILIONI DI EURO

2M Decori, azienda specializzata nella produzione di accessori per occhialeria, pelletteria e abbigliamento, si avvia a chiudere l’anno con una crescita nel fatturato (stimato) del 25%. Lo scorso anno, infatti, l’azienda aveva chiuso il bilancio a 22 milioni di euro, quest’anno le previsioni portano a quota trenta milioni di euro. Sul fronte occupazione, 2M Decori ha 170 dipendenti capaci di realizzare ogni giorno 230 mila pezzi diversi che finiscono sugli abiti e gli accessori che indossiamo ogni giorno. 

Una crescita che arriva in un momento strategico. Da poco infatti è stata siglata una partnership con FidLock, azienda tedesca specializzata nelle chiusure magnetiche. In queste settimane 2M Decori sta procedendo coi test di laboratorio e le prime campionature, l’obiettivo è chiaro. “Siamo pronti ad entrare nel mercato dell’accessoristica di lusso con un prodotto innovativo”, annuncia la presidente, Sabina Minute. “Fino ad oggi siamo stati solo esecutori, ora proponiamo una linea di chiusure innovative magnetiche e di lusso che il mercato ancora non conosce”. 

Anche per questo nei prossimi mesi l’azienda sarà al centro di una rivoluzione espansiva. “Presto amplieremo gli spazi produttivi, lo sviluppo degli ultimi dieci anni ormai ha saturato tutte le aree a disposizione nell’headquarter di Segusino e nella filiale di Pederobba”, spiega ancora Minute. “Ma ci saranno anche importanti investimenti nella linea di produzione e nella tecnologia aziendale. Contiamo inoltre di assumere una quindicina di persone per gestire i nuovi livelli di produzione”.

Ne beneficerà l’intero gruppo. 2M Decori ha infatti formato una rete di impresa, la MGD, assieme ad altre quattro aziende (Omas, specializzata in occhialeria, 2M Gold nel settore della galvanica, Crisalide nella verniciatura e SM nelle minuterie di precisione) per gestire le risorse umane del gruppo e direzionarle nei vari segmenti produttivi in base ai picchi negli ordinativi. Il gruppo di cui 2M Decori fa parte oggi occupa mediamente 400 dipendenti e realizza un fatturato di 60 milioni di euro; grazie ad un ciclo di lavorazione integrato accompagna i clienti nella realizzazione dei componenti dalla consegna del prototipo fino alla realizzazione delle produzioni in serie. 

STORIA AZIENDALE La storia aziendale del gruppo è iniziata nel 1963 con Pietro Minute che, dopo aver studiato meccanica alle serali, venne arruolato dal “Capitano Zancaner”, uomo carismatico che nel secondo dopoguerra aveva fondato la prima azienda produttrice di occhiali nella zona di Segusino. Pietro creò un proprio laboratorio, poi iniziò a costruire perni per occhiali. Con il tempo il laboratorio si specializzò nelle decorazioni in alpacca, una lega composta di rame, zinco e nichel. Nel 1971 la produzione venne estesa dalle minuterie all’occhiale intero, realizzando montature da vista e occhiali da sole. Negli anni Novanta, il fondatore mise ogni settore in capo ad una nuova società e affidò le aziende alla guida delle sue quattro figlie. Oggi Sabina Minute è presidente di 2M Decori (accessori in metallo) e 2M Gold (trattamenti galvanici), con lei operano il direttore generale Freddy Rossi e il direttore tecnico commerciale Stefano Fontanella; Liana Minute guida Omas (occhiali completi e finiti), Simona Minute dirige SM (minuterie di precisione, saldature e lavorazioni su occhiali e accessori moda) e Martina Minute conduce Mizu (gancini e porta placchette per occhiali). I numeri aziendali del gruppo sono imponenti: i dipendenti sono circa 400, il fatturato ha raggiunto i 60 milioni di euro e la superficie produttiva si basa su oltre seimila metri quadrati nell’headquarter di Segusino, nel Trevigiano (dove c’è una filiale anche a Pederobba); una quindicina di dipendenti lavora nella sede produttiva Gallarate, in provincia di Varese, specializzata in cuciture e pelletterie. 

COME OPERA 2M DECORI L’azienda utilizza macchinari all’avanguardia per realizzare i propri prodotti. Dalla pressofusione di leghe metalliche a basso punto di fusione alle macchine tornio-fresa per lavorare materiali plastici e metalli di vario genere, fino alla coniatura e tranciatura con presse da 400 tonnellate; ci sono poi la fresatura con macchine a controllo numerico fino a cinque assi, l’impianto di pulitura automatico e il reparto dedicato alla galvanica con flash, spessore, nichel-free manuale e automatizzato, fino alla verniciatura e smalti. 

SCHEDA ACCORDO CON FIDLOCK FidLock ha sede ad Hannover, in Germania. Fondata da Joachim Fidler nel 2007, l’azienda è leader mondiale nelle chiusure magnetiche grazie a 269 brevetti che coprono un ampio catalogo di chiusure e di prodotti di consumo, come ad esempio la borraccia per bicicletta. La loro eccellenza è collegata ai brevetti su magneti perfettamente bilanciati che guidano i singoli componenti, facendoli chiudere automaticamente con un clic udibile; il fermo meccanico garantisce una presa sicura. Le due aziende, attraverso la partnership, fondono il know how tedesco alla capacità produttiva italiana. 2M Decori avrà a catalogo tutti i “blocchi” di FidLock e li renderà oggetti di lusso personalizzabili per i propri clienti, scegliendo i migliori materiali sul mercato che le aziende della moda e del lusso cercano.

4+ NUTRITION, GLI INTEGRATORI PER I CALCIATORI DELLA SERIE A NASCONO IN VENETO

A Padova c’è il team che produce gli integratori sportivi che fanno eccellere i campioni. Il titolare, Diego Rossetto. “Lavoriamo con biologi nutrizionisti, siamo stati i primi a portare nel mondo del calcio una formulazione di proteine con probiotici e prebiotici”. Il segreto dell’Omega contro le infiammazioni; aumentano le referenze a catalogo: ora sono 300

 

C’è il runner amatoriale, che vuole solamente riuscire a portare a termine una maratona. C’è il calciatore professionista, che deve esprimere al massimo la propria forza muscolare e la propria tecnica. Ma ci sono anche rugbisti, appassionati di sport e persone che voglio integrare la propria dieta. Secondo una recente ricerca del mensile Il Salvagente, dei 32 milioni di italiani che fanno uso di integratori alimentari, circa 18 milioni li usano tutti i giorni, mentre più di 4 milioni qualche volta al mese. 

A Padova da dieci anni esiste 4+ Nutrition, azienda specializzata nell’integrazione alimentare per atleti professionisti, in particolare del mondo del calcio. A catalogo l’azienda ha circa 300 referenze diverse (+20% rispetto allo scorso anno), di altrettanti prodotti che vengono studiati lungo tutta la filiera: dalla materia prima da cui vengono estratti i nutrienti, fino al packaging finale col quale vengono presentati. Il periodo del Covid ha rallentato le vendite, ma il 2021 dovrebbe concludersi con un fatturato oltre i tre milioni di euro. 

L’azienda, guidata da Diego Rossetto, imprenditore con un passato nell’importazione di integratori alimentari dagli Stati Uniti, che poi ha deciso di mettersi in proprio per meglio controllare la filiera produttiva, oggi ha 12 dipendenti (erano 8 solo due anni fa) e una quindicina di collaboratori che operano su una struttura di 1.800 metri quadri tra uffici e magazzini. Da notare che nello staff un ruolo importante è rivestito dai professionisti nella ricerca e sviluppo, sono assunti anche una farmacista e una biologa nutrizionista per la ricerca delle materie prime e le strategie sulle formulazioni. 

“Siamo stati i primi a portare nel mondo del calcio una formulazione innovativa che unisce le proteine ai probiotici e prebiotici”, dice Rossetto. “Tutta la nostra salute parte dal fegato e conoscendo il microbiota intestinale miglioriamo la salute degli atleti, sia fisica che mentale. Ma tra le novità assolute che proponiamo c’è anche l’integrazione col collagene. I calciatori soffrono sempre ai legamenti e ai tendini, è finita l’era degli antidolorifici. Non va dimenticata l’integrazione con gli Omega, che noi proponiamo con una particolare ricetta di EPA (acido eicosapentaenoico) e DHA (acido docosaesaenoico) estratti da una riserva naturale di pesce in Cile”. 

Per realizzare la propria mission aziendale, 4+ Nutrition si avvale di partnership con gli staff medici delle società calcistiche con le quali coordina piani di integrazione alimentare pensati individualmente per l’atleta. Il coordinatore scientifico dei progetti è un luminare nel settore: Matteo Pincella, nutrizionista della nazionale di calcio dal 2016, con lunga esperienza nella Juve (dal 2012 al 2019) prima di passare all’Inter due anni fa. Padova, Cittadella, Cremonese, Frosinone, Chievo, Parma, Udinese, Genoa, Spal, Spezia, Venezia, Verona, Fiorentina, ma anche formazioni del rugby di élite come le Zebre si sono affidate all’azienda veneta per rendere perfette le performance dei propri giocatori. 

 

BICI CUSTOM E HIGH-TECH REALIZZATE DAGLI ARTISTI DEL TELAIO, NASCE CYBRO

ARTISTI DEL TELAIO, NASCE CYBRO 

Sette modelli di bici, le più avanzate sul mercato (dal Pista alla E-Bike), tutti pezzi unici che fondono tecnologia e design. A Bassano del Grappa Alessandro Graser fonda l’azienda Cybro Industries che creando una nuova fascia premium. Cucendo il telaio sulle misure reali del ciclista

Siamo nella fase finale degli awards di eurobike sia con la N7 sia con il brevetto CBP!

“Andare alla ricerca della versione migliore di sé stessi sapendo di poter contare su quei dettagli capaci di trasformare ogni avventura in esperienza, fino ad esplorare l’ignoto”. 

Questa è la mission di Cybro, azienda fondata da Alessandro Graser in piena pandemia nel Vicentino, con l’obiettivo di progettare, modellare e produrre, personalizzandole, biciclette di fascia premium che rispettino la sostenibilità ambientale, unendo artigianalità e tecnologia. Una visione nata in un piccolo laboratorio sperimentale di 27 metri quadri a Bassano del Grappa, dove venivano svolti restauri e personalizzazioni. L’obiettivo è portare alla massima espressione l’arte della fusione tra innovazione e la tradizione dei telaisti italiani.

Oggi lo staff spazia dal marketing al design, dalla ricerca e allo sviluppo, e si confronta quotidianamente con i migliori fornitori automotive. Da questa intelligenza collettiva e passione comune sono nati sette modelli diversi di biciclette (tra di loro due elettrici): due da percorsi “city”, una “travel” bike, due “road” e altrettante “mountain”. 

I sette modelli realizzati interamente in carbonio, di cui sei accomunati da una trasmissione a cinghia, sono dei pezzi unici, identificabili attraverso un “ID number plate”, una scheda in carbonio che rappresenta in numero di serie e molti altri dati di ogni telaio. Ogni modello è realizzato utilizzando materiali come alluminio EN7075, leghe brevettate, fibra di carbonio e Kevlar. 

Carattere distintivo è che il telaio è progettato completamente su misura per il cliente dopo un attento studio biometrico del ciclista. Sono necessarie almeno otto misure sulla persona per cucire sartorialmente il telaio su misura: altezza, peso, larghezza spalle, altezza di spalla, cavallo, ginocchia, occhio/spalla e lunghezza braccio.

“Per Cybro la bicicletta è una fedele compagna d’avventura e il design è il caposaldo di quel Made in Italy che trasforma l’assemblaggio di una bici in una vera e propria arte”, dice l’amministratore delegato Graser, un 48enne artigiano della pedivella con un background professionale nell’ambiente dell’oreficeria che ha trasportato nella cura per i dettagli nell’ambito bici. “Audacia, sportività ed eleganza sono i tre punti chiave di un’esperienza di ciclismo tecnologicamente avanzata ma al tempo stesso semplice. Per noi è un fattore di identità sociale: Cybro, infatti, è l’acronimo di CYcle BROs, a significare che ogni persona che pedala con noi diventa un fratello che condivide l’avventura”.

Tra le sette sorelle di Cybro, il modello numero sette è quello che meglio di ogni altro rappresenta l’anima aziendale. Una e-MTB che porta il rider ovunque, è la biammortizzata elettrica più aggressiva e tecnologicamente avanzata sul mercato. Con un’estetica brevettata, grazie alla sua geometria che rende telaio e angolo sterzo a metà tra l’enduro e il downhill, “Cybro No.07” può spingere in discesa in totale sicurezza anche grazie alla batteria da 630W (48V), per regalare libertà di movimento sulle lunghe distanze. 

 

UFFICIO STAMPA VELVET MEDIA / press@velvetmedia.it

DIRITTO E-COMMERCE, LEGALBLINK GENERA (AUTOMATICAMENTE) I DOCUMENTI LEGALI PER I SITI INTERNET

Millecinquecento clausole e la competenza di un team di esperti legali. Nasce a Milano LegalBlink, l’azienda che permette alle agenzie web di creare contratti a norma di legge automaticamente, evitando sanzioni fino ai cinque milioni di euro. La partnership con Projectmoon

 

Sono almeno 1.500 le clausole diverse che sono necessarie per muoversi legalmente nel web. Dalle parole nel footer del sito internet fino ai documenti della privacy, passando per ogni altra forma di relazione che l’azienda può avere nel mare del web con gli utenti, in particolare negli e-commerce. Rispettarle tutte, o almeno scriverle correttamente nei vari contratti, che poi devono essere personalizzati di volta in volta, è impresa titanica.

 

In questo segmento di business si è inserito LegalBlink (www.legalblink.it), progetto nato nel 2018 da un team di legali esperti in commercio elettronico, coordinato dall’avvocato Lorenzo Grassano, relatore di master sull’e-commerce e la privacy e legale di riferimento dei primi e-commerce italiani. La sede operativa è a Milano, ma i legali (una decina) che compongono il team hanno lo studio tra Roma, Torino, Bari e Firenze. Ognuno ha la sua specializzazione: Susanna Bianchi segue le questioni legate alla tutela dei dati personali, Selene Galeazzi quelle relative alla tutela dei marchi e Marco Sabani la contrattualistica dei marketplace. LegalBlink è in grado di offrire assistenza legale a prescindere dalla sede del cliente, già da prima del Covid. Infatti, i suoi avvocati offrono consulenza attraverso i più comuni strumenti di video-call (Zoom, Skype, Meet).

 

“La mission di LegalBlink è di porsi come punto di riferimento per web agency, aziende e titolari di siti web, dagli e-commerce ai siti vetrina”, spiega Grassano. “Il nostro generatore di documenti legali supporta le web agency, che trovano un vero punto legale di riferimento per le loro aziende e le esigenze dei loro clienti”. 

 

I risultati non mancano, sono infatti circa 250 le web agency che utilizzano LegalBlink per generare documenti legali e ottenere consulenza legale in favore dei loro clienti. Inoltre, a maggio di quest’anno LegalBlink si è associata a 4eCom, l’associazione che tutela l’ecommerce italiano di qualità. Inoltre, l’azienda è entrata nella galassia di Projectmoon: una partnership strategica per espandere il brand anche in Europa.

 

Tra i servizi più innovativi, spicca il generatore di documenti legali specifico per il mondo e-commerce e digitale: è sufficiente rispondere alle domande del generatore per ottenere il documento richiesto e pubblicarlo sul sito. “Le domande poste dal generatore riflettono l’esperienza dei legali di LegalBlink e servono per ottenere documenti legali a norma di legge”, spiega ancora Grassano. 

 

Per essere sicuri di pubblicare un sito a norma è altresì possibile richiedere che siano gli stessi legali di LegalBlink a generarli. In questo caso si ottiene anche un report sulle eventuali criticità legali da correggere nelle pagine del sito, ad esempio le informazioni mancanti nel footer. Inoltre, è possibile contattare i consulenti su tutte le tematiche legali connesse al mondo digitale ed e-commerce: registrazione del marchio, fiscalità, contrattualistica, contenzioso.

 

“Il valore del servizio di messa in sicurezza legale dei siti e-commerce si apprezza anche considerando le sanzioni che possono essere irrogate per la violazione della normativa sull’e-commerce e la privacy”, conclude Grassano. “Infatti, se viene violata la normativa del Codice del Consumo si rischiano multe da 5.000 euro fino a cinque milioni. La violazione dei dati personali invece può implicare una sanzione pari al 4% del fatturato annuo”.

 

UFFICIO STAMPA PK COMMUNICATION / press@pkcommunication.it

 

I SERVIZI DI LEGALBLINK – SCHEDA DI APPROFONDIMENTO

 

GDPR Con riferimento alla consulenza legale, le richieste più frequenti riguardano il check aziendale in tema GDPR (il Regolamento europeo sulla tutela dei dati personali entrato in vigore in tutta Europa a partire da maggio 2018) e la redazione dei contratti con i partner. Sulla tutela dei dati personali, la necessità più comune è quella di adeguare la gestione dei cookie (i file che vengono installati sui terminali degli utenti) e di redigere una adeguata informativa privacy che permetta l’uso dei dati per scopi di marketing, senza incorrere in reclami da parte degli utenti. In questi contesti, oltre la competenza legale dei consulenti, l’ulteriore elemento di valore risiede nel fatto che gli avvocati parlano lo stesso “linguaggio digitale” delle aziende. Quanti legali sanno cosa sono le API? Le copie cache del sito? Oppure un servizio Saas? Per i legali di LegalBlink questi sono termini utilizzati ogni giorno e la famigliarità nell’uso del vocabolario digitale agevola sicuramente il rapporto con i clienti.

 

SICUREZZA WEB La messa in sicurezza legale dei siti avviene in modo del tutto smart e innovativa: l’utente crea l’account sul sito e indica l’url di riferimento dell’e-commerce, i legali visionano il sito e inviano al cliente i documenti da pubblicare entro tre giorni lavorativi: una tempistica che può essere garantita solo da legali con una comprovata esperienza in ambito e-commerce. In questo contesto, le criticità sulle quali i siti e-commerce risultano più spesso scoperti riguardano la gestione del reso, la garanzia legale e le informazioni legali nelle pagine del sito. Ed è proprio il servizio di creazione dei documenti legali da parte dei consulenti di LegalBlink uno dei più richiesti: senza fare alcunché il cliente riceve in brevissimo tempo i documenti legali. 

 

REGISTRAZIONE MARCHIO Anche il servizio di registrazione dei marchi è molto richiesto. Infatti, ogni e-commerce opera con un proprio brand: un importante asset aziendale che identifica l’azienda agli occhi dei consumatori. Anche questo servizio viene svolto in modo innovativo: l’azienda invia copia del marchio per email e LegalBlink effettua un ricerca a livello Italia o Europa. Poi se sussistono i presupposti, la domanda di registrazione viene presentata telematicamente entro pochi giorni. 

 

Nasce il format “Femme Fit Italia”, la prima palestra solo per donne per combattere il body shaming

L’idea è dell’ex atleta ed imprenditore Matteo Zorzato. Aperta a Mirano, la prima palestra in Italia vietata agli uomini fa il pieno di iscrizioni

 

MIRANO (VE). La palestra è un luogo di allenamento per chi vuole tenersi in forma. Ma anche un luogo di incontro tra persone, unite dalla passione per lo sport e il benessere. Spesso però questo spazio di socialità si trasforma in teatro di episodi imbarazzanti e sgradevoli. Le donne possono diventare palestre bersaglio di eccessive attenzioni da parte degli uomini. Sguardi troppo insistenti, provocazioni reiterate, tentativi di conoscenza a volte troppo pesanti e ripetuti. E tra questi tristi episodi ci sono anche quelli riconducibili al cosiddetto “body shaming”, ovvero la derisione per loro aspetto fisico. In palestra il rischio che queste cose accadano c’è.

 

Per dare alle donne uno spazio di libertà autentica e un ambiente sereno dove potersi allenare, è nato il format “Femme Fit Italia”. La prima palestra ad usufruirne ed adottare il protocollo di dimagrimento è a Mirano (VE). Si tratta di una palestra aperta a sole donne e vietata agli uomini. Non solo un luogo di allenamento, ma lo spazio dove la donna può intraprendere un percorso verso il benessere fisico e mentale, uno spazio protetto dove poter davvero concentrarsi su sé stessi. L’idea è del veneziano Matteo Zorzato, ex atleta professionista DI CULTURA FISICA ED imprenditore. Si tratta di un format di palestra Remise en forme totalmente vietato l’ingresso agli uomini. 

 

La prima sede ha aperto da poco in via Stazione, 119° a Ballò di Mirano, in provincia di Venezia. 

 

Nei primi giorni di apertura (avvenuta a fine maggio in linea con quanto previsto dalle normative anti covid), si sono già registrate decine di iscrizioni. Il programma “SUMMER PROGRAM 90 DAYS” (programma di 3 mesi per il periodo estivo) è andato sold out in poche settimane. Un vero boom di adesioni dunque da parte di donne che hanno trovato finalmente un ambiente protetto e sereno dove potersi allenare. L’idea di una palestra in rosa ha avuto dunque parecchio successo. Tra le iscritte vi sono donne di tutte le età, con corporature diverse e fisici diversi. E ci sono anche parecchie donne musulmane, che potranno praticare palestra in ambiente totalmente femminile. 

 

Al fianco delle iscritte, una quindicina di professioniste del benessere. Anche il personale è tutto al femminile. Non solo allenatrici, ma anche esperte di alimentazione. Alle iscritte sono offerti nel programma settimanale anche corsi specifici di vario tipo, da attività preparto alla ginnastica dolce “anti-age” per le donne di una certa età. Consulenze sull’alimentazione in linea con il protocollo ideato appunto da Matteo Zorzato e un piccolo negozio di integratori alimentari, con professioniste in grado di consigliere le iscritte su come gestire la propria alimentazione. I prodotti in vendita sono tutti naturali (bio e vegani) di alta qualità. Per le tesserate ci sono anche corsi di Yoga, Pilates e ginnastica posturale. 

 

“Ogni donna deve sentirsi libera di essere ciò che si sente senza che nessuno possa per questo giudicarla – spiega Matteo Zorzato, ideatore di Femme Fit – per questo è nata l’idea di una palestra in rosa, vietata all’ingresso degli uomini. A questo si abbina un protocollo di allenamento che prevede 90 giorni di tempo per raggiungere il proprio obiettivo di partenza, con allenamenti corretti e sana alimentazione. Un programma basato sulla costanza nell’allenamento, la continuità e il metodo. E il concetto secondo cui l’eccesso non si allinea al benessere. Abbinando il programma di allenamento ad uno stile di vita sano ed a una alimentazione sana, preferendo alimenti semplici e poco lavorati questo processo di forma fisica è garanzia di successo”. Il metodo di allenamento può essere riassunto nello slogan “Five is the new street”. 5 allenamenti da 50 minuti per 5 settimane, abbinati a sana alimentazione, permettono di raggiungere l’obiettivo di un reale benessere.

Per maggiori informazioni visitare il sito di Femme Fit Italia: https://femmefit.it/ e le pagine Facebook ed Instagram.

IMPAVIDI AWARD, ECCO I DIECI IMPRENDITORI FINALISTI DEL CONCORSO NAZIONALE DELLA TREVISO CREATIVITY WEEK

La Giuria del premio lanciato da Innovation Future School dedicato agli imprenditori che hanno saputo risollevarsi dalla crisi della pandemia, annuncia i dieci finalisti. Gianpaolo Pezzato, ideatore di Impavidi Award: “Sono orgoglioso del grande risultato ottenuto, sono arrivate centinaia di candidature e la rosa dei finalisti è di qualità e spessore. Imprenditori e imprenditrici con alle spalle storie forti che saranno d’ispirazione ed esempio per tutti coloro che si trovano in difficoltà”

 

Successo di partecipazione al concorso nazionale “Impavidi Award”, lanciato da Innovation Future School in occasione della quinta edizione della Treviso Creativity Week che si terrà dall’1 al 7 novembre di quest’anno. Centinaia le candidature per un premio nato da un’idea del founder Gianpaolo Pezzato per dar voce e premiare imprenditrici ed imprenditori italiani che nonostante la pandemia hanno saputo rinascere, reinventarsi o rialzarsi per rispondere ai cambiamenti del mercato, affrontando quindi a testa alta la crisi ed uscendone vincitori.  “Sono orgoglioso del grande risultato ottenuto – afferma Pezzato- sono arrivate centinaia di candidature e la rosa dei finalisti è di qualità e spessore. Imprenditori e imprenditrici con alle spalle storie forti che saranno d’ispirazione ed esempio per tutti coloro che si trovano in difficoltà. Dei veri e propri impavidi”.

Andiamo quindi a conoscere la rosa dei dieci prescelti, imprenditori e imprenditrici impavidi che provengono da tutta Italia. Annapaola Prestia, classe 1979, da Villesse (Gorizia), psicologa, scrittrice, mamma e imprenditrice a sostegno delle famiglie che si occupano di anziani affetti da demenza. Assieme alla socia e storica amica Silvia Fabris ha deciso, in piena pandemia, di reinventarsi fondando una startup S.O.F.I.A che potesse essere un punto di riferimento per gli anziani e i loro caregivers, abbandonando un posto fisso in una cooperativa e dopo che il covid l’ha costretta a chiudere la gelateria che aveva aperto 6 anni prima con suo marito e un caro amico. Ma niente può fermare il sogno di due donne, quando decidono che è ora di realizzarlo, nemmeno un virus. Da Torino invece è la start up “Atelier Riforma” a vocazione sociale costituita nel maggio 2020 con l’obiettivo di favorire la transizione del settore tessile-moda verso un modello completamente circolare e zero sprechi. Le fondatrici sono Elena Ferrero, 28 anni e Sara Secondo, 30. Mentre è da Villorba (Treviso) la “Fondazione Oltre Il Labirinto Onlus” che si dedica ad adulti con autismo che a causa della pandemia sono stati costretti a stare a casa senza poter svolgere il loro lavoro quotidiano di etichettatura di una crema alle nocciole. A giugno 2020 sono ripartiti e grazie all’aiuto degli educatori hanno imparato ad usare i DPI, a mantenere le distanze, a lavorare divisi per turni. Così in poco tempo sono tornati a confezionare i vasetti di “Cuore Fondente”, una nocciolata che vuol dire inclusione, lavoro, vita. Da Pisa arriva Francesco Sani, classe 1978, che attraverso la sua agenzia di marketing Sidebloom (con sede anche a Pisa e a Torino) nel corso della pandemia ha aiutato gratuitamente diversi progetti a nascere (uno su tutti www.aiutiamolascuola.it) e ha realizzato campagne di sensibilizzazione gratuite per sostenere il commercio locale profondamente in crisi. Non solo, abbiamo fatto assieme a due suoi clienti ha ideato e lanciato dei prodotti che sono stati poi in buona parte donati ad ospedali e centri medici. Tra i dieci finalisti c’è anche Linda Scandagliato, impavida fondatrice veneziana del progetto “Che Buono Mamma!”, una community italiana composta da mamme e giovani che amano fare della loro passione per la cucina un momento di condivisione e convivialità. La redazione è composta 9 persone, affiancata da un gruppo di autrici appassionate e food blogger da tutta Italia. Attraverso golose ricette, il blog di consigli, i corsi da mamma-a-mamma, i webinar con esperti e presto i suoi eventi in presenza, “Che buono mamma!” desidera avvicinare la cucina alla famiglia. Si chiama invece “Design per la persona” il progetto della milanese Francesca Tenchini, dedicato ai più piccoli con creazioni innovative; Francesca ha ideato le prime mascherine di protezione per bambini italiane, prodotte dal Calzificio San Giacomo e disegnate da lei stessa con l’ironia di un design colorato basato sul gioco del truccabimbi con gli strumenti di pedagogia attiva. Tenchini convoglia la creatività ma soprattutto la voglia di aiutare le persone in percorsi di brand identity e grafiche personalizzate, progetti editoriali per l’infanzia. Poi c’è Simona Dell’Utri, da Udine, ideatrice e founder di Bevalory, start-up innovativa Edtech a vocazione sociale che connette i giovani di tutta Italia con aziende, istituzioni e mentori appassionati, con l’obiettivo di individuare, orientare e sviluppare talenti per creare opportunità di crescita condivisa. BEVALORY affronta ogni giorno tutte le difficoltà che una giovane startup trova lungo i suoi primi anni di costituzione nell’ottica di connettere la Next Generation al mondo del lavoro con consapevolezza e responsabilità. Si va in scena con “Teatro Onlife”, il progetto ideato da Meri Malaguti, direttore generale della Fondazione Aida di Verona e Stefano Piermatteo. Fondazione Aida è una realtà culturale attiva che da quasi 40 anni produce e promuove in Italia e all’estero il teatro per i ragazzi, e non solo, credendo fermamente nel valore educativo e ricreativo dell’arte nella crescita e formazione delle persone. Durante la pandemia ha ideato e realizzato il progetto Teatro Onlife: una rassegna strutturata e continuativa di spettacoli inediti, pensati e allestiti per essere fruiti dal mondo delle famiglie su una piattaforma online dedicata. Tra i finalisti anche Roberta Masat, classe 1967, nata a Udine ma da sempre vive a Pordenone, che si definisce un “geometra prestato al credito” perché – pur provenendo da una formazione tecnica – lavora in banca. Presiede una organizzazione di volontariato che ricicla tappi di sughero e nel 2020 è riuscita a lanciare la start up Robimood, non un semplice ecommerce di vini ma una piattaforma che unisce vino, persone che vogliono donare e associazioni che ricevono. E infine, arriva da Brescia l’impavido Gianpaolo Torri (1979) che è riuscito in pieno lockdown a convertire la produzione di calze dello storico calzificio di famiglia San Giacomo nella produzione di mascherine, che vengono tra l’altro donate a Protezione Civile, Case di Riposo e altre istituzioni pubbliche, per fronteggiare l’emergenza. Grazie a questa intuizione, l’azienda si salva e riesce a lavorare ininterrottamente da allora, senza nemmeno fare ricorso alla cassa integrazione, garantendo a tutti i dipendenti il posto di lavoro e la retribuzione piena.

La Giuria che ha selezionato i dieci finalisti è composta dai rappresentanti dei partner e istituzioni che sostengono la TCW2021, tra cui la CCIAA di Treviso e Belluno, la CNA Treviso, la Regione Veneto, il Comune di Treviso, il Comune di Castelfranco, l’Università Ca’ Foscari di Venezia, Alumni Ca’ Foscari, l’Istituto universitario dei Salesiani (Iusve); invece dal fronte delle aziende ci sono Labomar, Keter Italia, Ascotrade, Yarix, Banca Prealpi Sanbiagio, SellaLAB e Ca’ di Rajo. “Al primo classificato verrà donata una bottiglia di Raboso del Piave DOC “Sangue del Diavolo”, realizzata per l’occasione dalla Cantina Ca’ di Rajo in collaborazione con un giovane artista locale – racconta il Presidente di Innovation Future School – E a tutti i dieci finalisti sarà riservato uno spazio di visibilità permanente nel sito della Treviso Creativiy Week”. Il premio sarà consegnato nella cerimonia fissata per il 17 luglio al Teatro Comunale di Treviso “Mario del Monaco”. 

 

Ufficio Stampa PK Communication / press@pkcommunication.it

 

The Longevity Suite, il format di centri antiage più famoso d’Italia è sbarcato a Capri

L’isola del lusso accoglie The Longevity Suite, il marchio in franchising di centri antiage. Il centro è stato inaugurato in via Le Botteghe, 12. Modello di sviluppo innovativo, tecniche all’avanguardia, scelte ecosostenibili, team di esperti di comunicazione e franchising hanno permesso il successo del brand.

 

(30-06-2021) The Longevity Suite mette un’altra bandierina sul territorio italiano. Il brand in franchising di centri estetici antiage posizionato nel settore del lusso, ha inaugurato il suo centro di Capri in via Le Botteghe,12. 

Congelare il tempo è la mission di The Longevity Suite. “Come cardiologo mi sono sempre impegnato nel migliorare la salute dei miei pazienti. Giorno dopo giorno il focus del mio lavoro si è spostato dalla cura alla prevenzione e alla diffusione di uno stile di vita più sano, che renda capaci di adattarsi al meglio ai continui cambiamenti della vita moderna” – Dottor Massimo Gualerzi, cofondatore e direttore scientifico del brand. 

Grazie alle avanzate tecnologie prese in prestito dal mondo della salute e ai 20 anni di ricerche condotte dal dott. Gualerzi e dal suo team, è stato presentato al mondo il Metodo Longevity che prevede il rallentamento del processo di invecchiamento attraverso il freddo, il detox e lo stile di vita consapevole

Alcuni dati sul brand
• Nei primi 2 anni di attività sono stati inaugurati i centri di Milano, Roma, Cortina D’Ampezzo, Capri, Forte Dei Marmi, Porto Rotondo, Torino, Monza, Treviso, Parma, Prato e Conegliano. Nuove aperture sono previste a Modena, Bologna, Verona e Lugano. 
• È il più grande network in Europa di crioterapia ed il marchio n°1 in Italia nel Retail Antiage di lusso.
• Il metodo alla base dei protocolli antiage del format è stato curato dal celebre dottor Massimo Gualerzi.
• In un periodo di forte crisi per il settore beauty, la scelta di posizionarsi nel mercato del lusso si è dimostrata vincente, infatti il concept ha convinto gli investitori di Mamacrowd che hanno finanziato 500mila euro e un successivo aumento di € 1.000.000 a cui hanno partecipato nomi noti del mondo della moda come Marco Bizzarri amministratore delegato di Gucci.

La comunicazione del marchio è curata in outsourcing da Elicasy, agenzia pubblicitaria specializzata in franchising che da 2 anni supporta il team di Marketing interno portando avanti la direzione creativa, la digital strategy, la grafica, i testi, i social media, la fotografia, il videomaking e le campagne pubblicitarie del marchio.

Inoltre The Longevity Suite ha sposato il concetto di pubblicità sostenibile aderendo di iniziative quali Acquainbrick e Monidoor. Il marchio ha creato la sua linea di acqua a PH leggermente alcalino conservata in pack completamente riciclabili (Acquainbrick) e nei centri sono presenti impianti di digital signage Monidoor, ovvero segnaletica digitale che riduce lo spreco di carta provocato dalla stampa di volantini, locandine e cartelloni. 

“The Longevity Suite è l’esempio perfetto di brand positioning e di come si possa fondare un’azienda di successo partendo dalle idee e dalle competenze. Avanguardia tecnologica, metodo, entusiasmo e tanta professionalità. Un format in cui nulla è lasciato al caso, con le idee chiare su come rivoluzionare il proprio mercato di riferimento e il focus rivolto sempre sul cliente e sui risultati dei trattamenti. Vivo ogni giorno l’entusiasmo della squadra e del team di esperti, capitanati dal visionario CEO Luigi Caterino, e posso dire con certezza che si tratta di una famiglia in cui ognuno è mosso dalla voglia di dare il massimo”, ha affermato Davide Pierno, art director di Elicasy 


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THE LONGEVITY SUITE
Format di Centri Antiage con posizionamento luxury che integra anni di ricerca scientifica con le più avanzate tecnologie del mondo della salute e prodotti cosmeceutici di avanguardia con l’obiettivo di raggiungere il perfetto equilibrio tra bellezza esteriore e benessere mentale. 

ELICASY
Agenzia di Comunicazione con il franchising nel DNA è specializzata nei servizi di pubblicità online e offline. Da 2 anni si occupa della comunicazione di The Longevity Suite curando la strategia comunicativa del marchio dal crowdfunding al lancio del brand nel mercato del beauty.

IL FUTURO DELL’EQUITY CROWDFUNDING CORRE SU BLOCKCHAIN

 

La tecnologia blockchain entra nel settore dell’equity crowdfunding grazie al sodalizio tra 2Meet2Biz.com, piattaforma di equity crowdfunding e debito autorizzata da Consob, e la Blockchain Commercio.Network.

 

(28-06-2021) 2Meet2Biz.com, piattaforma di equity crowdfunding e debito, è la prima tra le piattaforme autorizzate da Consob a ricorrere alla tecnologia blockchain per gestire tutti i processi documentali interni, grazie alla propria presenza, in qualità di nodo validatore, sulla Blockchain Commercio.network.  

Con l’equity crowdfunding Startup e PMI possono raccogliere capitali di rischio per finanziare la nascita o lo sviluppo del proprio progetto aziendale.  L’Italia è stata fra i primi paesi a regolamentare questa fattispecie di investimento creando un vero e proprio ecosistema e Registro ufficiale da parte di Consob. In questi anni il settore si è evoluto in termini di numero di piattaforme e di capitali raccolti, oltre che di operazioni gestite, ma dal punto di vista tecnologico pochi passi sono stati fatti.  

Il desiderio di utilizzare la tecnologia blockchain in 2meet2biz nasce da un’esigenza precisa: applicare le potenzialità di una blockchain ai processi che caratterizzano normalmente le campagne di equity crowdfunding e che per tipologia sono sostanzialmente replicabili e procedurizzabili per tutte le aziende offerenti.   Ecco perché 2meet2biz, sviluppata e gestita da Migliora Srl, ha intrapreso un cammino assolutamente innovativo: garantire ai propri clienti aziende, nonché a tutti gli investitori che aderiscono alle campagne, trasparenza, sicurezza e immutabilità di tutti processi legati alla raccolta di capitali; dalla ricezione della documentazione iniziale fino alla conclusione della campagna, questo grazie a una tecnologia blockchain conforme, per altro, alle direttive eIDAS.  

Per lo stesso motivo – integrarsi con tecnologie terze con l’obiettivo di migliorare efficienza e sicurezza nelle transazioni economiche e finanziarie – 2meet2biz ha scelto di utilizzare un sistema software open banking, totalmente integrato in 2meet2biz, che tramite API garantisce con sicurezza i flussi finanziari, automatizzando tutte le fasi di riconciliazioni bancarie e transazioni.  

 

2Meet2Biz.com ora è parte di Commercio.network, una blockchain che a partire dal 2018 ha permesso a tutte le aziende del mondo di gestire i tre processi fiduciari imprescindibili della trasformazione digitale: creare un’identità digitale con la eID, firmare un documento con la eSignature e certificare lo scambio di documenti con la eDelivery. Grazie a questo l’esperienza dei clienti della piattaforma è ZERO CARTA e i processi dall’onboarding al eKYC (electronic know your customer) totalmente digitali.  

2Meet2Biz.com è diventata il 45mo dei 100 nodi validatori di commercio.network aggiungendosi ai più importanti players europei già presenti, come Namirial, Infocert, VAR Group Zucchetti. Essere un Nodo Validatore significa partecipare al più innovativo, sostenibile e avanzato progetto europeo in ambito Blockchain, proposto anche come tecnologia per il bando EBSI finanziato tramite PCP dalla Commissione Europea.  


Questo step da un lato si inserisce in una strategia ben precisa, ossia integrare 2meet2biz con tecnologie terze che le consentano di migliorare progressivamente la customer experience di tutti i clienti, e dall’altro è il primo passo rispetto a un progetto più ampio per sfruttare tutte le potenzialità che questo modello di business intende offrire, sotto il profilo procedurale e non solo, garantendo un grado di trasparenza mai visto nel proprio settore in piena conformità con le direttive EU MICA.  

2meet2biz intende guidare i processi delle campagne crowd attraverso la digital transformation, con lo sviluppo  e l’utilizzo di tecnologie SAAS in grado di rendere anche il processo di investimento innovativo, sia per i preponenti che per gli investitori, massimizzando la value chain delle campagne presentate, dalla loro origine all’accesso al mercato di riferimento. Un nuovo approccio strategico internazionale, con un percorso applicabile prossimamente a tutti gli investitori, che vede coinvolti partner con piattaforme conformi agli standard richiesti dagli Enti regolatori Europei .

La dieta del microbiota per tornare in forma: cosa dice la ricerca scientifica?

Eletto “organo” del nostro corpo, il microbiota intestinale va nutrito correttamente nei percorsi di dimagrimento. Ecco perché vengono prescritti sempre di più integratori specifici. Cosa contengono?

 

(22-06-2021) Dimagrire non è più un fatto solo di dieta, ma di ricerca scientifica. Per ottenere risultati tangibili infatti non basta più un programma alimentare, ma è sempre più frequente il ricorso a preparati farmaceutici innovativi. Ne è un esempio l’unione – immessa sul mercato da poco – dei prodotti ad azione prebiotica insieme ai nutrimenti dedicati e specifici per il microbiota intestinale.

In pratica, per migliorare l’assorbimento degli alimenti non vengono più solo immessi nel nostro corpo batteri “buoni” ma si introduce anche un’alimentazione specifica per il nostro apparato digerente. I medici nutrizionisti oggi – oltre ad una imprescindibile sana alimentazione – consigliano sempre di più diete con integrazioni avanzate. Il complesso di microrganismi che coabitano nel nostro intestino viene regolato usando fibre ad azione prebiotica specifiche e polifenoli (di cui i funghi medicinali sono ricchi) che riescono a ridurre la sensazione di gonfiore, la formazione di gas intestinali e le sensazioni sgradevoli di pesantezza addominale postprandiale. 

Lo studio dei prodotti di ultima generazione nasce dal concetto che i probiotici, seppur efficaci, senza adeguate quantità di prebiotici possono risultare inefficaci. L’intestino infatti non è un luogo “facile” dove installare nuove colonie di batteri, e i probiotici sono sensibili alle variazioni ambientali: una piccola modifica di umidità o di temperatura tende a far perdere la vitalità al ceppo batterico che si pensa di assumere con la capsula.   

Un’azienda di Parma – la AVD Reform – ha ovviato a questo problema con una composizione naturale totalmente nuova. Il composto Microbiotin Fibra è stato studiato su 4 pilastri. Le fibre “Sunfiber” regolano la funzionalità intestinale riducendo la formazione di gas. La polpa del frutto del Baobab contrasta la proliferazione di ceppi batterici proinfiammatori. Le alfa e beta galattosidasi migliorano la digestione dei carboidrati complessi da legumi, verdure e del lattosio. Infine, i semi di Carum carvi controllano la eccessiva contrazione della muscolatura liscia e riducono gli spasmi addominali caratteristici della colite e della sindrome dell’intestino irritabile.

“Questi elementi garantiscono una migliore salute intestinale, all’interno di una dieta equilibrata e varia” spiega il direttore scientifico di AVD Reform, Dott. Pier Paolo Zanello. I risultati sono visibili: migliorare la risposta del microbiota, “organo” che permette  di assimilare correttamente i nutrienti e favorire il senso di sazietà, aiuta tutto il nostro organismo. “Un microbiota in eubiosi (in equilibrio ndr) supporta l’integrità della mucosa intestinale e riduce le infiammazioni croniche di basso grado”. Raggiungere una dieta equilibrata ed efficace è quindi sempre più facile. Tuttavia, mai dimenticare gli ingredienti principali: un bravo nutrizionista a disposizione e la voglia di migliorare la propria alimentazione, per raggiungere una qualità di vita superiore.