TREVISO CREATIVITY WEEK 2021 AL VIA: 40 START-UP IN GARA DA TUTTA ITALIA, IL PALIO DI FRA’ GIOCONDO, OPEN DAY NELLE AZIENDE PIU’ INNOVATIVE. ECCO IL PROGRAMMA

Dal 2 all’8 novembre a Treviso ci sarà la quinta edizione di Treviso Creativity Week, il festival dell’innovazione creativa promosso dall’associazione Innovation Future School. Sono oltre 40 le start up iscritte al concorso che premia i progetti più interessanti, con partecipanti da tutta Italia e tantissime start up under 18. Gianpaolo Pezzato: “Continuiamo a dare visibilità e spazio alla parte più innovativa del made in Veneto: giovani e startup. Nonostante il contesto di pandemia mondiale, c’è chi continua a creare e ad innovare, soprattutto tra i giovani

La provincia di Treviso dal 2 all’8 novembre 2021 ospita la kermesse per eccellenza della creatività e dell’innovazione. Si tratta della quinta edizione della Treviso Creativity Week, il festival animato dalla “ciurma” dei giovani volontari guidata da Gianpaolo Pezzato, presidente dell’associazione Innovation Future School. Sette giorni di incontri, speech, study visit, esperienze e sfide. La creatività come stella polare in questa fase di ripartenza dopo l’anno e mezzo di pandemia mondiale.

Torna quest’anno il premio “Creativity Startup 2021”, per valorizzare i creativi da tutta Italia in tema di sviluppo sostenibile, fashion, food e furniture, social innovation, mobilità, turismo e cultura. Ritorna anche “PensoFuturo”, il concorso nazionale rivolto a studenti di tutte le scuole superiori. Ci sarà anche il divertente “Palio di Fra’ Giocondo”, una gara ludica tra veicoli non a motore, ispirati al genio di Fra’ Giocondo e realizzati sulla base dei disegni elaborati dai bambini durante le vacanze estive.

“Con la quinta edizione la Treviso Creativity Week 2021 intende continuare a dare visibilità e spazio alla parte più innovativa della nostra nazione: giovani e startup – spiega Gianpaolo Pezzato di Innovation Future School – sono loro infatti che rappresentano il nostro futuro e che saranno tra i protagonisti del rilancio del territorio che può contare su una lunga storia di imprese tutta da riscoprire. In particolare questa edizione intende riservare una particolare attenzione al tema della Creatività Circolare, per ripensare i modelli di business al fine di rendere sempre più sostenibile il modo di vivere. Parimenti si intende coinvolgere tutto il tessuto imprenditoriale e tutto l’ecosistema dell’innovazione territoriale al fine di costruire un ponte con giovani e startup così da stimolare e attivare le più efficaci connessioni ed un reciproco scambio”.

Così il vicesindaco di Treviso Andrea De Checchi: “Innovare, puntare sui giovani ma anche fare rete per dare ulteriore slancio al tessuto economico della Città: sono questi gli obiettivi che condividiamo con Treviso Creativity Week, appuntamento sempre più seguito e apprezzato anche nelle sue declinazioni online. In questi anni, anche grazie al grande lavoro portato avanti nell’ambito del Distretto Urbecom, è stato possibile facilitare dare la possibilità alle start up, ai giovani professionisti e agli imprenditori del territorio di portare e condividere idee ed esperienze in grado di arricchire l’offerta economica della nostra Città, rendendola ancora più attrattiva. Ben vengano, dunque, iniziative come quelle di Innovation Future School in grado di valorizzare la creatività e la vivacità imprenditoriale, specie se focalizzate su temi attuali come quello della sostenibilità».

Ecco allora qualche numero per avere un’idea di cos’è la TCW2021: 25 gli eventi di lancio realizzati nella “Road to Treviso Creativity” da gennaio a settembre (alcuni on line e alcuni in presenza), più di 40 start up iscritte al concorso, centinaia le idee degli studenti, 3 hackathon svolti nelle scuole con 300 studenti di 3 istituti diversi, 40 partner, 50 componenti coinvolti nella giuria allargata che il 5 novembre alle 9 nella sede della Provincia (via Cal di Breda) valuteranno le 10 start up finaliste del concorso (vedi scheda*).

 

Questo il calendario della settimana innovativa. La prima tappa è lunedì 2 novembre alle ore 18 cantina Ca’ di Rajo di San Polo Di Piave. Partendo dalla visita alla cantina si scoprirà come attorno alla passione per la tradizione vitivinicola si possono sviluppare innovativi progetti di incoming turistico e di valorizzazione del territorio. Il 3 novembre alle 15 ci sarà invece la visita alla Yaris Srl di Montebelluna, società a capo della divisione Digital Security di Var Group. Si discuterà di sicurezza informatica con il fondatore della società, Mirko Gatto ed il suo management. Il 4 novembre alle 17 ci si sposta a Castelfranco Veneto, per la visita a Velvet – Next Heroes, uno spazio dedicato alle idee innovative, non solo per aiutare giovani e startupper a realizzare il proprio sogno, ma anche per contribuire al cambiamento virtuoso e duraturo del Paese in un’ottica più ampia di benessere comune. Il 5 novembre ci sarà alle 9 nella sede della Provincia di Treviso la finalissima Premio Creativity Startup. Le imprese saranno valutate da una giuria composta da imprenditori, investors e manager. Il 6 novembre alle 11 invece si esce dal Veneto per arrivare in Friuli Venezia Giulia, nella sede di Maarmo. Un mix di artigiani ed ingegneri, racconterà come nasce e si produce un termoarredo, partendo dal riutilizzo della polvere di marmo di scarto, senza necessità di un processo di cottura. Il 7 novembre doppio appuntamento. Alle 10 la caccia al tesoro e il palio di Frà Giocondo, in pazza Borsa Treviso. Una divertente gara ludica tra veicoli non a motore costruiti sulla base dei sei disegni più votati tra quelli realizzati dai bambini durante i centri estivi di Treviso, grazie al quale hanno potuto apprezzare il genio di Fra’ Giocondo, l’illustre frate architetto autore del progetto cinquecentesco delle nostre mura cittadine. Ultimo evento invece l’8 novembre alle 16, con la visita alla Keter Italia Spa, azienda di Ormelle che sviluppa soluzioni innovative ed accessibili per progredire verso un’economia circolare, attraverso l’uso di materiali riciclati e riciclabili.

Per partecipare ai singoli eventi della Treviso Creativity Week:

https://trevisocreativityweek.it/creativity-week-2021/

 

CHI SIAMO:

La Treviso Creativity Week è promossa da Innovation Future School, Associazione fondata nel 2017 per creare un ponte tra ragazzi ed imprese perché è solo insieme a loro che possiamo costruire il futuro. Coinvolgiamo gli studenti delle scuole superiori ed Università di tutta Italia in percorsi di educazione alla creatività e alla diversità in cui con il supporto di imprenditori e professionisti lavorano sulle proprie competenze trasversali.

La TCW2021 può contare sul patrocinio di Regione Veneto, Provincia di Treviso, Camera di Commercio di Treviso – Belluno, Comune di Treviso, Comune di Castelfranco, InnovationLab Treviso, Università Ca’ Foscari di Venezia, IUSVE – Istituto Universitario Salesiano Venezia, Confcommercio Treviso, CNA Treviso e Fondazione Francesco Fabbri.

4+ NUTRITION, GLI INTEGRATORI SPORTIVI PRODOTTI A PADOVA DIVENTANO PARTNER UFFICIALE DELLA SPAL

La squadra di calcio ferrarese per la stagione 2021/22 utilizzerà gli integratori sportivi prodotti dalla padovana “4+ Nutrition”. Il team medico della squadra ha scelto il prodotto padovano per i propri giocatori. Rossetto: “Essere fornitori di una società sportiva così importante è un attestato di qualità per il nostro lavoro”

 

 

PADOVA/FERRARA. Una partnership d’eccellenza segna l’inizio della stagione calcistica 2021/22. La SPAL ha scelto di utilizzare gli integratori alimentari creati dall’impresa padovana “4+ Nutrition”, impegnata da 10 anni nella produzione di integratori alimentari sportivi per professionisti. L’accordo tra la società calcistica ferrarese e “4+ Nutrition” riguarda l’intera stagione sportiva 2021/22. La società padovana sarà l’unico fornitore di integratori per la prima squadra del team calcistico militante in serie B. Ad utilizzare gli integratori di “4+ Nutrition” dunque sarà esclusivamente la rosa della prima squadra, 30 calciatori professionisti, con l’assistenza e il supporto del proprio staff medico. Un accordo importante che attesta l’alta qualità dei prodotti “4+ Nutrition”. La SPAL infatti è una società sportiva ultracentenaria, fondata nel 1907 a Ferrara. Una delle squadre di calcio più antiche d’Italia, con una gloriosa storia sportiva alle spalle.

 

A conquistare lo staff medico della SPAL, che si occupa di gestire l’alimentazione degli atleti, sono stati diversi aspetti degli integratori “4+ Nutrition”. Innanzi tutto l’altissima qualità dei componenti utilizzati, materie prime naturali e di massima affidabilità. Oltre a questo la certificazione antidoping, che attesta l’assoluta regolarità di questi integratori e il totale rispetto dei regolamenti vigenti nello sport professionistico. Inoltre un aspetto importante riguarda la possibilità di personalizzare gli integratori. Caratteristica quest’ultima che li rende particolarmente adatti ad essere utilizzati in uno sport di squadra, dove ogni atleta ha esigenze particolari in base alle proprie condizioni fisiche e ad un piano nutrizionale specifico ed individuale.

 

Dal canto suo, “4+ Nutrition” ha saputo creare un catalogo ampio e completo di integratori sportivi, con oltre 300 referenze complessive, e con la possibilità di personalizzarli nella composizione per andare incontro alle esigenze delle società sportive e degli atleti. Tra i segreti degli integratori di “4+ Nutrition”, c’è una formula che unisce le proteine ai probiotici e prebiotici, per migliorare le condizioni di fegato ed intestino. Inoltre ci sono l’integrazione con collagene (per rinforzare tendini e legamenti) e gli Omega proposti con una particolare ricetta di EPA (acido eicosapentaenoico) e DHA (acido docosaesaenoico) estratti da una riserva naturale di pesce in Cile. Sono questi alcuni degli elementi che rendono gli integratori “4+ Nutrition” tra i migliori presenti sul mercato, portandoli ad essere scelti da tantissime società sportive professionistiche.

 

“Siamo molto felici dell’avvio di questa partnership con ‘4+ Nutrition’ – afferma il Direttore Sportivo della S.P.A.L. Giorgio Zamuner – poiché rappresenta un’assoluta eccellenza nel campo dell’integrazione sportiva e condivide con noi la determinazione e la perseveranza nel raggiungimento di ogni obiettivo. Siamo certi che l’utilizzo dei prodotti ‘4+ Nutrition’, grazie alla varietà e qualità dei loro integratori, potrà fornire un importante contributo per aiutare i nostri calciatori a dare il massimo in ogni situazione”.

 

“Essere partner ufficiale della SPAL per noi è una grande soddisfazione ed un privilegio – aggiunge Diego Rossetto, titolare di ‘4+ Nutrition’ – siamo sicuri che questa collaborazione potrà proseguire in maniera proficua nel corso del tempo. Essere partner di SPAL è il segno che stiamo facendo bene il nostro lavoro e che i nostri prodotti sono di primissima qualità”.

 

 

SCHEDE DI APPROFONDIMENTO

 

4+ NUTRITION – A Padova da dieci anni esiste “4+ Nutrition”, azienda specializzata nell’integrazione alimentare per atleti professionisti. A catalogo l’azienda ha circa 300 referenze diverse (+20% rispetto allo scorso anno), di altrettanti prodotti che vengono studiati lungo tutta la filiera: dalla materia prima da cui vengono estratti i nutrienti, fino al packaging finale col quale vengono presentati. Il periodo del Covid ha rallentato le vendite, ma il 2021 dovrebbe concludersi con un fatturato oltre i 3 milioni di euro. L’azienda, guidata da Diego Rossetto, imprenditore con un passato nell’importazione di integratori alimentari dagli Stati Uniti, che poi ha deciso di mettersi in proprio per meglio controllare la filiera produttiva, oggi ha 12 dipendenti (erano 8 solo due anni fa) e una quindicina di collaboratori che operano su una struttura di 1.800 metri quadri tra uffici e magazzini. Nello staff un ruolo importante è rivestito dai professionisti nella ricerca e sviluppo. In organico anche una farmacista e una biologa nutrizionista impegnate nella ricerca delle materie prime e nelle strategie sulle formulazioni. Per realizzare la propria mission aziendale, “4+ Nutrition” si avvale di partnership con gli staff medici delle società sportive con le quali coordina piani di integrazione alimentare pensati individualmente per l’atleta. Il coordinatore scientifico dei progetti è un luminare nel settore: Matteo Pincella, nutrizionista della nazionale di calcio dal 2016, con lunga esperienza nella Juve (dal 2012 al 2019) prima di passare all’Inter due anni fa. Secondo una recente ricerca del mensile “Il Salvagente”, dei 32 milioni di italiani che fanno uso di integratori alimentari, circa 18 milioni li usano tutti i giorni, mentre più di 4 milioni qualche volta al mese. Per maggiori informazioni www.4plusnutrition.com

 

SPAL – S.P.A.L. è l’acronimo di Società Polisportiva Ars et Labor, club calcistico che rappresenta la città di Ferrara dai primi del ‘900, quando nacque come sezione del circolo religioso-culturale Ars et Labor, fondato dal sacerdote salesiano Pietro Acerbis nel 1907. La S.P.A.L. ha disputato 19 campionati di Serie A e 23 campionati di Serie B e, nel corso della sua storia ultracentenaria ha visto grandi campioni indossare la maglia biancazzurra, come Fabio Capello ed Oscar Massei. Il club biancazzurro, dallo scorso agosto presieduto dall’Avv. Joe Tacopina, gioca le sue partite interne allo Stadio “Paolo Mazza” di Ferrara ed è una delle squadre partecipanti al Campionato di Serie BKT 2021/2022. Per informazioni: www.spalferrara.it

HUMANEWORLDMAGAZINE, PRESENTATA LA NUOVA RIVISTA ON LINE SULLA SOSTENIBILITÀ E INNOVAZIONE

È nato a Padova, grazie alla sinergia tra Galileo VD e Fòrema, un nuovo magazine che tratta di sostenibilità, innovazione e governance. Si chiama “HumaneWorld” e il sito on line è www.humaneworldmagazine.com.

Grande spazio nella rivista sarà dedicato all’economia circolare, come filiera corta, come qualità e durabilità, così come alle esperienze virtuose di tante aziende che sono riuscite a ridurre l’impatto ambientale del proprio ciclo produttivo, un lavoro sempre lungo e meticoloso. Si considereranno visioni e azioni ambiziose, cambiamenti a livello organizzativo, mutamenti culturali e soprattutto innovativi, che sono poi le condizioni fondamentali per l’evoluzione di un’azienda dove la sostenibilità dei processi, della produzione e delle collezioni rappresenta un impegno concreto e quotidiano. Una narrazione che coinvolgerà numerosi leader, convinti che non vi sia futuro nello sviluppo se non viene prima percepito il valore della comunità come espressione di un destino comune.

Di questa coinvolgente avventura faranno parte il Galileo Visionary District, con tutti i suoi professionisti specializzati nel design, web, open innovation e digital transformation, Fòrema per la sezione relativa ai percorsi formativi a sostegno della crescita umana e professionale del sistema d’imprese, con particolare attenzione al tema della sostenibilità del lavoro, Robert Jhonson, coach americano di fama mondiale, che guiderà i leader nel loro percorso di cambiamento, oltre a molti altri protagonisti ed esperti di sostenibilità, economia circolare, governance e innovazione. Il magazine sarà on line, consultabile anche sui canali social, e verrà aggiornato periodicamente.

“L’idea di un magazine dedicato alla sostenibilità – dice Enrico Del Sole, Presidente di Fòrema e Vice presidente di Assindustria Venetocentro – l’avevo da tempo, da quando ho iniziato a considerare i dati allarmanti sulla salute del nostro Pianeta. Da laureato in Agraria, ho sempre avuto una sensibilità particolare verso un modello economico green e verso la costruzione di un’economia veramente circolare. Ma il tutto non può passare che attraverso una sensibilizzazione e una formazione specifiche delle imprese sui valori e i principi della sostenibilità, intesa nella sua ampia accezione”.

“Occorre un vero e proprio cambio culturale e di mentalità – aggiunge Paolo Giopp, Presidente del Galileo Visionary District – che metta al centro le persone e il bene dei territori e delle comunità. Humane racconta come le nostre aziende stiano seguendo l’importante mission a cui tutti siamo in questo momento chiamati: trasformare il mondo. Sostenibilità vuol dire innovazione, e il Parco scientifico tecnologico Galileo da sempre ha fatto suo questo concetto, progettando e sviluppando idee innovative e sostenibili perché sono convinto che se vogliamo un mondo più sostenibile dobbiamo lavorare anche per un mondo più giusto con meno squilibri”.

“Stamane in Senato abbiamo presentato Humane World Magazine, una nuova rivista che si occupa di sostenibilità, innovazione, governance. Il tema della salvaguardia ambientale e’ sempre più centrale. Come istituzioni la sfida che dobbiamo porci e’ far sì che le future generazioni possano ricevere le stesse opportunità e le stesse risorse di quante ne abbiamo disposizione oggi. Bisogna promuovere un cambiamento culturale per sollecitare modelli organizzativi ‘Green’ in tutti gli ambiti della vita quotidiana e nelle nostre comunità”: lo ha sottolineato il senatore Udc Antonio De Poli nel corso della conferenza stampa. “L’Earth Overshoot day – giorno del debito ecologico, che registra il giorno in cui l’uomo ha consumato tutte le risorse biologiche rinnovabili che il pianeta Terra produce in un anno -, nel 2005, era il 25 agosto. Oggi è il 29 luglio. Le risorse finiscono prima. Questo ci fa capire l’importanza di tutelarle attraverso nuovi modelli e processi organizzativi che, nel segno della sostenibilità, grazie al contributo dell’innovazione e delle nuove tecnologie, contribuiscano alla salvaguardia del nostro ambiente”.

Per comunicare la “sostenibilità” bisogna però scegliere le parole giuste. È necessario trovare modi diversi per raccontarla, che portino prima di tutto a un cambio di mentalità in ognuno di noi. E questo non è per niente facile, così come non è sempre scontato comprendere che ci troviamo nel mezzo di una rivoluzione culturale che ha al suo centro l’ambiente, la salute, l’impresa e l’etica. Humane vuole provare a stimolare un confronto tra idee diverse, parlando in modo etico, con una riflessione sull’agire umano e sulle possibilità di orientare il futuro verso un bene comune. Si vuole raccontare anche la sostenibilità come cultura d’impresa, che ha senso solo se messa in relazione a una strategia lungimirante in cui il bene della collettività diventa centrale. E l’attenzione va soprattutto alle generazioni future, i Millennials e gli iGen, che considerano la salute del pianeta e il benessere personale come aspetti determinanti delle loro scelte, perché credano veramente che un mondo diverso sia possibile.

Infatti, l’Overshoot day, il giorno del sorpasso, è ormai una costante da 15 anni, la data drammatica in cui l’uomo ha consumato tutte le risorse biologiche rinnovabili che il pianeta produce in un anno. Nel 2005 cadde il 25 agosto, poi sempre prima, fino al 29 luglio nel 2019. Con il lockdown il triste anniversario è stato posticipato di un mese, il 22 agosto, e le emissioni di carbonio sono scese del 14,5 %, grazie alla flessione dei consumi energetici, con un risparmio nel nostro Paese di 1,5 miliardi di cibo (-25%) annullando gli sprechi, un ritorno in cucina degli avanzi, una maggiore attenzione alle scadenze degli alimenti, fino alla spesa a chilometro zero. Basterebbe soltanto che questo si verificasse a livello globale per ritardare l’Overshoot Day di 32 giorni. In tanti ormai l’hanno capito. La sostenibilità, con la pandemia di COVID, ha assunto quindi un significato più ampio e profondo, che dall’ambiente è passata ad abbracciare anche una dimensione economica e sociale, acquisendo una considerazione più trasversale, inclusiva e soprattutto etica.

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SCHEDA APPROFONDIMENTO
FÒREMA – Nata a Padova nel 1983 in seno all’Associazione degli Industriali con l’obiettivo di formare i propri associati, dal 2012 ha iniziato a concentrarsi nella formazione esperienziale applicata allo sviluppo delle persone e alla lean production. Dopo la separazione da Niuko (la Srl costituita nel 2014 da Confindustria Padova e Confindustria Vicenza), completata nel 2019, e il conferimento della società ad Assindustria Venetocentro, oggi Fòrema si basa sul lavoro di sessanta professionisti, chiamati a proporre e gestire corsi e attività di consulenza con focus su salute, sicurezza e prevenzione nei luoghi di lavoro, ambiente (HSE), sviluppo organizzativo e metodologia lean nelle smart factory, soft skills e formazione esperienziale, servizi per il lavoro. Fòrema lavora in partenariato con molteplici enti pubblici, in particolare segue progetti per la scuola, gli ITS e l’Università di Padova. Questi sono i numeri che la rendono una delle maggiori società di formazione del sistema Confindustria in Italia: tra il 2017 e il 2019 ha mobilitato oltre 16 milioni di euro per la formazione delle imprese tra Fondimpresa, Fondirigenti, FSE e altri fondi. Solo nel 2019 ha formato 23.000 persone, tra occupati (dagli apprendisti ai manager), soggetti in cerca di lavoro o di ricollocamento (neet, giovani under 30, disoccupati e over 50), personale della pubblica amministrazione e delle scuole. Nel mentre, ha erogato 58.400 ore di formazione a 1.548 aziende, oltre a 50.000 ore di e-learning.

Identità (in)consapevoli la nuova rassegna cinematografica di Fondazione Foresta al Cinema Lux

Il 27 ottobre riparte il Cineforum della Fondazione Foresta Onlus, giunto all’ottava edizione. Uno degli eventi più amati che ritrova il suo pubblico in una nuova e suggestiva cornice, il Cinema Lux di Padova in Viale Felice Cavallotti 9. Il filo rosso della rassegna è la riflessione sull’identità tra reale e immaginaria

 

Mercoledì 27 ottobre riparte la rassegna cinematografica a cura della Fondazione Foresta al cinema Lux di Padova, in via Felice Cavallotti 9. Giunta alla sua ottava edizione, è divenuta negli anni uno degli eventi più attesi e amati dal pubblico, grazie ad una attenta ricerca e selezione accurata dei film che affrontano, edizione dopo edizione, tematiche contemporanee molto forti e sentite. 

 

Il tema di quest’anno sono le identità (in)consapevoli, “Viviamo un presente accelerato, un mondo sovraccarico d’informazioni che ci trasmette l’illusione della conoscenza – spiega il Prof. Carlo Foresta – La fruizione dei nuovi media ci abitua a una visione frammentaria della storia, e delle stories. L’identità è ormai una messa in scena? Trovare sé stessi è sempre più difficile? L’immagine domina sul sé reale? Attraverso i film della rassegna, coinvolgenti rappresentazioni di lotta quotidiana alla ricerca dell’IO, invitiamo il pubblico a coltivare dubbi e riflessioni”. 

 

La rassegna cinematografica diventa strumento di riflessione e discussione sul tema dell’identità che si articola attraverso un percorso tra varie tipologie. Identità  oggi rimessa in discussione da situazioni di crisi e di disagio, quando ci si sente disorientati e non si è più sicuri della propria posizione nella società e nella prospettiva del futuro. 

 

Sei film che affrontano la presa di coscienza e il ritrovamento del proprio e vero io, oltre schemi ed etichette sociali. Ecco tutta la programmazione. Si parte il 27 ottobre con “Tutto sua madre” Guillaume vive con innocenza e ingenuità la propria condanna alla “diversità”. Il modello virile del padre e dei fratelli è per lui troppo lontano e solo in una madre sofisticata, seducente e glaciale allo stesso tempo, saprà trovare una figura da emulare perfino nelle minime gestualità. Il 10 novembre “Il segreto del suo volto” di Christian Petzold, una storia toccante che intreccia storia e identità, mentre il 24 è il disagio giovanile al centro del film “Elephant” di Gus Van Sant. Si continua il 15 dicembre con “L’uomo senza passato” il capolavoro di Aki Kaurismaki che mette in scena l’odissea di un involontario Mattia Pascal per un’indagine sull’identità soggettiva e oggettiva, il 12 invece è di scena il visionario film di Bernardo Bertolucci, “Il conformista” che fa riflettere sul tema dell’identità sociale. La rassegna si conclude il 26 gennaio 2022 con “Fa’ la cosa giusta” di Spike Lee, una feroce disamina dei conflitti interni a un paese segnato da un vasto novero di identità e culture, per scoperchiare un’altra faccia dell’identità, quella razziale.

Curatori del cineforum sono Andrea Melis e Matteo Pernini, collaborano Antonio Dalan, Guarneri Gabriella, Saieva Annamaria, Vito Davide Petta, Emanuele Chierchia e Alessandro Cardin.

 

Prenotazioni e biglietti 

Il primo film sarà ad offerta libera, le restante proiezioni a 5 euro prenotabili al sito del cinema Lux https://www.movieconnection.it/lux/

 

GIORNATA NAZIONALE ANDROLOGIA, L’INDAGINE: META’ DEGLI ADOLESCENTI HA RAPPORTI NON PROTETTI

Il 21 ottobre 2021 è la prima giornata nazionale dell’andrologia promossa dalla società italiana di andrologia e medicina della sessualità. Presentata un’indagine condotta su 10.000 adolescenti nell’ultimo anno: il 30% ha riportato un consumo eccessivo di fumo o alcool e circa il 50% l’uso di sostanze illecite o rapporti sessuali non protetti. Alberto Ferlin, direttore dell’unità operativa complessa di andrologia e medicina della riproduzione a Padova: “Comportamenti che sono alla base di infertilità, l’ipogonadismo e le disfunzioni sessuali, spesso segni premonitori di patologie cardiovascolari”

 

 

Il maschio a differenza della donna tende più raramente a consultare il proprio medico curante a scopo preventivo, ossia quando sta bene. Questo si traduce frequentemente in comportamenti a rischio legati ad eccesso di alcool, al fumo e all’uso di droghe che, associati a cattive abitudini alimentari e scarsa attività fisica, possono causare l’insorgenza di patologie importanti come l’ipertensione arteriosa, l’obesità, il diabete mellito e la dislipidemia. Queste condizioni, se non individuate e corrette precocemente, solo alla base di un aumentato rischio di sviluppare patologie cardiovascolari come l’infarto del miocardio e l’ictus, e metaboliche come il diabete mellito che giustificano una ridotta aspettativa di vita (circa 4-5 anni) osservata nel sesso maschile quando paragonato a quello femminile.

Da tempo la Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità (SIAMS) attraverso il portale web Amico Andrologo diffonde la cultura della prevenzione Andrologica attraverso la possibilità di interagire direttamente con esperti del settore, e se necessario, eseguire visite specialistiche dedicate. Dati recenti ottenuti su oltre 10,000 interviste e 3,000 visite, effettuate tra gli adolescenti dell’ultimo anno delle scuole medie superiori, sono estremante allarmati. Circa il 30% ha riportato un consumo eccessivo di fumo o alcool e circa il 50% l’uso di sostanze illecite o rapporti sessuali non protetti. Tali comportamenti, reiterati nel tempo, sono alla base dell’insorgenza di complicanze andrologiche importanti come l’infertilità, l’ipogonadismo e le disfunzioni sessuali, tra cui la disfunzione erettile, spesso segni premonitori di patologie cardiovascolari. Inoltre, è opportuno sottolineare che il tumore del testicolo rappresenti la neoplasia di maggiore frequenza al sotto dei 40 anni, mentre il tumore della prostata la più frequente al di sopra dei 70 anni. In entrambi i casi, la visita andrologica può permettere una diagnosi precoce migliorando la sopravvenienza dei soggetti colpiti.

Un altro tema importante è quello dell’infertilità di coppia, la cui prevalenza sta progressivamente aumentando nelle ultime decadi: si stima che circa 1 coppia su 3 abbia una difficoltà al concepimento. Questa problematica pone ancor più al centro della discussione l’importanza della visita andrologica in quanto in circa il 50% dei casi le cause dell’infertilità sono maschili, ma spesso rimangono sconosciute e questo anche dovuto al fatto che esiste una forte disparità di genere. Infatti, spesso in prima istanza si porta ad attribuire alla donna le cause di infertilità di coppia, con l’attivazione di un iter diagnostico-terapeutico molto impegnativo e costoso. Solo in un secondo tempo, e talvolta, solo se nella partner femminile non vengono riscontrate cause importanti di infertilità, si ricorre all’analisi approfondita della condizione maschile. Un percorso di prevenzione e cura delle problematiche maschili reversibili e che sono/potranno essere causa dell’infertilità migliorerebbe gli outcome riproduttivi della coppia nonché l’appropriatezza delle tecniche riproduttive proposte.

La pandemia da COVID-19, con i problemi legati al lockdown e al ritardo inevitabile delle viste specialistiche, ha ulteriormente accentuato i problemi sovra descritti. Con l’istituzione, il 21 ottobre, della giornata Nazionale della Andrologia la SIAMS, grazie al supporto e al contributo della Federazione Italiana delle Società Mediche-Scientifiche (FISM) e del Ministero della Salute, vuole sottolineare l’importanza della prevenzione e della visita andrologica al fine di mitigare le differenze socio-culturali che vedono la donna fin dall’ adolescenza frequentare periodicamente il ginecologo. È auspicabile che una progressiva modificazione della situazione corrente ed un maggior ricorso al proprio medico curante e all’andrologo di riferimento possa sensibilmente modificare la situazione contingente e le differenze in termini di morbilità e mortalità attualmente osservate tra sesso maschile e femminile.

 

Commento

“L’istituzione della giornata nazionale dell’Andrologia da parte della SIAMS ha una grande valore – sottolinea il Prof. Alberto Ferlin, Professore Ordinario di Endocrinologia dell’Università di Padova e da poco subentrato al Prof. Carlo Foresta come Direttore della UOC Andrologia e Medicina della Riproduzione dell’Azienda Ospedale-Università di Padova – per portare l’attenzione su alcune problematiche di rilevanza sociale, per le quali si fa ancora poco in termini di informazione e prevenzione. L’infertilità, le problematiche sessuali, il tumore del testicolo, la riduzione del testosterone, sono tutte patologie che non solo sono molto frequenti, ma se trascurate possono compromettere la salute generale dell’individuo. I ragazzi e gli uomini in generale sono meno propensi delle ragazze e delle donne ad andare dal medico per queste problematiche, ma sono anche meno le opportunità che hanno per fare screening di prevenzione. Pensiamo invece all’importanza della autopalpazione dei testicoli per individuare in forma precoce un tumore, ma anche ad una semplice visita andrologica di controllo, così come alla vaccinazione per l’HPV o la densitometria ossea per individuare l’osteoporosi. Tutte cose, che a differenza della donna, non sono ancora entrate nella cultura soprattutto dei giovani e parlare di andrologia e riproduzione è spesso ancora un tabù. Consideriamo però che molte problematiche dell’apparato riproduttivo e sessuale possono essere indicatori di salute generale, metabolica, come l’obesità, e cardiovascolare. Ad esempio, la disfunzione erettile è spesso il primo segnale di problematiche cardiovascolari o di un diabete in fase iniziale. Visite andrologiche regolari fin dall’adolescenza e un corretto stile di vita sono fondamentali per non perdere l’occasione di prevenire o diagnosticare in fase iniziale molti problemi, prima che la fertilità, la sfera sessuale o la salute generale siano già compromesse.

 

www.siams.info

www.amicoandrologo.it/siams

Mezza tonnellata di rifiuti raccolti nel flash-mob di Clean the Planet per ripulire gli argini del Po

Sabato 9 ottobre sugli argini del Po, in zona Gran Madre, circa centocinquanta persone si sono impegnate con entusiasmo nel flash-mob “Puliamo insieme il Po!” Come suggerisce anche il nome l’iniziativa ha visto i partecipanti, dotati di sacchi e pinze per la raccolta e con l’ausilio di un trattore, ripulire gli argini del fiume da tutti i rifiuti che lo soffocano: una situazione resa ancor più evidente dalla siccità di settembre. Non solo bottiglie e detriti ma anche biciclette, monopattini, letti, sedie e vecchi mobili che deturpano una delle risorse naturali più preziose della città, che ospita tante specie di uccelli e pesci: sono stati circa 500 i chili di rifiuti raccolti.Il flash mob di sabato è una delle iniziative di Clean the Planet, associazione senza scopo di lucro nata a Torino nel 2020.

 

(11-10-2021) Bel pomeriggio, quello di sabato 9 ottobre sugli argini del Po in zona Gran Madre. Circa centocinquanta persone – adulti e bambini, volontari dell’associazione senza scopo di lucro Clean the Planet – si sono impegnate con entusiasmo nel flash-mob “Puliamo insieme il Po!” Come suggerisce anche il nome l’iniziativa ha visto i partecipanti, dotati di sacchi e pinze per la raccolta e con l’ausilio di un trattore, ripulire gli argini del fiume da tutti i rifiuti che lo soffocano: una situazione resa ancor più evidente dalla siccità di settembre. Non solo bottiglie e detriti ma anche biciclette, monopattini, letti, sedie e vecchi mobili che deturpano una delle risorse naturali più preziose della città, che ospita tante specie di uccelli e pesci.

I volontari, partiti dal “Bar Lumen”in Corso Moncalieri, hanno raccolto a fine giornata 500 chili di rifiuti e detriti. Un bel risultato per quella che è stata la quarta iniziativa organizzata da Clean the Planetun’associazione nata proprio a Torino nel 2020 dalla volontà di un gruppo di amici, accomunati dall’idea di ripulire i percorsi che ogni weekend affrontavano in bicicletta o a piedi. Gesti di civiltà che hanno fatto proseliti e che hanno portato a organizzare iniziative come quella dello scorso 9 ottobre, che ha seguito altri flash-mob concentrati in zona Sassi, nei parchi della Pellerina e del Valentino, oltre a quello di agosto per ripulire la spiaggia di Forte dei Marmi.   Lo spirito che ispira e anima Clean the Planet, che al momento conta nove soci fondatori e una trentina di volontari regolarmente iscritti, resta sempre “più siamo, meglio stiamo”. Ed è con questo spirito che l’associazione invita tutti (torinesi e non) a unirsi alle prossime iniziative, che saranno comunicate su https://www.cleantheplanet.it/partecipa-ad-un-evento/.

La mission di Clean the Planet è un sogno che può (ancora) diventare realtà: poter lasciare alle generazioni future un pianeta più pulito e vivibile, creando empatia e compassione tra l’uomo e la Terra con le sue biodiversità. Per raggiungere questo obiettivo è necessario impegnarsi tutti insieme, pulendo “un pezzettino alla volta”. Un pezzettino che è rappresentato sia dai flash-mob, sia da una serie di corsi di sensibilizzazione per bambini e ragazzi, ospitati in numerose scuole di Torino.

Per ulteriori informazioni e comunicazioni è possibile scrivere a: info@cleantheplanet.it

Userbot lancia gli “Umani Digitali”, assistenti virtuali ultra-realistici per conversazioni ancora più evolute

Userbot S.r.l., startup innovativa italiana focalizzata su progettazione e sviluppo software di Intelligenza Artificiale applicata alle conversazioni, lancia sul mercato un innovativo prodotto che consente alle imprese di offrire una customer experience ancora più umana grazie ad avatar fotorealistici che rispondono in tempo reale alle domande dei clienti, sia online che nei luoghi fisici su schermi touch.

 

(11-10-2021) Milano – Gli Umani Digitali nascono con l’obiettivo di garantire una customer journey qualitativamente superiore e ridurre il più possibile la distanza tra uomo e macchina. Questi avatar fotorealistici vengono ricreati sulla base di video di persone reali, l’intelligenza artificiale poi sintetizza la forma del viso e i più piccoli dettagli, come il movimento degli occhi o della bocca, per ricrearne una versione digitale in grado di esprimersi esattamente come la controparte umana.

Con un Umano Digitale al proprio fianco – ha affermato Antonio Giarrusso, Founder & CEO di Userbot – le aziende saranno in grado di offrire ai clienti un’esperienza di contatto innovativa, omnicanale e davvero avvolgente, ben oltre i tradizionali chatbot.

In Userbot riteniamo particolarmente importante il ruolo dell’innovazione all’interno delle aziende e crediamo fortemente nei benefici che tecnologie così all’avanguardia possano portare nella vita quotidiana delle persone. È nostro il compito di poter fornire strumenti adeguati per una trasformazione digitale che riguardi l’intera comunità.

Questi assistenti virtuali dalle sembianze umane possono essere utilizzati per il Supporto Clienti, il Marketing o le Vendite, ad esempio per fornire informazioni agli utenti, prenotare appuntamenti o supportare i clienti nella fase di acquisto.

In chat, nei centri commerciali o negli aeroporti, le persone possono interagire a 360° con gli Umani Digitali di Userbot, grazie alla loro semplicità d’uso e a una esperienza immersiva.

Il nuovo prodotto si adatta ai più svariati settori, in ambito Healthcare può essere integrato online sul sito web o nelle cliniche sui totem; nel Retail viene utilizzato per fornire una shopping experience personalizzata e guidare all’acquisto. Nella Pubblica Amministrazione è in grado di diminuire le file agli sportelli fornendo un nuovo modo di aiutare i cittadini; o ancora nel settore delle Fiere ed Eventi può dare informazioni sugli eventi, la mappa, gli speaker o gli orari dei talk.

La nuova soluzione sarà presentata in anteprima durante l’evento SMAU che si terrà a Milano i giorni 12 e 13 Ottobre.

Per maggiori informazioni: https://userbot.ai/it/umani-digitali

Userbot è la startup italiana sull’Intelligenza Artificiale + Umana per l’Assistenza Online. Userbot ha sviluppato una tecnologia proprietaria di Artificial Intelligence per il Customer Service interamente Made in Italy. Userbot non è solo un semplice chatbot, ma la prima vera AI che automatizza le conversazioni tra aziende e persone. Userbot aiuta le organizzazioni di ogni dimensione a rispondere sempre a tutti i messaggi dei propri utenti, in modo facile, veloce e personalizzabile.

3DZ, IL SALONE DELLE MERAVIGLIE DEL 3D A CASTELFRANCO VENETO

Giovedì 14 ottobre l’azienda che ha realizzato il gigantesco David all’Expo di Dubai ospita un evento unico, una full immersion nel mondo della stampa e della scansione 3D. Dai sondini per microchip agli accessori per le auto di alta gamma, le testimonianze di 13 aziende. L’amministratore delegato di 3DZ, Andrea Simeoni: “Incentivi fiscali e vantaggi sui competitor, ecco perché la stampa 3D è il futuro dell’industria 4.0”

 

Giovedì 14 ottobre 3DZ apre le porte del suo headquarter di Castelfranco Veneto, nel Trevigiano, per ospitare la terza edizione del Salone del 3D. Si tratta di uno show room organizzato come una fiera, saranno messe in mostra le più evolute stampanti del settore che creano componenti industriali e oggetti dalle linee affascinanti. Il tutto accompagnato da tavole rotonde e approfondimenti. 

3DZ, che opera nel settore nella vendita dei più prestigiosi brand mondiali di stampanti e scanner 3D, è nota anche per aver stampato in 3D il David di Michelangelo in dimensioni reali, una scultura di sei metri, che rappresenta l’arte italiana all’Expo di Dubai. L’azienda, per realizzare tale opera maestosa, ha collaborato con un team tutto italiano di ricercatori, guidato dalla professoressa Grazia Tucci del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università degli Studi di Firenze, insieme alla Galleria dell’Accademia di Firenze, il Ministero dei Beni Culturali e Turismo e il Commissariato italiano per Expo 2020 Dubai.

 

“Questo è un momento storico per la stampa 3D, la crescita di interesse sul settore è enorme”, dichiara l’amministratore delegato di 3DZ, Andrea Simeoni. “La virtuosità del 3D nella prototipizzazione è nota da anni, adesso le tecnologie permettono gli utilizzi più innovativi e la produzione di pezzi finali. Senza dimenticare che ci sono interessanti agevolazioni fiscali per l’industria 4.0. Le imprese che investono nelle stampanti 3D sono quelle a maggior tasso di crescita, ne parleremo in uno speech durante la giornata del Salone del 3D per avvicinare gli addetti ai lavori alle ultime innovazioni”. 

Ricco il calendario degli appuntamenti, previsti una dozzina di approfondimenti sull’uso delle stampanti e degli scanner 3D. Interverranno testimonial e partner, nonché i più grandi brand come 3D Systems, Markforged, Formlabs, Nexa3D e Artec3D. L’evento è aperto al pubblico (iscrizione obbligatoria su www.3dz.it, necessario il green pass), ma è principalmente rivolto alle aziende, in particolare a imprenditori,  responsabili tecnici, responsabili di produzione, R&D manager, progettisti tecnici, project manager, specialisti di additive manufacturing, designer e altri operatori aziendali. 

Focus di questa edizione sono le applicazioni delle tecnologie 3D con la testimonianza in prima persona di aziende che le utilizzano per la prototipazione, il reverse engineering, l’attrezzaggio, la ricambistica, il metal replacement e la produzione di parti finali. 

Tra le più interessanti novità proposte, lo speech su “la stampa 3D: una risposta unica alle molteplici sfide del ciclo produttivo” nel quale si racconterà un nuovo processo produttivo: dall’engineering alla produzione di pezzi iconici con l’additive manufacturing. Alberto Gatto e Leonardo Genovese di Novation Tech spiegheranno come la loro azienda utilizza la manifattura additiva per realizzare prototipi, attrezzature meccaniche ma anche produzione di piccole serie customizzate. Novation Tech è specializzata nella produzione di componenti in carbonio, fibra di vetro e altri materiali evoluti prevalentemente destinati al comparto automobilistico di alta gamma, con un innovativo reparto interamente dedicato alla stampa 3D.

Interessante anche l’analisi sull’utilizzo dell’additive manufacturing in pezzi dalle dimensioni minime, sarà raccontata infatti l’esperienza di Telit, azienda di riferimento nella tecnologia di interscambio dati e telecomunicazioni, specializzata nel wireless machine to machine. Marco Stracuzzi spiegherà come grazie alla stampa 3D sia possibile creare le attrezzature per inserire un oggetto minuscolo come un sondino di test per microchip. I tecnici di laboratorio di Telit hanno testato la resistenza delle parti stampate in 3D alle più varie condizioni ambientali di temperature e umidità.

Ci sarà infine un focus sull’importanza della stampa 3D nel R&D e nello sviluppo di un nuovo prodotto con l’esempio di Dab Pumps (progetta e produce sistemi di pompaggio ad uso residenziale, civile, industriale ed agricolo) nella realizzazione di giranti per pompe a immersione: gli ingeneri di Dab Pumps possono eseguire i test di fluidodinamica sui pezzi già dopo poche ore grazie alla prototipazione con stampa 3D nella fase iniziale del processo di sviluppo.  

Per info e iscrizioni www.3dz.it 

 

SCHEDE

IL PROGRAMMA COMPLETO 

Ore 9.30-10.30 e 14.00-15.00 si parlerà della sfida della produzione conto terzi in tirature medio-basse: come ti aiuta la stampa 3D (testimonianza Fidema); alla stessa fascia d’orario, invece, la scansione 3D per il reverse engineering di sedie e poltrone di design (F.lli Rossetto). Dalle 10 alle 11 si affronterà la stampa 3D per la realizzazione di attrezzature di produzione: l’esempio di Eureka. Dalle 10.00 alle 11.00 e poi dalle 14.30 alle 15.30 “L’industria 4.0: nuovi incentivi fiscali 2022 per l’acquisto di una stampante 3D”. Ore 10.30-11.30 e 15.00-16.00: “L’additive manufacturing per la prototipazione: il caso Asem”; ed anche “I vantaggi della stampa 3D a metallo: DZ Metalcolor”. “La stampa 3D, una risposta unica alle molteplici sfide del ciclo produttivo: l’esempio di Novation Tech” se ne parlerà dalle 11.00 alle 12.00 e dalle 15.30 alle 16.30; agli stessi orari: “Può la stampa 3d essere un’opportunità per gli imprenditori oggi? Come la stampa 3D ti permette di affrontare le sfide nel mercato moderno”. Ore 11.30-12.30 focus sul settore occhialeria con la testimonianza di Pinoptik. Ore 11.30-12.30 e ore 16.00-17.00: “La stampa 3D per le attrezzature di produzione di precisione: il caso Telit”. Ore 12.00-13.00 e ore 16.30-17.30: “L’importanza della stampa 3D nel R&D e nello sviluppo di un nuovo prodotto: il racconto di Dab Pumps”; alla stessa fascia oraria anche il tema: “Dalla polvere alle prestazioni” trattato da Zeiss. E infine, dalle ore 14.30 alle 15.30 si parlerà della produzione di pezzi finali in pochi minuti con la stampante Nexa3D.

 

3DZ COMPANY PROFILE

A Castelfranco Veneto ci sono i leader nella consulenza sull’adozione della stampa 3D nelle imprese e nella vendita dei più prestigiosi brand mondiali di stampanti e scanner 3D: l’azienda è la “3DZ”, fondata nel 2011. Una realtà che ha raggiunto una dimensione globale con l’apertura di 13 filiali tra Italia, Europa e Middle East, capace di servire 2.400 clienti con 1.600 stampanti 3D installate, oltre a scanner e software 3D. Si tratta di prodotti molto tecnici, per questo il gruppo, che oggi si basa su un centinaio di dipendenti, ha come fiore all’occhiello la professionalità dei suoi 33 tecnici specializzati nella gestione di stampanti 3D che operano nel territorio e nei più svariati settori: industriale, meccanico, aerospaziale, automotive, beni culturali, dentale, formazione, gioielleria e medicale. L’headquarter è in via dei Pini 32, due piani dove le ultime tecnologie in ambito di stampanti 3D sono ospitate su 2.500 metri quadri, una sorta di enorme show room dove si possono vedere all’opera le ultime stampanti 3D prodotte nel mondo, da quelle di dimensioni desktop a quelle che hanno quasi le misure di un’automobile; e poi spazi espositivi di pezzi realizzati che rendono lo show room una sorta di expo delle novità su tutti i miracoli della fabbricazione additiva. 

 

Torna Reinventing, Terzo Settore riunito a Milano per dare energia alla solidarietà

Il 7 e 8 ottobre sesta edizione del grande evento dedicato ai “professionisti del bene”: più di 25 appuntamenti di formazione e oltre 60 relatori d’eccezione. In occasione dell’iniziativa verrà presentata una dettagliata fotografia dello stato di salute della solidarietà in Italia e si parlerà di strumenti creativi e innovativi per migliorarla. Tra gli ospiti speciali Cristina Parodi e Antonella Ferrari.

 

(07-10-2021) Raccogliere le idee e mettere a sistema le migliori competenze per restituire al mondo la speranza di un futuro migliore dopo un anno profondamente segnato da crisi ambientali, umanitarie, sociali e sanitarie. I protagonisti del Terzo Settore si riuniscono a Milano per dare energia alla solidarietà e trovare insieme il modo migliore per fare bene il Bene, senza mai dimenticare il forte valore dell’innovazione e della creatività.  L’occasione è la sesta edizione di Reinventing Non Profit: due giorni di confronto e alta formazione dedicati ai professionisti del mondo Non Profit. L’iniziativa, promossa dall’agenzia di consulenza e comunicazione specializzata nel Terzo Settore Atlantis Company, è in programma il 7 e 8 ottobre al Palazzo delle Stelline di Milano (Corso Magenta 61).

Condividere know how e best practice su comunicazione, raccolta fondi e Corporate Social Responsibility (CSR) è da sempre il principio ispiratore di Reinventing, che punta a “far girare la solidarietà” e infondere energie positive al mondo non profit. «In una fase storica così complessa come quella che stiamo vivendo, sentiamo ancora più forte il bisogno e la responsabilità di diffondere la cultura del dono e della solidarietà. Ci stiamo lasciando alle spalle mesi terribili, ma è giunto il momento di andare avanti: il terzo settore non può esimersi dall’obbligo morale di guardare al futuro, perché ha il dovere di costruire un mondo migliore», sottolinea Francesco Quistelli, Ceo di Atlantis Company e fondatore di Reinventing.   Il riferimento è all’emergenza COVID-19, che ha visto molte organizzazioni in prima linea nella lotta alla pandemia e nel sostegno ai soggetti più fragili colpiti dalla crisi economica. «Il Terzo Settore – aggiunge Quistelli – ha dimostrato ancora una volta la centralità del proprio ruolo in situazioni di emergenza sociale e ha vissuto per questo momenti di forte esposizione mediatica. È da qui che bisogna ripartire, capitalizzando l’esperienza e la visibilità acquisite per crescere e migliorare, con lo sguardo sempre rivolto al futuro».

L’impegno delle organizzazioni durante la pandemia sarà oggetto della plenaria di apertura di Reinventing, che vedrà la partecipazione dei protagonisti delle campagne che più hanno catalizzato l’attenzione nella prima fase dell’emergenza. Nel corso incontro, in particolare, rappresentanti dell’organizzazione non profit Fondazione Cesvi, dell’Ospedale San Raffaele e di GoFundMe – la piattaforma di crowdfunding attraverso cui sono stati raccolte più donazioni a marzo 2020 – racconteranno perché comunicare il non profit è stato un valore aggiunto e un dovere verso la comunità. La plenaria vedrà anche la partecipazione di Cristina Parodi, ambasciatrice e madrina di Fondazione Cesvi scesa in campo in prima persona anche in occasione dell’emergenza Covid-19.

Le responsabilità del Terzo Settore, però, non si fermano qui. «Il 2020 – ricorda Quistelli – ha visto esplodere il fenomeno della disintermediazione della donazione, con l’attivazione di numerose raccolte fondi aperte da privati cittadini che hanno fortemente catalizzato, non sempre in maniera positiva, l’attenzione pubblica. Questa tendenza chiama i professionisti del Terzo Settore a riaffermare il ruolo delle organizzazioni non profit nel processo della raccolta fondi come garanzia di trasparenza, sostenibilità ed eticità. In tale contesto, poter contare su professionalità e competenze solide è fondamentale, per questo la sesta edizione di Reinventing, per la prima volta, focalizzerà l’attenzione anche sull’importante tema delle risorse umane».

Il ricco programma di Reinventing offre ai partecipanti ampia scelta per formarsi e aggiornarsi sui temi più pressanti e gli ultimi trend di settore. Previsti più di 25 momenti di approfondimento e oltre 60 relatori d’eccezione, tra accademici, esperti del mondo profit e non profit e ospiti speciali. Tra i relatori anche il creativo Paolo Iabichino, firma di numerose campagne di comunicazione di successo; Fausto Colombo, docente dell’università Cattolica del Sacro Cuore; Massimo Ciampa, segretario generale di Mediafriends Onlus; Claudia Fiaschi, portavoce del Forum Nazionale Terzo Settore e Roberto Natale, Responsabilità Sociale RAI. In programma anche momenti di intrattenimento, come una speciale performance della scrittrice, attrice e ambasciatrice AISM Antonella Ferrari, che a Sanremo 2021 ha emozionato tutti con un monologo sulla sclerosi multipla, con cui convive da anni.

In occasione dell’evento verrà, inoltre, presentata una dettagliata fotografia dello stato di salute della solidarietà in Italia attraverso l’analisi dei dati dalla IXX indagine sull’andamento delle raccolte fondi degli enti non profit dell’Istituto Italiano della Donazione e del terzo rapporto sul dono in Italia.

«Reinventing – conclude Quistelli – ha l’ambizioso obiettivo di aiutare tutti i professionisti del Terzo Settore a lavorare ogni giorno con i piedi ben piantati nel presente, ma senza distogliere lo sguardo dal futuro; a lavorare tenendo sempre conto delle conoscenze ed esperienze del passato, ma senza mai considerarle dogmi insuperabili. Molti degli strumenti che oggi consideriamo irrinunciabili sono nati come affascinanti scommesse, non dimentichiamolo quando ci troviamo di fronte a nuove sfide».  

Per consultare il programma e iscriversi:  https://www.reinventingnonprofit.it/

Riciclare plastica senza sprechi e inquinamento: da un’azienda emiliana il sistema di filtraggio che lo rende possibile

CleanChanger© , il sistema messo a punto dall’emiliana BD Plast, consente di recuperare il 100% del materiale. Il Ceo Boicelli: «Ottimizziamo e innoviamo l’intera filiera dell’estrusione»

 

(06-10-2021) Processare plastica riciclata senza spreco di materiale, e senza, quindi, disperderlo nell’ambiente, e garantendo un livello di pulizia pari a quello della plastica nuova. A renderlo possibile è CleanChanger© , il nuovo sistema cambiafiltri messo a punto dall’emiliana BD Plast.

Filtrare la plastica riciclata è un passaggio essenziale per il suo riutilizzo. Una delle principali sfide del settore è rendere questo sistema il più efficiente possibile, riducendo gli sprechi e garantendo un elevato grado di purezza e pulizia delle plastiche recuperate. I sistemi cambiafiltri vengono utilizzati proprio per ottimizzare i processi di estrusione. Studiati per un filtraggio completo del termoplastico, questi sistemi garantiscono alle aziende e agli utilizzatori finali eccellenti risultati sui rigenerati, consentendo un processo di lavorazione di alta qualità su materiali con un elevato grado di prezza.

BD Plast, azienda attiva da anni nello sviluppo di nuovi sistemi per l’estrusione, ha creato CleanChanger© , un cambiafiltri idraulico autopulente e continuo. Si tratta di una vera e propria svolta innovativa per il settore, perché il sistema automatico di espulsione dei residui permette un’autonomia particolarmente elevata. CleanChanger©  consente inoltre il recupero del 100% del materiale di estrusione, senza sprechi per le aziende e ripercussioni sull’ambiente.

Oggi il mercato richiede molti sistemi cambiafiltri a flusso continuo, capaci di una perfetta continuità nel flusso di polimero, e in grado di ridurre al minimo gli sprechi – spiega il Ceo di BD Plast, Dante Boicelli – La nostra azienda è sempre stata attenta a intercettare le esigenze del mercato. Puntiamo moltissimo su Clean Changer, perché non è solo un nuovo prodotto, ma una soluzione in grado di ottimizzare e innovare l’intera filiera produttiva dell’estrusione”.

“La nostra è una realtà che non lavora per stravolgimenti, ma segue logiche di miglioramento continuo – aggiunge Boicelli – Per questo stiamo lavorando anche sugli impianti tradizionali, per renderli più efficienti e sicuri». BD Plast realizza circa 1400 impianti all’anno. «Abbiamo una linea di sistemi cambiafiltri affidabili, grazie a un’attenzione all’intero processo: dalla progettazione della macchina, al montaggio direttamente presso il cliente”.

BD Plast è una family company fondata nel 1986 a Bondeno, in provincia di Ferrara, dedicata alla produzione e alla vendita di cambiafiltri per linee d’estrusione della plastica, che ha consolidato nel tempo la propria posizione in Italia attraverso la tecnologia downstream. L’azienda emiliana impiega oggi una cinquantina di dipendenti altamente formati e qualificati, capaci di contribuire alla crescita della società attraverso la progettazione e la realizzazione di nuove linee di macchine e di prodotti come adattatori, curve e colli d’estrusione, consolidando nel tempo importanti partnership internazionali e potenziando il service, inteso come un vero e proprio valore aggiunto per la massima soddisfazione della clientela.  Trentacinque anni d’innovazione, sviluppo d’idee e proposte di soluzioni all’avanguardia hanno caratterizzato l’approccio di BD Plast al mercato, con una propensione al rinnovamento non solo per quanto riguarda l’offerta di impianti, ma anche per scelte strategiche volte a rispondere ai vari cambiamenti del contesto produttivo.

Più informazioni:
CleanChanger
BD Plast
www.bdplast.com
BD PLAST FILTERING SYSTEMS SRL
via Copernico 32, 44012 Bondeno – Ferrara, Italy
T. +39 0532 888811