NASCE E-SSENCE, LA PRIMA STARTUP PER IL BOAT SHARING ELETTRICO

Barche che si guidano senza patente, elettriche e sbloccabili via app, come fosse una bici affittata in una città. E-ssence si presenta a Monaco il prossimo 24-25 settembre, prenotazioni sold out per i primi week end. I fondatori: “Soluzione ideale per visitare i parchi naturali”. Un mercato da 60 milioni di euro in Italia

 

Basta il cellulare. Si cerca nella mappa dell’app la barca più vicina. Ci si avvicina, si sblocca il timone con un click. E poi si naviga, liberamente, senza patente nautica. Ma soprattutto senza inquinare: sono barche elettriche. Nasce in Italia il primo boat sharing elettrico completamente on line, un modello che in Europa esiste solo in Olanda. Il prossimo appuntamento pubblico di presentazione del progetto è fissato al 24-25 settembre allo Yacht Club di Monaco, per la terza edizione della fiera “Smart and Sustainable Marina”.

È questo in sintesi il progetto di E-ssence, ideato da Michele Lauriola, 33enne originario di Manfredonia e ora residente a Montebelluna, nel Trevigiano e Leonardo Caiazza, 34enne originario di Parma e ora residente a Forte dei Marmi (Lucca). Sono due giovani imprenditori che hanno elaborato la loro idea all’interno della Bologna Business School dove, nel 2023, hanno conseguito un MBA in green energy e sustainable business. La loro iniziativa è stata oggetto di due programmi di incubazione: il BigBo di Pixel e Banca Sella e il Nowtilus, il sea innovation hub ligure.

Adesso è ora di presentare il progetto. “Annunciamo l’arrivo della web App, a breve sarà disponibile la versione mobile”, spiegano i due. “Il nostro sistema è completamente automatizzato. Si sblocca la barca, si naviga anche con l’assistenza di un virtual skipper che suggerisce itinerari e mete da visitare, poi si ormeggia e si blocca ma non prima di aver messo in carica la barca. Questo è l’unico obbligo per l’utente”.

La start up, che ha sviluppato sia il software che l’hardware per la gestione delle procedure, ha iniziato l’attività con due barche, prodotte dal cantiere svedese Nimbus: una è ormeggiata nel porto di Mirabello a La Spezia e la seconda è data in licenza ad un operatore sul Lago di Garda, a Lonato del Garda. 

“Le prime settimane di operatività sono andate molto bene: sold out nei week end”, commentano Lauriola e Caiazza. “Ma molte richieste stanno arrivando dalle 22 aree marine protette italiane, ecosistemi fragili da salvaguardare dove muoversi con barche a scoppio danneggia gli equilibri naturali. Lì vorremmo orientare il nostro business”.

Un modello che ben funziona in Austria, in particolare in Carinzia, che è del tutto innovativo in Italia. Sono infatti i primi a proporre un progetto di questo genere, che vede come competitor solo alcune aziende sarde che affittano gommoni a scoppio. A livello europeo, ad Amsterdam ci sono dei sistemi simili che uniscono alta tecnologia e una scelta di trasporto totalmente green. Il business attorno al noleggio di barche elettriche, peraltro, è in crescita. Stando alle ricerche più recenti (Fonte: report Mordor Intelligence), il mercato a livello mondiale dovrebbe salire del 5% da qui al 2027, arrivando a 20 miliardi, quello europeo a 6,5 miliardi nello stesso periodo. In Italia al momento sono “solo” 60 milioni di euro.

“A breve sarà offerta in sharing anche l’attrezzatura per fare snorkelling”, concludono i due founder. “Si tratta di pacchetti con l’indicazione di itinerari e punti di attrazione subacquea. Una nicchia molto interessante perché la silenziosità del motore elettrico non spaventa i pesci ed è possibile ammirarli con più facilità. In più offriamo un servizio meteo e SOS bottom per i casi di emergenza. Attraverso l’app il cliente può geo-localizzare le imbarcazioni, prenotare e sbloccare i natanti. Non solo, a breve vogliamo estendere l’intermodalità, coordinandoci con aziende che affittano biciclette e auto elettriche. E magari espanderci all’estero, ad esempio in Austria o sul lago di Lugano, in Svizzera per partecipare al progetto teso ad aumentare la mobilità sul lago riducendo quella su gomma”.

 

SCHEDA – LE BARCHE DI E-SSENCE

La start up metterà a disposizione in un primo momento le due imbarcazioni della flotta di proprietà, alle quali nei prossimi mesi se ne sommeranno altre grazie a delle convenzioni con i cantieri navali che forniranno  i loro mezzi nei periodi di fermo. Le due barche arrivano dalla Svezia, il cantiere Nimbus. Motori da 30 kW, che essendo sotto i 40 CV si possono usare senza patente. La batteria è da 30 kWh e a una velocità di crociera da 12/13 nodi offre un’autonomia da 3/4 ore. Le imbarcazioni sono lunghe 6.30 metri fuori tutto, per una capienza massima di 6 persone e sono dotate di prendi sole a prua e a poppa, tavolino a scomparsa, impianto audio pro, caricatore usb, computer di bordo e simrad con cartografie. Va precisato che sono ad emissioni zero, ma sono arrivate in Italia trasportate da Tir. In ottica green, E-ssence ha deciso quindi di compensare l’anidride carbonica con una piccola quota dello sharing riservata ad una startup (Seathechange) che pianta peonie.

Userbot lancia gli “Umani Digitali”, assistenti virtuali ultra-realistici per conversazioni ancora più evolute

Userbot S.r.l., startup innovativa italiana focalizzata su progettazione e sviluppo software di Intelligenza Artificiale applicata alle conversazioni, lancia sul mercato un innovativo prodotto che consente alle imprese di offrire una customer experience ancora più umana grazie ad avatar fotorealistici che rispondono in tempo reale alle domande dei clienti, sia online che nei luoghi fisici su schermi touch.

 

(11-10-2021) Milano – Gli Umani Digitali nascono con l’obiettivo di garantire una customer journey qualitativamente superiore e ridurre il più possibile la distanza tra uomo e macchina. Questi avatar fotorealistici vengono ricreati sulla base di video di persone reali, l’intelligenza artificiale poi sintetizza la forma del viso e i più piccoli dettagli, come il movimento degli occhi o della bocca, per ricrearne una versione digitale in grado di esprimersi esattamente come la controparte umana.

Con un Umano Digitale al proprio fianco – ha affermato Antonio Giarrusso, Founder & CEO di Userbot – le aziende saranno in grado di offrire ai clienti un’esperienza di contatto innovativa, omnicanale e davvero avvolgente, ben oltre i tradizionali chatbot.

In Userbot riteniamo particolarmente importante il ruolo dell’innovazione all’interno delle aziende e crediamo fortemente nei benefici che tecnologie così all’avanguardia possano portare nella vita quotidiana delle persone. È nostro il compito di poter fornire strumenti adeguati per una trasformazione digitale che riguardi l’intera comunità.

Questi assistenti virtuali dalle sembianze umane possono essere utilizzati per il Supporto Clienti, il Marketing o le Vendite, ad esempio per fornire informazioni agli utenti, prenotare appuntamenti o supportare i clienti nella fase di acquisto.

In chat, nei centri commerciali o negli aeroporti, le persone possono interagire a 360° con gli Umani Digitali di Userbot, grazie alla loro semplicità d’uso e a una esperienza immersiva.

Il nuovo prodotto si adatta ai più svariati settori, in ambito Healthcare può essere integrato online sul sito web o nelle cliniche sui totem; nel Retail viene utilizzato per fornire una shopping experience personalizzata e guidare all’acquisto. Nella Pubblica Amministrazione è in grado di diminuire le file agli sportelli fornendo un nuovo modo di aiutare i cittadini; o ancora nel settore delle Fiere ed Eventi può dare informazioni sugli eventi, la mappa, gli speaker o gli orari dei talk.

La nuova soluzione sarà presentata in anteprima durante l’evento SMAU che si terrà a Milano i giorni 12 e 13 Ottobre.

Per maggiori informazioni: https://userbot.ai/it/umani-digitali

Userbot è la startup italiana sull’Intelligenza Artificiale + Umana per l’Assistenza Online. Userbot ha sviluppato una tecnologia proprietaria di Artificial Intelligence per il Customer Service interamente Made in Italy. Userbot non è solo un semplice chatbot, ma la prima vera AI che automatizza le conversazioni tra aziende e persone. Userbot aiuta le organizzazioni di ogni dimensione a rispondere sempre a tutti i messaggi dei propri utenti, in modo facile, veloce e personalizzabile.

DOMOFLOREA, IL MARKETPLACE DEI FIORAI LANCIA LA CAMPAGNA ISCRIZIONI GRATUITE

Dopo il grande successo iniziale, il primo e commerce italiano per la vendita di fiori online punta a fare il pieno di iscritti proponendo 3 mesi gratuiti per i fiorai che aderiscono. Nel portale sono già presenti fiorai di 5 regioni italiane. Decine i negozi in vetrina, ai primi posti i fiorai di Roma, Milano, Genova e Bologna. I compratori iscritti al sito sono già 500. “Raccogliamo i frutti di un anno di lavoro, iniziato in piena pandemia” spiega il titolare Matteo Mazzola.

 

L’innovativa start up DomoFlorea, il primo marketplace italiano dedicato alla vendita di fiori online, ha riscosso subito un grande successo tra i professionisti del settore e tra il pubblico. Il sito ha aperto da pochi mesi, dà la possibilità a tutti i negozi di fiori italiani di avere una vetrina di vendita virtuale connettendosi direttamente ai clienti.  L’idea del giovane imprenditore Matteo Mazzola, modenese trasferitosi in Svizzera, sta avendo successo e punta ora a fare il pieno di adesioni.

“Abbiamo aperto un’offerta straordinaria, 3 mesi di prova gratuita per i nuovi fiorai che vogliono iscriversi – spiega Matteo Mazzola – abbiamo già 500 utenti che si sono iscritti al portale per acquistare fiori. I negozi sono già alcune decine, provenienti da 5 regioni italiane, Lazio, Veneto, Emilia Romagna, Lombardia, Liguria. Le province con maggiori fiorai iscritti sono Roma, Milano, Bologna e Genova. Alcuni di loro hanno già iniziato una vendita regolare tramite il portale, arrivando a completare anche 50 carrelli al giorno. Hanno una vetrina di visibilità di 24 ore su 24, decidono loro cosa mettere in vendita on line e il prezzo di vendita, oltre alle modalità di consegna. I clienti comodamente da casa possono scegliere il prodotto che più gli piace”.

I vantaggi di DomoFlorea sono notevoli in termini di costi e visibilità. I 3 mesi di prova gratuita consentono all’utente di prendere confidenza con il marketplace, la cui tecnologia è “user friendly”, ovvero molto intuitiva e semplice da usare sia per i venditori che per i compratori. L’assistenza è costante e la visibilità dei prodotti con le rispettive vetrine è garantita 24 ore su 24. “Uno dei grandi vantaggi di DomoFlorea è di poter vendere i propri prodotti senza doversi creare un e commerce per conto proprio, che è molto costoso e difficile da utilizzare per chi non ha dimestichezza con questa tecnologia. Inoltre, noi non richiediamo una percentuale sul venduto – specifica Mazzola – per cui una volta scelto l’abbonamento al servizio, tutto ciò che vende l’iscritto è il suo puro guadagno”. 

Il mercato dei fiori, peraltro, è in crescita. Secondo a dati di Euromonitor international, uno dei maggiori fornitori di ricerche di marketing, registra un giro d’affari pari a 100 miliardi di dollari nel mondo e solo in Italia di 2,7 miliardi di euro. In questo contesto si inserisce il business di Domoflorea, che sarà capace di portare a casa di amanti e mogli, ma anche di parenti e amici lontani, fiori recisi e fiori secchi, piante e mazzi di fiori con la modalità del marketplace, che per la prima volta arriva in Italia nel mondo dei fiori.

AL VIA SHARIN’APP, IL NUOVO UNIVERSO DELL’ECOMMERCE

Il CEO è l’imprenditore friulano Michael Boldarino, l’app ha già avuto ottime valutazioni prima ancora di essere resa pubblica. In un’unica piattaforma shop, annunci privati, offerte di esercizi commerciali locali e molte innovazioni. Nel 2022 il lancio.

CODROIPO (UD). Una vera e propria rivoluzione nell’ambito delle app di acquisti on line è alle porte. Sarà a breve disponibile un’unica piattaforma in grado di gestire e-commerce, vendita tra privati e offerte commerciali sul territorio locale. Funzioni da vero social network con l’obiettivo di offrirlo a zero commissioni per tutti.

Questi sono alcuni degli ingredienti di “Sharin’app”. Il co-fondatore e CEO è Michael Boldarino, 31 anni, friulano, imprenditore dal 2012, attualmente amministratore del “Gruppo Boldarino srl”, di “Risparmionetto.it” (RN srl) e appunto di “Sharinapp international srl” con sede a Codroipo (UD). La società sta sviluppando il progetto grazie ad investitori privati. E’ un’idea sulla quale stanno lavorando da diversi anni, arrivata nel 2020 ad una prima concretizzazione. L’app è stata elaborata in una prima versione “alpha”, ma che ha già raccolto un primo round di investimento ad ottobre 2020 grazie a delle ottime valutazioni. Ci stanno lavorando oltre 10 persone tra collaboratori interni ed esterni, di età media sui 30 anni. 

Già diversi imprenditori del Nord Italia sono in attesa dell’imminente apertura del capitale per investire, attestando alla nuova app una valutazione pre-money davvero importante. Una valutazione basata sui risultati possibili e probabili nel breve termine. E i valori sono ancora più alti con delle proiezioni a medio termine.

Ma cos’è Sharin’app? In sostanza un’applicazione per dispositivi iOS e Android che condensa in un’unica piattaforma nuove logiche e diverse funzioni innovative basate su algoritmi e AI

Il mercato potenziale è davvero grande : 

E-commerce, ovvero la vendita ed acquisto di nuovi prodotti, senza limiti merceologici, di settore e geografici. 

Annunci. Sarà possibile acquistare o vendere prodotti usati, tramite trattativa tra privati. 

Local: acquisto di buoni sconto o pacchetti convenzionati presso aziende, negozi, esercizi commerciali nel territorio locale al fine di aiutare le attività a ripartire. 

Inoltre, l’App avrà anche diverse funzioni social, con lo scopo di creare relazioni tra gli utenti, scambio di informazioni e conoscenze, nell’ottica di una vera e propria “sharing economy”. Altro aspetto fondamentale: Il team sta lavorando per offrire commissioni a 0 per tutti i soggetti utilizzatori.

“La maggior parte dei player del mercato digitale si è specializzata in un settore principale, chi in prodotti nuovi, chi in usati o couponing – spiega il CEO Michael Boldarino – noi invece abbiamo creato un unico ambiente digitale con un innovativo algoritmo di ricerca che li fa coesistere tutti insieme, aggiungendo azioni e opportunità annesse e connesse che faranno la differenza. Per questo lo chiamiamo u-commerce (universal commerce) perché abbiamo creato tutte le funzioni più utili agli utenti privati e aziende che vogliono vendere, acquistare, e guadagnare, relazionarsi e condividere senza limiti”.

L’app approderà sul mercato e sarà disponibile nel 2022, prima vi saranno altri round di raccolta da investitori. Sarà scaricabile da qualsiasi dispositivo iOS e Android e sarà presente anche la versione desktop. 

Le funzioni più importanti di Sharin’app saranno rese note solamente al momento del lancio.

“Gli utenti potranno trovare all’interno qualsiasi tipo di prodotto, servizio o annuncio possibile e immaginabile – spiega Boldarino – potranno concludere l’acquisto con una transazione economica direttamente dal portale anche nella sezione annunci. Saranno gli stessi utenti a popolare il sito, è stato tutto studiato per un utilizzo di massa, anche i meno esperti o neofiti del web potranno attingere alle opportunità offerte. Abbiamo sviluppato alcune funzioni innovative che permetteranno a tutti gli utilizzatori di fare azioni partendo da una nuova logica di partecipazione attiva e di Sharing economy”. Il nostro obiettivo? Creare continuamente nuove opportunità ai nostri utenti  privati e aziende puntando a ripercorrere le orme di Depop per diventare il nuovo “unicorno” italiano insieme alla nostra community.

TICKETSMS LANCIA GLI EVENTI COVID-FREE: ENTRA IN DISCOTECA SOLO CHI HA FATTO IL TAMPONE

La start up bolognese TicketSms permette alla movida di rinascere, e-ticket solo a chi dimostra di aver effettuato il tampone (e un QR code per accelerare l’ingresso di chi ha il green pass). Primo test scientifico il 5 giugno a Gallipoli, l’iniziativa è sostenuta dal sindacato dei gestori dei locali da ballo e dei lavoratori dello spettacolo, dalla Club Festival Commission e dall’associazione dei Dj. Il Ceo, Andrea Vitali: “Finalmente si potrà tornare a vivere i grandi eventi in totale sicurezza”

 

Dall’unione tra l’innovativa start up bolognese TicketSms e la piattaforma Mitiga nasce una rivoluzione capace di salvare il settore dell’eventistica. Per garantire eventi “covid-free”, chi ha comperato un biglietto dovrà anche farsi un tampone: il ticket (nominativo) sarà emesso, ma sarà possibile utilizzarlo solo quando sarà associato ad un tampone negativo nelle 36 ore precedenti l’happening. Un vero e proprio green pass digitale che garantirà a tutto il comparto dell’eventistica di rinascere.  

La nuova piattaforma è già operativa e sarà testata il 5 giugno, in una notte che rappresenterà un vero e proprio test scientifico in Italia per promuovere gli eventi con nuovi standard di sicurezza. L’iniziativa è sostenuta dalla Silb-Fipe, l’associazione italiana imprese ed intrattenimento, dal Sils, il sindacato dei lavoratori dello spettacolo, dalla Club Festival Commission (CFC) e dall’associazione dei Dj (A-Dj). La prima, storica sperimentazione si svolgerà a Gallipoli, nel locale all’aperto “Praja”, dove duemila persone entreranno soltanto con il “green pass” (ottenuto tramite un tampone in un hub appositamente istituito in loco). Per questa storica circostanza è anche prevista una raccolta dati post-evento: dopo cinque giorni tutti dovranno sottoporsi ad un nuovo tampone per verificare eventuali contagi avvenuti. Il secondo test scientifico riguarderà Milano e si svolgerà al Fabrique, discoteca al chiuso, in una data ancora da definirsi.

Il procedimento attivato da TicketSms, e che sarà utilizzato negli eventi successivi ai due test scientifici pilota, è molto semplice. La prima fase è quella dell’acquisto del biglietto, che però sarà “bloccato”. L’utente che intende partecipare dovrà quindi sottoporsi al vaccino o al tampone antigenico di prima generazione Sars-Cov 2 tra le 24 e le 36 ore prima dell’evento, in una delle tante farmacie o centri di analisi convenzionati con Mitiga (sono 300 in tutta Italia, convenzionati con Federfarma), o anche in altri hub che saranno comunicati via app. A quel punto TicketSms verificherà lo stato del tampone del partecipante e permetterà l’utilizzo del biglietto tramite una notifica push sul telefonino. Nel caso in cui il tampone non sia stato effettuato il biglietto non verrà invece sbloccato e non sarà dunque possibile partecipare. In caso di tampone positivo il sistema non memorizzerà alcun dato. All’ingresso all’evento si dovrà esibire solamente il codice QR del biglietto TicketSms, evitando così controlli multipli e velocizzando le eventuali code, il tutto in rispetto del corretto distanziamento.  

“Siamo orgogliosi di partecipare a questo esperimento scientifico, lavoriamo con gli eventi e permettere a tutti di ritrovarsi in sicurezza è una nostra priorità”, commenta il founder di TicketSms Andrea Vitali. “Questo protocollo raccoglie solamente i dati necessari per partecipare all’evento in sicurezza, permettendo di essere in linea con le norme attuali riguardanti la tracciabilità dei partecipanti in caso di esposizione al Coronavirus. La privacy dei dati degli utenti è garantita. Le uniche informazioni che verranno scambiate tra TicketSms e Mitiga saranno quelle relative alla verifica sanitaria. Torneremo a divertirci tutti assieme in sicurezza”. 

È questa l’ultima novità di una start up, TicketSms, nata nel 2018 a Bologna dall’idea di due giovani imprenditori: Andrea Vitali, 36enne di Petritoli (in provincia di Fermo) e Omar Riahi, 31enne di Catania. Grazie ad una tecnologia d’avanguardia il biglietto cartaceo è stato soppiantato dall’e-ticket. Un’innovazione che si va sempre più diffondendo: l’e-ticket è paperless e quindi si riduce lo spreco di carta. I clienti acquistano il biglietto online e lo ricevono via sms, abbattendo così anche i costi di spedizione e attraverso la scansione immediata del codice QR, possono accedere velocemente alla venue e senza alcun contatto fisico. Un’idea che in breve tempo ha raggiunto una tale notorietà che ad oggi è stata utilizzata in oltre 3.600 eventi ai quali hanno partecipato oltre 600 mila persone; sono 450 le discoteche e i locali convenzionati.

“Ma i vantaggi non ci sono solo per i clienti”, conclude Vitali. “Anche l’organizzatore dell’evento monitora in ogni momento le vendite e l’afflusso degli ingressi, non ha più i costi di stampa dei biglietti tradizionali, evita al pubblico le lunghe file ed anche i tentativi di frode in quanto siamo una delle poche realtà̀ di ticketing italiane certificate SIAE come biglietteria automatizzata certificata”.