CS Pio X, “ritorno a casa” in musica del Papa Sarto

Due concerti sacri a Riese Pio X celebrano il ritorno dell’urna contenente le spoglie mortali di Papa Sarto nella chiesa arcipretale del paese natale, Riese Pio X. Le due tappe fondamentali del viaggio saranno accompagnate dal Conservatorio di musica Agostino Steffani di Castelfranco Veneto.

L’urna, trasportata per 545 chilometri, sarà accolta per più di una settimana a Cendrole, borgo riesino che ospita la chiesa mariana nella quale Bepi Sarto sviluppò la sua fede. E sarà qui che il 5 e il 16 ottobre l’arrivo e la partenza dell’urna saranno salutate da due concerti che hanno per protagonisti due docenti del Conservatorio Agostino Steffani gli organisti Giovanni Feltrin e Nicola Cittadin, con il soprano Anna Paola Caroni.

Il primo concerto, in programma il 5 ottobre alle 20,45 nella Chiesa parrocchiale di Riese, funge da Preludio alla “peregrinatio” del corpo di Papa Pio X, in occasione dei 120 anni dall’elezione al soglio pontificio: per tale motivo si apre con una Entrata Pontificale, il cui autore – Marco Enrico Bossi – fu tra i principali esponenti di una rinascita della musica sacra. Tale rinascita si deve in buona parte al fondamentale apporto di Papa Sarto, e in particolare al Motu Proprio “Tra le sollecitudini” sulla musica sacra (22 novembre 1903), che riconosceva al Canto Gregoriano e alla Classica Polifonia un primato da tener sempre presente. Il titolo del concerto, “Pulchra sicut luna”, derivato dal Cantico dei Cantici, rappresenta una lode a Maria. Il programma disegna quindi un itinerario il cui il canto gregoriano rappresenta un filo conduttore, attraverso l’Inno Ave maris stella nella prima parte e il Magnificat nella seconda: e grazie alla presenza di una voce solistica – quella di Anna Paola Caroni, studentessa del Conservatorio di Castelfranco – il testo dell’Ave maris stella e quello del Magnificat saranno eseguiti in forma alternata tra canto e versetti organistici. Il breve ma suggestivo brano che dà il nome al concerto, Pulchra sicut luna, è opera di Giandomenico Faccin, organista non vedente nato a Caonada di Montebelluna, autore di numerosi brani organistici e corali nonché di numerosi collaudi di strumenti locali costruiti o restaurati nel primo Novecento. Il concerto di chiusura, in programma il 16 ottobre alle 20,45 nella chiesa parrocchiale di Riese, vedrà un viaggio nella letteratura organistica tra Ottocento e Novecento e avrà come interprete l’organista Nicola Cittadin.

Elena Filini

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