GIORNATA MONDIALE DELL’ALIMENTAZIONE, TUTTI I RISCHI DELLE DIETE FAI DA TE

Il 16 ottobre si celebra in tutto il mondo la giornata dell’alimentazione per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle problematiche legate alla povertà, fame e malnutrizione. La biologa nutrizionista, dott. Elisa Mancini: “Quando si intraprende un percorso alimentare è necessario affidarsi sempre a un medico o a uno specialista della nutrizione in grado di garantire un corretto apporto di tutti gli alimenti. La nostra salute non deve seguire una moda “

 

L’organizzazione delle nazioni unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) celebra  il 16 ottobre di ogni anno la Giornata Mondiale dell’alimentazione con lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi della povertà, della fame e della malnutrizione. Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca con il Ministero degli affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, propone di dedicare l’attività didattica in questa giornata mondiale dell’alimentazione 2018: “Le azioni sono il nostro futuro. Un mondo “fame zero” entro il 2030 è possibile”.

“Quando si parla di malnutrizione – spiega la dottoressa Elisa Mancini, biologa nutrizionista del metodo Keyum, il programma, alimentare unico al mondo, che si basa sulla scomposizione bromatologica degli alimenti  –  si pensa sempre a quella associata per difetto nei Paesi in via di sviluppo, ma negli ultimi anni si parla anche di malnutrizione per eccesso, successiva alla occidentalizzazione della dieta moderna”.

Vediamo quindi assieme i pro e i contro delle “diete fai da te”, i rischi reali a cui si va incontro quando non ci si affida ad uno specialista.

Dieta Vegetariana: nella grande famiglia del vegetarianesimo si possono distinguere diversi modelli alimentari: latto-ovo vegetariana (esclude il consumo di carne e prodotti della pesca), latto- vegetariana (esclude anche le uova, ma sono concessi il latte e i derivati, il miele è a discrezione), ovo – vegetariana (esclude anche il latte e i derivati ma non le uova; il consumo di miele è a discrezione). “Tra i vantaggi – afferma Mancini – vi è sicuramente l’elevato apporto di fibre e di proteine vegetali e se associata ad uno stile di vita salutare riduce il rischio di sovrappeso e obesità, diabete mellito di tipo 2, ipertrigliceridemia, iper-colesterolemia LDL, ipertensione. Tra gli svantaggi il rischio di eccedere nell’apporto di carboidrati e zuccheri e di andare incontro a carenze di micronutrienti fondamentali: Vitamina B 12, ferro,  zinco, calcio”.

La percentuale di vegetariani in Italia, nel 2016, si attesta sul 7,1%, mentre, nel 2017 la percentuale è scesa al 4,6 %, secondo il rapporto Italia Eurispes 2018.

 

Dieta Vegana: al contrario della cucina vegetariana che riesce ad essere bilanciata, la  cucina vegana, che esclude qualsiasi tipo di prodotto di origine animale, comprese le uova e i derivati non lo è. “I vantaggi sono pochi – osserva l’esperta – mentre tra gli svantaggi si possono considerare gravi deficienze di vitamina B12 e di ferro”, ricorrendo all’integrazione. In Italia la percentuale di vegani dal 2016 al 2017 è aumentata passando da un 1% al 3 %.

 

Dieta Crudista o raw food: forma estrema di vegetarianesimo che richiede  l’utilizzo di soli alimenti vegetali crudi come frutta, verdura e semi. “È uno stile di vita assolutamente sbilanciato – avverte Mancini – e non salutare in quanto la cottura è fondamentale per l’eliminazione di alcuni batteri responsabili di diverse patologie”.

 

Diete Iperproteiche: sono caratterizzate da un elevato apporto di proteine a discapito di carboidrati e grassi, con un apporto calorico giornaliero totale molto basso intorno alle 1000-1200 kcal. “Sono dei regimi alimentari sbilanciati che se intrapresi per lunghi periodi di tempo inducono disturbi intestinali come la costipazione, la stitichezza, un sovraccarico di fegato, reni anche se transitori, osteoporosi, ipercolesterolemia e malattie cardiovascolari. Inoltre – sottolinea –  la perdita di peso è “fittizia” in quanto reinserendo nel proprio menu gli alimenti eliminati è molto facile recuperare i chili persi (il classico effetto yo-yo). Tra questi regimi iperproteici troviamo la dieta Atkins, Cookie diet (dieta del biscotto proteico), del Fantino e le diete Dukan, Tisanoreica che, in particolare nella prima fase, si basano sull’eliminazione totale dei carboidrati. Queste diete vanno intraprese solo sotto stretto controllo medico o di uno specialista della nutrizione solo se lo ritiene necessario e per brevi periodi di tempo”.

 

Dieta gruppo sanguigno: promossa dal naturopata dottor Peter D’Adamo, si basa sull’eliminazione di determinati alimenti o gruppi di alimenti esclusivamente in base al gruppo sanguigno, supponendo che questo possa incidere pesantemente sul rapporto tra alimenti e metabolismo. Il naturopata associa i diversi gruppi: gruppo A tipico degli agricoltori, quelloB caratterizza le popolazioni nomadi, quello AB quello evolutivo. La dott.ssa Mancini: “È una dieta priva di qualsiasi fondamento scientifico  che se seguita per lunghi periodi di tempo può portare ad una carenza di calcio in particolare nei soggetti con gruppo sanguigno 0 ai quali  si consiglia di assumere molte proteine mentre, nei soggetti  con gruppo A, invece, l’eccessiva limitazione di prodotti animali può causare carenze di ferrovitamina B12 e grassi omega 3”.

 

E infine, arriviamo alla nostra famosa Dieta mediterranea. “Non esclude alimenti, ma grazie alla raffigurazione “a piramide” ne regola solo la frequenza e il consumo: giornaliero, settimanale od occasionale. I principi fondamentali su cui si basa sono la territorialità, bio-diversità, sostenibilità, l’atto del mangiare prevede l’interazione sociale, la convivialità, l’ospitalità senza dimenticare la tradizione e la storia. Tale regime risulta essere equilibrato, variegato e bilanciato in tutti i nutrienti. Promosso da tutte le società Scientifiche e riconosciuto nel 2010 dall’ UNESCO come patrimonio dell’umanità tale regime alimentare risulta quello giusto da intraprendere”.

Nel momento in cui si decide di intraprendere un percorso alimentare – conclude la biologa nutrizionista – l’ importante è farlo con totale consapevolezza affidandosi sempre ad un medico o ad uno specialista della nutrizione in grado di garantire un corretto apporto di tutti i nutrienti. Solo un’alimentazione varia ed equilibrata e duratura nel tempo potrà tutelare la nostra salute fornendo al nostro organismo tutti i micro e macro nutrienti essenziali. La nostra salute non deve seguire una moda deve essere prioritaria, sempre”.

 

Ufficio Stampa Velvet Media / press@velvetmedia.it

 

KEYUM IN PILLOLE Il metodo Keyum® è stato inventato da Paolo Braghin, il quale ha messo a punto  con l’aiuto di una commissione medico-scientifica un software, unico in Europa, che definisce la dieta su misura mantenendo nel menù i piatti preferiti grazie ad una scomposizione bromatologica di settemila cibi e quindicimila ricette in continuo aggiornamento. Le sede centrale è a Boara Polesine, in provincia di Rovigo, ma ci sono uffici operativi anche a Bologna, a Valli di Chioggia e a Mira, nel Veneziano. La società è nata nel 2013, ad oggi vi lavorano nelle varie sedi una decina di persone. Nel corso degli anni, ha elaborato migliaia di diete per oltre diecimila persone, nel tre quarti dei casi per il mondo femminile. Tra chi segue il metodo, alcuni sportivi famosi nel territorio veneto: citiamo i triatleti Nicola Battocchio, Omar Bertazzo e Michele Aglio; i ciclisti Marcello Pavarin, Liam Bertazzo e Filippo Fortin; ma anche il rugbista Nicola Quaglio e gli atleti di Judo-Karate-Taekwondo Gabriele e Gianni Guglielmo. Dal punto di vista medico-sanitario, grazie alla revisione della piattaforma, che è stata effettuata in collaborazione con docenti dell’università Alma Mater di Bologna, il software è in grado di elaborare programmi nutrizionali anche in presenza 24 allergie ed intolleranze e 18 stati patologici, funziona ad esempio per attenuare e ridurre drasticamente i sintomi del reflusso gastrico, del gonfiore addominale, della stipsi e di alcune forme di mal di testa.

 

OBESITY DAY, IL NUOVO KILLER E’ L’INATTIVITA’

L’obesità è un grave problema che affligge milioni di persone, il 10 ottobre parte la campagna mondiale di sensibilizzazione. La dottoressa Aurora Modeo, biologa nutrizionista del team scientifico Keyum: “L’unica reale soluzione per sconfiggere l’obesità è aumentare la consapevolezza di ciò che si mangia e praticare attività fisica”

 

La parola obesità deriva dal latino “obesus”, è formata dalla particella intensiva ob ed esus participio passato di edere ovvero mangiare ed è caratterizzata da un eccessivo accumulo di grasso corporeo. A livello internazionale, l’obesità rappresenta uno dei principali problemi di salute pubblica: in primis perché è in costante aumento e non solo nei paesi occidentali e in secondo luogo perché è un importante fattore di rischio per l’insorgenza di patologie cronico-degenerative come diabete, malattie cardiovascolari, disturbi locomotori. Risulta quindi una sfida prioritaria per la sanità pubblica e quindi, anche quest’anno, il prossimo 10 ottobre si celebra “Obesity day”, la giornata mondiale dell’obesità.

Escludendo quelle forme di obesità dovute ad alterazioni genetiche – spiega la Dottoressa Aurora Modeo, biologa nutrizionista del team scientifico Keyum, esperta nel programmare piani alimentari personalizzati – la maggior parte dei casi di obesità è legata ad un eccessivo introito calorico rispetto al fabbisogno specifico di un individuo. Il sovrappeso e l’obesità ad oggi colpiscono tutte le fasce di età: adulti, anziani e bambini. In Italia sono attivi dei sistemi di sorveglianza per la raccolta dei dati, i temi indagati sono quelli legati al sovrappeso e all’ obesità e al consumo di frutta e verdura”.

Negli adulti compresi tra i 18 e i 69 anni “Passi” raccoglie informazioni sullo stile di vita e comportamenti associati a fattori di rischio per l’insorgenza delle malattie croniche non trasmissibili (o anche definite del benessere) e sul grado di conoscenza e adesione ai programmi di intervento che il Paese sta realizzando per la loro prevenzione.  Il Centro nazionale di epidemiologia Cnesps-Iss, tramite il Progetto Cuore, effettua periodicamente la misurazione dei fattori di rischio cardiovascolari su campioni di popolazione, attraverso esami fisici standardizzati, rigorosi e accurati.  Negli anziani la sorveglianza “Passi d’Argento” fornisce informazioni sulle condizioni di salute, abitudini e stili di vita della popolazione uguale o maggiore a 65 anni del nostro Paese.  In età infantile, l’obesità e il sovrappeso hanno delle implicazioni dirette sulla salute del bambino e rappresentano un fattore di rischio per lo sviluppo di gravi patologie in età adulta.

Dal 2007, per comprendere la dimensione del fenomeno nei bambini italiani e i comportamenti associati, il Ministero della Salute/CCM ha promosso e finanziato lo sviluppo e l’implementazione nel tempo del sistema di sorveglianza OKkio alla SALUTE, coordinato dall’allora Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute (attualmente Centro Nazionale per la Prevenzione delle Malattie e la Promozione della Salute) dell’Istituto Superiore di Sanità e condotto in collaborazione con le Regioni e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

“La sorveglianza – specifica Modeo – è alla base delle strategie italiane in materia di prevenzione e promozione della salute, quali il Programma Governativo “Guadagnare salute” e il Piano Nazionale della Prevenzione e, in ambito internazionale, aderisce alla “Childhood Obesity Surveillance Initiative (COSI) della Regione Europea dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. OKkio alla SALUTE, che ha una periodicità di raccolta dati biennale, ha lo scopo di descrivere la variabilità geografica e l’evoluzione nel tempo dello stato ponderale, degli stili alimentari, dell’abitudine all’esercizio fisico dei bambini della terza classe primaria e delle attività scolastiche favorenti la sana nutrizione e l’attività fisica”.

Ad oggi, a livello nazionale, sono state effettuate cinque raccolte dati (2008-9, 2010, 2012, 2014 e 2016) ognuna delle quali ha coinvolto oltre 40.000 bambini e genitori e 2000 scuole. In particolare, nel 2016 hanno partecipato 2.604 classi, 45.902 bambini e 48.464 genitori, distribuiti in tutte le regioni italiane. I risultati della quinta raccolta dati di OKkio alla SALUTE confermano la necessità di mantenere viva l’attenzione e l’impegno nel favorire stili alimentari salutari e nel rafforzare il contrasto alla sedentarietà in ambito scolastico.

In merito alla sedentarietà, i dati raccolti hanno evidenziato che i bambini fanno poca attività fisica, si stima che 1 bambino su 8 risulta fisicamente inattivo; poco più di 1 bambino su 20 pratica un livello di attività fisica raccomandato per la sua età; tali dati sono sicuramente legati anche alle esigenze di recarsi a scuola con mezzi motorizzati, giocare poco all’aperto e non fare sufficienti attività sportive strutturate. Rispetto alle precedenti raccolte in quest’ultima rilevazione, sembra che la percentuale dei bambini inattivi sia aumentata. Tale dato è confermato anche a livello mondiale senza distinzione di età, in particolare le donne rispetto agli uomini, tanto che l’Organizzazione Mondiale della Sanità parla di un nuovo killer: l’inattività fisica. Il nuovo piano d’azione prevede di ridurre l’inattività fisica del 10% entro il 2025 e del 15% entro il 2030.

“Un modo per rendere fisicamente attivi i bambini è far loro percorre il tragitto casa-scuola a piedi o in bicicletta anzichè l’utilizzo di un mezzo pubblico o privato – consiglia l’esperta –  Nella nostra quotidianità sta diventando sempre più una sfida, soprattutto perché le nostre città e comunità non sono progettate nel modo funzionale. Le scuole e le famiglie devono collaborare nella realizzazione di condizioni e di iniziative che incrementino la naturale predisposizione dei bambini all’attività fisica. La crescente disponibilità di televisori e videogiochi, associata a profondi cambiamenti nella composizione e nella cultura della famiglia, ha contribuito ad aumentare il numero di ore trascorse in attività sedentarie. Pur costituendo un’opportunità di divertimento e talvolta di sviluppo del bambino, il momento della televisione si associa spesso all’assunzione di cibi fuori pasto che può contribuire al sovrappeso o obesità del bambino. Evidenze scientifiche mostrano che la diminuzione del tempo di esposizione alla televisione da parte dei bambini è associata ad una riduzione del rischio di sovrappeso e dell’obesità a causa prevalentemente del mancato introito di calorie legati ai cibi assunti durante tali momenti”.

La prevenzione precoce dell’obesità infantile, si attua attraverso la promozione di sani stili di vita in donne in gravidanza, ai neo-genitori e alle famiglie attraverso una cultura condivisa e coerente fra gli operatori sanitari per la diffusione di informazioni adeguate e univoche (es. Sapori di maternità) su corretti stili di vita fin dai primi anni di vita e nell’età scolare. Un altro aspetto da non sottovalutare è la percezione del peso del proprio figlio, che continua ad essere distorta nei genitori dei bambini con eccesso ponderale. Inoltre nell’indagine Okkio alla salute del 2016, circa 7 mamme su 10 pensano che il proprio bambino in sovrappeso o obeso mangi scarse o giuste quantità di cibo e 1 mamma su 2 di bambini considerati non attivi, pensa che il figlio svolga una attività fisica sufficiente.

Risulta dunque chiaro che per ridurre l’obesità è necessario aumentare la consapevolezza e attivarsi concretamente al fine di  modificare le abitudini alimentari e indirizzarsi verso una stile di vita più corretto e salutare.

Ogni anno, in vista dell’estate e dopo le festività natalizie, veniamo inondati da diete miracolose, prive di fondamento scientifico e, molto spesso sbilanciate, a basso contenuto calorico, che, in pochi giorni, settimane o nel miglior delle ipotesi mesi, permettono di perdere in bilancia: dai 10 ai 20 kg. Ma siamo sicuri che queste proposte dietetiche siano davvero la soluzione migliore per combattere i chili in eccesso, la condizione di sovrappeso e che ci allontanano realmente dal rischio obesità? “Nella maggior parte dei casi – avverte la biologa nutrizionista – tali regimi dietetici ci danno solo l’illusione che qualcosa stia cambiando, ma non è così!.Alla perdita di peso veloce e rapida si contrappone un effetto “YoYo”, che riporta il peso al punto di partenza o a volte, addirittura, ad un incremento rispetto ai valori precedenti. Ad oggi, l’unica reale soluzione per sconfiggere l’obesità è aumentare la  consapevolezza di ciò che si mangia, non solo sperimentando l’assunzione di cibi più o meno calorici e le relative quantità ma anche e soprattutto valutando il loro rispettivo senso di sazietà. Intraprendere un percorso di educazione alimentare, plasmato nel tempo, permette ad ogni individuo predisposto, di imparare a mangiare in modo sano assumendo la capacità di distinguere tra cibi “cattivi” e quelli “buoni”, facendo scelte più consapevoli e non dettate da accattivanti slogan pubblicitari. Saper gestire la propria giornata alimentare in funzione delle abitudini alimentari e delle scelte lavorative, senza tralasciare la sfera sociale e familiare, è principio fondamentale affinché tale educazione sia duratura nel tempo. Consapevolezza, pazienza e motivazione possono permetterci di sconfiggere l’obesità ed è questo che la giornata mondiale dell’obesità vuole, ogni anno, ricordarci”.

 

Ufficio Stampa Velvet Media / press@velvetmedia.it

 

KEYUM IN PILLOLE Il metodo Keyum® è stato inventato da Paolo Braghin, il quale ha messo a punto  con l’aiuto di una commissione medico-scientifica un software, unico in Europa, che definisce la dieta su misura mantenendo nel menù i piatti preferiti grazie ad una scomposizione bromatologica di settemila cibi e quindicimila ricette in continuo aggiornamento. Le sede centrale è a Boara Polesine, in provincia di Rovigo, ma ci sono uffici operativi anche a Bologna, a Valli di Chioggia e a Mira, nel Veneziano. La società è nata nel 2013, ad oggi vi lavorano nelle varie sedi una decina di persone. Nel corso degli anni, ha elaborato migliaia di diete per oltre diecimila persone, nel tre quarti dei casi per il mondo femminile. Tra chi segue il metodo, alcuni sportivi famosi nel territorio veneto: citiamo i triatleti Nicola Battocchio, Omar Bertazzo e Michele Aglio; i ciclisti Marcello Pavarin, Liam Bertazzo e Filippo Fortin; ma anche il rugbista Nicola Quaglio e gli atleti di Judo-Karate-Taekwondo Gabriele e Gianni Guglielmo. Dal punto di vista medico-sanitario, grazie alla revisione della piattaforma, che è stata effettuata in collaborazione con docenti dell’università Alma Mater di Bologna, il software è in grado di elaborare programmi nutrizionali anche in presenza 24 allergie ed intolleranze e 18 stati patologici, funziona ad esempio per attenuare e ridurre drasticamente i sintomi del reflusso gastrico, del gonfiore addominale, della stipsi e di alcune forme di mal di testa.

 

 

DA ASOLO ALLA CONQUISTA DEI MERCATI INTERNAZIONALI, GC&P FESTEGGIA I DIECI ANNI (E SEICENTO CLIENTI)

La società veneta, leader nello sviluppo internazionale e nello “snellimento” delle aziende (grazie allo stile giapponese), chiude il 2018 in crescita a doppia cifra. I soci: “Siamo specialisti per le PMI, le aiutiamo a crescere forti e sane. Il nostro nuovo obiettivo? Affiancare i nostri clienti anche nelle operazioni di finanza straordinaria”. Sabato scorso evento con Oscar Giannino, oltre trecento gli ospiti presenti

 

Nella testa, lo stile di lavoro giapponese basato su precisione nelle operazioni, pulizia organizzativa, condivisione dei valori e abnegazione. Nel cuore, la passione per le piccole e medie aziende, colonna portante del tessuto economico del Nordest. Nelle gambe, la voglia di viaggiare che li ha portati a far consulenza ovunque nel mondo, e persino a stabilirsi con una filiale in India dopo aver creato partnership operative ovunque, dal Brasile alla Turchia, fino agli Emirati Arabi e al Nord Africa.

Sabato scorso 29 settembre la società di consulenza Gianesin, Canepari & Partners ha festeggiato i propri dieci anni di storia con un happening al quale hanno partecipato, nella storica sede della Fornace dell’Innovazione ad Asolo, nel Trevigiano, oltre trecento ospiti selezionati tra clienti e personalità del mondo del business. Un evento esclusivo, sviluppatosi in un pomeriggio di laboratori formativi, conclusi con la tavola rotonda moderata dal giornalista Oscar Giannino sul tema: “Eccellenza organizzativa, mercati e territori”. A intrattenere gli ospiti, la Gaga Symphony  Orchestra, ad Asolo dopo il successo di X Factor. Da evidenziare anche l’intento solidale della giornata: è stata organizzata una lotteria di beneficenza, il cui ricavato è andato alla Onlus “Camminare per la vita” rappresentata da Deborah Compagnoni e dal direttivo al completo.

Il modo perfetto per festeggiare un’avventura iniziata nel 2008, quando Nicola Gianesin e Alberto Canepari, consulenti di direzione aziendale, decisero di aprire la società ad Asolo, selezionando attorno a sé un gruppo di manager, professionisti, consulenti esperti nello sviluppo del business, nella trasformazione “lean” delle aziende, nello sviluppo delle risorse umane e nel settore dei finanziamenti alle imprese.

Oggi i soci sono quattro: ai fondatori si sono aggiunti Simone Tognin e Nicola Rigobello. GC&P è un gruppo con due sedi fisiche e società operative ad Asolo e Mumbai. Un gruppo che si basa su un portafoglio di oltre 600 clienti e che chiuderà il 2018 con un fatturato che supererà i 2,5 milioni di euro. I dipendenti sono dieci e i professionisti che collaborano col team una trentina. Grande importanza hanno rivestito anche i corsi di formazione, masterclass dedicate a gruppi ristretti di imprenditori e manager, cui hanno partecipato più di 1.500 persone da tutta Italia.

Per rendere i propri servizi sempre più accessibili, GC&P ha permesso alle PMI di ottenere finanziamenti per oltre cinque milioni di euro da vari enti pubblici (voucher regionali e nazionali, fondo sociale europeo, fondi interprofessionali) grazie alla grande capacità di realizzare progetti efficaci.

Oggi GC&P si conferma specialista per tutti i servizi dedicati alle PMI. Nel Triveneto è società leader in questo segmento di business. L’amministratore delegato, Nicola Gianesin, ha le idee chiare sul futuro. “Abbiamo da poco integrato i nostri servizi con l’advisoring su operazioni di finanza straordinaria”, conclude. “L’attuale contesto economico in ripresa e la presenza di nuovi strumenti finanziari offre anche alle PMI l’accesso a nuovi strumenti per ottenere capitale di rischio e capitale di credito. Queste sono risorse indispensabili per la crescita. Con questo portafoglio di competenze e di referenze, siamo sicuri di poter crescere in altre aree geografiche in Italia e all’estero, sempre come specialisti per le PMI”.

 

Ufficio stampa Velvet Media / press@velvetmedia.it

 

LA SCHEDA Gianesin, Canepari & Partners oggi è un gruppo basato su un team di 40 persone tra Treviso e Mumbai e che si basa su un portafoglio di oltre 600 clienti. La sede italiana è in via Strada Muson 2/c ad Asolo, nel Trevigiano. I dati economici sono in costante crescita. Nel 2017 il fatturato è salito a due milioni e si stima una chiusura del 2018 superiore a 2,5 milioni. Tra i servizi che rendono unica GC&P c’è l’aiuto all’internazionalizzazione per le pmi. Ma l’anima della società è legata allo sviluppo del “lean”, ossia la ricerca di efficienza e nuova competitività in tutti gli ambiti dell’organizzazione aziendale. Ma anche l’ottenimento di finanziamenti messi a disposizione da istituzioni locali, nazionali ed europee. Grande interesse ha destato inoltre il progetto Nord(b)Est, che propone due concorsi: Nord(b)Est Award al miglior progetto di internazionalizzazione e il Nord(b)Est Award per giornalisti che raccontano le pmi.

LA STORIA AZIENDALE La fondazione è del 2008: nasce Gianesin, Canepari & Partners. 2009: Lancio dei servizi lean production e lean accounting. 2010: creazione della business unit change management e gestione delle risorse umane. 2011: nasce la business unit finanziamenti alle imprese. GC&P ottiene le certificazioni ISO9001 e ISO14001. 2012: avvio delle attività formative a marchio GC&P e Nord(b)Est. Realizzazione del primo Nord(b)Est Award. 2013: nasce GC&P India. Creazione della business unit sviluppo del business. 2014: GC&P diventa ente di formazione accreditato dalla Regione Veneto per la formazione continua. 2015: ideazione della filosofia e del servizio lean&green. GC&P entra a far parte dei fornitori del Ministero dello Sviluppo Economico (Mise) per la realizzazione di progetti di internazionalizzazione. 2016: GC&P adotta il modello organizzativo 231. 2017: ingresso di due nuovi soci e consolidamento della compagine sociale. GC&P supera i 2 milioni di fatturato. 2018: si consolida il servizio di advisoring per operazioni straordinarie. Il fatturato è superiore ai 2,5 milioni di euro.

TUTTO “L’AMORE FOLLE” IN MOSTRA NEL PADOVANO

Sabato 29 settembre alle ore 18 inaugura il macro progetto espositivo “Amorefolle” alla Corte Benedettina di Correzzola a cura di Matteo Vanzan, Enrica Feltracco e Massimiliano Sabbion. Una quarantina di artisti sono stati chiamati ad interpretare l’amore tra video, installazioni, sculture e dipinti.  Ad arricchire la mostra un calendario di concerti, conferenze e laboratori didattici

Dopo il successo dell’evento NATURA NATURAE nel 2017, la corte benedettina e il Palasport di Concadalbero, sabato 29 settembre alle ore 18 apriranno le porte ad una nuova sfida culturale dal titolo ‘AMOREFOLLE’ un’esposizione eclettica che abbraccerà il disegno, la pittura, il digitale con un creativo connubio di immagini e suoni che daranno vita a opere di pittura, scultura, installazioni, fotografie e video opere performanti legati da questo misterioso e folle percorso comune. Linda Piva, Assessore alla Cultura: “L’amore visto nelle sue più diverse sfaccettature, l’Amore per l’arte, per una passione per un ideale, per un territorio. AMOREFOLLE è per l’amministrazione comunale di Correzzola, un importante investimento culturale e didattico che coinvolgerà tutte le scuole del territorio con un fitto calendario di visite guidate. L’esposizione, giunta alla seconda edizione, quest’anno gode anche del patrocinio della Regione Veneto, la mostra sarà allestita in tutti i locali della Corte Benedettina che farà da suggestiva cornice a tutte le opere esposte per tutto il mese di ottobre”.

“AMOREFOLLE” è un momento di confronto e di ricerca attraverso mezzi espressivi proposto da una quarantina di artisti affermati e nuove generazioni a cura di Enrica Feltracco, Massimiliano Sabbion, Matteo Vanzan. Alla mostra d’arte saranno affiancate, durante tutta la durata dell’esposizione, conferenze, concerti, serate tematiche e laboratori didattici con l’obiettivo di creare un contenitore interdisciplinare legato all’AMOREFOLLE. Il luogo storico della Corte Benedettina e il moderno Palazzetto dello Sport a Concadalbero, sedi dell’esposizione, sono testimoni di iniziative culturali contemporanee importanti a dimostrazione di come il passato e la memoria storica siano la base per il futuro e la tutela del territorio.  Gli artisti nazionali e internazionali, presenti in mostra con le loro opere d’arte, onorano i luoghi e gli spazi carichi di storia e di ricordo, un AMOREFOLLE che parte da lontano, dai monaci benedettini che crearono e bonificarono le terre di Correzzola a dimostrazione di come con follia e amore si possa essere capaci di creare azioni che durano per sempre. Spiega il titolare di MV eventi e curatore, Matteo Vanzan: “Con AmoreFolle non abbiamo voluto creare solamente una mostra sull’amore, ma un contenitore di eventi che riassumesse discipline artistiche in una manifestazione a 360° che presentasse mostre d’arte, performance live, concerti e incontri con professionisti del settore per fare il punto della situazione nel mondo a italiana offrendo un momento di confronto e dialogo. Oltre quaranta artisti da tutta Italia si sono dati appuntamento a Correzzola per raccontarci, mettendosi a nudo, un universo interiore fatto di fuoco e passione che, con estrema veemenza, urla la propria ragione di esistere attraverso pittura, scultura, fotografia, installazione, musica e performance”.

La mostra vuole essere quindi un momento di riflessione sul concetto di amore come emozione, come visione totalizzante che investe cuore, mente e anima: “Gli artisti nei secoli hanno sempre rappresentato le emozioni – racconta il curatore Massimiliano Sabbion – e in primis l’amore, in tutte le sfaccettature e forme: amore per la natura, il paesaggio, le persone, l’amore come sentimento astratto, per un’idea, per una concezione, per un uomo, per una donna, per un figlio, per un ricordo: non c’è secolo della storia dell’arte che non abbia dedicato una sola opera all’amore”. “Amore e follia – conclude Enrica Feltracco – Ciò che mi intrigava era il nesso che unisce i due poli, anzi li attiva. E questo nesso credo sia la passione. La passione è slancio, è creatività, è generosità, è vita. Ma può essere anche consunzione, dolore, follia, morte. Come sempre la vita è un cocktail di delizie e veleni”.

La mostra, patrocinata dalla Regione del Veneto, è visitabile il sabato, la domenica e i festivi dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.30 con ingresso gratuito.

Artisti presenti in mostra:

Guido Airoldi, Pierangela Allegro, Alessandro Amaducci, Alessio B, Manrico Baldo, Manuela Bedeschi, Simone Berno, Alessio Bolognesi, Gianluca Bonomo, Giacomo Calaon, Matteo Capobianco, Felipe Cardena, Alessandra Carloni, Riccardo Cavallini, Juri Ceccotti, Marco Chiurato, Giuliana Cobalchini, Giorgio Dalla Costa, Cristiano De Matteis, Franz Chi, Simone del Pizzol, Fabrizio Dusi, Laura Fortin, Tony Gallo, Ettore Greco, Leda Guerra, Ketra, Eleonora Manca, Corrado Marchese, Simone Meneghello, Raffaele Minotto, Daniele Nalin, Michela Nicoletti, Ciro Palumbo, Ioan Pilat, Franca Pisani, Fabio Presti, Michele Sambin, Emanuele Sartori, Silvia Scuderi, Ale Senso, Beatrice Sheridan, Maurizio Taioli, Serena Vignolini.

Ufficio stampa Comunicazione Live

 PROGRAMMA 

Sabato 29 settembre – Corte Benedettina ore 18.00 Inaugurazione 

Sabato 6 ottobre – Concadalbero, Palasport ore 16.00 “From Street to Digital”, apertura mostra collettiva dedicata alla Street Art e all’Arte digitale

Domenica 7 ottobre – Corte Benedettina ore 17.00 “AmoreFolle: l’amore nella storia dell’arte”, incontro con lo storico e critico d’arte Massimiliano Sabbion

Giovedì 11 ottobre – Cockney London Pub ore 22.00 Concerto jazz internazionale con Doubtless quartet da New York, Jure Pukl, Melissa Aldana, Greg Hutchinson, Joe Sanders

Domenica 14 ottobre – Corte Benedettina ore 17.00 “Smell like teen spirits”, riflessioni con il curatore d’arte Matteo Vanzan

Giovedì 18 ottobre – Cockney London Pub ore 22.00 Concerto pop rock con Bonnie Li dalla Francia

Sabato 20 ottobre – Corte Benedettina ore 21.00 “Still”, la nascita alchemica di un’opera d’arte, live performance a cura di Giorgio Dalla Costa

Mercoledì 24 ottobre – Cockney London Pub ore 22.00  Concerto jazz internazionale con Igor Lampert quartet dalla Slovenia-Usa

Sabato 27 ottobre – Corte Benedettina ore 18.00 T&ncò, concerto omaggio a Luigi Tenco a cura di Alan Bedin, Marco Ponchiroli e Gigi Sella

Domenica 28 ottobre – Corte Benedettina ore 17.00 L’uomo qualunque incontra Alda Merini: chiacchiere in versi con Anna Miante e Stefano Momentè. “Anche la follia vuole i suoi applausi”.

SABRINA, STORIA DI COME LA RESILIENZA BATTE LE AVVERSITA’ (E TI FA VIVERE MEGLIO)

“Mi piego ma non mi spezzo” è un caso editoriale. L’autrice veronese racconta la sua vita: era imprenditrice nell’azienda di famiglia, ora è scrittrice. Brunelli: “Consigli pratici per affrontare i problemi della vita, dalla famiglia al lavoro”. Selezionata tra 816 autori

La malattia, una di quelle che tutte le donne temono. Il destino, che spesso ti crea attorno un mondo che non rasserena fino in fondo. La resilienza e il coraggio delle scelte. È questa la storia di vita di Sabrina Brunelli, scrittrice veronese di 46 anni che sta avendo un successo nazionale con il suo libro d’esordio, “Mi piego ma non mi spezzo”. “Nell’ultimo anno tutto è cambiato per me”, racconta lei. “Ho deciso di lasciare le redini dell’azienda di famiglia e ripartire da zero. L’atteggiamento positivo infatti è importante per me, mi ha aiutato a superare molte difficoltà nella vita, a partire dalla malattia”.

Infatti, l’endometriosi da anni fiacca il cuore e il corpo di Brunelli. Una malattia cattiva, subdola: nasce dalla presenza anomala del tessuto che riveste la parete interna dell’utero, cioè l’endometrio, in altri organi quali ovaie, tube, peritoneo, vagina o intestino. Ciò provoca sanguinamenti, infiammazioni croniche, aderenze ed infertilità. Ogni mese, sotto gli effetti degli ormoni del ciclo mestruale, il tessuto endometriale sanguina, causando un’irritazione dei tessuti circostanti.

Nella scrittura, Sabrina ha trovato uno strumento per guardare dentro sé stessa. L’ispirazione le è arrivata per destino, mentre frequentava un corso organizzato dalla casa editrice romana “Bruno Editore”. Dopo alcune settimane è stata selezionata tra gli 816 partecipanti e a febbraio ha pubblicato il suo libro sulla resilienza, che in pochi mesi è già diventato un caso editoriale.

“E’ stato un viaggio dentro di me, una sorta di auto-terapia, che mi ha portato a vivere un’avventura fatta di emozioni positive”, ha spiegato l’autrice. “Nel libro spiego come approcciare l’ambiente di origine, costruire una famiglia, affrontare il lavoro e la malattia e gestire la vita. Tanti lettori si riconosco nella mia storia e questo mi dà molte soddisfazioni a livello morale. Spesso si è delle persone resilienti senza rendersene conto, ma bisogna essere consci dei fatti che ci accadono durante la vita, vivendoli in maniera positiva”.

“Mi piego ma non mi spezzo” (104 pagine; formato Kindle a 9,99 euro; con copertina flessibile a 19,99 euro è acquistabile su Amazon o direttamente richiedendolo sulla pagina Facebook Sabrina Brunelli.

 

IL POLO ACQUATICO DI NOALE SI PREPARA PER LA NUOVA STAGIONE: A SETTEMBRE AL VIA I CORSI

Il bilancio dell’estate: boom di accessi di turisti stranieri, un successo il nuovo scivolo lungo cento metri. In crescita anche le visite dai grest e dalle parrocchie. “Il nuoto fa bene ai bambini e agli adulti, ecco perché”

La stagione al parco acquatico Aquaestate di Noale, nel Veneziano, si è appena conclusa. Soddisfatti i gestori, che hanno visto un aumento di presenze in particolare di gruppi parrocchiali, provenienti da tutto il Triveneto, ma anche di turisti stranieri, grazie anche alla vicinanza e ai rapidi collegamenti con la città di Venezia. I continui investimenti sulla formazione dello staff, chiamato a parlare almeno l’inglese per accogliere le persone dall’estero, e sulle strutture del parco (l’ultima attrazione installata proprio quest’anno, quella che tutti hanno voluto provare, è lo scivolo lungo cento metri Aquatube), oltre ad una particolare attenzione ai  temi della sicurezza e della sorveglianza, hanno portato Aquaestate a diventare a tutti gli effetti il parco acquatico di riferimento del Veneziano.

 

Con settembre e la fine dell’estate il polo acquatico di Noale si prende così una piccola pausa: il parco lascia il posto ad un nuovo ciclo di attività in acqua nelle piscine interne dell’impianto. Dal 17 settembre e fino al prossimo 8 giugno, allo Sporting Club Noale prenderanno infatti il via una serie di corsi specifici per il nuoto adatti sia agli adulti che ai bambini. “Per i più piccoli l’attività fisica è un vero toccasana”, spiegano dalla direzione. “Imparare a nuotare è una necessità, perché in caso di emergenza può salvare la tua vita e quella di altre persone. I dati sugli annegamenti purtroppo parlano chiaro. Noi siamo una struttura adibita ad accogliere soprattutto famiglie con bambini, da sempre abbiamo come punti cardini la sicurezza e la sorveglianza con un personale formato e aggiornato costantemente. Inoltre, il nuoto è lo sport più indicato in fase di crescita, poiché aiuta a sviluppare la struttura ossea e muscolare, a migliorare le capacità cognitive, la concentrazione e l’autostima”.

 

Con il cambio di stagione arriva il momento di pensare alla ripresa della vita quotidiana anche per gli adulti: i corsi proposti dal club noalese legati ad obiettivi di tonificazione e dimagrimento, come AquaDrenboxe e Power Circuit, saranno focalizzati al miglioramento dei punti critici come gli addominali, le gambe e i glutei, oltre ad un potenziamento del lavoro aerobico e finalizzato a bruciare le calorie. I corsi invece legati ad una dimensione di salute e benessere, come Aquatherapy, Aqua senza Età e i corsi speciali dedicati alle future mamme e ai neonati, sfrutteranno la bellezza dell’acqua per regalare equilibrio e armonia. Non mancheranno inoltre i corsi di nuoto, per imparare a nuotare o perfezionare il proprio stile. Per informazioni sui corsi si può chiamare la reception Piscine Noale allo 041-5801840 o visitare i siti www.sportingclubnoale.it e www.piscinenoale.it.

 

Ufficio stampa Velvet Media / press@velvetmedia.it

TREVISO CREATIVITY WEEK, AL VIA IL PREMIO PER LE START UP

La provincia di Treviso si prepara ad accogliere una settimana dedicata al business e alla creatività, eventi da Castelfranco a Conegliano. L’organizzatore, Gianpaolo Pezzato, presidente di Innovation Future School: “Ci sarà anche un premio dedicato alla donna trevigiana dell’anno”

Treviso Creativity Week, decolla la settimana dedicata al genio creativo e al business con la presentazione del Premio Creativity Startup che premierà la start up più creativa  del Veneto. La notizia viene diffusa in contemporanea all’annuncio delle date attraverso le quali si svilupperà il festival della creatività promosso da Innovation Future School e  finalizzato a mettere al centro i giovani innovatori creativi del Veneto.

Si inizia giovedì 11 ottobre presso Ground Control Coworking in centro a Treviso insieme agli studenti del “PigrecoT-The entrepreneur Club di Ca’ Foscari con il “Faccia a faccia con l’imprenditore. Sveliamo le storie che si nascondono dietro un’impresa di successo”, venerdì 12 ottobre a Castelfranco al Teatro Accademico con “La cultura come leva di rilancio del territorio”, si prosegue il 13 ottobre a Treviso al Maggior Consiglio con un incontro organizzato con Ca’ Foscari Alumni e MARKETERs Academy dedicato alle nuove visioni e nuove leve imprenditoriali. La settimana successiva si riparte il 15 ottobre con un doppio appuntamento: “ridisegnare le strategie con il design thinking” negli spazi di T2i – trasferimento tecnologico in piazza delle Istituzioni a Treviso e quindi “e-shop e user experience, come vendere gestendo al meglio l’omnicanalità” nella sede di Evologi srl a Meolo, nel Veneziano, in collaborazione con Be.Family. Martedì 16 alla Secco Spa di Preganziol, dopo la study visit risverata agli Alumni di Ca’ Foscari  si parlerà poi di design, cultura e tradizione e il giorno dopo all’ex convento San Francesco di Conegliano  ecco “Food e turismo, come valorizzare queste leve”; il 18 nella sede di UNIS&F Unindustria a Treviso “A spasso tra creatività e tecnologia”. Nel fine settimana il gran finale: il 19 ottobre il premio per le start up all’auditorium Sant’Artemio, nella sede Provincia di Treviso, il sabato invece in centro a Treviso il premio dedicato alla donna trevigiana dell’anno.

Nell’attesa della settimana degli eventi, è già boom di iscrizioni al concorso, sono infatti molti gli startupper interessati al bando del “Premio Creativity Startup del Veneto”, che mette in palio 2.500 euro in denaro al primo classificato e 10.000 euro in servizi e benefit per lo sviluppo dei progetti per gli altri classificati. Le candidature per il premio dedicato alle start up vanno inviate entro martedì 18 settembre; entro venerdì 4 ottobre la giuria selezionerà le dieci semifinaliste del premio per la finalissima. Tre le categorie nelle quali ci si può candidare: hi-tech & digital, fashion, food and forniture (le tre “F” del made in Italy) e innovazione sociale & cultura.

“Il Premio Creativity Startup  intende premiare e dare visibilità a tutti i giovani creativi e innovatori veneti che vogliono investire su sè stessi e sul territorio avviando una startup”, spiega l’organizzatore, Gianpaolo Pezzato. “Ma tutta la settimana di eventi è finalizzata a mettere al centro i giovani innovatori creativi premiando le più interessanti idee imprenditoriali del territorio, stimolando il dialogo e il confronto tra gli attori dell’ecosistema dell’innovazione territoriale. Gli appuntamenti saranno occasione di divulgazione tramite gli interventi di personaggi di spicco e il racconto di best practices, con interazione tra relatori e pubblico per stimolare il dialogo ed il confronto e per raccogliere i progetti da presentare nella startup competition”.

LA SCHEDA La Treviso Creativity Week è la settimana della creatività e del business organizzata da Innovation Future School, con il patrocinio della Regione, della Provincia e della Camera di Commercio, dall’ 11 al 20 ottobre in una dozzina di sedi diverse della Marca Trevigiana.

 

L’HOLI DEI RECORD PIU’ GRANDE D’ITALIA VOLA ALL’HOME FESTIVAL

Domenica 2 settembre il fenomeno dell’estate plana a Treviso per colorare di musica e arcobaleni il Family Day di HF18. Al via la promozione: bambini gratis e ingresso a 10 euro per chi arriva prima delle 16

Domenica 2 settembre appuntamento per grandi e piccini all’Home Festival, è il Family Day la giornata speciale pensata per le famiglie. Giovani, adulti e bambini riuniti sotto lo stesso cielo che per l’occasione sarà solcato da mille arcobaleni: l’Holi il festival dei colori più grande d’Italia infatti farà tappa a Treviso, nell’area dell’ex Dogana, per colorare di gioia il grande popolo dell’Home.

L’Holi il festival dei colori, l’originale, è il fenomeno di massa storicamente ideato dalla società Different Colors del vicentino Marco Bari e del trevigiano Fabio Lazzari, due giovani event manager che per primi hanno tradotto in format eventistico la famosa festa indiana portatrice di messaggi di amore e amicizia, durante la quale ci si lanciano polverine colorate. Dopo aver portato il loro bagaglio di colore, musica e divertimento per tutta l’Italia col nuovo Summer Tour e aver conquistato i cuori dei migliaia di Holi-lovers che hanno popolato le recenti tappe sulle principali spiagge venete, a settembre tornano a Treviso, o meglio: “Torniamo a Casa” – commentano orgogliosi Lazzari e Bari –  più grandi che mai.”.

Il Day4 di HF porterà sul mainstage artisti del calibro di Caparezza, Francesca Michielin e Motta, mentre dalle ore 14 fino alle 21 il coloratissimo palco dell’Holi sarà inondato dalle cascate di musica con dj a rotazione e special guest in sincrono con sfrenati countdown per un divertimento puro e genuino, all’insegna dell’amore e della condivisione, pilastri dell’Holi come dell’Home Festival. L’ingresso fino alle ore 16 è in promozione a 10 euro, mentre è gratuito per i bambini fino ai nove anni. Gli organizzatori: “Consigliamo vivamente di arrivare presto per evitare lunghe code all’ingresso”.

Oltre alla musica e al divertimento però, ciò che distingue l’Holi il Festival dei colori dagli altri format che lo imitano sull’onda della viralità del fenomeno, è lo scopo solidale dei due giovani manager. Fin dall’esordio del festival, Lazzari e Bari raccolgono fondi per la Fondazione Fratelli Dimenticati che aiuta i bambini audiolesi di un villaggio in India. La Fondazione Fratelli Dimenticati è una onlus di Cittadella, nel Padovano, che finanzia un progetto a Nandanagar, un villaggio nel Nord-Est dell’India dove nel 2006 è stata istituita la Ferrando School, un istituto che accoglie bambini audiolesi con l’obiettivo di intervenire precocemente nella diagnosi e nella cura della sordità attraverso percorsi terapeutici.

 

SEXTO ‘NPLUGGED, DOMANI RHYE IN ESCLUSIVA NAZIONALE

Sul palco di Sesto al Reghena il raffinato progetto dell’artista canadese fresco di album. Dopo il successo di “Woman”, arrivano le note sensuali ed eleganti di “Blood” a sedurre il pubblico del borgo più sperimentale d’Italia. Aprono il concerto i Pick a Piper

 

Sexto ‘Nplugged, la rassegna musicale a Sesto al Reghena, nel friulano, conclude il cartellone artistico della stagione con un’altra esclusiva nazionale: dopo quella affollatissima degli Interpol, martedì 7 agosto plana nel borgo più sperimentale d’Italia il progetto artistico del cantante canadese Michael Milosh, noto come RHYE.

A cinque anni dall’acclamato album d’esordio “Woman” (2013), il cui primo singolo “Open” ha registrato oltre 49 milioni di stream su Spotify e “The Fall” superato i 28 milioni, con sold out nei teatri e locali di tutto il mondo e partecipazioni a festival come Coachella e Pitchfork Music Festival, i Rhye tornano ad impressionare critica e pubblico. Si chiama “Blood” ed è la nuova perla discografica fresca di pubblicazione (2 febbraio 2018, Loma Vista Recordings) che così commenta il frontman Milosh: “La musica e i suoni sono nati durante i live e sono stati costruiti appositamente per le performance live. Ci vuole molto coraggio per essere vulnerabili di fronte al pubblico notte dopo notte. Ho usato lo stesso coraggio per ogni canzone di questo disco”.

Dopo l’abbandono della band da parte del producer Robin Hannibal, l’artista canadese si è trovato ad affrontare tour e scrittura del nuovo album completamente da solo. Una nuova esperienza musicale, questo è quindi ora RHYE. Un mosaico composto di tasti di pianoforte, percussioni, synth analogici e un’elevata estensione vocale che trova la sua umanità nella musicalità. Ad aprire il concerto di Milosh saranno i Pick a Piper, grazie alla preziosa collaborazione con Scena Sonica. Il gruppo nasce da uno dei membri della super-band che accompagna dal vivo e in studio Caribou aka Dan Snaith, uno dei nomi elettronici internazionali più apprezzati e ballati dell’ultimo decennio. Dietro al progetto c’è infatti il prodigioso producer e percussionista canadese Brad Weber. Storico collaboratore e scatenato batterista sul palco con la band di Dan Snaith, anche lui canadese di Toronto, ha cercato ispirazione per il suo primo album solista tra Nord del Canada, Chernobyl, Guatemala, Giappone e Sud America. Il risultato della loro musica è un esaltante viaggio tra dance contemporanea, new cumbia, afrobeat rivisitato, funk turco e digressioni molto Caribou. Con lui sul palco gli amici di lunga data Angus Fraser e Dan Roberts, navigati esponenti della scena musicale della città canadese.

“Una data che lascerà il segno – commentano gli organizzatori di Sexto ‘Nplugged – per la raffinatezza e lo spessore di questi artisti eccezionali. La nostra forza e il nostro orgoglio è portare a Sesto al Reghena quelle realtà contemporanee che si distinguono per ricercatezza e sperimentazione.”.

SEXTO ‘NPLUGGED: Sexto ‘Nplugged è la rassegna musicale che si svolge in estate a Sesto al Reghena, nel Pordenonese, in uno dei borghi più belli d’Italia. Fondata nel 2006 dall’Associazione Culturale Sexto, si è affermata negli anni per lo spessore delle proposte artistiche e per la volontà degli organizzatori di percorrere strade alternative che entrano in simbiosi col luogo dove si svolge la manifestazione, un suggestivo complesso abbaziale dell’VIII secolo. Numerosi gli artisti nazionali e internazionali che hanno calcato il palco di Sexto ‘Nplugged tra i quali Air, Antony and the Johnsons, St. Vincent, The War on Drugs, Belle And Sebastian, Einstürzende Neubauten, Goldfrapp e Apparat, e decine di migliaia le persone che hanno avuto modo di conoscere il festival, fulcro di attrazione turistica del territorio.

Info Sexto’Nplugged: ASSOCIAZIONE CULTURALE SEXTO – Piazza Castello, 4, Sesto Al Reghena (PN) – Tel. 0434.699134 www.sextonplugged.it – https://www.facebook.com/SextonpluggedFestival/ – Instagram: sextonplugged

IL FENOMENO HOLI COLORA LE SPIAGGE VENETE

L’Holi Summer Tour 2018 ad Agosto approda nelle spiagge-simbolo del divertimento: l’11 a Caorle, il 12 a Jesolo e il 26 a Bibione. Gli organizzatori: “Riempiamo di musica, colore e gioia la vostra estate. L’Holi, l’originale, è tornato più grande che mai!”

I turisti sono sedotti dalle bellezze del nostro Bel Paese e dai tanti eventi proposti, creativi e originali. Come il caso-fenomeno dell’Holi-il festival dei colori, che tappa dopo tappa calamita migliaia di persone, grandi e piccini. Il format è stato ideato dalla società Different Colors degli event manager Fabio Lazzari e Marco Bari, i quali sono stati i primi a importare in Italia il party che si ispira alla tradizionale festa indiana di primavera. In soli tre anni, i loro eventi siglati “Holi” hanno registrato oltre 200 mila presenze, con tappe in tutto lo Stivale e con un afflusso ogni anno sempre più forte di giovani provenienti da fuori confine.

Il nuovo summer tour 2018, che ha esordito a giugno sulla spiaggia di Sottomarina col primo sold out di una lunga serie di questa felice edizione, che tappa dopo tappa “rischia” di sfondare il record di tutte le precedenti. Holi, il Festival del colori si è imposto come un fenomeno di massa unico nel suo genere, un successo confermato dalla sempre crescente folla di giovani che partecipa alle tappe dell’Holi tour.

Ed ecco che per Agosto, mese delle ferie per antonomasia, gli event manager hanno programmato tre date imperdibili sulle più belle spiagge venete, simbolo della movida.Esplosioni arcobaleniche sabato 11 Agosto al Double Flavour Music Festival sulla spiaggia della Madonnina di Caorle, il giorno dopo, domenica 12 si balla a ritmo dei dj Riverbros sulla sabbia dorata della spiaggia di Piazza Brescia a Jesolo, e infine, visto il successo della data di giugno a Bibione, domenica 26 torna per la seconda volta a colorare la spiaggia di Piazzale Zenith. 

Oltre alla musica e al divertimento però, ciò che distingue l’Holi il Festival dei colori dagli altri format che lo imitano sull’onda della viralità del fenomeno, è lo scopo solidale dei due giovani manager. Fin dall’esordio del festival, Lazzari e Bari raccolgono fondi per la Fondazione Fratelli Dimenticati che aiuta i bambini audiolesi di un villaggio in India. La Fondazione Fratelli Dimenticati è una onlus di Cittadella, nel Padovano, che finanzia un progetto a Nandanagar, un villaggio nel Nord-Est dell’India dove nel 2006 è stata istituita la Ferrando School, un istituto che accoglie bambini audiolesi con l’obiettivo di intervenire precocemente nella diagnosi e nella cura della sordità attraverso percorsi terapeutici.

LA STORIA Holi – Il Festival dei colori nasce alcuni anni fa dalle menti di due event manager veneti, Fabio Lazzari e Marco Bari, i primi a portare in Italia il format. L’Holi on tour si ispira alla tradizionale festa indiana e lo mixa con dj set dall’elettronica al rap del collettivo Riverbros. Degli esordi di Padova e Vicenza se n’è parlato molto sul web, con le foto del bacio diventate virali su Facebook e su Instagram.  Poi il format è diventato nazionale. Da Macerata a Bologna, passando per Firenze e Roma fino a Venezia e Trieste, ha toccato tutta Italia, dalle spiagge alle città. Il Festival è stato anche protagonista delle riprese del film “Forever Young” con l’attore Fabrizio Bentivoglio ed il fenomeno del selfie colorato è stato oggetto di studio sociologico. Una vera e propria moda che ha spopolato ovunque e che tappa dopo tappa ha registrato numeri di partecipanti da capogiro. In particolar modo, l’Holi Summer Tour 2017 ha raggiunto la quota record di quasi 200 mila presenze totali. www.holiontour.it