VERONA, ARRIVA L’HOLI IL FESTIVAL DEI COLORI PIU’ FAMOSO D’ITALIA

Il 23 aprile a San Bonifacio, nel Veronese, la prima grande tappa che inaugura l’Holi Summer Tour 2023 targato “Welcome to the land of colors”. Musica, arcobaleni di colori, baci e abbracci per un’edizione spettacolare tutta da instagrammare. Gli organizzatori: “Preparatevi ad emozioni uniche”

 

L’Holi on tour – il festival dei colori, simbolo di gioia, amore e divertimento genuino che in otto anni di vita ha conquistato oltre mezzo milione di holi lovers in tutta Italia collezionando sold out ad ogni tappa tra spiagge, parchi e città, l’unico e il solo Holi ad esser entrato nelle sale cinematografiche come protagonista nel film “Forever Young” del regista Fausto Brizzi, finalmente è pronto a ripartire. 

La prima tappa dell’Holi Summer Tour 2023, targata “Welcome to the land of colors” è il 23 aprile al Parco dei Tigli di San Bonifacio, nel Veronese, presso il Pump Festival e in occasione della storica Fiera di San Marco, una delle più antiche della provincia, che coinvolge tutta la città, tra street food, luna park, aree espositive ed eventi. E di certo non poteva mancare il format più popolare e instagrammato d’Italia. Ad ingresso gratuito, nella giornata di domenica dalle 15 alle 19 ci saranno ad ogni ora lanci collettivi di colore al termine degli adrenalinici countdown dei dj, il tutto accompagnato da moltissima musica, divertimento, baci e abbracci unici da immortalare. Gli organizzatori: “”Holi On Tour è una festa inclusiva e aperta a tutti, non importa la tua età, la tua religione o la tua nazionalità, qui troverai solo amore, felicità e divertimento genuino”. Anche quest’anno si riconferma Radio Piterpan come media partner dell’evento. E dopo la tappa d’esordio veronese, il 25 aprile l’Holi tour raggiunge l’Aperyshow ad Arsego (PD), l’1 giugno Sottomarina e il 13 agosto Jesolo, a breve altri annunci (per info e aggiornamenti: www.holitour.it)

La fama del festival è ormai nota a tutti, ma pochi sanno da dove derivi questo format che ha ispirato i due event manager, il trevigiano Fabio Lazzari e il vicentino Marco Bari. Durante la festa indiana denominata “Holi” interi popoli dei villaggi dell’India, Bangladesh, Nepal e Pakistan si lanciano sacchi di polverine colorate e gavettoni per celebrare la rinascita e l’amore e la definitiva sconfitta del male in favore del bene. La ricorrenza cade in primavera ed è portatrice di messaggi positivi universali, di amicizia, fratellanza e amore.

Lazzari e Bari: “Il festival che abbiamo ideato è un veicolo per trasmettere i valori genuini di questa antica ricorrenza e soprattutto per manifestare l’anima solidale che sta alla base di tutto e per la quale abbiamo ideato il festival”. Infatti, ciò che distingue l’Holi il Festival dei colori dagli altri format che lo imitano sull’onda della viralità del fenomeno, è lo scopo solidale. Fin dall’esordio del festival, Lazzari e Bari raccolgono fondi per la Fondazione Fratelli Dimenticati che aiuta i bambini audiolesi di un villaggio in India. La Fondazione Fratelli Dimenticati è una onlus di Cittadella, nel Padovano, che finanzia un progetto a Nandanagar, un villaggio nel Nord-Est dell’India dove nel 2006 è stata istituita la Ferrando School, un istituto che accoglie bambini audiolesi con l’obiettivo di intervenire precocemente nella diagnosi e nella cura della sordità attraverso percorsi terapeutici.

COS’E’ L’HOLI – Holi è tra le più antiche celebrazioni indù della stagione primaverile e coinvolge migliaia di persone dall’India, Bangladesh, Nepal e Pakistan. Conosciuta come la festa dei colori, della gioia, dell’amore e del divertimento, durante i festeggiamenti che durano due giorni, interi villaggi cantano e ballano, lanciandosi polvere colorata e acqua. La festa simboleggia la vittoria del bene sul male, l’arrivo della primavera e l’addio all’inverno. Ma è anche un momento di incontro e di puro divertimento. E’ la giornata in cui si dimenticano i dolori e si perdona. In questa occasione vengono meno anche le rigide strutture sociali: ricchi e poveri, vecchi e giovani, uomini e donne festeggiano e scherzano insieme.

CHE COSA SI FA – Il format consiste nel lanciare in aria polverine colorate e profumate alla fine dei countdown che i vocalist o i dj ritmano dal palco, di solito sono cadenzati uno ogni ora. E si balla e ci si “colora” tutti insieme. Si consiglia di indossare capi di cotone bianchi, le polverine sono naturali e atossiche, sono composte da talco e amido di mais, non contengono nessun metallo pesante, sono 100% eco friendly e si acquistano all’interno dell’area del festival, negli stand ufficiali “Holi”, garanzia della genuinità del prodotto. 

PER CHI E’ – Per tutti. Non ci sono limiti di età per partecipare all’Holi il festival dei colori, è aperto a tutti, grandi e piccini. Unica “regola”: aver voglia di divertirsi tutti insieme pacificamente come vuole lo spirito della festa indiana. 

LA STORIA Holi – Il Festival dei colori nasce alcuni anni fa dalle menti di due event manager veneti, Fabio Lazzari e Marco Bari, i primi a portare in Italia il format. L’Holi on tour si ispira alla tradizionale festa indiana e lo mixa con dj set dall’elettronica al rap. Degli esordi di Padova e Vicenza se n’è parlato molto sul web, con le foto del bacio diventate virali su Facebook e su Instagram.  Poi il format è diventato nazionale. Da Macerata a Bologna, passando per Firenze e Roma fino a Venezia e Trieste, ha toccato tutta Italia, dalle spiagge alle città. Il Festival è stato anche protagonista delle riprese del film “Forever Young” del regista Fausto Brizzi ed il fenomeno del selfie colorato è stato oggetto di studio sociologico. Una vera e propria moda che ha spopolato ovunque e che tappa dopo tappa ha registrato numeri da capogiro: in otto edizioni ha totalizzato oltre 650 mila partecipanti di tutte le età e culture. www.holitour.it

DA UN CAVALLO A 150 MILIONI DI FATTURATO, CAB LOG FESTEGGIA I 40 ANNI

L’azienda logistica di Noale, nel Veneziano, chiude un anno record (fatturato a 150 milioni di euro, +11% rispetto al 2021) con un evento per celebrare i suoi 40 anni di attività, gli invitati sono più di 500. Renzo Bortolato, l’amministratore delegato: “Presto nuove aperture, food&beverage e spirits le nostre specializzazioni; petfood, vino e automotive le scommesse per il futuro”. I numeri: venti sedi aziendali in tutta Italia, una flotta da più di 700 semirimorchi e oltre 180 trattori stradali

 

Noale, piccolo comune nel Veneziano, 1947: la Seconda Guerra Mondiale è da poco finita, lo scenario è catastrofico e si deve ricostruire tutto, su tutti i fronti. Così Bruno Bortolato, classe ‘25,  inizia a trasportare materiale edile con un cavallo e il suo rimorchio, cogliendo l’opportunità di lavorare per le fornaci laterizi locali. 

Da allora sembra passata una vita. In mezzo è cresciuta la nuova generazione, composta da quattro figli appassionati di camion e con il trasporto nel sangue fin da piccolini. Nel 1983 i cinque decidono di unire le forze e di creare un’azienda di trasporti, dando vita al Consorzio CAB.

Il Gruppo CAB nasce così con una flotta di cinque camion che i fratelli Bortolato e il padre Bruno guidano nel Nord Italia, lavorando tra i porti di Trieste e di Marghera per consegnare fino a Milano, e con clienti importanti per l’epoca, come la Fornace Cavasin, Italsider, Montedison e, successivamente, il primo cliente nel mondo beverage, nonché attuale cliente, la San Benedetto di Scorzè (sempre nel Veneziano). All’inizio degli anni Novanta aprono un nuovo ramo dell’attività per lo stoccaggio industriale e la movimentazione della merce: il primo capannone di 4.000 metri quadri si riempie prima ancora di installare i portoni. Colta l’importanza di dare ulteriori servizi che vadano oltre il trasporto già molto concorrenziale, iniziano ad investire in magazzini logistici per aumentare il servizio di stoccaggio materie prime e prodotto finito, per poi aggiungere la distribuzione della merce destinata alla grande distribuzione e alla distribuzione organizzata, e successivamente il confezionamento e l’advanced co-packing.

Si arriva così agli anni Duemila nei quali la logistica di CAB LOG diventa integrata col processo di trasporto, stoccaggio, distribuzione, assemblaggio e lavorazione dei prodotti per garantire ai clienti il servizio di logistica che gli addetti ai lavori definiscono “3PL”.

“Oggi l’azienda si è evoluta con una valida struttura manageriale: l’attività è rivolta alla progettazione della miglior soluzione tailor-made per ogni singolo cliente, in funzione delle esigenze specifiche dei settori che noi riteniamo strategici”, spiega l’amministratore delegato Renzo Bortolato. “Nasciamo con clienti legati al mondo del food&beverage, per poi ampliarci a settori limitrofi nel mondo del secco, e successivamente per specializzarci nella distribuzione dei prodotti del petfood e nella gestione della filiera degli alcolici. Questi due settori sono anche quelli nei quali avremo le sfide più importanti nel futuro, con l’obiettivo di diventare leader di mercato. Sono settori in cui la professionalità e la puntualità richieste sono alte. Nel primo la distribuzione è particolare perché tra i destinatari ci sono per esempio i veterinari e i negozi specializzati; nel secondo, servono competenze specifiche nella gestione delle accise e nella consegna nei locali, anche per piccolissime quantità, fino ad arrivare a rifornire i centri storici. Qui abbiamo ottenuto importanti riconoscimenti, come il recente premio consegnatoci da AB Inbev (il primo gruppo produttore e distributore di birra al mondo) come terzo miglior operatore logistico a livello europeo. Non dimentichiamoci poi del settore dell’automotive, dove CAB LOG rifornisce le linee di produzione delle moto dei campioni del mondo (Ducati)”. 

I numeri aziendali sono imponenti. Oggi il fatturato è arrivato a 150 milioni di euro (+11% sui 135 milioni dello scorso anno). Nel corso di quest’anno storico per l’azienda anche l’occupazione è aumentata di una trentina di nuove risorse, passando da 350 dipendenti diretti agli attuali 380, oltre ai più di 1.000 indiretti nei magazzini in cui opera. La certificazione del successo aziendale deriva anche dalla clientela che ripone fiducia in CAB LOG con clienti del calibro di AB Inbev, Gruppo Nestlé, Pepsico, Ducati e molti altri. Gli spazi gestiti sono vasti: 360 mila metri quadri di magazzini in 20 siti italiani (a gestione diretta di CAB LOG in propri magazzini distributivi e presso magazzini dei clienti), una flotta di oltre 180 trattori stradali e più di 700 semirimorchi. La crescita aziendale non finisce qui: sono previste a breve aperture di nuovi spazi logistici nel Veronese (con focus sul mondo del vino) e a Vidigulfo, in provincia di Pavia.

Ma adesso è il momento dei festeggiamenti. L’azienda ha deciso di organizzare un importante evento con i propri dipendenti e fornitori il prossimo 30 aprile. Saranno invitate più di 500 persone nella sede di Noale, un happening durante il quale saranno premiati una cinquantina di dipendenti con l’anzianità maggiore, mentre saranno messi in mostra alcuni camion storici che hanno fatto appunto la storia dell’azienda. Non solo: verrà presentato il progetto della start up Oraigo che l’azienda sta supportando con test in strada e mentorship, dato che ha inventato e depositato domanda di brevetto di un dispositivo in grado di rilevare e contrastare i colpi di sonno alla guida (in gergo, microsleep), una delle cause più frequenti degli incidenti stradali. La festa proseguirà con lo show delle realtà Noalesi degli sbandieratori del palio e del corpo filarmonico e un aperitivo serale con live della rock band Twin Back.

PADOVA, AL VIA L’APERYSHOW CHARITY EVENT, ATTESE MIGLIAIA DI PERSONE

L’evento di solidarietà più famoso d’Italia torna con un’edizione spettacolare: “Power of Love” ad Arsego, nel Padovano, con oltre 250 artisti nazionali ed internazionali, due palchi, 15 live band, 15 food truck e una luna park per divertire grandi e piccini.  Il ricavato della manifestazione verrà devoluto a una rosa di associazioni del territorio, è ormai considerato il Live Aid d’Italia

 

Dal 21 al 25 aprile, ad Arsego, nel Padovano torna “Aperyshow Charity Event”, la famosa manifestazione di beneficenza che unisce spettacoli dal vivo, musica, gruppi live e arte creativa con il divertimento. La nuova edizione, patrocinata dalla Regione Veneto, dalla Provincia di Padova e dal Comune di San Giorgio delle Pertiche, si preannuncia spettacolare. La scelta della location è importante: l’evento si celebrerà negli spazi dell’Antica Fiera di Arsego, un luogo noto dove ogni anno arrivano decine di migliaia di persone per l’evento fieristico.

Ad animare tutti i cinque giorni dell’evento, siglato “Power of Love”, ci saranno oltre 250 artisti nazionali ed internazionali, due palchi, 15 live band, 15 food truck e una luna park per divertire grandi e piccini. L’ingresso è ad offerta libera, il ricavato verrà devoluto a una rosa di associazioni del territorio, che operano nell’ambito della disabilità, della ricerca oncologica e dell’inclusione sociale. Infatti, l’obiettivo finale e il motivo per cui è nato l’Aperyshow è quello di coinvolgere la comunità nel sostegno di una causa benefica e di avere un impatto positivo sulla vita dei più bisognosi. Il ricavato della manifestazione  verrà devoluto alle seguenti associazioni: Il Graticolato, centro diurno socio-assistenziale di San Giorgio delle Pertiche (Pd) scelto come progetto principale, Associazione Agape, Betulla Onlus, Emma’s Children, Fiori di Cactus, Mr. Luis Organization, Fondazione Solo Per Te e Fondazione Giovani Leoni. 

Tra gli artisti che si esibiranno in questa maratona d’amore, attesissimi Il Pagante, Tommy Vee, Shade, Andrea Damante, Boro Boro, Merk and Kremont, Ale Basciano, Dj Matrix, Ginevra Lamborghini, Igor S Lady Brian, Valentina Dallari, Slings, Ricky Le Roy e Vegas Jones. Non solo. Ci sarà anche l’iconico show del Pride Village di Padova e il famoso Holi il Festival dei Colori, l’arcobalenico format che spopola in tutta Italia.

Oltre all’intrattenimento musicale, ci saranno ben 15 food truck e uno stand gastronomico per un viaggio nel mondo culinario che accontenta tutti i palati. Tra questi, ci saranno anche il famoso kebab “Kebhouze” di Gianluca Vacchi e i strepitosi panini di “Con mollica o senza” di Donato De Caprio, il salumiere star di TikTok.

 

SCHEDA DI APPROFONDIMENTO

La storia. L’Aperishow Charity Event è stato istituito nel 2010 da Riccardo e Luigi Checchin, Thomas e Alex Visentin, Walter Biasin, con l’obiettivo di raccogliere fondi da devolvere in beneficenza, soprattutto in aree sensibili come la ricerca sul cancro, la disabilità e l’inclusione sociale. Nel corso degli anni, l’evento ha organizzato diversi festival e spettacoli con cantanti e band di fama internazionale. Nel 2018, nonostante la pioggia, l’evento di Piazzola del Brenta a Padova ha visto oltre sessantamila presenze, ed ha conquistato inoltre il prestigioso “premio Dance Music Awards” come Miglior Festival, mentre l’anno precedente ha visto ben 100mila spettatori, 250 artisti italiani e stranieri che hanno contribuito con i loro spettacoli alla causa, oltre mille volontari e un totale di 135 mila euro raccolti e devoluti in beneficenza.

Successivamente 3 anni di stop forzato a causa della pandemia, ma nonostante ciò nel 2020 Aperyshow ha promosso una raccolta fondi online riuscendo a devolvere grazie al sostegno del proprio pubblico ben 36.000 euro che sono stati donati all’ULSS 2 di Treviso.

 

EDIZIONE “POWER OF LOVE 2023”

I PARTNER: Dolomia, Martini, Nave de Vero, Obiettivo risarcimento, Red Bull, Rizzato calzature, TicketSms 

I MEDIA PARTNER: Opera Advertise, Radio Bellla&Monella, Radio Company, Radio Piterpan, Radio Stereocittà, Radio Wow

ORARI APERTURA

Venerdì 21 aprile: dalle 17.00 alle 00.30

Sabato 22 aprile: dalle 17.00 alle 00.30

Domenica 23 aprile: dalle 12.30 alle 00.30

Lunedì 24 aprile: dalle 17.00 alle 00.30

Martedì 25 aprile: dalle 12.30 alle 00.30

 

Programma completo e dettagli alla pagina facebook di Aperyshow Charity Event. www.aperyshow.it

Un weekend di Pasqua all’insegna dell’adrenalina nel massiccio del Monte Grappa Il progetto Living in the land of Venice, promosso dalla Regione, promuove la vacanza attiva

Il progetto Living in the Land of Venice, nato oltre due anni fa, unisce 4 territori e ben 5 diversi tematismi di offerta turistica creando una rete sinergica di operatori ed attrazioni. 

Nell’ambito del tema “Events & Activities” la destinazione “The Venetian Mountains” ha visto uno dei suoi momenti più peculiari nel weekend pasquale appena trascorso.

Grazie al Trofeo Montegrappa, l’evento che ogni anno raduna il gotha mondiale del parapendio e del deltaplano alle pendici del sacro monte, per godere delle correnti ascensionali uniche a livello europeo, ma soprattutto per sfidarsi in epiche battaglie lunghe anche più di cento chilometri lungo l’arco delle Prealpi trevigiane e vicentine, ma soprattutto attorno al Massiccio del Monte Grappa, recentemente insignito del bollino Mab Unesco.

Oltre 150 piloti di parapendio tra i migliori del panorama internazionale e a 80 piloti di deltaplano, 230 professionisti in tutto che durante le cinque giornate di gara si sono sfidati tra loro per conquistare le “boe” definite dalla commissione di gara e atterrare nel più breve tempo possibile. La classifica finale, data dalla somma dei risultati, permette di ottenere punteggio valevole per il ranking mondiale. E’ stata battaglia con la presenza di 25 dei migliori 30 piloti al mondo di parapendio, professionisti provenienti da venti nazioni diverse tra le quali Germania, Francia, Austria, Polonia, Repubblica Ceca, Germania e Ungheria. 

Ad avere la meglio in tutte le categorie i piloti francesi , a seguire tedeschi e dai 4° ai 6° posti i primi italiani 

Ma non sarà solo un evento sportivo. L’indotto economico locale è enorme, se si pensa che il volo libero da solo vale circa il 13% del Pil dell’intero Comune di Borso, considerato dagli addetti ai lavori una sorta di capitale europea per il settore. Non ci sono stime aggiornate, ma a livello territoriale si parla di decine di milioni di euro di indotto.

“Il volo libero rappresenta un’importante risorsa turistica per la Pedemontana, gli appassionati che frequentano ogni anno le pendici del Grappa generano un notevole giro d’affari per le realtà locali”, spiega Emanuele Reginato, presidente del Consorzio Turistico Vivere il Grappa. “Sono oltre centomila le presenze turistiche generate dal volo libero, stimiamo che in tutto ogni stagione passino da noi circa ventimila piloti. Il bacino d’utenza maggiore è la Germania, dove ci sono 45.000 appassionati. Inaspettatamente anche molti curiosi e turisti con il naso all’insù nei giorni della gara, che è stato richiamo con una serie di attività , escursioni ed iniziative collaterali. 

 Punto focale dell’evento anche il Testival organizzato dal Consorzio Turistico Vivere il Grappa presso l’atterraggio Garden relais di Borso del Grappa, una sincrasi di test e festival del volo. In questa edizione ben  14 espositori di famosi brand del settore, come per esempio: Gingliders, Swing Italia, Sport Professional, Infinity Fly, Eagles Point, Macpara, Supair, Bgd, Aire Cornizzolo, Linea In Flow Paragliders, Nova Italia e Gebomountain. Sarà una vera e propria fiera delle attrezzature per il volo libero, pensata anche per il pubblico dei non addetti ai lavori. 

Con questi espositori e con i rappresentanti delle scuole di volo internazionali presenti in occasione del Trofeo abbiamo organizzato un momento di presentazione del progetto “Living in the Land of Venice”, perché siano loro stessi promotori dell’iniziativa tra i propri contatti e per far capire l’interconnessione dell’offerta di questo ambizioso progetto. Abbiamo riscontrato curiosità ed interesse anche per gli altri prodotti della vacanza attiva quali le offerte bike o legate alla navigazione del Lago di Garda o ancora al trekking, elementi complementari anche per la preparazione atletica di questi appassionati del mondo del volo libero. Possiamo dire quindi che il progetto “Living the Land of Venice” grazie alla destinazione “The Venetian Mountains” del Monte Grappa, abbia letteralmente preso il volo nei giorni scorsi.

Contatti per la stampa

Zuccolotto Francesca 

+39 340 2545687 

thevenetianmountains@livinginthelandofvenice.com

 

LE LUCI NELLA NOTTE, IL BLU E CENTO OSPITI ALLA GALLERY IN: IL RACCONTO MOSTRA DI DIANA MIGLIORATO

Si è celebrata lo scorso 31 marzo l’inaugurazione della mostra “BLU”,  disegni e dipinti di Diana Migliorato presso Gallery IN in Via Umberto 1 n° 78 a Padova. La mostra prosegue fino al prossimo 13 aprile. 

Verso il tramonto i primi ospiti dalle ore 19.00 sono stati invitati ad accendere delle torce messe a disposizione dall’artista per illuminare e gustare al buio, con una personale piccola luce, i particolari delle opere esposte. Un’esperienza vissuta entusiasticamente, tutti si sono potuti concentrare nel visitare i piccoli spazi dei disegni e delle pitture esposte cogliendo le variazioni di colore e di effetti pittorici. Piccole gocce, segni opachi e lucidi si alternano nei quadri di Diana Migliorato, come in spazi del micro e macrocosmo.

Al termine dell’esperienza sensoriale-emozionale al buio Caterina Santinello, grafica, fotografa e danzatrice, ha offerto ai presenti una spiegazione della creatività della pittrice, raccontando la storia del colore Blu protagonista e filo conduttore delle opere esposte. 

A seguire Roberto Serafini attore ha incuriosito gli ospiti con racconti nei quali il BLU diventa soggetto e personaggio. Ha iniziato con alcune letture tratte da “Lo spirituale nell’arte” di Wassily Kandinsky, testo chiarissimo e ancora attuale del 1910, sino a raccontarci con una recitazione teatrale dei brani di “Barbablù” più recente romanzo di Amélie Nothomb.

“Tra le 19.00 e le 21.00 sono entrati in Gallery IN circa un centinaio di ospiti”, commenta l’artista, Diana Migliorato ottima padrona di casa e maestra di cerimonie. “Sono state stappate una dozzina di ottimo Prosecco, si è parlato e discusso di arte e pittura, ma è stato anche un tempo dedicato al ritrovarsi e allo stare insieme nel bello e nel buono. Gallery IN si riconferma ancora una volta un luogo dove INcontrarsi e stare iNsieme”. 

Per l’artista, un evento molto importante, che suggella un ottimo momento della sua carriera. Diana Migliorato, nata nel 1970 a Padova, si diploma in Discipline Pittoriche all’Istituto d’Arte Pietro Selvatico. Prosegue gli studi in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Venezia sotto l’influenza della scuola di Emilio Vedova. Frequenta i corsi estivi di Vittorio Basaglia. Approfondisce tecniche di illustrazione e pittura murale alla Scuola Internazionale di Sarmede sotto la guida di Stephan Zavrel. Attualmente docente di discipline grafiche e pittoriche al Liceo Artistico Valle a Padova. Nel 2022 apre uno studio a Venezia e gestisce per 6 mesi uno Spazio Condiviso con altri artisti nello Storico Palazzo Manuzio a San Polo. A dicembre 2023 apre a Padova Gallery “IN” nel più bel palazzo della Via lo storico feudale Capodilista in Via Umberto 1 n°78 a due passi dal Prato della Valle. Una nuova realtà rivolta all’arte e al design, uno studio d’artista disponibile anche alla presentazione di nuove situazioni e aperto a tutte le forme d’arte. Infatti, “IN” sta per essere In, Interior, Inside, International, Inarrestabile e Inclusione.

LA MOSTRA “Blu” di Diana Migliorato. Venerdì dalle ore 19.00 alle ore 21.00. Gallery IN Via Umberto 1° n.78 a Padova. DATE: 31 marzo / 13 aprile 2023. ORARI: dal lunedì alla domenica dalle ore 15.30 alle ore 19.30. CONTATTI: galleryinpd@gmail.com

 

SCHEDA DI APPROFONDIMENTO

ROBERTO SERAFINI AUTORE E ATTORE. Ha lavorato come attore/autore alla trasmissione CONTAINER CIRILLI andato in onda sul canale SKY COMEDY CENTRAL  e per tre stagioni alla trasmissione comica RACCOLTA DIFFERENZIATA andata in onda su TELECHIARA. Alcune delle sue battute sono inserite nella raccolte ANCHE LE FORMICHE NEL LORO PICCOLO SI INCAZZANO (2000) , LE FORMICHE E LE CICALE (2002) e nelle AGENDE COMIX (2006 e 2012). È autore attore del monologo di stand up comedy PERDENTE DI SUCCESSO. Legge e recita dal 1988.

 

Caterina Santinello, fotografa e artista visiva, svolge attività di divulgazione in ambito artistico principalmente a Padova e in Veneto. Nel 2019 con la mostra “Il viaggio” partecipa alla sezione off del festival Photo Openup di Padova. Realizza progetti formativi sulla fotografia e l’arte-terapia. Le sue più recenti proposte coinvolgono i partecipanti in stages multidisciplinari dove il movimento e l’espressione corporea si integrano con l’esercizio visivo e la pratica artistica.

 

BORDIGNON GROUP, FATTURATO RECORD A 52 MILIONI DI EURO

Cresce l’azienda veneta nota per la vasca di zincatura più grande d’Europa. Presto l’inaugurazione della Torre Unipol di Milano e i lavori allo stadio dei mondiali di atletica a Budapest. Il ceo, Walter Bordignon: “Materie prime e costi energia, ecco le nostre sfide per il 2023”

 

Si è concluso un anno record per Bordignon Group, che lo scorso anno ha festeggiato il mezzo secolo di storia aziendale. Il fatturato consolidato nel 2022 si è chiuso a 52 milioni di euro, in crescita del 19 % rispetto alla chiusura del 2021, che si era assestata a 43 milioni. Stabile l’occupazione: per il gruppo oggi lavorano più di trecento persone. Un anno di crescita record, dunque, anche se va precisato che il perimetro di attività aziendale non è proporzionalmente aumentato: si tratta infatti di un aumento del valore delle vendite collegato all’esplosione dei costi delle materie prime e dell’energia. Infatti, il volume complessivo dei manufatti zincati è rimasto lo stesso, si assesta attorno alle centocinquemila tonnellate tra i vari stabilimenti. Buono anche l’ebitda, che si assesta a 9,1 milioni, con un incremento del 5,3% rispetto allo scorso anno.

“Il 2022 è stato un anno storico per noi, abbiamo festeggiato il nostro primo mezzo secolo di vita”, chiosa Walter Bordignon, amministratore delegato di Bordignon Group, holding di famiglia, che detiene cinque società: oltre alla Zincheria Valbrenta (Rosà, Vicenza), ci sono Zincheria Seca (Ala, Trento), Zincheria SA (Bucarest, Romania), Zincheria B&B di Montereale Valcellina (Pordenone) e infine l’azienda di trasporti DMW Logistic Srl (Rosà, Vicenza).

 “Dal punto del vista del business il 2022 è stato complicato per il controllo costante dei flussi di produzione, con prezzi che cambiavano davvero repentinamente”, dice Bordignon. “Nella prima parte dell’anno abbiamo registrato dei rincari per la materia prima zinco, nel secondo semestre ecco i problemi energetici”.

Il gruppo è noto in tutto il mondo per la vasca di zincatura più grande d’Europa, capace di lavorare pezzi che pesano fino a 30 tonnellate. Una vasca per la quale i costruttori sono disposti a trasferte lunghissime: recentemente un’azienda campana ha percorso più di novecento chilometri per zincare elementi di un viadotto autostradale. Oltre alle grandi opere c’è stata una spinta importante nei lavori nell’edilizia privata grazie al superbonus: “Era da 2007 che non si vedevano investimenti così importanti nelle attrezzature per l’edilizia” aggiunge Walter Bordignon.

Tra le ultime opere realizzate vanno citate quella relativa al nuovo ponte di Genova e l’imponente costruzione della facciata continua della torre UnipolSai di Milano in collaborazione con Maeg Costruzioni SPA, opera che verrà inaugurata nelle prossime settimane: le strutture sono state zincate nello stabilimento di Pordenone. E’ interessante segnalare il nuovo appalto dello stadio di Budapest in Ungheria per i mondiali di atletica leggera del 2023; la struttura avrà una capienza di 36.000 persone, nella sede di Rosà sono state zincati i connettori dal peso di 7.000 chili cadauno che serviranno da contrappeso per la copertura a sbalzo dell’impianto. In Trentino, presso Zincheria Seca, due collaborazioni si sono distinte nell’arco del 2022: la prima nel settore nautico con il progetto della Marina di Genova nel quale sono state zincate le coperture di carenaggio della lunghezza di 170 metri, la seconda riguardante la messa in opera del primo lotto del nuovo stabilimento delle acciaierie Duferco nel bresciano che sorge su 491 mila metri quadri e per il quale si svilupperanno le strutture del secondo lotto nell’arco del 2023.

 

SCHEDA BORDIGNON GROUP

Sarà una nuova pagina in una storia iniziata nel 1972 a Rosà, nel Vicentino. Allora venne fondata la Zincheria Valbrenta, che oggi è una delle cinque sorelle del Bordignon Group, e si estende su un’area di 50 mila metri quadri, con una superficie coperta di 12.000. Nel 1993 il gruppo acquisisce la Zincheria SECA di Ala in provincia di Trento (azienda attiva dal 1980). Nel 2005 viene fondata DMW Logistic Srl, società di trasporti funzionale alle attività aziendali del Gruppo. Nel 2012 è il turno della Zincheria SA a Bucarest, in Romania: il nuovo stabilimento occupa un’area di 25 mila metri quadrati, di cui 5.200 dedicati alla linea di produzione. Infine, nel 2020 è stata acquisita la Zincheria B&B, un’azienda nata nel 1983 a Montereale Valcellina, in provincia di Pordenone, che si sviluppa in un’area di 150.000 metri quadri, di cui 7.000 completamenti coperti.  Grazie all’ultima acquisizione, Bordignon Group ha una capacità produttiva, nei quattro impianti, di 14 mila tonnellate al mese di acciaio zincato a caldo. Oggi il gruppo vanta una rete commerciale che copre tutta l’Europa centro-orientale. Ma è noto soprattutto per avere a disposizione l’impianto di zincatura più grande d’Europa, l’unico che si possa usare per le maxi opere per le quali si utilizzano singoli elementi giganteschi e con una portata di 30 tonnellate di peso. La vasca dei record, che si trova a Rosà, nel Vicentino, è mantenuta 365 giorni all’anno a 450 gradi di temperatura grazie ad un forno tecnologicamente avanzato: misura 16,5 metri in lunghezza, 2,8 in larghezza e 3,4 in profondità e può contenere fino a 1.119 tonnellate di zinco fuso. Per intenderci, il peso di quattro Boeing 747.

 

OLTRE DUECENTO ICARO IN VOLO SUL MONTE GRAPPA, AL VIA IL TROFEO 2023

A Pasqua torna il summit mondiale dei migliori piloti, il “Trofeo Montegrappa”: 150 parapendisti e 80 deltaplanisti saranno impegnati in cinque task (per viaggi da oltre cento chilometri) dai Colli Asolani a quelli vicentini. Quest’anno anche il Testival (inaugurazione sabato 8). Emanuele Reginato, presidente del Consorzio Turistico Vivere il Grappa: “Oltre centomila presenze all’anno per il volo libero, indotto da decine di milioni di euro per il territorio”

 

Chi osserverà il cielo del Monte Grappa nei giorni di Pasqua lo vedrà colorarsi di decine di vele colorate. Saranno duecentotrenta, precisamente, i moderni icaro a prendere il volo per il Trofeo Montegrappa, l’evento che ogni anno raduna il gotha mondiale del parapendio e del deltaplano alle pendici del sacro monte, per godere delle correnti ascensionali uniche a livello europeo, ma soprattutto per sfidarsi in epiche battaglie lunghe anche più di cento chilometri lungo l’arco delle Prealpi trevigiane e vicentine, ma soprattutto attorno al Massiccio del Monte Grappa, recentemente insignito del bollino Mab Unesco.

Il Trofeo Montegrappa, fondato nel 1982, è giunto alla 37ma edizione (alcune nel corso degli anni non si sono disputate) e da tradizione si celebra sotto le festività pasquali, quest’anno dal 5 al 10 aprile con annessi eventi outdoor per il pubblico e un expo per gli appassionati del volo libero.

Le fasi di decollo e atterraggio sono in assoluto le più spettacolari, vedere librarsi tra le nuvole centinaia di vele è davvero emozionante: si vola (salvo maltempo) da mezzogiorno alle cinque di pomeriggio circa, i piloti saranno visibili dai Colli Asolani ai colli vicentini (Malo, il Monte Carega e il Monte Pasubio a ovest) per decine di chilometri di cielo. Gli atterraggi ufficiali saranno a San Giacomo a Romano d’Ezzelino, Garden Relais, Paradiso e San Pierin a Borso del Grappa. I punti di decollo ufficiali invece sulle Antenne di Rubbietto a Conco-Lusiana, Col Campeggia a Romano d’Ezzelino. 

“Questa, peraltro, sarà a suo modo una edizione storica. Dopo anni, torneranno infatti a gareggiare assieme parapendii e deltaplani”, spiega Gianluca Soncin, presidente dell’Asd Volo Libero Montegrappa, associazione attiva dal 1979 che organizza l’evento. “La partecipazione è limitata a 150 piloti di parapendio tra i migliori del panorama internazionale e a 80 piloti di deltaplano, 230 professionisti in tutto che durante le cinque giornate di gara si sfideranno tra loro per conquistare le “boe” definite dalla commissione di gara e atterrare nel più breve tempo possibile”. La classifica finale, data dalla somma dei risultati, permette di ottenere punteggio valevole per il ranking mondiale. Sarà battaglia: confermata la presenza di 25 dei migliori 30 piloti al mondo di parapendio, professionisti provenienti da venti nazioni diverse tra le quali Germania, Francia, Austria, Polonia, Repubblica Ceca, Germania e Ungheria.

Ma non sarà solo un evento sportivo. L’indotto economico locale è enorme, se si pensa che il volo libero da solo vale circa il 13% del Pil dell’intero Comune di Borso, considerato dagli addetti ai lavori una sorta di capitale europea per il settore. Non ci sono stime aggiornate, ma a livello territoriale si parla di decine di milioni di euro di indotto

“Il volo libero rappresenta un’importante risorsa turistica per la Pedemontana, gli appassionati che frequentano ogni anno le pendici del Grappa generano un notevole giro d’affari per le realtà locali”, spiega Emanuele Reginato, presidente del Consorzio Turistico Vivere il Grappa. “Sono oltre centomila le presenze turistiche generate dal volo libero, stimiamo che in tutto ogni stagione passino da noi circa ventimila piloti. Il bacino d’utenza maggiore è la Germania, dove ci sono 45.000 appassionati. Ci aspettiamo anche molti curiosi e turisti con il naso all’insù nei giorni della gara, è spettacolare vedere i moderni icaro danzare tra le nuvole e le correnti ascensionali del Monte Grappa”. 

Anche per questo, la promozione del volo libero per il territorio è fondamentale. Nei giorni di sabato e domenica, presso l’atterraggio del Garden Relais a Borso del Grappa, il Consorzio Turistico Vivere il Grappa ha infatti organizzato il “Testival” (sincrasi di test e festival) del volo. Quest’anno hanno aderito 12 espositori di famosi brand del settore, un successo per gli organizzatori: Gingliders, Swing Italia, Sport Professional, Infinity Fly, Eagles Point, Macpara, Supair, Bgd, Aire Cornizzolo, Linea In Flow Paragliders, Nova Italia e Gebomountain. Sarà una vera e propria fiera delle attrezzature per il volo libero, pensata anche per il pubblico dei non addetti ai lavori. Sono state infatti organizzate anche altre iniziative nei giorni delle festività pasquali, il Testival vuole far conoscere le bellezze del territorio. L’inaugurazione del Testival è prevista, alla presenza delle autorità, per sabato 8 Aprile alle ore 11.00, presso l’area di atterraggio del Garden Relais, in via Caose 22 a Borso del Grappa (nel Trevigiano). Seguirà brindisi conviviale. 

 

SCHEDE DI APPROFONDIMENTO

 

TESTIVAL 2023, GLI EVENTI SUL TERRITORIO

Sono state organizzate sei diverse iniziative nei giorni delle festività pasquali, il Testival vuole far conoscere le bellezze del territorio. L’inaugurazione del Testival è prevista, alla presenza delle autorità, per sabato 8 Aprile alle ore 11.00, presso l’area di atterraggio del Garden Relais, in via Caose 22 a Borso del Grappa (nel Trevigiano).

Sabato 8 aprile Lezione di yoga con Erica, insegnante qualificata a bordo piscina. Location: Garden Relais via Caose 22, Borso del Grappa (TV). Durata circa 1 ora. Partecipazione ad offerta libera, con prenotazione obbligatoria entro il 5 Aprile.  Posti Limitati. Per  informazioni ed iscrizioni: comunicazione@vivereilgrappa.it

Sabato 8 aprile alle 14.30 è previsto un bike tour con istruttore professionale di mountain bike, percorso di circa 25 km tra i colli pedemontani, medio-facile. Partenza da Garden Relais via Caose 22, Borso del Grappa (TV). Durata circa 3 ore. Quota per persona 15 euro; minimo 8 iscritti. Prenotazione obbligatoria entro il 5 Aprile; posti limitati e possibilità di noleggio mtb ed e-bike in loco previa prenotazione. Per informazioni ed iscrizioni: comunicazione@vivereilgrappa.it oppure 340 2545687.

Il giorno di Pasquetta (10 aprile), alle ore 15, ecco la passeggiata di Dante, una facile escursione con esperto locale, adatta a tutti, alla scoperta della storia e della natura del territorio. Partenza dal Piazzale Chiesa n. 8, Romano D’Ezzelino (VI). Durata circa 2 ore quota di adesione Euro 10,00 a persona, bimbi gratuiti. Posti limitati, prenotazione obbligatoria entro il 6 aprile. Per informazioni ed iscrizioni: comunicazione@vivereilgrappa.it oppure 340 2545687.

 

IL CONSORZIO TURISTICO VIVERE IL GRAPPA

Il Consorzio Turistico Vivere il Grappa è un’associazione composta oggi da una cinquantina di operatori della Pedemontana del Grappa che si occupa di promuovere e sviluppare il turismo nel territorio. Grazie ad una rete di partner offre ospitalità e servizi ai tanti visitatori della zona. Gestisce le aree di decollo ed atterraggio del Sito di Volo Monte Grappa, organizza manifestazioni ed eventi sportivi e fornisce informazioni ed accoglienza ai visitatori presso i suoi uffici. Nato nel 1997 con l’intento di creare una rete sinergica di servizi e imprese accomunati dall’obiettivo di valorizzare il territorio della pedemontana del Grappa, identificata come crescente meta turistica per la pratica del volo libero (parapendio e deltaplano senza motore) grazie alle sue favorevoli condizioni atmosferiche. Inizialmente ad aderire al progetto furono strutture ricettive o comunque nel business della ristorazione, nel corso degli anni hanno poi deciso di consorziarsi imprese più diversificate (piccole aziende, negozi, società di trasporti). Come da statuto, il Consorzio è un’ associazione senza scopo di lucro, composta da un Consiglio direttivo, il presidente oggi è Emanuele Reginato. Informazioni: www.vivereilgrappa.it.

 

TROFEO MONTEGRAPPA – LE REGOLE

Il Trofeo di deltaplano esiste dal 1982 quello di parapendio dal 1990. Si tratta di una delle competizioni più famose al mondo, sia per la sua longevità che per il contenuto tecnico della competizione ed è riconosciuta dalla federazione aeronautica internazionale. Il Trofeo Montegrappa si svolge su cinque “task” (ossia “maches”), una al giorno. Si tratta sostanzialmente di una gara di velocità. Il percorso viene assegnato dal direttore di gara su base giornaliera e consiste in una serie di boe da smarcare tramite il GPS di bordo. La partenza si svolge in due fasi i piloti hanno circa un’ora per decollare e posizionarsi in cielo vicino alla linea di partenza virtuale. Al momento stabilito dall’organizzazione possono attraversare la linea tutti assieme e iniziare la corsa a metà. Il pilota che nel minor tempo possibile completa il percorso risulta al vincitore di giornata. La somma dei punteggi sancirà chi conquista le varie medaglie, divise tra le categorie “assoluta”, “serial”, “sport” e “femminile” in base alle certificazioni dei vari piloti. Per ragioni di sicurezza e d’organizzazione la partecipazione ad oggi è limitata a 150 piloti di parapendio: 140 piloti selezionati in base al ranking FAI WPRS al 31 gennaio; 7 wild card assegnate dall’organizzazione; 3 wild card assegnate dal Team Leader della nazionale italiana e 10 posti riservati alle donne. Gli atterraggi ufficiali per l’edizione 2023 saranno a San Giacomo a Romano d’Ezzelino, Garden Relais, Paradiso e San Pierin a Borso del Grappa. I punti di decollo ufficiali invece sulle Antenne di Rubbietto a Conco-Lusiana, Col Campeggia a Romano d’Ezzelino.  Organizza l’Asd Volo Libero Montegrappa, attivo dal 1979, il presidente è Gianluca Soncin.

 

LE CORRENTI ASCENSIONALI DEL MONTE GRAPPA

Lo sport del volo libero ha trovato a Borso del Grappa, nel Trevigiano, le condizioni ideali per essere praticato. Le ragioni del successo di questa disciplina in questa zona sono essenzialmente tre. Innanzitutto, le particolari condizioni meteorologiche che consentono lo sviluppo di correnti ascensionali praticamente nell’arco di tutto l’anno, permettendo voli della durata anche di alcune ore. Correnti che nascono di fronte a precipizi quasi verticali, dai quali è ideale iniziare il volo. Quindi, la facilità con la quali si possono raggiungere i diversi punti di decollo, situati sul versante meridionale del massiccio. Infine, la presenza di aree di atterraggio tenute di grande validità sotto il profilo della sicurezza.

L FANTASMA DELLA FORMA La scultura contemporanea 01 APRILE – 30 LUGLIO 2023 MUSEO CIVICO DELLA LAGUNA SUD CAMPO G. MARCONI 1 – CHIOGGIA (VE)

Artisti:

Guido Airoldi, Alessandra Aita, Angelo Alessandrini, Arman, Manuela Bedeschi, Beppe Borella, Mario Ceroli, Giorgio Dalla Costa, Enrico Ferrarini, Piero Gilardi, Pamela Grigiante, Mahatma Marchi, Andrea Meneghetti, Aldo Mondino, Elena Pizzato Ketra, Mario Schifano, Dario Tironi, Marcello Tommasi, Emanuel Zoncato

 

Aprirà il prossimo 1 aprile 2023 la mostra “Il fantasma della forma: la scultura contemporanea” presso il Museo Civico della Laguna Sud di Chioggia (Ve), organizzata dall’Assessorato alla Cultura del comune di Chioggia (Ve) in collaborazione con MV Eventi di Vicenza. La mostra resterà aperta fino al 30 luglio.

Un viaggio all’interno del mondo della scultura dal Novecento e fino ai giorni nostri in un continuo dialogo tra cultura materiale e linguaggi contemporanei.

 

Tra gli artisti in mostra, anche i grandi maestri: Piero Gilardi (recentemente scomparso) e Mario Ceroli, uno dei maestri dell’arte povera, il camaleontico Aldo Mondino e il re della pop italiana Mario Schifano.  

 

La mostra, che sarà allestita in un serrato dialogo con gli spazi espositivi del Museo, vuole porre l’attenzione sul rinnovamento stilistico di una scultura che, oggi, si confronta con nuovi materiali e nuove soluzioni indice di una contaminazione di linguaggi che si fondano sia sul mondo naturale, ma anche sul progresso tecnologico e scientifico di una società in continua evoluzione.

“Una mostra” commenta l’Assessore alla Cultura Elena Zennaro “per provocare chi ha paura della forma e non tanto dei fantasmi. Una mostra per stimolare il dibattito su temi di attualità come l’affermazione di sé in una società per certi versi effimera, per altri granitica. Non a caso il percorso espositivo di Vanzan si trova all’interno dello storico percorso del nostro Museo Civico in una continua ricerca di equilibrio.”

Gli artisti selezionati dal curatore Matteo Vanzan hanno saputo confrontarsi con la scultura in maniera innovativa leggendo i cambiamenti sociali attraverso l’uso di materiali non convenzionali e non propri alla tradizione scultorea del passato. Il Fantasma della forma racconta la vicenda dello stato primordiale di una materia che tende a celare, anziché rivelare.

Lo stato di rivelazione apparente consente di condurre l’ombra impalpabile e misteriosa del tessuto materico nella presa di coscienza di una concretezza e tangibilità grazie all’approccio visionario di uomini che sanno andare oltre il dato oggettuale per trasformarlo in una fenomenologia dello sguardo. 

Artisti in grado di tradurre la propria urgenza espressiva affondando le mani nella materia pulsante di un mondo naturale ed artificiale alla continua ricerca di significati con l’obiettivo di rivelarci, in ultima istanza, ciò che fino ad un attimo prima era solo un suggerimento vicino alla premonizione. Da fantasma la forma diventa la presenza della sua percezione trasversale proprio grazie al passaggio dal mondo dell’indistinto a quello dell’essere: si rivela al mondo in un concetto esistenzialistico fatto di contorni plastici, definiti e poderosi connotati da un peso specifico simbolico.

Dall’eidos platonico a quello aristotelico la forma, finalmente, trova il coraggio di mostrarsi grazie a colui secondo il quale il linguaggio espressivo evolve attraverso un intelletto che dà valore non tanto alla cosa in sé, ma alla sua costruzione rappresentativa.  

Scopo ultimo è lo scoprire la molteplicità di percorsi che nessun linguaggio sa illuminare completamente, riuscendo a valicare la linea dell’orizzonte per spingersi oltre il mistero che separa l’Io dal mondo.

Lo scultore trasforma lo sguardo in un respiro volto a mantenere in perfetto equilibrio mondi classici e ricerche anticlassiche provocando ritmi, sonorità e cadenze oscillanti che assottigliano il limite estremo tra segno e significato.

Tutto appartiene alla sfera dell’intelligibile senza intromissione di mediazioni nella comprensione della materia: la scultura è una vitalità primaria che si svolge attorno alle colonne cosmiche del sentire: pone in diretta connessione l’energia silenziosa, ma sempre presente, dell’uomo con il suo vissuto.

 

“Una mostra” spiega il curatore Matteo Vanzan “fatta di maestri storici e artisti contemporanei che vuole riflettere sulla dimensione di una scultura che, oggi, si confronta con nuovi materiali e nuove soluzioni in una continua contaminazione di linguaggi che si fondano sia sul mondo naturale che sul progresso tecnologico e scientifico di una società in continua evoluzione. Il percorso del linguaggio scultoreo contemporaneo lo possiamo leggere attraverso forme complesse e multicolori, essenziali e monocromatiche, traslucide oppure opache; opere in cui la materia si incurva, si sprigiona e utilizza i più disparati materiali come legno, pietra, terracotta, poliuretano, plastica, bronzo, vetro, pane, neon creando un incessante dialogo con elementi più sottili, talvolta sussurrati, in sintonia con le opere di matrice intimista. Un percorso, quello di oggi, fatto di nuovi protagonisti che riflettono sullo stato dell’esistenza, del mondo e della società e che sono stati in grado, con le proprie personalissime ricerche estetiche, di donarci nuove visioni di un’arte che, come affermava Jorge Luis Borges, “vuol sempre irrealtà visibili. Quali sono oggi i nuovi canoni espressivi di una disciplina artistica che trova le sue radici nel nostro più remoto passato?”

 

La mostra, che terminerà domenica 30 luglio 2023, sarà aperta dal martedì al venerdì dalle 9:00 alle 13:00; sabato e domenica dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 18:00 (Aperture soggette a variazioni da giugno – per l’orario estivo aggiornato consultare il sito: https://museo.chioggia.org 

 

MAGGIORI INFORMAZIONI

 

BIGLIETTI

Intero: 4 euro / Ridotto: 3 euro (gruppi superiori a 15 persone) 

Gratuito: gruppi scolastici ed i loro accompagnatori, under 18, studenti universitari, guide turistiche, giornalisti, insegnanti del MIUR ed equiparati, persone in situazione di handicap  e loro accompagnatori

 

CONTATTI E PRENOTAZIONI

T: 041-5500911 M: info.prenotazionimuseo@chioggia.org

FACEBOOK.COM/MUSEOCIVICO.CHIOGGIA

CESTI PASQUALI IN REGALO, È BOOM DI RICHIESTE PER LA LOGISTICA IN OUTSOURCING DI BRACCHI

Il Regional Office vicentino del gigante logistico di Bergamo entra nel periodo di feste con un incremento nella gestione dei servizi “on demand”: in transito verso l’Europa e gli Usa oltre tre milioni di bottiglie di vino. Il trend si riscontra anche nella filiale slovacca, specializzata nei dentifrici e nelle caramelle che arrivano persino alle famiglie reali del Nord Europa. Il ceo, Umberto Ferretti: “Servizi ritagliati sulle esigenze del cliente, la logistica gestita dai professionisti migliora le performance delle aziende committenti”

 

L’outsourcing nella logistica è l’operazione con la quale un’azienda affida ad un operatore logistico l’esecuzione di operazioni su merci di sua proprietà, anziché eseguirle direttamente con personale proprio. Gestire magazzini e spedizioni istantanee, nell’era di Amazon, è infatti davvero complicato e per questo sempre più aziende decidono di consegnare le proprie merci ai professionisti della logistica per la gestione di flussi e movimenti. 

Accade anche a Bracchi, gigante della logistica con headquarter nel Bergamasco, che nel proprio Regional Office di Bassano del Grappa, nel Vicentino, ha predisposto degli spazi appositamente pensati per la gestione della logistica in outsourcing dei clienti. 

“Le aziende sono sempre più focalizzate sulla produzione, i loro spazi vengono ottimizzati per migliorare il loro core business, non per gestire la movimentazione delle merci”, commenta Umberto Ferretti, amministratore delegato di Bracchi. “Noi siamo i loro partner sul fronte della logistica, un mestiere altamente specialistico che necessita di professionalità che difficilmente un’azienda potrebbe trovare sul mercato del lavoro. Il cliente finale non è interessato alle modalità di consegna della merce, dà per scontati livelli altissimi perché a casa propria è abituato a servizi stile Amazon. Per questo nei prossimi anni ci attendiamo uno sviluppo sempre maggiore della logistica in outsourcing, un servizio sartoriale da gestire in modo diverso azienda per azienda; un servizio che non si limiterà più ai picchi delle festività ma si stabilizzerà come normale pratica di business”.

Alcuni esempi? Ci sono aziende vinicole che vendono sul proprio sito internet box misti: i professionisti logistici di Bracchi prendono le bottiglie una ad una dai pallet e creano la confezione chiesta dal cliente. In questo periodo dell’anno, poi, stanno transitando oltre tre milioni di bottiglie destinate ai mercati anglosassoni e statunitensi, ma anche in tutta Europa. Ma ci sono anche prodotti collegati al mondo dei regali, come i cofanetti per le vacanze in regalo, le mistery box contenenti prodotti culinari o persino cesti contenenti prodotti di enogastronomia, che hanno bisogno di packaging appositi. Su questo fronte si registrano aumenti delle lavorazioni attorno al 30-40%.

Nelle settimane precedenti le festività pasquali, come in questi giorni, il reparto poi intensifica la sua attività perché arrivano richieste di confezionamento di pacchi appositi, dove si mischiano prodotti collegati al mondo del food a piccoli gadget. In particolare, da registrare un boom del reparto caramelle e dolciumi (picchi anche di +80% negli ordini). Si registrano anche movimenti in crescita nel settore high tech. Aree intere di magazzino, che prima erano silenziose, si riempiono di persone che confezionano e spediscono quanto richiesto dai clienti. Il tutto con livelli altissimi di controllo qualità e velocità nelle consegne a livello mondiale. 

Un modello che Bracchi vede prosperare non solo in Italia, ma anche in Slovacchia, dove sono operative le due sedi di Levice e Kostolné Kračany. Qui la logistica in outsourcing interessa un prodotto che tutti abbiamo nelle nostre case: il dentifricio. Ogni giorno arrivano dal più grande produttore mondiale di dentifrici centinaia di diverse tipologie di prodotto, da confezionare in una ventina di tipologie diverse di box multi-tubetto che poi devono essere spediti in tutto il mondo. In tutto, si tratta di oltre venti milioni di tubetti di dentifricio all’anno, un lavoro enorme che nei magazzini della multinazionale che li produce non potrebbe essere gestito con la stessa precisione. Da qui, peraltro, partono anche molte caramelle, con punte nel periodo pasquale e alcune consegne davvero particolari, che finiscono nelle case delle famiglie reali del Nord Europa dalla Danimarca alla Norvegia, dalla Svezia all’Olanda. 

 

SCHEDA AZIENDALE – BRACCHI

Bracchi viene fondata nel 1928 come azienda di trasporto locale. Negli anni ha ampliato la sua presenza affermandosi come realtà di rilievo prima a livello nazionale e poi, con l’ampliamento del proprio network logistico e i primi investimenti nel trasporto marittimo e aereo, in Europa e nel mondo. L’espansione della propria flotta mezzi ed i progetti di logistica integrata e in outsourcing hanno permesso all’azienda di imporsi in settori di nicchia altamente strategici, in cui è leader europeo da oltre 40 anni. All’headquarter di Fara Gera d’Adda (in provincia di Bergamo), dove vengono coordinate tutte le operazioni a livello nazionale ed europeo, si sono presto aggiunte le filiali estere di Bracchi con sede a Lublin in Polonia, Levice e Kostolné Kračany in Slovacchia, dedicati alla logistica e alla distribuzione di ascensori e consumer goods nell’Est Europa, e di Ettenheim in Germania: un polo logistico di 44.000 metri quadri di superficie coperta, dotato delle tecnologie più avanzate e in una posizione strategica per la gestione del traffico europeo. Il 2018 segna un nuovo importante traguardo: l’acquisizione di Bas Group, realtà storica di Bassano del Grappa, nel Vicentino, formata da quattro aziende di trasporti e logistica specializzate nei più vari settori, dal food al beverage, dal fashion all’e-commerce. Nel 2020 è la volta di Peterlini, azienda con sede in provincia di Parma specializzata nel trasporto tecnico eccezionale fino a 100 tonnellate. Grazie a queste acquisizioni Bracchi consolida la sua leadership ampliando la propria offerta a nuovi business strategici e aree geografiche, operando nei settori industriale, agricolo, ascensoristico, chimico e della cosmesi, fashion, food & beverage, e-commerce, retail & Gdo. Oggi Bracchi lavora su undici poli logistici e sette filiali regionali per un totale di 330.000 metri quadri di magazzini complessivi, gli occupati sono circa 650 presenti nei diversi stabilimenti. Nel 2021 il gruppo ha chiuso con vendite sopra i 158 milioni di euro, in crescita sui 142 milioni del 2020. Per ulteriori informazioni: www.bracchi.it.

IL KING’S DI JESOLO ELETTO MIGLIORE LOCALE D’ITALIA AI DANCE MUSIC AWARDS

Si sono svolte a Villa Renoir a Milano le premiazioni e la finale di Dance Music Awards, il concorso nazionale dedicato al mondo della nightlife italiana: lo storico locale jesolano è stato incoronato “Miglior Summer Club Italiano 2022”. Premiato anche l’imprenditore padovano Riccardo Checchin nella categoria “Art Director”

 

Domenica 22 marzo si è svolta a Villa Renoir a Milano la cerimonia di premiazione di “Dance Music Awards”, l’ambito concorso nazionale dedicato alla musica e al mondo della nightlife italiana. Tra i dieci locali finalisti provenienti da varie regioni l’unico Veneto è stato il King’s Club di Jesolo, nel Veneziano, che è stato eletto vincitore assoluto di categoria, conquistando il primo posto e ottenendo così il trofeo di Miglior Summer Club Italiano dell’anno 2022. 

Ma non solo. Infatti, Riccardo Checchin, l’imprenditore padovano, socio e co-fondatore di Lobby Agency, società attiva nella gestione del King’s Club e di altri locali di ristorazione, di pubblico spettacolo ed organizzazione eventi, ha ottenuto il primo posto nella categoria “Miglior Art Director” portando a casa il premio in una finale alla quale erano presenti i più noti professionisti del clubbing italiano. Una doppia vittoria targata Jesolo, e pure storica, in quanto è la prima volta che agli “Oscar del clubbing” si registra un doppio premio assegnato.

La città di Jesolo sale così in vetta come detentrice ospitante del primo posto sul podio dell’intrattenimento in Italia, con ben due premi. “E’ un onore ricevere questi due riconoscimenti a livello nazionale da una giuria composta da alcuni tra i migliori professionisti del settore italiano – commenta Checchin – dedico questi premi in primo luogo a tutti i collaboratori del King’s Club di Jesolo per il grande lavoro svolto in questi anni, ai miei soci, alle nostre famiglie e alle persone che vivono al nostro fianco. I locali non sono fatti di mura ma di persone, questo è lo slogan del King’s da sempre, ed oggi ne abbiamo avuto la prova. E soprattutto voglio ringraziare la città di Jesolo, perché la vittoria di questi due premi importanti è merito anche di questa splendida città”.

 

SCHEDE DI APPROFONDIMENTO

KING’S CLUB: situato a Jesolo Lido, il King’s Club è una delle discoteche più rinomate della costa adriatica. Con circa 60 serate e oltre 100.000 presenze a stagione,  il club ospita artisti nazionali e internazionali del calibro di Bob Sinclair, Gabry Ponte, Tananai, Central Cee, Luche, Gue, Ghali, Rosa Chemical e James Hype. 

RICCARDO CHECCHIN: Nato nel 1988, padovano, socio e co-fondatore con Thomas Visentin di Lobby Agency, società fondata nel 2006 specializzata nella gestione di locali di ristorazione, pubblico spettacolo ed organizzazione e gestione eventi, tra i quali il King’s Club di Jesolo. Ad oggi sviluppa la propria attività principalmente nelle regioni Veneto e Lombardia, ma vanta collaborazioni attive in tutta la penisola italiana.