PIZZE A DOMICILIO A TEMPERATURA DA FORNO GRAZIE ALLA PIETRA OLLARE: AL VIA LA RIVOLUZIONE “TOP EAT”

Apre venerdì 18 marzo in centro storico a Verona la nuova pizzeria e gelateria da asporto “Top Eat”. Grazie agli involucri con base in pietra ollare, la pizza sarà consegnata a domicilio come fosse appena uscita dal forno. Emanuele Malerba: “Materie prime di qualità e prodotti genuini sono alla base della nostra filosofia. E con la pietra ollare le pizze arriveranno ai clienti alle temperature ideali”.

 

VERONA. Pizza calda come appena sfornata direttamente a domicilio. La rivoluzione inizia venerdì 18 marzo a Verona con l’apertura di “Top Eat” in via Pallone, 20, nel pieno centro storico. L’inaugurazione alle ore 18 con degustazione prodotti. Pizze gourmet e gelato alla piastra, da asporto. Il tutto con un sistema di consegna a domicilio in grado di garantirne l’integrità e la temperatura dei prodotti. E’ il modello ideato e realizzato dal titolare Emanuele Malerba. 

 

La consegna a domicilio infatti avviene grazie ad una confezione dotata alla base di pietra ollare. Si tratta di un materiale naturale, una roccia metamorfica somigliante alla giada e di colore scuro. Un materiale già utilizzato per piastre o altri utensili da cucina, in quanto trattiene il calore e lo rilascia lentamente mantenendo per lungo tempo in temperatura gli alimenti, quindi anche la pizza. Il sistema “Top Eat” prevede che la pietra ollare venga preriscaldata in forno e poi riposta alla base del contenitore di trasporto. Su di essa verrà poi appoggiata la pizza appena sfornata. A questo punto il rider effettuerà la consegna a domicilio a casa del cliente, portandogli direttamente il contenitore con pietra ollare alla base su cui poggia la pizza. In questo modo la pizza arriverà calda come fosse appena tirata fuori dal forno. Per rendere possibile il tutto, sono state realizzati appositi contenitori per la consegna a domicilio, più robusti per sostenere il peso della pietra ollare (oltre 1 kg) e dotati aperture laterali per evitare la condensa.  

 

Le consegne a domicilio saranno effettuate con questo sistema in tutto il centro di Verona e dintorni. Al cliente il servizio costerà solamente i 5 euro di cauzione per ottenere la pietra ollare alla prima consegna. Dalla seconda consegna, non sarà più richiesta la cauzione. Il rider consegnando la pizza ritirerà la pietra ollare già usata alla prima consegna, e così via alla terza. La cauzione sarà totalmente restituita al momento della restituzione della pietra stessa da parte del cliente, che eventualmente potrà anche decidere di conservare la piastra lasciando la cauzione. 

 

Un sistema efficace e funzionale ideato dal titolare di “Top Eat”, Emanuele Malerba, dopo un lungo percorso di ricerca e sperimentazione sulle diverse soluzioni percorribili. “L’idea di volere portare a casa la pizza calda è sempre stato un mio pallino – spiega il titolare, Emanuele Malerba – un’idea che si è ulteriormente rafforzata durante il periodo di lockdown, quando la consegna a domicilio di pizze e pasti caldi è diventata un servizio di largo consumo. Dopo aver fatto analisi e approfondimenti, abbiamo deciso di puntare su elementi naturali. La pietra ollare è un ottimo isolante termico naturale, in grado di mantenere sia le alte temperature che le basse”. 

 

Per questo motivo la pietra ollare sarà utilizzata anche nei contenitori per la consegna a domicilio del cosiddetto gelato alla piastra, l’altra specialità di “Top Eat”. Gelato realizzato al momento ed arrotolato, con una procedura molto semplice. Il latte viene versato su di una piastra fredda a temperatura di -25°. Qui viene lavorato con una spatola e con l’aggiunta di alcuni ingredienti (biscotti, frutta, cioccolato etc.). Il tutto viene poi arrotolato in piccoli cilindri per essere servito in coppetta. Coppette speciali, appositamente realizzate per ospitare il gelato rollato ed un sistema apri e chiudi, che consente di gustalo anche mentre si passeggia. Anche in questo caso, la consegna a domicilio del gelato verrà fatta utilizzando contenitori con pietra ollare alla base, per isolare il contenitore e mantenere una bassa temperatura nell’involucro, facendo arrivare a casa del cliente il gelato come fosse appena fatto.

 

La filosofia di “Top Eat” si può riassumere in alcuni semplici concetti. Altissima qualità delle materie prime, su cui è stata fatto un ampio lavoro di ricerca e test. Cibo sano ovvero eliminazione completa di conservanti, coloranti e addensanti. Innovazione nel sistema di imballaggio, grazie alla pietra ollare. Nel negozio in via Pallone saranno anche realizzati eventi di “show cooking” con utilizzo di azoto liquido a -194%, con cui saranno realizzati spiedini di frutta o di cioccolatini, immersi nell’azoto stesso ed estratti. Saranno cristallizzati all’esterno e rimarranno intatti all’interno, mantenendo tutta la loro bontà. 

 

Sulla qualità delle materie prime la ricerca di “Top Eat” è stata importante, a partire dalla pasta per la pizza. Sarà utilizzata quella del veronese Fabrizio Dal Cero, da 40 anni leader italiano del settore. Nei suoi 50 ettari di terreno appositamente adibito alla coltivazione sono prodotte varietà di grano sperimentali per la realizzazione di farine con il minimo contenuto di glutine e ed il corretto equilibrio di fibre e proteine. Grazie a questa collaborazione “Top Eat” realizzerà la pizza con farina integrale e tutti i benefici che ne derivano, ma con la stessa leggerezza e friabilità della pasta tradizionale. La pasta pizza sarà utilizzata al posto del pane per preparare gli hamburger, con carne sceltissima fornita dalla macelleria Montaldi (una delle prime 10 macellerie italiane). Tutte le altre materie prime sono state selezionate tra prodotti naturali e denominazioni di origine controllata. Nel gelato di “Top Eat” non sono presenti coloranti, conservanti, addensanti, zuccheri, ma solo latte e frutta ed altri alimenti come cioccolata, biscotti etc. La ricerca di prodotti naturali incarna perfettamente la filosofia del titolare, Emanuele Malerba. 

 

“Con mio figlio Edoardo, mio collaboratore, e il nostro direttore operativo Giammaria Bonisoli, per vent’anni responsabile degli chef del noto ristorante Torcolo di Verona, abbiamo coniugato il desiderio di dare al cliente pizza e gelato gourmet, gustosi e sfiziosi – spiega Malerba – con l’esigenza di utilizzare materie prime sane, naturali, nutrienti e di altissima qualità. Naturalezza e ricerca del gusto possono andare di pari passo. A questo abbiamo aggiunto un sistema di consegna a domicilio atto a preservare la temperatura e la qualità dei prodotti. Siamo convinti di aver fatto qualcosa di veramente innovativo. Non ci resta che invitare tutti i veronesi e i visitatori ad assaggiare le nostre specialità”.

3DZ A VICENZA ORO PRESENTA I PRIMI GIOIELLI AL MONDO CON CERA ROSSA

Tra le novità del settore, molta attesa al T.Gold per i macchinari che con la nuova cera permettono di stampare accessori raffinatissimi. La novità presentata da 3DZ, l’azienda trevigiana che ha realizzato il David a Dubai. Il titolare, Andrea Simeoni: “Le ultime evoluzioni delle stampa 3D hanno raggiunto livelli di perfezione impensabili fino a qualche anno fa”

 

In contemporanea con Vicenza Oro, dal 17 al 21 marzo, ritorna anche T.Gold, la mostra internazionale per conoscere i macchinari e le tecnologie più innovative applicate all’oreficeria e ai preziosi. La manifestazione, dedicata agli operatori del settore, è una sorta di passerella delle ultime innovazioni tecnologiche collegate al mondo della gioielleria. Quest’anno c’è molta attesa per lo stand di 3DZ-3DSystems, che presenta futuristiche soluzioni di stampa 3D specifiche per il settore gioielleria che si integrano perfettamente con le successive fasi di lavorazione tradizionale. 

L’azienda trevigiana, che opera nel settore nella vendita dei più prestigiosi brand mondiali di stampanti e scanner 3D, è peraltro nota anche per aver stampato in 3D il David di Michelangelo in dimensioni reali, una scultura di sei metri, che rappresenta l’arte italiana all’Expo di Dubai. E proprio mentre negli Emirati Arabi è iniziata una enorme campagna comunicativa per invitare tutti a vedere gli ultimi giorni dell’Expo ed in particolare il David, qui in Veneto e a Vicenza Oro, 3DZ-3DSystems presenta due esclusive novità per l’additive manufacturing in gioielleria. In anteprima mondiale, è possibile vedere Visijet® Wax Red Jewel, la novità per stampare in 3D modelli di fusione in cera al 100%. 

Si tratta di una cera rossa totalmente innovativa per il settore. Per le sue caratteristiche di elasticità e aumentata resistenza, Visijet® Wax Red Jewel permette di realizzare in 3D le geometrie più delicate. La facilità con cui questa cera può essere maneggiata e la grande praticità nella rimozione dei supporti, completamente solubili, la rendono adatta a realizzare ogni tipo di design, comprese filigrane e elementi dagli spessori incredibilmente sottili. Questo nuovo materiale è stato creato per la stampante 3D a cera MJP 2500 W, la macchina di 3D Systems compatta, veloce, ad alta risoluzione e rendimento.

In fiera, allo stand di 3DZ, ci sarà anche Figure 4 Jewelry, la stampante 3D ultraveloce a resina per modelli di fusione diretta e modelli master per stampi in gomma. I supporti Micropoint sono di facile rimozione, per una finitura superficiale liscia e una post-lavorazione ridotta. Sarà presente anche la Form 3L di formlabs, ideale per accessori moda per i suoi alti dettagli, i grandi volumi, il doppio laser e l’alta definizione.

C’è molta attesa per vedere all’opera questi prodigi della tecnica (padiglione 9, stand 147). Il ceo dell’azienda, Andrea Simeoni, commenta così la presenza in fiera. “Le ultime evoluzioni delle stampa in 3d hanno raggiunto livelli di perfezione impensabili fino a qualche anno fa”, dice. “Ogni giorno ci sono nuove sfide, e adesso per il mondo della gioielleria l’utilizzo della cera rossa può dare un vantaggio competitivo notevole. Siamo orgogliosi di essere gli unici in Italia a poter presentare questo prodotto, proprio negli ultimi giorni della presenza del nostro iconico David a Dubai, emblema di cosa possa fare la stampa 3d ma anche di come il made in Italy sia davvero vincente a livello globale”. 

 

3DZ – SCHEDA AZIENDALE 3DZ ha sede a Castelfranco Veneto, nel Trevigiano. Fondata nel 2011, l’azienda è specializzata nella consulenza sull’adozione della stampa 3D nelle imprese e nella vendita dei più prestigiosi brand mondiali di stampanti e scanner 3D. Una realtà che ha raggiunto una dimensione globale con l’apertura di 13 filiali tra Italia, Europa e Middle East, capace di servire 2.400 clienti con oltre 2.000 stampanti 3D installate, oltre a scanner e software 3D. Si tratta di prodotti molto tecnici, per questo il gruppo, che oggi si basa su un centinaio di dipendenti, ha come fiore all’occhiello la professionalità dei suoi 33 tecnici specializzati nella gestione di stampanti 3D che operano nel territorio e nei più svariati settori: industriale, meccanico, aerospaziale, automotive, beni culturali, dentale, formazione, gioielleria e medicale. L’headquarter si sviluppa su due piani dove le ultime tecnologie in ambito di stampanti 3D sono ospitate su 2.500 metri quadri, una sorta di enorme show room dove si possono vedere all’opera le ultime stampanti 3D prodotte nel mondo, da quelle di dimensioni desktop a quelle che hanno quasi le misure di un’automobile; e poi spazi espositivi di pezzi realizzati che rendono lo show room una sorta di expo delle novità su tutti i miracoli della fabbricazione additiva. Le stampanti 3DZ sono certificate 4.0. 3DZ offre un percorso di digitalizzazione 4.0 aiutando le aziende ad introdurre la stampa 3D all’interno del proprio processo produttivo e di ricerca e sviluppo.