IMPAVIDI AWARD, NASCE IL PREMIO DEDICATO AGLI IMPRENDITORI CORAGGIOSI

Nell’ambito della Treviso Creativity Week un concorso nazionale per premiare gli imprenditori che hanno saputo resistere alla pandemia. Nel comitato che li sceglierà la CCIAA di Treviso e Belluno, la Regione Veneto, il Comune di Treviso e l’Università Ca’ Foscari 

 

L’associazione Innovation Future School arricchisce il programma della quinta edizione della Treviso Creativity Week (1-7 novembre 2021) con il concorso “Impavidi Award”, che ha lo scopo di dare visibilità e premiare imprenditrici ed imprenditori italiani che nonostante la pandemia hanno saputo rinascere, reinventarsi o rialzarsi per rispondere ai cambiamenti del mercato, affrontando quindi a testa alta la crisi ed uscendone vincitori. Il concorso è aperto sia alle autocandidature che alle segnalazioni, che saranno raccolte fino al 4 giugno tramite il form online su www.impavidi.it o via email all’indirizzo di posta  info@impavidi.it.

“Vogliamo dare visibilità e riconoscimento ad imprenditrici e imprenditori che hanno saputo risollevarsi nella situazione di crisi inaspettata e inusuale che ha avuto origine in seguito alla diffusione del Covid19”, spiega l’ideatore, Gianpaolo Pezzato. “Si vuole inoltre fornire un’ispirazione per tutti coloro che faticano a ripartire, offrendo loro storie che possano fungere da esempio e spunto per reagire”. 

Tra tutte le candidature arrivare il comitato scientifico selezionerà le dieci ritenute più interessanti. Il Comitato è composto dai rappresentanti dei partner e istituzioni che sostengono la TCW2021, tra cui la CCIAA di Treviso e Belluno, la CNA Treviso, la Regione Veneto, il Comune di Treviso, il Comune di Castelfranco, l’Università Ca’ Foscari di Venezia, Alumni Ca’ Foscari, l’Istituto universitario dei Salesiani (Iusve); ma ci saranno anche aziende come Labomar, Keter Italia, Ascotrade, Yarix, Banca Prealpi Sanbiagio, SellaLAB e Ca’ di Rajo. 

Finita la fase delle candidature, dal 14 giugno al 4 luglio i profili dei dici finalisti saranno visibili sul sito www.impavidi.it e sulla pagina Facebook, dove potranno essere votati direttamente dal pubblico. 

Per questa prima edizione come premio al vincitore assoluto verrà consegnato un premio simbolico, che racchiude il valore delle radici del nostro territorio. È un’edizione limitata di una bottiglia di Raboso del Piave DOC “Sangue del Diavolo”, realizzata per l’occasione dalla Cantina Ca’ di Rajo in collaborazione con un giovane artista locale. Il premio sarà consegnato nella cerimonia fissata per il 17 luglio, presso il Teatro Comunale di Treviso “Mario del Monaco”.  A tutti i dieci finalisti sarà riservato uno spazio di visibilità permanente nel sito della manifestazione.

 

 

  • Contatti 

 

Per informazioni e chiarimenti: 

info@impavidi.it

Tel. 338/3210772

Nasce “Ncode”, la prima startup in Italia ad usare lo sviluppo No Code per aiutare imprenditori e professionisti a sviluppare competenze e prodotti digitali

Giovani in prima fila nello sviluppo dell’innovazione. Si chiama “Ncode” (www.ncode.it) ed è la prima startup in Italia che aiuta imprenditori e professionisti a sviluppare nuove competenze per trasformare le idee in prodotti digitali senza utilizzare linguaggi di programmazione.

 

(19-05-2021)

Milano – Una startup italiana, che parte dall’idea che l’innovazione digitale sia la chiave per superare la crisi. È stata fondata a Milano da due giovani under 30, che accomunati dalla passione per il digitale, mettono a sistema creatività, talento e conoscenze: Lorenzo Lodigiani Giuseppe Stranieri. La loro idea si è poi trasformata a fine 2020 in startup grazie all’advisory di Rainmakers, uno dei venture accelerator più attivi nel mondo dell’innovazione italiano, ed oggi esce fuori dalla sua fase “stealth” durante la quale ha affinato la sua offerta e il suo business model.  

Cos’è il “No Code”?
«Le piattaforme di sviluppo senza codice sono mezzi di creazione molto potenti attraverso cui pressoché chiunque tramite semplici interfacce grafiche ha la possibilità di sviluppare applicativi con cui esprimere la propria creatività ed estro imprenditoriale» spiega Lorenzo Lodigiani, CEO di Ncode. «Chiunque voglia creare un prodotto digitale, qualunque esso sia (si parla di applicazioni web o native, piattaforme web, gestionali, flussi di lavoro automatici) ma non disponga di competenze tecniche ora può comunque farlo attraverso questi sistemi»

Due importanti aziende di consulenza strategica e di ricerche di mercato, quali Gartner e Forrester, parlano di sviluppo senza codice da ormai diverso tempo, convinte che sarà il denominatore comune della prossima ondata tecnologica e che sarà un vero abilitatore per il mercato. Non solo, Forrester prevede che verranno investiti 21 miliardi di dollari nel mercato “No Code” da qui ad un anno e questo arriverà ad avere un valore di 45,5 miliardi di dollari nel 2025. Gartner scommette sul fatto che entro il 2024 il 65% delle applicazioni sarà creato senza scrivere codice, o comunque scrivendone una quantità minima. Un’affermazione coraggiosa, ma non troppo lontana dalla realtà.

Il No Code al servizio di grandi aziende e startup
Nonostante i pochi mesi di lavoro Ncode, attraverso il suo Lab, ossia la sua digital agency del no code, ha già sviluppato una vasta rete di collaborazioni con i migliori nocoder presenti in Italia e ha proficuamente aiutato numerose startup e PMI a sviluppare il proprio prodotto digitale. Diversi colossi tecnologici stanno investendo su queste tecnologie realizzando le proprie piattaforme di sviluppo no code/ low code: Google con AppSheet, Amazon con HoneyCode, o Microsoft con Power Platform per citarne alcuni.  Ed è proprio con Microsoft che Ncode ha recentemente stretto una partnership per l’utilizzo della loro Power Platfom.  Oltre a Microsoft, Ncode si sta attivamente muovendo per creare relazioni con le principali piattaforme e community di No Code del panorama italiano e internazionale. 

«In Italia il mercato del “No Code” è  appena nato ma ha immense possibilità di sviluppo. Essere abilitati a creare in maniera autonoma applicativi software consentirà a una nuova ondata di creatori di testare i propri progetti imprenditoriali a costo bassissimo» è la convinzione di Giuseppe Stranieri, COO della Startup. «L’impatto sarebbe immenso: diminuzione della disoccupazione giovanile, minor tasso di abbandono o di fallimento per progetti imprenditoriali e una spinta immensa all’innovazione». 

Ncode Academy: l’insegnamento del No Code per i professionisti del futuro
«In Italia esiste una ingente domanda di programmatori in costante crescita anno dopo anno e un’offerta di professionisti ridotta che non sarà mai in grado di soddisfarla» rimarca Francesco Inguscio, CEO di Rainmakers che accelera la neonata startup. «Ncode punta a contribuire a colmare questa lacuna che gli esperti quantificano in ben 150.000 digital job vacanti, lanciando, nel prossimo mese di giugno, la prima No Code Academy in Italia, realtà che mira a formare i nuovi professionisti del settore e ad aiutare a creare alcuni dei digital job mancanti in Italia».

Imprenditori, designer, marketer e studenti avranno l’opportunità di acquisire nuove competenze digitali grazie alla piattaforma di e-learning di Ncode, registrandosi al sito www.ncode.it.

È una nuova sfida da vincere. L’augurio è che i limiti presenti oggi nel mercato siano abbattuti applicando il motto “Impara. Crea. Innova”.


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Ncode – Impara. Crea. Innova. è una startup innovativa fondata a Milano nel 2020 che ha l’obiettivo di democratizzare l’accesso alla creazione di software e abbattere le barriere all’ingresso nel mondo imprenditoriale. Tramite la sua community, prima in Italia sul tema, aiuta a trasformare le idee in prodotti digitali senza utilizzare complessi linguaggi di programmazione.
Ncode mette inoltre a disposizione di startup, PMI e grandi aziende, i migliori nocoder Italiani in grado di sviluppare soluzioni digitali adeguate alle esigenze delle varie realtà.
Per raggiungere il suo obiettivo sta lanciando Ncode Academy con l’ambizione di formare i nocoder del futuro.
Ncode collabora con le aziende internazionali più all’avanguardia del settore No Code tra cui Microsoft, Airtable, Bubble, Landbot e Integromat.

Esce “7 shot per creatori di business”, il nuovo libro di Enrico Pisani per superare le paure e diventare imprenditori evoluti e business creator

È ora disponibile il nuovo libro di Enrico Pisani che insegna a “buttare giù come uno shot” le paure e lanciare nuove aziende e start up.

 

(14-05-2021) Verona – Il libro nasce dalla storia personale di un imprenditore seriale, anche se non è certo un’autobiografia. Enrico Pisani ha iniziato la sua carriera come libero professionista nel mondo delle tlc per poi passare ad essere un networker, in cui è riuscito a fare risultati di primo ordine per poi diventare un imprenditore nel mondo delle start up digitali.

“7 shot per creatori di business” è una vera e propria guida, utile per diventare un business creator e “buttare giù” come uno shot tutte le paure e i blocchi che si hanno all’inizio di una carriera da imprenditore evoluto.

Enrico Pisani, in modo brillante e con un linguaggio scorrevole, racconta il proprio percorso imprenditoriale. Il libro, inoltre, introduce il concetto di IMPRENDITORE SERIALE: è imprenditore seriale chi, continuando a fare quello che fa, crea e genera altre forme di ingresso che possano affiancarsi alla sua fonte principale, magari cavalcando trend e costruendo start-up innovative.

Pisani viene da una famiglia di imprenditori ma ha sempre riscontato un problema nelle generazioni precedenti, cioè quello del Monobusiness, che significa concentrarsi su un solo lavoro a causa del contesto che non permetteva quanto permette oggi di poter sfruttare appieno un mondo ricco di opportunità imprenditoriali. Questa guida serve a scoprire come diventare un imprenditore seriale evoluto, come muoversi nel mercato di oggi, e come abbandonare un Monobusiness o uno stipendio fisso per raggiungere i sogni imprenditoriali più ambiziosi.   


Quali sono i 7 shot per nuovi business creator?   
Mandare giù uno shottino non è facile soprattutto per chi non è abituato a bere, ecco perché anche per l’imprenditore che non è abituato a rischiare o che non ha mai iniziato a creare il proprio business sarà dura mandare giù questi problemi.  Il libro è per tutti quelli che almeno una volta nella vita hanno detto ( o si sono sentiti dire) queste frasi: Mi mancano i capitali, Non ho tempo, Non voglio correre rischi, Non conosco le persone giuste, Non so concretamente che fare,  Non ho le competenze, È troppo tardi, non so se è il momento adatto


Questo libro parla a tutti quegli imprenditori che non sanno ancora di esserlo e che hanno paura di fare il primo passo. Secondo Pisani ci sono un sacco di buone idee ancora da mettere in pratica perché molti hanno paura di fallire.  Pisani si rivolge a tutti titolari di impresa, liberi professionisti che hanno sue stesse esigenze all’inizio della carriera e che vedevano i loro sogni arenati in una SRL o una Partita Iva in fase di stallo, perché spera che possano trovare in lui e nel suo modo di lavorare una sorta di mentore, una sorta di guida o semplicemente un esempio da seguire.  

Anche io sono stato giovane, impaurito, senza soldi da investire e con tante idee ma credo che se avessi avuto questo libro nelle mani, avrei iniziato a fare business molto prima e senza troppe preoccupazioni. […]Vorrei davvero poter vedere meno persone disilluse, e più persone animate dai loro sogni, magari questo libro e tutto il materiale gratuito che continuo a produrre sul mio blog pisanienrico.com , riuscirà a “risvegliare” qualcuno, questo sarebbe bellissimo.” spiega l’autore.



Enrico Pisani
Enrico Pisani è un creatore di business veronese. Basterebbe questa frase per descriverlo ma è giusto dare qualche informazione in più. È un imprenditore innamorato dell’innovazione, del digital e che non si tira mai indietro intraprendendo sempre nuove sfide. Tra le sfide più importanti, c’è sicuramente quella di aver fondato diverse start up che ora gestisce. Solo per citarne alcune, oggi Enrico Pisani è amministratore di Thrive X, startup innovativa che si occupa di sviluppare Intelligenza Artificiale finalizzata al Marketing e che solo dopo 6 mesi dalla sua apertura è stata valutata 1 milione di euro, socio fondatore di CostSaver, Associate founder di Stream of Cash, prima e unica realtà di riferimento per monetizzare con Twitch e Socio, consigliere della società sportiva a responsabilità limitata di Kik Crossfit che ha già aperto due palestre di crossfit.

ANDY WARHOL IN MOSTRA A CHIOGGIA CON OLTRE 50 OPERE

Il primo giugno inaugura la mostra “Andy Warhol: an american artist” presso il Museo Civico della Laguna Sud.

Il curatore Matteo Vanzan: “Raccontiamo la rivoluzione del genio di Pittsburgh attraverso un percorso espositivo di oltre 50 opere”. Fino al 12 settembre.


L’Assessorato alla Cultura del Comune di Chioggia, in collaborazione con l’agenzia MV Eventi di Vicenza, presenta la mostra “Andy Warhol: an american artist” che si terrà presso il Museo Civico della Laguna Sud dal 01 giugno al 12 settembre 2021.
La mostra, curata da Matteo Vanzan, racconta la rivoluzione del genio di Pittsburgh attraverso un percorso espositivo di oltre 50 opere che andranno ad inserirsi all’interno della collezione del Museo, creando un intreccio sensoriale tra cultura materiale e arte contemporanea.

“Chioggia Città d’Arte vede all’interno del Museo Civico della Laguna Sud un allestimento temporaneo diffuso, per coniugare la bellezza del patrimonio locale con l’opportunità di promuoverlo in chiave anche turistica” afferma il Sindaco Alessandro Ferro, “La nostra Città, che da sempre è laboratorio per artisti di richiamo con le sue caratteristiche calli, coreagrafici ponti e canali celebra la Pop Art di Andy Warhol che, in quanto strumento di trasmissione di messaggi, potrà essere colta dai residenti per riscoprire le radici con il territorio e dai visitatori per ammirare le tante meraviglie, tra cui mercati del pesce, canali su cui si specchiano case e palazzi, spiagge e molto altro ancora, partendo proprio dal suo Museo. Questa mostra rappresenta un contributo importante per tutti, nell’intento che sperimentare modalità innovative di fruizione museale contribuisca a creare una nuova consapevolezza e coscienza collettiva di rispetto e valorizzazione dei luoghi della cultura cittadina.”

“Attraverso l’allestimento di “Andy Warhol: an american artist”, prosegue l’Assessore alla Cultura Isabella Penzo, “si dà vita ad un’opportunità di fruizione dell’arte irripetibile nello spazio e nel tempo. Non si è pensato di far trovare, a chi visita, un doppio percorso culturale e nemmeno di allestire un padiglione esclusivo per la Pop Art del suo genio fondatore, le delimitazioni avrebbero segnato confini, mentre le differenze vengono a confluire in un’unica chiave di lettura: la rappresentazione della realtà. L’espressione della contemporaneità in Andy Warhol con la Pop Art trova il suo legame con la narrazione della storia di una Città, delle sue tradizioni, su cui poggia l’ancora attuale centralità del mondo della pesca e dei pescatori, che il museo sapientemente racconta.
La visita al Museo è al tempo stesso visita alla mostra, un percorso di eccezionale capacità attrattiva per tutti, in questo periodo, in cui investire nell’offerta culturale risulta tanto complesso per via della pandemia, quanto significativo di un voler guardare oltre.”

“Andy Warhol” racconta il curatore della mostra Matteo Vanzan “fu l’artista determinante nella rinascita artistica della seconda metà del Novecento: cambiò il concetto stesso di arte sovvertendo l’estetica di un’intera generazione. Attraverso l’esposizione, tra le altre, delle celebri opere dedicate a Marilyn Monroe, Mao Zedong, Flowers, Dollari, Campbell’s Soup e Interviews racconteremo la storia intensa di un mondo fatto di comunicazione e genialità, business e consumismo nel ruolo centrale di una Factory divenuta punto catalizzatore dell’establishment artistico americano. Warhol, infatti, non rappresenta solamente la superstar del mondo dell’arte e del mercato che tutti conosciamo, ma è l’immagine di un uomo dal volto sensibile e timido che si è trasformato in uno sperimentatore dalle esplosive capacità comunicative.”

Nato il 6 Agosto 1928 a Pittsburgh da immigrati cecoslovacchi e morto il 22 febbraio 1987 a New York, Andy Warhol ha fatto della provocazione e dell’ironia il suo modus operandi, creando una vera e propria filosofia, fatta di aforismi e cortometraggi, “pronta all’uso”. Una genialità costruita attorno al concetto di un artista trasformato in una macchina di riproduzione seriale, costantemente affascinato dalla ripetizione ossessiva di un’azione, apparentemente fine a se stessa.
L’artista popular per eccellenza lavora con film, fotografie, serigrafie, grafiche, fumetti, oggetti pronti all’uso di duchampiana memoria; Warhol non si sporca più le mani alla maniera di Pollock con barattoli di colore e sgocciolamenti anzi, il tocco dell’artista è minimo, assente in molti casi, in quanto gli intenti sono essenzialmente iconici.
Le icone pop-ular trattate non appartengono unicamente alla sfera materiale della collettività, ma anche alle idee, all’immaginario collettivo e allo stereotipo: il fumetto, il dollaro, i personaggi pubblici, le opere famose e inflazionate della storia dell’arte, tutto passa attraverso il filtro warholiano che rivisita mondo e storia in chiave diversa, conferendo all’immagine una magia unica.
È in effetti riduttivo definire Andy Warhol come un semplice pittore; la scoperta della tecnica della blotted line, ossia la linea a macchie d’inchiostro su carta assorbente, fu la rivelazione che cambiò per sempre il concetto di opera originale e di copia. La sua intenzione era infatti quella di essere lui stesso a stampare/serigrafare manualmente tutti i soggetti; le piccole imperfezioni causate da una maggiore o minore pressione della mano e del filtro serigrafico donavano ad ogni soggetto una sua individuale personalità. In un’epoca in cui si producevano migliaia di Zuppe Campbell’s, allo stesso modo di una macchina industriale Warhol si trasforma in fotocopiatore di arte spersonalizzando la creazione artistica e richiamando vistosamente il concetto di ready made che, nel 1917, cambiò definitivamente il concetto di artista nel mondo delle Arti Visive.

Il percorso di mostra” conclude Matteo Vanzan “sarà composto non solo dalle opere d’arte ma anche da una stretta selezione di video, documentari della Factory e da alcuni film dell’artista. Il nostro obiettivo è quello di raccontare l’uomo prima dell’artista, con tutte le sue nevrosi e le sue insicurezze in un corollario di aforismi che, nell’ironia della sua essenza, tracciano inequivocabilmente la personalità di Andy Warhol come entità capace di generare un microcosmo che riassume in sé il clima del anni Sessanta. Una sottocultura fatta di arte, cinema e musica che racchiude i dogmi fondanti di una nuova società di cui Warhol ha rappresentato il massimo interprete.”



La mostra, con biglietto d’ingresso di 4 euro, sarà aperta al pubblico dal 01 giugno al 12 settembre 2021 con i seguenti orari: dal martedì alla domenica 10.00 – 13.00 e 18.00 – 22.00 (sabato e domenica solo su prenotazione al numero di telefono 041-5500911 o alla email: info.prenotazionimuseo@chioggia.org


CONTATTI E PRENOTAZIONI
MUSEO CIVICO DELLA LAGUNA SUD
Campo Guglielmo Marconi, 1
Tel: 041-5500911
Email: info.prenotazionimuseo@chioggia.org
Web: http://museo.chioggia.org/index.php

RIPARTIAMO DAL TEATRO E DAI GIOVANI: 2 spettacoli teatrali questo fine settimana al Teatro Goldoni organizzati dall’Accademia Giuseppe Verdi di Venezia

Sabato 22 maggio alle 18 gli allievi dell’Accademia metteranno in scena “Una bionda in carriera”. Domenica invece alle 16.30 tocca alla “Fabbrica di Cioccolato”.

 

VENEZIA. 2 eventi teatrali per illuminare l’uscita dal tunnel della pandemia. Nonostante l’anno difficilissimo, l’Accademia Giuseppe Verdi di Venezia ha voluto portare in scena propri allievi, bambini e ragazzi, con 2 ambiziosi progetti teatrali. 2 musical preparati in questi mesi di studio, affrontati dai ragazzi con grande impegno e dedizione nonostante le difficoltà dovute alla pandemia. Tra lezioni a singhiozzo, lezioni on line, distanziamento e mascherine. Sono stati scelti per questo motivo due spettacoli leggeri e divertenti, che hanno tenuto vivo l’interesse e la passione dei giovani interpreti per il teatro, il canto e la musica. 

 

Sabato alle 18 al Teatro Goldoni di Venezia ci sarà “Una Bionda in carriera”, spettacolo basato sull’omonimo film diretto da Robert Luketic e liberamente ispirato al musical “Legally Blonde”. In questo spettacolo saranno impegnati i ragazzi del corso di musica avanzato (dai 14 anni in su). Domenica alle 16.30 ancora al Teatro Goldoni tocca invece alla “Fabbrica di cioccolato”, riadattamento del romanzo di Roald Dahl, scritto e pensato appositamente per il lavoro didattico e formativo fatto dai docenti della Verdi sui ragazzi più giovani. 

 

“Crediamo moltissimo nel valore di questo progetto, nell’importanza che ricopre nella crescita armonica della personalità di ogni bambino o ragazzo che si avvicina al teatro attraverso la nostra Accademia – spiega Francesca Seri, presidente dell’Associazione – chi non è cresciuto sognando di trovare uno dei cinque biglietti d’oro leggendo “La fabbrica di cioccolato” di Roald Dahl?”.  Il primo musical è infatti un riadattamento di questo racconto con le musiche originali del maestro Mario Lanaro e i testi di Anna Patanè che da anni crea e supervisiona i libretti su cui si basano tutti gli spettacoli proposti ai corsi. I bambini tra i 9 ed i 12 anni che hanno partecipato a questo percorso di avviamento al musical si esibiranno sul palco per la prima volta come interpreti. Obiettivo dell’Accademia è infatti rendere protagonisti i bambini ed i ragazzi precocemente, per portarli in modo graduale alla comprensione e alla consapevolezza di tutti gli elementi che compongono il magico mondo del teatro musicale. 

 

Il gruppo dei ragazzi del corso avanzato (dai 14 anni in su) si cimenterà invece nel musical di “Una bionda in carriera”. Uno spettacolo che abbatte gli stereotipi della classica bionda senza cervello, dimostrando che con la forza di volontà si può raggiungere qualsiasi obiettivo. Un messaggio che i ragazzi si sono impegnati a trasmettere al meglio. 

 

La scelta di dividere il corso e limitare il numero di iscritti all’Accademia durante l’ultimo anno è stata una conseguenza delle regole imposte per la pandemia. Da questo svantaggio, l’Accademia ha colto la possibilità di approfondire alcuni particolari aspetti performativi. I ragazzi hanno potuto studiare il canto individualmente e con i radiomicrofoni, come anche le tecniche di emissione della voce e la dizione, migliorando la capacità di interpretazione del ruolo cantato. Leggermente penalizzate la danza ed il canto corale, che hanno avuto più restrizioni di altre attività durante quest’interminabile anno. 

 

Ulteriore merito dell’Associazione è stato pensare al futuro, dando vita alla compagnia di teatro amatoriale G. Verdi, con l’obiettivo di portare i ragazzi che sono arrivati ad un buon livello di preparazione a fare delle esperienze performative alternative, anche fuori dal contesto cittadino e dei corsi formativi frequentati sin oggi. Con la speranza che molti di loro non abbandonino la passione e si dedichino al professionismo. I bambini ed i ragazzi sono stati seguiti da un team di docenti, nato dal connubio di tre realtà Venete. Oltre all’Accademia Verdi, anche il Theama Teatro di Vicenza e il CMT Musical Theatre di Verona. Questo è il primo anno in cui le tre realtà di questa importanza collaborano tra loro. Sotto la guida della regista Anna Zago, hanno lavorato su coreografie e staging Ester Mannato e Ilaria Pravato per “la Fabbrica di Cioccolato” e Justine Caenazzo per “La bionda in carriera”. La parte corale è stata preparata, per entrambi gli spettacoli, da Francesca Seri supportata da Veronica Palmarin, Benedetta Spezzamonte e Paolo Notargiacomo. Tutti gli aspetti più tecnici del canto solistico de “La bionda in carriera” sono stati affrontati con Silvia Girotto, che poi insieme a Fabio Slemer ha curato anche l’interpretazione dei ruoli cantati. Numerose le scuole veneziane che hanno colto questa occasione come esperienza di PCTO per i propri alunni. I ragazzi sul palco hanno seguito il progetto dal titolo “Fare teatro – comprendere e interpretare”. I ragazzi del liceo classico invece il progetto “Il Teatro: progettare, comprendere analizzare”. Con attività mirate alla comprensione dei testi originali, all’analisi della messa in scena, alle modalità di base di pubblicizzazione degli eventi teatrali e ad un primo approccio del “dietro le quinte” in teatro.

 

A conclusione di questo percorso andranno in scena i due spettacoli in questo fine settimana. Ulteriori informazioni presso l’Accademia musicale G. Verdi 3474215867 www.scuoladimusicagiuseppeverdi.it o sulla pagina Facebook dell’Accademia.

 

SCHEDA DI APPROFONDIMENTO

L’Accademia musicale Giuseppe Verdi nasce il 5 novembre del 1994 quando un gruppo di musicisti, dopo aver girato il mondo in tourné ha deciso di fondarla a Venezia. L’accademia ha raggiunto l’anno passato un totale di 650 soci, distribuiti nei diversi corsi e nelle diverse sedi che l’Associazione utilizza in Venezia Centro Storico. Durante l’ultimo quarto di secolo oltre duemila studenti sono stati formati da centinaia di docenti. Oggi le sedi sono cinque, in palazzi meravigliosi a Venezia, la sede principale è a San Marco. I fondatori sono rimasti al timone: Francesca Seri, la presidentessa, peraltro pronipote del Maestro Verdi, ma anche Vincenzo Caggiula, membro del consiglio direttivo. L’Accademia negli anni continua a crescere: oggi propone circa una cinquantina di corsi, che vanno dai saggi di classe di strumento individuale o canto, ai concerti degli allievi più dotati e brillanti, fino alle esibizioni dell’orchestra, dei numerosi ensemble, della corale femminile, per finire spettacoli teatrali che vedono coinvolti fino a cento coristi. Attualmente l’Accademia è convenzionata: con il Conservatorio di Musica “Benedetto Marcello” di Venezia, con TRINITY COLLEGE per le certificazioni musicali in linea con EQF europeo, con il Convitto Nazionale Foscarini per corsi di musica all’interno della scuola. L’Accademia si inserisce nel panorama della didattica musicale rivolta in special modo a tutti coloro che intendono avvicinarsi alla musica fin da giovanissimi. L’Associazione prepara i propri allievi i programmi necessari per eseguire gli esami di ammissione al livello propedeutico e all’alta formazione e di livello pre-accademico, richiesti dai conservatori italiani, nonchè esami di ammissione alle medie musicali e al liceo musicale. Inoltre è Centro autorizzato per rilasciare le certificazioni musicali del TRINITY College of London sia per quanto riguarda ma musica classica che per la musica Rock and Pop. Per tutti i soci l’Associazione arricchisce la propria offerta con numerose attività collettive a prezzi ribassati e con l’organizzazione di eventi e concerti completamente gratuiti sia per chi vi partecipa che per chi vi assiste. L’Associazione produce autonomamente operine di teatro musicale per bambini e ragazzi che nel tempo hanno ottenuto numerosi riconoscimenti. nel 2019 il musical “Cinema Future Show” (soggetto originale) anno 2018 – ha ottenuto il secondo posto al premio nazionale per musical in lingua italiana PRIMO.

TICKETSMS LANCIA GLI EVENTI COVID-FREE: ENTRA IN DISCOTECA SOLO CHI HA FATTO IL TAMPONE

La start up bolognese TicketSms permette alla movida di rinascere, e-ticket solo a chi dimostra di aver effettuato il tampone (e un QR code per accelerare l’ingresso di chi ha il green pass). Primo test scientifico il 5 giugno a Gallipoli, l’iniziativa è sostenuta dal sindacato dei gestori dei locali da ballo e dei lavoratori dello spettacolo, dalla Club Festival Commission e dall’associazione dei Dj. Il Ceo, Andrea Vitali: “Finalmente si potrà tornare a vivere i grandi eventi in totale sicurezza”

 

Dall’unione tra l’innovativa start up bolognese TicketSms e la piattaforma Mitiga nasce una rivoluzione capace di salvare il settore dell’eventistica. Per garantire eventi “covid-free”, chi ha comperato un biglietto dovrà anche farsi un tampone: il ticket (nominativo) sarà emesso, ma sarà possibile utilizzarlo solo quando sarà associato ad un tampone negativo nelle 36 ore precedenti l’happening. Un vero e proprio green pass digitale che garantirà a tutto il comparto dell’eventistica di rinascere.  

La nuova piattaforma è già operativa e sarà testata il 5 giugno, in una notte che rappresenterà un vero e proprio test scientifico in Italia per promuovere gli eventi con nuovi standard di sicurezza. L’iniziativa è sostenuta dalla Silb-Fipe, l’associazione italiana imprese ed intrattenimento, dal Sils, il sindacato dei lavoratori dello spettacolo, dalla Club Festival Commission (CFC) e dall’associazione dei Dj (A-Dj). La prima, storica sperimentazione si svolgerà a Gallipoli, nel locale all’aperto “Praja”, dove duemila persone entreranno soltanto con il “green pass” (ottenuto tramite un tampone in un hub appositamente istituito in loco). Per questa storica circostanza è anche prevista una raccolta dati post-evento: dopo cinque giorni tutti dovranno sottoporsi ad un nuovo tampone per verificare eventuali contagi avvenuti. Il secondo test scientifico riguarderà Milano e si svolgerà al Fabrique, discoteca al chiuso, in una data ancora da definirsi.

Il procedimento attivato da TicketSms, e che sarà utilizzato negli eventi successivi ai due test scientifici pilota, è molto semplice. La prima fase è quella dell’acquisto del biglietto, che però sarà “bloccato”. L’utente che intende partecipare dovrà quindi sottoporsi al vaccino o al tampone antigenico di prima generazione Sars-Cov 2 tra le 24 e le 36 ore prima dell’evento, in una delle tante farmacie o centri di analisi convenzionati con Mitiga (sono 300 in tutta Italia, convenzionati con Federfarma), o anche in altri hub che saranno comunicati via app. A quel punto TicketSms verificherà lo stato del tampone del partecipante e permetterà l’utilizzo del biglietto tramite una notifica push sul telefonino. Nel caso in cui il tampone non sia stato effettuato il biglietto non verrà invece sbloccato e non sarà dunque possibile partecipare. In caso di tampone positivo il sistema non memorizzerà alcun dato. All’ingresso all’evento si dovrà esibire solamente il codice QR del biglietto TicketSms, evitando così controlli multipli e velocizzando le eventuali code, il tutto in rispetto del corretto distanziamento.  

“Siamo orgogliosi di partecipare a questo esperimento scientifico, lavoriamo con gli eventi e permettere a tutti di ritrovarsi in sicurezza è una nostra priorità”, commenta il founder di TicketSms Andrea Vitali. “Questo protocollo raccoglie solamente i dati necessari per partecipare all’evento in sicurezza, permettendo di essere in linea con le norme attuali riguardanti la tracciabilità dei partecipanti in caso di esposizione al Coronavirus. La privacy dei dati degli utenti è garantita. Le uniche informazioni che verranno scambiate tra TicketSms e Mitiga saranno quelle relative alla verifica sanitaria. Torneremo a divertirci tutti assieme in sicurezza”. 

È questa l’ultima novità di una start up, TicketSms, nata nel 2018 a Bologna dall’idea di due giovani imprenditori: Andrea Vitali, 36enne di Petritoli (in provincia di Fermo) e Omar Riahi, 31enne di Catania. Grazie ad una tecnologia d’avanguardia il biglietto cartaceo è stato soppiantato dall’e-ticket. Un’innovazione che si va sempre più diffondendo: l’e-ticket è paperless e quindi si riduce lo spreco di carta. I clienti acquistano il biglietto online e lo ricevono via sms, abbattendo così anche i costi di spedizione e attraverso la scansione immediata del codice QR, possono accedere velocemente alla venue e senza alcun contatto fisico. Un’idea che in breve tempo ha raggiunto una tale notorietà che ad oggi è stata utilizzata in oltre 3.600 eventi ai quali hanno partecipato oltre 600 mila persone; sono 450 le discoteche e i locali convenzionati.

“Ma i vantaggi non ci sono solo per i clienti”, conclude Vitali. “Anche l’organizzatore dell’evento monitora in ogni momento le vendite e l’afflusso degli ingressi, non ha più i costi di stampa dei biglietti tradizionali, evita al pubblico le lunghe file ed anche i tentativi di frode in quanto siamo una delle poche realtà̀ di ticketing italiane certificate SIAE come biglietteria automatizzata certificata”. 

NASCE 01QUANTUM LA NEOBANK DIGITALE DEL FUTURO

Marco Mottana, fa decollare il nuovo progetto. A supportarlo, le soluzioni di marketing di Ats Sharing e l’esperienza di successo di CFX Quantum, la società cripto che sfrutta la tecnologia dei calcoli quantistici di Fujitsu. “Puntiamo ai millennials e alle nuove generazioni, nel futuro vedo un fondo solidale”

 

Sabato 22 maggio sarà una data storica. È infatti prevista la presentazione di 01Quantum, la neobank che punta a rivoluzionare il mondo delle banche digitali. Con il termine neobank si intendono, infatti, quelle applicazioni nelle quali la tecnologia consente operazioni online di tipo bancario. L’evento, che si terrà fisicamente a Roma, potrà essere seguito on line.  01Quantum partirà, sin da subito, come un progetto la cui portata avrà una rilevanza globale seppure inizialmente avrà un primo sviluppo a livello europeo.

Il progetto è stato ideato da Marco Mottana e dai suoi soci. Mottana è considerato uno dei pionieri dell’analisi tecnica di borsa in Italia, il quale si è sempre dedicato alla tecnologia abbinata allo studio dei mercati finanziari in Borsa, derivati e Forex. Nel 2017 ha iniziato con i suoi partner nuovi esperimenti nel mondo Forex e cripto che lo hanno portato a fondare CFX, con l’intento di proporre l’abbinamento tra blockchain, sistemi di trading evoluti e un forte controllo del rischio, in modo da permettere anche agli utenti meno esperti di poter accedere a nuove tecnologie e mercati. 

CFX è stata lanciata su sei Exchange con il simbolo CFXQ e sta per entrare nel mercato Uniswap, simbolo della nuova era della blockchain, il luogo dove la finanza decentralizzata è realmente nata, attraverso l’utilizzo di una piattaforma di scambio di token e criptovalute. 

Per realizzare il nuovo progetto, Mottana si avvale di collaborazioni con aziende di primaria importanza, nonché di diversi esperti che operano nel settore della blockchain, nell’integrazione tecnologica, nel trading, nella finanza decentralizzata e, in ultimo, nella nuova frontiera del referral marketing tramite Ats (Ambassador trading system) Sharing Ltd. 

La potenzialità innovativa della neobank, proprio perché è un progetto indipendente, deriva dal sorgere in un ecosistema che fa della tecnologia e dell’innovazione baricentri economici e culturali prioritari. Un esempio è ZeroOne, wallet exchange progettato da CFX, che è un’applicazione per cellulari tramite la quale è possibile detenere i propri asset cripto e partecipare allo sviluppo della “DeFi”, ovverosia della finanza decentralizzata. 

Questo prodotto si avvale anche del Digital Annealer di Fujitsu, un superchip di ispirazione quantistica che consente di effettuare operazioni superveloci di arbitraggio, ovvero senza prendere rischio di mercato. L’obiettivo del progetto è di costruire un insieme di applicativi, un “ecosistema” utilizzabile anche dai meno esperti nel settore, una scelta “disruptive” non solo nella tecnologia ma anche nell’approccio al mercato. 

“Storicamente abbiamo dato servizi ad ogni livello di investitore, ed anche un esperto trader può usufruire del nostro lavoro”, spiega Mottana. “Tuttavia, riteniamo che i non esperti abbiano più necessità di essere aiutati e guidati, e la scelta di aiutarli è nel dna della nostra storia sin dal primo giorno. La soddisfazione di avere tante persone che imparano un nuovo modo di operare, più libero e performante è uno stimolo per noi a fare sempre meglio”.

Anche perché il fine ultimo dell’attività di CFX ha una dimensione solidale. “Quando ci doteremo di tutte le licenze all’uopo necessarie, potremo dare davvero un servizio globale a tutti”, conclude Mottana. “Per questo, stiamo lavorando ad un nuovo progetto, “Surf”, acronimo di Social Universal Raise Fund (fondo sociale di crescita universale). Un vero fondo in cui chiunque potrà investire, una parte dei risultati consentirà di “regalare” una quota di investimento (non il capitale ma il rendimento) alle persone meno abbienti, in abbinamento con le più importanti associazioni di sviluppo territoriale operanti nelle aree sottosviluppate”.

 

BRACCHI CRESCE NELL’ANNO DEL COVID, IL FATTURATO A 140 MILIONI DI EURO

Si conferma la leadership nei settori ascensoristico e agricolo, il gigante della logistica di Bergamo chiude in crescita. Boom dell’e-commerce e del settore elettromeccanico, bene anche l’health care. Il CFO, Gabriele Facchinetti: “Logistica e trasporto in prima linea durante l’emergenza, ci attendiamo un 2021 in crescita”.

L’anno del Covid che non ha fermato la crescita di Bracchi. Il gigante della logistica di Bergamo ha chiuso l’anno in positivo: il fatturato passa dai 137 milioni del 2019 ai 140 del 2020. Un valore davvero interessante, considerato che il 2019 aveva già rappresentato un’enorme crescita per l’azienda. Non solo, è aumentata anche la forza lavoro: oggi per Bracchi nei poli logistici italiani di Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna e in quelli esteri lavorano oltre 600 persone. Una dimensione sempre più internazionale quella di Bracchi, con una crescita globale del fatturato dei logistic hubs di Germania, Polonia e Slovacchia dell’11% sul 2019.

Il dato di bilancio arriva in un anno storico, quello dell’acquisizione di Peterlini, un’eccellenza italiana del trasporto tecnico eccezionale che si occupa di trasporti fino ad 80-100 tonnellate di carico. La Trasporti Peterlini con sede a Sorbolo (in provincia di Parma) ha garantito l’ampliamento del perimetro di azione ed è la conferma della correttezza delle strategie di crescita dell’azienda.

“La crisi del Covid è stata arginata dalle buone performance dei settori ascensoristico e agricolo”, spiega il CFO Gabriele Facchinetti. “Ma c’è stato un vero e proprio boom nell’e-commerce, come anche i segmenti dedicati alla cosmetica, all’health care e dell’elettromeccanico hanno tenuto nell’anno drammatico della pandemia. Il 2020 è stato impegnativo per tutte le aziende, con lunghi periodi di chiusura per molte attività produttive: alcuni segmenti di business hanno subito una significativa contrazione, ma il tutto è stato bilanciato dalla forte crescita di altri settori e dal commercio elettronico”. 

Entrando nel dettaglio, nel settore ascensoristico ed agricolo, che sono il core business di Bracchi, sono state mantenute le quote del 2019 e per il 2021 si prevede una fase di rilancio e crescita. Così è confermata la leadership a livello europeo dell’azienda, che in questi settori estremamente specializzati è in grado di offrire servizi altamente competitivi e calibrati su misura per ogni cliente. 

Il 2020 ha visto poi una considerevole crescita del settore cosmetica e health care, un segmento che si sta rivelando sempre più strategico per Bracchi. Lato fashion e lifestyle supply chain, il calo nella distribuzione è stato compensato dalle vendite sul web (ma nel 2021 è previsto un forte rialzo). Non solo, sempre più realtà del settore elettromeccanico hanno affidato operazioni di logistica inbound e outbound, trasporti e distribuzione di materiali e prodotti finiti, ma anche trasporti eccezionali completi di scorta e permessi, con possibilità di scarico con gru o autogru di proprietà.

Sul fronte dei dati particolarmente positivi, da registrare un +50% nel segmento dedicato all’e-commerce e di tutto il mondo delle spedizioni, sia B2B che B2C e C2C. Su questo fronte, il 2021 sarà un anno di grandi novità e rilancio, ad iniziare dalla versione “pro” della piattaforma Truckpooling (www.truckpooling.it), l’innovativo gestionale che permette a privati e aziende di confrontare le offerte dei vari vettori ed acquistare in modo veloce ed economico ogni tipo di spedizione e servizio accessorio: Truckpooling ha già registrato il 50% di crescita.

 

 

LA STORIA DI BRACCHI Bracchi s.r.l. viene fondata nel 1928 come azienda di trasporto locale. Negli anni ha ampliato la sua presenza affermandosi come realtà di rilievo prima a livello nazionale e poi, con l’ampliamento del proprio network logistico e i primi investimenti nel trasporto marittimo e aereo, in Europa e nel mondo. L’espansione della propria flotta mezzi ed i progetti di logistica integrata e in outsourcing hanno permesso all’azienda di imporsi in settori di nicchia altamente strategici, in cui è leader europeo da oltre 40 anni. All’headquarter di Fara Gera d’Adda (in provincia di Bergamo), dove vengono coordinate tutte le operazioni a livello nazionale ed europeo, si sono presto aggiunte le filiali estere di Bracchi con sede a Lublin in Polonia, Levice e Kostolné Kračany in Slovacchia, dedicati alla logistica e alla distribuzione di ascensori e consumer goods nell’Est Europa, e di Ettenheim in Germania: un polo logistico di 44.000 metri quadri di superficie coperta, dotato delle tecnologie più avanzate e in una posizione strategica per la gestione del traffico europeo. Il 2018 segna un nuovo importante traguardo: l’acquisizione di Bas Group, realtà storica di Bassano del Grappa, nel Vicentino, formata da quattro aziende di trasporti e logistica specializzate nei più vari settori, dal food al beverage, dal fashion all’e-commerce. Logistic Net (Fashion & Lifestyle Supply Chain), Il Corriere (trasporti nazionali), Basped (Parcel to Europe) e BasExpress (Express to Europe), condividono con Bracchi un approccio orientato al cliente e una forte attitudine all’innovazione. Nel 2020 è la volta di Peterlini, azienda con sede in provincia di Parma specializzata nel trasporto tecnico eccezionale fino a 100 tonnellate. Grazie a queste acquisizioni Bracchi consolida la sua leadership ampliando la propria offerta a nuovi business strategici e aree geografiche, operando nei settori industriale, agricolo, ascensoristico, chimico e della cosmesi, fashion, food & beverage, e-commerce, retail & Gdo. Oggi Bracchi lavora su dodici poli logistici per un totale di 290.000 metri quadri di magazzini complessivi, gli occupati sono circa 600 presenti nei diversi stabilimenti. 

Safe Creative, il registro della proprietà intellettuale più grande del mondo nato 14 anni fa in Spagna, approda in Italia con un ufficio a Sapri (Salerno)

Forte dei suoi 350.000 utenti e più di 4.000.000 di opere registrate in tutto il mondo Safe Creative punta ora al mercato italiano con l’apertura di un ufficio a Salerno. La sede offrirà supporto ufficiale in italiano con iscrizione gratuita e un team di esperti internazionali con attenzione al cliente dedicata.

 

(06-05-2021) SafeCreative.org, un piattaforma che da 14 anni fornisce servizi per la dichiarazione di paternità, la generazione di prove d’autore e la conseguente tutela di qualsiasi opera d’ingegno, da quest’anno fornisce assistenza online e vocale in italiano.

Nata nel 2007 a Saragozza (Spagna) dalla mente di Juan Palacio, l’idea prende forma dapprima come una piattaforma per l’utilizzo di licenze libere tipo Creative Commons, successivamente integra la possibilità di registrazioni del copyright con “tutti i diritti riservati”, intesa a proteggere le opere creative dal plagio o dall’uso non autorizzato.

Il registro della proprietà intellettuale più grande del mondo, ufficializza quest’anno la sua presenza in Italia con un servizio online in italiano, una linea telefonica attiva e uno sportello virtuale, in smart working da Sapri (Salerno) la bellissima Città della Spigolatrice.

“Ci siamo avvicinati agli utenti italiani che da anni ci danno fiducia. Lo facciamo con un servizio che da loro la possibilità di essere ascoltati. Nell’era digitale che tende ad allontanare gli individui, risolvere i loro problemi giornalieri deve essere il punto di partenza. Inoltre, coinvolgere ed informare regolarmente è sempre stato il nostro punto di forza.” dichiara Mario Pena, COO di Safe Creative.

Il percorso che ha portato Safe Creative in Italia è lungo e pieno di tappe storiche nel mondo del copyright e del copyleft. Quattordici anni indicando il cammino, come interlocutori abituali, internazionalmente riconosciuti, tanto da essere invitati alla Conferenza di Creative Commons nel MIT (Massachusetts Institute of Technology) di Boston (2008), dalla WIPO (World Intellectual Property Organization) per parlare di Documentazione e Infrastrutture dei Diritti D’autore (2011), nella Biblioteca del Parlamento Europeo sul diritto d’autore nell’era digitale (2012) o dal Governo della Corea del Sud (2019) per parlare di licenze pubbliche e nuove tecnologie.

Dopo il successo raggiunto in diversi paesi dell’U.E., Sud America e Stati Uniti, Safe Creative si rivolge all’Italia con un occhio di riguardo e lo fa impiegando l’esperienza raggiunta in anni di onorato servizio e un bagaglio professionale di tutto rispetto –  dice Diego Corini, Area Business della società – Siamo qui per prestare un servizio fondamentale per creativi e creative che hanno bisogno di proteggere le loro opere, generando prove di paternità compatibili con la legislazione nazionale e internazionale e in linea con la Convenzione di Berna.”

Safe Creative ha attivato un servizio personalizzato in lingua italiana dedicato alla penisola prevedendo l’attivazione di un Profilo Amatoriale (per privati o aziende) totalmente gratuito, non andando a scapito del livello dei servizi di base forniti con esso. La validità delle prove tecnologiche internazionalmente valide e indipendenti dallo stesso Safe Creative sono di vitale importanza prima di mostrare in pubblico i propri lavori, oltre ad essere i suoi servizi totalmente compatibili con sistemi di pubblicazione o vendita e con tutti gli enti di gestione di royalties.

Safe Creative S.L. fondata nel 2007 ha attualmente all’attivo 350.000 utenti con più di 4.000.000 di opere registrate in tutto il mondo.

TRADE, ARRIVA IL SOCIAL NETWORK PER COSTRUIRE PARTNERSHIP D’AFFARI QUALIFICATE

Da maggio 2021 i professionisti e gli imprenditori italiani hanno un nuovo strumento da utilizzare nel proprio business. Trade è un social network di nicchia, che potrà essere utilizzato esclusivamente per progettare, costruire e realizzare partnership d’affari qualificate ed efficaci.

 

(04-05-2021) È stata inaugurata i primi giorni di Maggio la piattaforma Trade, il primo Social Network ideato per creare rapporti commerciali di qualità e scambiare affari.  La piattaforma è stata progettata dalla LGTraining Business & Management School, azienda siciliana nel campo della formazione manageriale e della consulenza strategica, e già conta numerosissime richieste di iscrizione da parte di imprenditori e liberi professionisti.

“Sognavo un luogo dove persone accomunate da medesimi valori e da obiettivi simili, potessero entrare in relazione tra loro in modo agevole, stringersi virtualmente la mano, presentare la propria attività e generare valore per sé stessi e per gli altri”spiega Giuseppe Tomasello, founder e ideatore di Trade, che ritiene il social network un canale privilegiato per tutti quegli imprenditori e liberi professionisti che desiderano utilizzare lo strumento delle partnership d’affari qualificate per la crescita dei loro business.

Su Trade accesso esclusivo, niente pubblicità, contenuti spazzatura, fake news, o contenuti privati, ma gli utenti possono postare esclusivamente contenuti per presentare e promuovere i loro prodotti o servizi al fine di realizzare un accordo commerciale, di marketing o di collaborazione lavorativa.  La proposta di partnership sarà poi analizzata e validata da una commissione di esperti, per renderla più performante ed efficace. Trade sarà attivo nel 2021 in Italia, per poi dal 2022 aprirsi al mercato internazionale.



Informazioni su LGT Business & Management School
Fondata nel 2014, opera nel campo della formazione manageriale e della consulenza strategica. La scuola si prefigge di supportare imprenditori e liberi professionisti nella gestione e nello sviluppo dei loro business. Con 5 sedi in tutta Italia e oltre 20.000 partecipanti ai corsi, la scuola si contraddistingue per l’approccio pratico, esperienziale e orientato ai risultati degli utenti Business.