EZIO MABIGLIA LANCIA FIBROHEALTH, I FIBROLISORI BREVETTATI

Due modelli diversi di un innovativo dispositivo medico che eccelle per il design e la scelta dei materiali. L’ideatore è un osteopata veneto, il prodotto è totalmente made in Italy: “Basta lividi sulla pelle dei pazienti, ecco come lavoriamo”. Al via i corsi, il primo a Roma

 

Ezio Mabiglia aveva un problema. Non riusciva a farsi piacere quei ganci d’acciaio che doveva usare per la fibrolisi sui suoi pazienti. Osteopata da anni, ha quindi deciso di inventare e brevettare lo strumento perfetto per non torturare i muscoli di chi era seduto sul lettino davanti a lui e per non affaticare troppo le proprie mani. Nasce così FibroHealth, il fibrolisore certificato dispositivo medico dal design raffinato. 

 

Tutto ruota attorno alla fibrolisi, una tecnica utilizzata per disgregare i depositi di materiale fibroso ed eliminare le rigidità muscolari che si accumulano in seguito a lunghe infiammazioni, minuscoli noduli o aderenze fibrose. Una procedura che dagli anni Cinquanta non ha subito evoluzioni, sono infatti rimasti in uso gli stessi piccoli ganci che usava l’inventore, lo svedese Kurt Ekman: freddi, d’acciaio, brutali nella loro durezza. 

 

Con quei “ganci” Mabiglia ha lavorato per anni prima di stancarsi e di decidere che era tempo di rivoluzionare il settore. Si è rivolto a professionisti specializzati nella realizzazione di minuteria in metallo, ha realizzato dei prototipi e passo a passo ha migliorato le linee e l’impugnatura. Sono seguiti due anni di studi, di scelta dei materiali, di analisi funzionali e di design, sul peso e sull’impugnatura. 

 

Si arriva così a FibroHealth: la sua linea composta da due fibrolisori, uno per i massaggi in profondità su aree più vaste del corpo e uno per i trattamenti su parti più piccole, dove è comunque necessario scollare i tessuti alterati dai processi fibrosi e reattivi. Oltre al brevetto, FibroHealth ha ottenuto anche il certificato di dispositivo medico. Non solo: considerato che la tecnica non è semplice da applicare, Mabiglia ha deciso anche di organizzare dei corsi per i suoi colleghi che vogliono iniziare ad utilizzare il suo brevetto.

 

“FibroHealth è il fibrolisore del futuro”, dice Mabiglia. “Grazie agli studi che abbiamo realizzato e che ci hanno permesso di portare a termine il brevetto, possiamo garantire terapie che vanno più in profondità, ma senza affaticare o persino infortunare la mano del fisioterapista. Così si garantisce un intervento migliore, sia sulla parte fasciale che su quella neofasciale, ma anche con interventi di fibrolisi in senso stretto. Abbiamo inoltre curato il design e la portabilità del prodotto oltre che della custodia, è davvero un bell’oggetto col quale lavorare. Il tutto con brevetto, progettazione e produzione made in Italy”. 

 

Per spiegare la tecnica ai professionisti del settore, sono stati organizzati due corsi dedicati all’utilizzo di FibroHealth dal titolo “Il Trattamento Miofasciale con l’uso dei FibroHealth”. Il primo a Roma il 17 e 18 dicembre 2022 e il secondo a Preganziol, nel Trevigiano, il 18 e 19 febbraio 2023. Entrambi i corsi sono accreditati per fisioterapisti e medici e valgono 25,6 crediti ecm. Informazioni e approfondimenti: www.iamfisio.com.

 

SCHEDE DI APPROFONDIMENTO

 

I CORSI A ROMA E TREVISO. Nella prima giornata sarà descritta la tecnica e si parlerà dei tools, focus poi su fascia e fibrosi, indicazioni e controindicazioni, trattamento della fascia e dei trigger points, regione rotulea, arto inferiore, trattamento del tendine di Achille e della fascite plantare. Nella seconda giornata si entrerà nel dettaglio con trattamento della regione glutea, lombalgie, trattamento del rachide, regione scapolare, cuffia dei ruotatori, trattamento delle cervicalgie, trattamento atm, trattamento della regione pettorale, arto superiore, epicondilite, esercitazioni e ripetizioni per ciascun distretto. Si finisce con le valutazioni ecm e con la prova pratica. 

 

FIBRO HEALTH DEEP E DETAIL. FibroHealth è stato creato in due linee. “Deep” ha una impugnatura ampia, lavora facilmente la circolazione e la distensione dei muscoli profondi; la sua curva è adatta ai comparti ampi e permette movimenti precisi e a lungo raggio, oltre che a ingaggiare e mobilitare i muscoli, mentre la punta è perfetta per i trigger point (i punti “sensibili” nella muscolatura). “Detail”, oltre ai vantaggi e al design dell’altra versione, ha linee e curve adatte ai comparti piccoli, permette movimenti precisi e brevi e raggiunge i trigger point.

CHI È MABIGLIA. La storia di Mabiglia inizia sui campi da calcio del Trevigiano: qui lavora per molte squadre da massaggiatore e osteopata. Lo sport è la sua vita, tra i suoi pazienti ci sono anche professionisti del mondo dei motori, del golf e del Padel. Nel mentre, studia tra Perugia, Roma e Padova. Oggi ha 41 anni e si occupa di osteopatia e posturologia: è un esperto del ristabilire l’equilibrio muscolo-scheletrico attraverso tecniche manuali. Riceve su appuntamento presso “MABI Professional Place”, un co-working a Castelfranco Veneto, nel Trevigiano, che ospita professionisti in diversi ambiti. “Mi occupo di comprendere la natura delle disfunzioni e scelgo, quindi, il giusto percorso per ristabilire l’equilibrio della persona e, conseguentemente, il percorso da affrontare”, spiega. “Nel caso di disfunzione in fase acuta procederò con trattamenti specifici per ridurre il dolore e ripristinare la mobilità della parte interessata; nel caso di disfunzione cronica riporterò il corpo nel suo stato ottimale così da innescare il meccanismo di guarigione. Il mio lavoro è, in realtà, una missione: quella di eliminare il dolore dai corpi delle persone, voglio riportare l’equilibrio ed il benessere nelle persone adulte, e correggere le eventuali piccole disfunzioni nel corpo dei neonati”.

TICKETSMS APRE A MILANO, LA TECH COMPANY SI ESPANDE CON GLI EVENTI NAZIONALI ED EUROPEI

L’azienda bolognese, già leader nazionale nella vendita di biglietti per il clubbing in Italia, ha aperto un ufficio nel capoluogo lombardo. Il founder, Andrea Vitali: “Il nostro obiettivo è consolidare gli eventi nazionali e proiettarci all’estero. Dalla sede di Milano raggiungeremo il mercato europeo dei grandi clubbing e degli eventi live”. Dal paperless alla rivendita nello stesso portale, ecco i motivi della crescita: TicketSms è usata da 2,5 milioni di persone

 

Il 2022 è stato l’anno della svolta per TicketSms. Il servizio di ticketing è infatti in sviluppo verticale, sta registrando record di vendite ogni mese. L’azienda bolognese ha recitato una parte da protagonista nella fase del “ritorno degli eventi”. Dopo lo stop causato dal Covid, i giovani sono tornati ad assieparsi dentro palazzetti e discoteche e il settore dell’intrattenimento è tornato ai livelli pre pandemia, con picchi nei primi mesi di “libertà”.

In questa fase di sviluppo TicketSms ha deciso di aprire un nuovo ufficio a Milano, in via Moscova. Una sorta di show room dell’intrattenimento, una base commerciale e di pubbliche relazioni per raggiungere il mercato della movida e dei grandi live nazionali ed internazionali, una vetrina per diventare punto di riferimento in termini di eventi collegati al clubbing e ai grandi concerti.

“Bologna rimane la nostra casa natale e la sede dello sviluppo tecnologico, ma per crescere dovevamo proporci a Milano”, dice il titolare, Andrea Vitali. “I numeri vertiginosi delle vendite in questo 2022 ci hanno fatto capire che possiamo davvero sfidare i giganti del settore dell’intrattenimento. Il nostro servizio è amato dai giovani per la sua velocità e la sua intuitività. Ma piace anche agli organizzatori che non devono più preoccuparsi di burocrazie complicate e di sistemi macchinosi ed arcaici: noi siamo sicuri, semplici e tecnologici”. 

Quest’apertura nel Milanese è una svolta importante per TicketSms, start up fondata nel 2018 a Bologna da Andrea Vitali, originario di Petritoli (in provincia di Fermo) e Omar Riahi, originario di Catania. La crescita aziendale è stata verticale. Oggi TicketSms ha superato la fase di start up ed è una tech company con una trentina tra dipendenti e collaboratori: l’headquarter di Bologna è stato recentemente ingrandito e ristrutturato, all’interno di uno stabile del Seicento in pieno centro storico pedonale. Ma l’operatività è diffusa in tutta Italia anche grazie a innovative formule di smart working. Tra i motivi del successo, anche il fatto di potersi intestare il biglietto con la semplice scansione del documento e il poter pagare i ticket in tantissimi modi, persino a rate mensili, senza costi ulteriori.

“Siamo il primo operatore italiano ad aver recepito la normativa sul secondary ticketing in modo totalmente innovativo per gli utenti”, incalza Vitali. “Su TicketSms l’acquisto può essere fatto “senza pensiero” anche perché con la nostra politica di rivendita (nel caso in cui un imprevisto impedisca di partecipare all’evento) garantiamo a tutti la possibilità di poter ricollocare sulla nostra piattaforma il biglietto. Il meccanismo è semplice. La prima persona che vorrà avere il ticket dello spettacolo a cui non possiamo partecipare non lo comprerà dall’organizzatore, ma direttamente dall’utente che l’ha posto in vendita. Un modo eccezionale per aiutare il pubblico”.

Il successo di TicketSms è confermato dai numeri, che  sono enormi: con la ripartenza degli eventi le richieste sono triplicate in poche settimane. In tutto, la tech company di Vitali ha venduto dalla sua nascita oltre 8.000 eventi, a cui hanno partecipato oltre 2,5 milioni di persone. Il sito internet ormai è diventato una sorta di punto di approdo per tutti quelli che cercano informazioni e vogliono divertirsi, il traffico mensile è di circa un milione di persone. I locali e le discoteche convenzionate sono più di mille, oltre 35 mila sono gli operatori del mondo delle pr e i promoter registrati. Grazie all’ultimo upgrade, la piattaforma di TicketSms è disponibile in sette lingue e si è aperta ai mercati esteri con la multivaluta. Questa è una scelta strategica collegata ai prossimi sviluppi aziendali, l’obiettivo nel medio periodo è infatti quello di espandersi con la vendita di ticket in tutta Europa.

 

SCHEDA DI APPROFONDIMENTO – LA TECNOLOGIA DIETRO TICKETSMS

La Suite di TicketSms è la selezione di applicativi per la pianificazione, la vendita, la gestione e la promozione degli eventi. La gestione di ogni evento è su cloud e si basa sulla piattaforma “Mind”, dalla quale poi sono accessibili strumenti che controllano i dati: Strategy, Pay, Access, Space e Virtualplace. Il tutto all’interno di un sistema certificato da Siae e Agenzia delle Entrate. Con il biglietto nominale, inoltre, TicketSms combatte il dannoso fenomeno del secondary ticketing, ovvero la rivendita a prezzi maggiorati dei titoli di accesso acquistati.

MIND Mind è una piattaforma di ultima generazione, intuitiva e sicura che consente di gestire in totale autonomia tipologie di biglietti, team e tutti i servizi aggiuntivi, supportando così gli organizzatori che possono monitorare in tempo reale ogni flusso di vendita della loro rete. 

ACCESS Access è il sistema della TicketSms Suite dedicato al controllo accessi. Permette di gestire in sicurezza e autonomia gli ingressi all’evento attraverso una sola applicazione, sia online che senza connessione internet, registrando porta e orario di accesso di ogni singolo utente. È utile anche negli accreditamenti per stampa o vip, che possono essere accolti nel momento esatto del loro ingresso.

PAY Pay di TicketSms è una soluzione all in one e on-site. Dai punti vendita ai botteghini, integra il normale Pos con l’innovativo sistema di identità digitale di TicketSms. Offre un sistema di emissione di titoli di accesso che comprende una stampante di ultima generazione, lo schermo di cortesia per il cliente e il lettore di carte per il pagamento cashless ed è capace di emettere più di quattro ticket al secondo con la possibilità di scansionare documenti. È lo strumento ideale per discoteche e club, è integrabile con funzioni collegate anche alle casse o alla rivendita di ulteriori servizi all’interno del locale. 

STRATEGY Strategy è il Crm, customer relationship management (il gestore dei dati della clientela), di TicketSms. Sfrutta algoritmi di automazione, costantemente migliorati da funzionalità di machine learning, impiegati per la gestione della comunicazione digitale. Serve per attivare rapporti di marketing tra organizzatore e chi ha comperato i ticket. 

VIRTUAL PLACE Virtualplace trasforma ogni venue in uno spazio 3D: dalla scelta del posto con visuale soggettiva in VR a tour virtuali interattivi con realtà aumentata. I clienti hanno così la possibilità di comprendere in fase di acquisto, durante la scelta del posto, quale sarà l’esatta visuale di cui godranno durante l’evento: la scansione produce un modello tridimensionale della venue realistico, conservando le proporzioni degli ambienti e degli elementi che ospitano. Il tour virtuale può essere personalizzato dall’organizzatore con file audio e video, PDF e approfondimenti, attraverso una selezione di punti di interesse dislocati all’interno della venue, con la possibilità di implementare anche modelli 3D.

ENERGY SPECIALIST, UN CORSO DI FÒREMA PER I MANAGER CHE OTTIMIZZANO IL CONSUMO ENERGETICO NELLE AZIENDE

Energy performance management, siglato l’accordo tra Fòrema e CTNE (Cluster tecnologico nazionale energia) per formare gli energy manager del futuro, corsi al via il 30 novembre. La smart factory manager di Fòrema, Francesca Rossetto: “Il focus non deve essere solo sui costi di approvvigionamento, ma anche sull’effettivo utilizzo delle energie in relazione al costo di prodotto e agli indicatori di sostenibilità”

 

C’era una volta l’imprenditore che monitorava gli impianti per definire azioni  di efficientamento. In era di crisi delle bollette, il focus per i manager evolve ulteriormente: oltre all’efficienza produttiva, si deve analizzare l’efficacia energetica. L’aumento dei costi energetici sta condizionando fortemente la strategia aziendale e servono conoscenze analitiche e tecniche per interpretare possibili soluzioni. Nasce da questa esigenza la necessità di formare dei nuovi manager, gli energy specialist, i professionisti nella gestione delle emergenze sui costi delle bollette. 

“Il tessuto imprenditoriale si sta attivando per gestire gli aumenti dei costi dell’ energia”, dice l’ing. Francesca Rossetto, smart factory manager di Fòrema, ente di formazione di Assindustria Venetocentro. “Ci rendiamo conto che la consapevolezza non può limitarsi  al costo complessivo e che l’imprenditore ricerca dati che valorizzino  istantaneamente ogni singola fase della produzione, per correlare il consumo energetico al costo del prodotto. Per questo abbiamo deciso di proporre alle aziende  un nuovo servizio di consulenza per il monitoraggio delle performance energetiche, mettendo a disposizione le nostre competenze dalle misurazioni sul campo fino alla definizione di cruscotti di correlazione con i dati di produzione e di costing industriale, arrivando anche ai dati di carboon footprint e water footprint, che sono alla base dei bilanci di sostenibilità”.

Il metodo è quello di uno studio approfondito dei dati. Per i macchinari di vecchia generazione verranno installati sensori che via wi-fi invieranno i dati in cloud. Se invece l’imprenditore si è già dotato dei macchinari evoluti in  4.0, basterà definire i criteri di esportazione delle informazioni dagli impianti. Finita la fase di raccolta e presa visione dei dati di consumo energetico, intesi come energia elettrica, gas e acqua, si procederà con il disegno del flusso delle informazioni e la verifica della copertura del plant. Si definirà quindi un processo di analisi dei consumi energetici: l’individuazione dei parametri da monitorare, degli indicatori di performance e della relativa reportistica. Solo a quel punto si potrà consapevolmente ed oggettivamente valutare con la strategia di riduzione dell’impatto energetico e proporre un piano d’azione, sempre  nel rispetto della legislazione applicabile.

Contestualmente a questa consulenza, Fòrema ha siglato una partnership con il Cluster Tecnologico Nazionale Energia, l’associazione presieduta da ENEA, che sui temi dell’energia mira a creare un’unica community aggregativa di valenza nazionale, rappresentativa del settore di riferimento in una prospettiva europea ed internazionale. 

CTNE e Fòrema propongono tre seminari gratuiti, che coinvolgeranno anche il dipartimento di ingegneria dell’Università di Padova. Gli incontri inizieranno il 30 novembre. Durante le lezioni saranno spiegati i principi chiave che ruotano attorno all’energia, le modalità di lettura dei dati e saranno anche forniti elementi legislativi. L’obiettivo è quello di formare gli energy specialist del futuro, professionisti capaci di gestire l’emergenza delle bollette. Chi seguirà il corso otterrà infatti il certificato di “energy manager specialist”, una qualifica che sarà sempre più fondamentale negli anni avvenire.

“In questo momento storico la priorità per gli imprenditori è quella di controllare i costi e dunque l’attenzione è altissima”, conclude Matteo Sinigaglia, amministratore delegato di Fòrema. “Nel medio periodo però un’analisi energetica seria e performante della propria azienda servirà a gestire ancora meglio gli investimenti tecnologici e l’innovazione di prodotto e a studiare la propria impronta ecologica. Il mercato mondiale si muove in questa direzione”. 

 

SCHEDE DI APPROFONDIMENTO

 

IL CORSO 

A chi è rivolto: Cfo, Operation manager, Ad, Energy manager. Programma: 3 incontri di 2 ore (15:00- 17:00) in presenza presso la sede di Padova di Fòrema e on line. Le date: mercoledì 30 novembre, martedì 13 dicembre e martedì 24 gennaio. Iscrizioni su www.forema.it

Il 30 novembre si inquadrerà lo stato dell’arte. Geopolitica e scelte industriali: scenario presente e futuro europeo e mondiale, opportunità per le imprese. Relazioneranno i docenti ing. Arturo Lorenzoni del Dipartimento di Ingegneria dell’Energia dell’università di Padova, ing. Claudia Vivalda, direttore Cluster Nazionale Energia. Modera l’ing. Francesca Rossetto di Fòrema.

Il 13 dicembre sarà fatto focus sull’energy performance management: dal meetering alle decisioni; analisi delle prestazioni energetiche e valutazione di soluzioni di efficientamento. Si analizzeranno due case history: ing. Riccardo Chiarello parlerà di SPAC Spa e ing. Renzo Borzi di F.I.S. SPA (Fabbrica italiana sintetici). I docenti che terranno il corso sono l’ing Filippo Busato, specialista di Fòrema, assieme ai colleghi di Fòrema l’ing Francesca Rossetto e l’ing. Marco Vesentini.

Infine, il 24 gennaio sul tavolo il tema della sinergia tra sostenibilità ed efficientamento energetico: dall’analisi dell’impatto energetico industriale alle dichiarazioni di sostenibilità. Questi i docenti chiamati a relazionare: l’ing. Anna Stoppato e l’ing. Fabrizio Bezzo dell’Università di Padova, il dott. Luca Passadore di Confindustria, infine l’ing. Francesca Rossetto e l’ing. Marco Vesentini di Fòrema.

 

FÒREMA 

Nata a Padova nel 1983 in seno all’Associazione degli Industriali con l’obiettivo di formare i propri associati, dal 2012 ha iniziato a concentrarsi nella formazione esperienziale applicata allo sviluppo delle persone e alla lean production. Dopo la separazione da Niuko (la Srl costituita nel 2014 da Confindustria Padova e Confindustria Vicenza), completata nel 2019, e il conferimento della società ad Assindustria Venetocentro, oggi Fòrema si basa sul lavoro di sessanta professionisti, chiamati a proporre e gestire corsi e attività di consulenza con focus su salute, sicurezza e prevenzione nei luoghi di lavoro, ambiente (HSE), sviluppo organizzativo e  metodologia lean nelle smart factory, soft skills e formazione esperienziale, servizi per il lavoro. Fòrema lavora in partenariato con molteplici enti pubblici, in particolare segue progetti per la scuola, gli ITS e l’Università di Padova. Questi sono i numeri che la rendono una delle maggiori società di formazione del sistema Confindustria in Italia. La formazione coinvolge migliaia di aziende e decine di migliaia di persone ogni anno. Questi i numeri del 2021: 38.397 ore erogate tra formazione e consulenza (+12% su 2020), 24.314 persone formate (+14% su 2020) e 100.005 ore di attività di e-learning e webinar (+37% su 2020). Fòrema, che ha sede negli uffici di proprietà collocati nel centro direzionale “La Cittadella” di Padova, nel 2021 ha fatturato 7 milioni di euro (+12% sul 2020); occupa 45 persone e collabora con decine di professionisti. Il consiglio di amministrazione è guidato dal direttore generale Matteo Sinigaglia, ed è composto da Roberto Baldo, responsabile attività finanziate, Giada Marafon, responsabile progetti a mercato, Anna Cracco, responsabile commerciale e Andrea Sanguin, responsabile amministrazione, finanza e controllo. Presidente è Enrico Del Sole.

GRANDE SUCCESSO PER IL NUOVO CATALOGO POSTALMARKET, ANCORA POCHE COPIE DISPONIBILI

E’ andata a ruba l’ultima edizione del catalogo, uscita qualche settimana fa nelle migliori edicole italiane. Nel frattempo in internet impazza la compravendita dei vecchi numeri tra gli appassionati. Il magazine è ormai pezzo da collezione. Il general manager, Alessio Badia: “Ironia, rispetto e inclusione alla base del nostro successo”.

 

Sono pochissime le copie ancora disponibili del nuovo catalogo Postalmarket. Si possono acquistare nelle migliori edicole italiane dove il magazine uscito qualche settimana fa è andato letteralmente a ruba. Un successo per la vetrina del Made In Italy del mondo fashion, ma non solo. Dal food alla cosmesi, dall’arredo casa al beauty, il magazine racconta le produzioni italiane di qualità con una particolare attenzione al tema della sostenibilità.

La terza edizione del catalogo della nuova era Postalmarket dunque è già diventata un pezzo da collezione, tanto quanto le due edizioni precedenti. Quella dell’autunno inverno 2021, in copertina la bellissima Diletta Leotta, e quella della primavera estate 2022 che portava il volto dell’imprenditrice ClioMakeUp. In internet si è scatenata la caccia alle vecchie copie tra gli appassionati, partendo dai cataloghi anni 70-80 e arrivando a quelle contemporanee. Sui principali portali di compravendita tra privati le copie dei cataloghi sono vendute come pezzi da collezione. 

Ad esempio, il catalogo autunno inverno del 1979-80 è vendita su eBay a 119 €, in copertina Ornella Vanoni. In vendita a 50 € ancora su eBay il catalogo autunno inverno 1990-91 che reca il volto di Carol Alt. Venendo invece a edizioni più recenti, il catalogo 2001-02 è vendita a 30 euro, in copertina Afef Jnifen. Anche le edizioni della nuova era Postalmarket sono già molto richieste dai collezionisti. Per esempio, il catalogo autunno inverno 2021 con la copertina di Diletta Leotta è in vendita a 24,90 € sempre sulla piattaforma eBay. 

Il successo dell’ultima edizione, ancora disponibile in pochissime copie nelle edicole italiane, è merito anche di un approccio nuovo al racconto del Made in Italy. Al centro l’ironia dei The Jackal, i protagonisti della copertina del catalogo. Quattro persone, vere e tremendamente schiette, capaci di raccontare coi loro volti e le loro storie la sostenibilità. Simpatici, geniali, italiani e soprattutto inclusivi. Rispecchiano appieno la vocazione di Postalmarket al rispetto di tutte le diversità.

Accanto a loro, importanti approfondimenti legati a tutti i mondi che si ritrovano sempre aggiornati sul marketplace: non solo moda ma anche enogastronomia, arredamento per la casa, tempo libero ed esperienze da vivere anche con gli amici a 4 zampe. Tra le altre personalità presenti, citiamo l’artista dei fumetti Milo Manara, ma anche un’intervista a Joe Bastianich sull’enogastronomia e un ritratto di Candela Pellizza all’insegna del Reduce-Reuse-Recycle, le tre regole imprescindibili dell’agire sostenibile. Confermata la partnership artistica con exibart e Supermartek che fanno di Postalmarket anche una galleria d’arte digitale.

Il marketplace Postalmarket.it vede già numeri da record: 450 mila accessi al mese con 50 mila prodotti acquistabili sul sito, 400 brand tutti Made in Italy presenti. Ogni settimana si registrano circa una decina di nuovi merchant che hanno aderito al progetto. Il sito è anche un contenitore di informazione, con un blog che aggiorna sulle tendenze di settore.

“La proposta Made in Italy targata Postalmarket è molta apprezzata – spiega Alessio Badia, general manager – stiamo puntando molto sul tema della sostenibilità delle imprese. E soprattutto nel promuovere i nostri valori, rispetto e tolleranza, inclusione contro ogni forma di discriminazione. Valori che condividiamo con le aziende presenti nel nostro marketplace e con i nostri affezionati clienti”.

CAORLE STREET WINTER EDITION, AL VIA IL FESTIVAL INVERNALE SUL LITORALE

Dal 7 dicembre al 3 gennaio dieci eventi con trenta artisti al Palaexpomar di Caorle, alla regia gli organizzatori del Caorle Street Food Festival che ha portato centinaia di migliaia di persone sul Litorale negli anni scorsi. Dall’area ristorazione a quella gaming, passando per le degustazioni dei gin: ecco tutte le novità. Tomasello: “Siamo tra i pochi festival musicali invernali in Europa”

 

Una location versatile allestita per creare un’esperienza musicale unica. Un impianto polifunzionale, completamente coperto e riscaldato, in grado di ospitare grandi spettacoli musicali offrendo innumerevoli soluzioni con capacità sino a tremila partecipanti. Sarà il Palaexpomar ad ospitare uno dei pochissimi festival musicali invernali a livello europeo, il Caorle Street Winter Edition che decollerà sul litorale il prossimo 7 dicembre e proseguirà fino al 3 gennaio con l’evento di chiusura. La prima data, quella del 7 dicembre, vedrà come protagonista sul palco Gabry Ponte; altro spoiler degli organizzatori è Fred De Palma, che si esibirà il 26 dicembre.

Dieci date, una trentina di ospiti internazionali del clubbing, ma anche la possibilità di iniziare la serata con una cena raffinata. È questo il progetto artistico studiato dagli organizzatori del Caorle Street Food Festival, guidati da Simone Tomasello. “Un festival invernale che non ha paragoni in Italia e pochi imitatori a livello europeo, Caorle tornerà al centro della movida e del mondo del clubbing d’inverno”, dice Tomasello. “A supportare l’iniziativa, una decina tra i locali di tendenza del litorale e nostri storici sponsor, quelli ci hanno permesso di portare centinaia di migliaia di persone negli anni passati a Caorle, anche durante il periodo natalizio”. 

L’area sarà allestita in più spazi di fronte all’enorme palco da 25 metri per dieci. Per cena, saranno a disposizione circa 700 coperti. Attorno, food truck americani, di quelli con la roulotte; stand con la vendita di prodotti (da citare un curioso sexy shop) e aree di divertimento. La Redbull ha creato una zona gaming, per giocare e divertirsi sugli maxischermi e rilassarsi coi videogames degli anni Settanta; in un’altra zona l’Heineken predisporrà la propria area party. Per gli amanti del Gin, anche uno spazio dedicato alle degustazioni.

Gli organizzatori sono certi del successo dell’iniziativa, che nasce sull’esperienza del Caorle Street Food Festival. Nel 2017 gli spettatori furono 98 mila, l’anno successivo si giunse a quota 106.000: per quattro giorni Caorle si è trasformata nella capitale d’Italia dello Street Food, coniugando la presenza dei migliori truck food italiani alle performance musicali di artisti nazionali ed internazionali. E ancora: 102 mila presenze nel 2019. Tra i nomi degli artisti che si sono alternati sul palco nel corso degli anni citiamo Steve Aoki, Gigi d’Agostino, Albertino, Fabri Fibra e Mamacita. 

Tra i locali e gli sponsor che sostengono l’evento, alcune delle realtà più note e stimate sul Litorale: Al Bacaro, Siró, La vela, AQA palace, Don Pablo, Bacaro al Bateo, Fetta’s e Santè. A breve gli annunci ufficiali di tutti gli artisti che sono pronti a far ballare i giovani. Per questa prima edizione invernale dell’evento, obiettivo è anche quello di rilanciare il turismo a Caorle, anche con la collaborazione dei locali della movida. La città infatti d’estate accoglie circa 4,3 milioni di turisti, di questi 3 milioni arrivano dall’estero. L’idea è quella di aumentare i flussi verso il Litorale anche nei mesi più freddi dell’anno, l’impegno degli organizzatori è finalizzato a coinvolgere tutta la città e ben lo hanno dimostrato anche negli scorsi anni con l’evento natalizio, organizzato da zero e reso celebre a livello nazionale: oltre mezzo milione di persone si sono recate in città per assistere alla kermesse natalizia.  

Per prenotazioni e informazioni: www.caorlestreetfestival.com.

L’INDAGINE DI FÒREMA SULLE OFFERTE DELLE AZIENDE AI LAVORATORI: SOLO UNA SU TRE ORA PROPONE LO SMART WORKING

Employer branding, survey dell’ufficio studi dell’ente di formazione di Assindustria Venetocentro sulle aziende padovane e vicentine. Tra le offerte dei manager ai nuovi lavoratori poco interesse per l’inclusività in azienda, meglio la garanzia del posto fisso e la reputazione. Se ne parlerà nel corso di NextGen Festival, il Festival della formazione organizzato a Padova dal 15 al 17 novembre

 

 

L’azienda fa utili a fine anno? Se vieni assunto, ti saranno proposte stock option da meno di un’azienda su dieci, mentre la garanzia del posto sicuro è un valore sbandierato da tutti. Ti interessano forme di lavoro agile, ad esempio lo smart working? Oggi viene proposto da una azienda su tre. L’organizzazione aziendale è, certo, una priorità: ma non è necessario che si operi nell’inclusività, molto meglio che sia rispettata e che la mia reputazione migliori di conseguenza. E tutto sommato il periodo delle grandi dimissioni può andare in soffitta: solo un’azienda su dieci registra flussi atipici nelle uscite. 

Sono questi i risultati dell’ultima ricerca dell’ufficio studi di Fòrema, l’ente di Assindustria Venetocentro, che ha studiato i comportamenti di 160 aziende (principalmente tra il Padovano e il Vicentino; molte sono del settore metalmeccanico) relativamente all’employer branding, ossia a tutte quelle strategie che i manager adottano per attirare nuovi collaboratori e per valorizzare il proprio staff. 

“Abbiamo analizzato cinque macro aree”, spiega Roberto Baldo, responsabile attività e progetti finanziati. “Abbiamo chiesto a manager e dirigenti di spiegare cosa offrano ai dipendenti in fase di reclutamento o di sviluppo del personale: vantaggi contrattuali e incentivi economici; piacevolezza degli ambienti di lavoro; cultura e modello organizzativo; apertura e interconnessione con il territorio; modalità di progettazione e sviluppo del welfare aziendale. Ebbene, gli hr manager sottolineano principalmente il fatto di offrire la piacevolezza e la sicurezza dei luoghi di lavoro (78% dei rispondenti), seguita dalla cultura e dal modello organizzativo adottato (65%). Tra i trend interessanti registriamo anche un’offerta sempre minore di smart working, c’è in effetti un reflusso verso l’ufficio dopo l’esperienza del lavoro da casa”.

L’indagine è stata propedeutica a formare i tavoli di lavoro del NextGen Festival, il Festival della formazione organizzato a Padova dal 15 al 17 novembre da Fòrema. “L’obiettivo di NextGen Festival è dare particolare rilevanza alle nuove generazioni che entrano nel mondo del lavoro”, spiega il direttore generale di Fòrema, Matteo Sinigaglia. “La Generazione Z sta influenzando e cambiando notevolmente le dinamiche organizzative delle imprese a partire dai temi del lavoro agile, della responsabilità su progetti specifici e della necessità di sentirsi parte attiva nel processo decisionale dell’impresa”. 

Entrando nel dettaglio della survey del Centro Studi di Fòrema, emergono molti dati in controtendenza, indici del momento storico che stanno vivendo gli HR nel momento di ricerca del personale. Eccoli nel dettaglio.

Interessante il percepito sui vantaggi contrattuali e gli incentivi economici. Prevalgono tre aspetti chiave connessi alla sicurezza del posto di lavoro: stabilità del rapporto (importante per la totalità del panel), solidità economica e finanziaria dell’impresa (97%), basso turn over (82%) nella scala delle priorità. Invece, troviamo agli ultimi posti la distribuzione di utili ai collaboratori (9%), la concessione di ferie o permessi aggiuntivi rispetto al CCNL (26%) e l’utilizzo estensivo di forme di lavoro agile (33%).

C’è poi il tema degli ambienti messi a disposizione dall’azienda. Il panel mette al primo posto (96%) la piacevolezza del luogo di lavoro, seguito dall’innovatività degli strumenti e delle tecnologie che si utilizzano (85%); l’accessibilità della sede è importante per il 74% dei rispondenti, mentre gli spazi condivisi sono decisivi solo per il 22% del totale.

Asset strategico anche la cultura aziendale: il modello organizzativo spesso incide nella routine lavorativa. Più di due terzi dei rispondenti si focalizza sul valore dell’esperienza offerta in termini di competenze e appetibilità (85%), della trasparenza della comunicazione interna (81%), sull’accesso a percorsi formativi e la meritocrazia (entrambi al 76%). Al contrario, interessa relativamente poco la strutturazione di gruppi di lavoro interni (33%) e la realizzazione di piani per l’inclusione sociale (41%) appaiono poco rilevanti per attirare il personale.

L’azienda non è un totem isolato, il rapporto col territorio è decisivo e il capitale reputazionale che il dipendente ottiene dal lavorare per una determinata società è fondamentale. Si registra una forte polarizzazione sul capitale reputazionale dell’azienda (fattore chiave per l’89% delle aziende) e dei collaboratori dell’azienda (63%) seguite dalle azioni concrete per la tutela dell’ambiente (62%); meno rilevanti le attività rivolte direttamente alla cittadinanza (35%) e al sociale (48%). 

Infine, un altro dato interessante. Le grandi dimissioni sembrano avviarsi ad una fase di stallo, almeno a leggere gli indici proposti dall’indagine di Fòrema. La maggioranza relativa delle aziende intervistate (41%) afferma di non avvertire in misura preoccupante processi di dimissioni legati al turn over, posizionandosi sotto alla media della normale dinamica di entrate e uscite; solo il 15% registra numeri in ascesa.

Infine, sono emersi anche altri dettagli. In generale le aziende utilizzano un mix originale di leve afferenti alle diverse famiglie; sono rari i casi di moltiplicatori (ossia le azioni e i benefici concreti messi in campo) valutati come inutili o non percorribili. Sul tema della comunicazione del valore, i tirocini sono il canale principale per far conoscere l’azienda e incontrare potenziali collaboratori; in generale le aziende comunicano il valore in maniera informale (passaparola dei dipendenti) e tradizionale (sito aziendale, spesso Linkedin) e in autonomia (fatte salve le ricerche specifiche di personale). Per quanto riguarda la fase di licenziamento (offboarding), la maggioranza si occupa dell’uscita dei collaboratori in maniera informale, destrutturata e solo per casi specifici: è un peccato perché si perde il valore di informazioni di cui già disporrebbe e poi magari attiva consulenze per farsi dire perché le persone vanno via.

 

SCHEDE DI APPROFONDIMENTO

 

LA RICERCA Nel corso del mese di settembre 2022 il centro studi di Fòrema ha sviluppato un sondaggio con 160 aziende sull’employer branding. La maggioranza delle aziende coinvolte è padovana (56%), ci sono poi le vicentine (34%) e il rimanente sono quasi tutte venete. Le aziende sono state catalogate per cluster. “CM”, cluster multilocalizzate: aziende multilocalizzata attive direttamente nei mercati internazionali con un brand proprio (47%). “CF”, cluster filiera: aziende che operano all’interno di filiere internazionali in partnership con grandi gruppi (23%). “CL”, cluster locali: aziende prevalentemente orientate al mercato domestico (30%). Prevale la rappresentanza dei settori metalmeccanici (54%), seguita dai comparti dei servizi innovativi e tecnologici (11%), della chimica, farmaceutica, gomma/plastica (10%) e legno arredo (7%). L’analisi è stata fatta attorno a cinque aree nelle quali le aziende possono operare per conquistare i lavoratori: vantaggi contrattuali e incentivi economici; piacevolezza degli ambienti di lavoro; cultura e modello organizzativo; apertura e interconnessione con il territorio; modalità di progettazione e sviluppo del welfare aziendale. Hanno risposto HR manager (40%), imprenditori e amministratori (20%), direttori generali (14%), CFO e responsabili amministrativi (13%).

 

FÒREMA Nata a Padova nel 1983 in seno all’Associazione degli Industriali con l’obiettivo di formare i propri associati, dal 2012 ha iniziato a concentrarsi nella formazione esperienziale applicata allo sviluppo delle persone e alla lean production. Dopo la separazione da Niuko (la Srl costituita nel 2014 da Confindustria Padova e Confindustria Vicenza), completata nel 2019, e il conferimento della società ad Assindustria Venetocentro, oggi Fòrema si basa sul lavoro di sessanta professionisti, chiamati a proporre e gestire corsi e attività di consulenza con focus su salute, sicurezza e prevenzione nei luoghi di lavoro, ambiente (HSE), sviluppo organizzativo e  metodologia lean nelle smart factory, soft skills e formazione esperienziale, servizi per il lavoro. Fòrema lavora in partenariato con molteplici enti pubblici, in particolare segue progetti per la scuola, gli ITS e l’Università di Padova. Questi sono i numeri che la rendono una delle maggiori società di formazione del sistema Confindustria in Italia. La formazione coinvolge migliaia di aziende e decine di migliaia di persone ogni anno. Questi i numeri del 2021: 38.397 ore erogate tra formazione e consulenza (+12% su 2020), 24.314 persone formate (+14% su 2020) e 100.005 ore di attività di e-learning e webinar (+37% su 2020). Fòrema, che ha sede negli uffici di proprietà collocati nel centro direzionale “La Cittadella” di Padova, nel 2021 ha fatturato 7 milioni di euro (+12% sul 2020); occupa 45 persone e collabora con decine di professionisti. Il consiglio di amministrazione è guidato dal direttore generale Matteo Sinigaglia, ed è composto da Roberto Baldo, responsabile attività finanziate, Giada Marafon, responsabile progetti a mercato, Anna Cracco, responsabile commerciale e Andrea Sanguin, responsabile amministrazione, finanza e controllo. Presidente è Enrico Del Sole. 

 

IL PROFESSOR FORESTA INSIGNITO DEL DIPLOMA DI UFFICIALE AL MERITO DELLA REPUBBLICA ITALIANA

Dopo il titolo di Cavaliere, adesso arriva anche quello di Ufficiale per il professor Carlo Foresta. Il 3 novembre alle ore 18 il prefetto di Padova, Raffaele Grassi, consegna il diploma di Ufficiale dell’onorificenza O.M.R.I. (Ordine al Merito della Repubblica Italiana) al professore originario di Lecce che ha sviluppato la sua carriera medico-scientifica nel Padovano. Il riconoscimento è destinato a ricompensare benemerenze acquistate verso la Nazione nel campo delle scienze.

“Sono orgoglioso di aver ottenuto questo riconoscimento, che arriva dopo una lunga carriera di impegno a tutti i livelli”, commenta il professor Foresta. “Ma tutto ciò è merito anche dei miei famigliari, che sempre mi hanno sostenuto, e dei team di lavoro coi quali ho condiviso percorsi di ricerca e il quotidiano lavoro medico”. 

La carriera di Foresta è pluridecennale. Nato nel 1951, laureato nel 1976 in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Padova, specializzato in endocrinologia nel 1978 e nel 1982 in Andrologia all’Università di Pisa, è stato allievo del Prof. Mario Austoni dell’Istituto di Semeiotica di Padova. Attualmente è professore ordinario di endocrinologia presso la Scuola di Medicina di Padova. Dal 2001 al 2021 è stato Direttore dell’UOC di Andrologia e Medicina della Riproduzione e del Centro di Crioconservazione dei gameti maschili che è un centro riconosciuto a livello nazionale ed internazionale per le patologie andrologiche ed endocrinologiche.

È stato Presidente della Società di Fisiopatologia della riproduzione dal 2006 al 2010 e della Società Italiana di Andrologia e  Medicina della sessualità dal 2010 al 2014 e componente del Consiglio Superiore di Sanità dal 2019. Ha coordinato il tavolo tecnico Stato – regioni per la procreazione medicalmente assistita – PMA dal 2016 al 2019.

Sul fronte della ricerca, il suo impegno ha portato a 470 pubblicazioni su riviste internazionali, 21.950 citazioni con un h-index di 79; il professor Foresta è autore di oltre 50 volumi nell’ambito della medicina della riproduzione, dell’andrologia e dell’endocrinologia. Ha gestito più di 100 congressi nazionali nell’ambito dell’endocrinologia.

E’ Presidente della Fondazione Foresta Onlus, da oltre 15 anni, punto di riferimento di molti giovani del Veneto per la prevenzione e la cura delle patologie endocrino-riproduttive, del disagio sessuale, delle malattie sessualmente trasmesse, dei tumori gonadici.  Attraverso i suoi progetti radicati nel territorio e i suoi talk di discussione su tematiche sensibili oltre 10.000 giovani si sono rivolti alla Fondazione per le visite di screening e sono stati diagnosticati dieci casi di tumore al testicolo con i progetti di prevenzione.

In particolare, ha svolto un’importante attività di ricerca nell’ambito della fisiopatologia della riproduzione. Le sue ricerche più innovative riguardano la scoperta di meccanismi fisiopatologici che alternano la riproduzione e tra questi il ruolo attraverso il quale il Papilloma Virus determina l’infertilità e la poliabortività. Inoltre il gruppo di ricerca coordinato dal Prof. Foresta ha scoperto il ruolo degli ormoni testicolari nella regolazione della struttura scheletrica dimostrando tra l’altro l’attivazione della vitamina D a livello testicolare e quindi il ruolo del testicolo nella manifestazione ostioporotica del paziente anziano. 

Gli studi sperimentali degli ultimi anni sono stati dedicati alla ricerca dei meccanismi attraverso il quale l’inquinamento e in particolare quello relativo ai PFAS inducono patologie nelle popolazioni esposte. I risultati di questi studi hanno evidenziato quali sono i meccanismi che inducono diabete, osteoporosi, eventi cardiovascolari e celebro vascolari, poliabortività ed infertilità nelle popolazioni particolarmente esposte a queste fonti di inquinamento.

“NextGen Festival. Formazione e futuro” Si presenta a Padova la tre giorni dedicata alla formazione

Dal 17 al 19 novembre la maratona progettata per gli hr e le nuove generazioni, organizzano Fòrema e Assindustria Venetocentro. Tre sedi diverse, venti ospiti, cinque panel. Enrico del Sole, vicepresidente di Assindustria Venetocentro: “La formazione è strategica per i nostri associati”

 

(Padova, 26 ottobre 2022). Nuove tecnologie, sostenibilità, attrattività, transdisciplinarietà. Sono questi i focus di “NextGen Festival. Formazione e Futuro” che si celebrerà dal 17 al 19 novembre a Padova. Una maratona di formazione, eventi e approfondimenti organizzata da Fòrema e Assindustria Venetocentro. Gli eventi si svolgeranno su tre sedi, di cui una sede universitaria e due aziende, con la partecipazione di una ventina di relatori suddivisi in cinque panel. L’evento di fatto prende il posto del Mese della Formazione, sospeso durante il periodo del Covid, e che rappresentava il momento di approfondimento sui trend del settore. Importante il sostegno istituzionale all’iniziativa, che ha il supporto e il patrocinio, tra gli altri, di Università degli Studi di Padova e Alumni. 

 

“Siamo di fronte a mutamenti epocali nella nostra economia e nei nostri modelli di produzione e di relazione nei luoghi di lavoro, per questo la formazione nelle aziende è fondamentale”, dichiara il vicepresidente di Assindustria Venetocentro, Enrico Del Sole. “Il dialogo tra imprenditori e giovani studenti, tra il mondo dell’università e gli hr sarà fondamentale per diffondere nell’ecosistema economico le competenze che saranno necessarie in futuro”.

 

“Transizione digitale, economica, ecologica. Il passaggio, il cambiamento, il traghettarsi da uno stato ad un altro, per essere pronti al nuovo che avanza. Come si stanno preparando le persone, le imprese, le università per rispondere al nuovo paradigma? È questa la domanda alla quale dovranno rispondere i relatori”, dice Matteo Sinigaglia, direttore generale di Fòrema. “Il nuovo concetto di transdisciplinarietà della didattica accademica deve rispondere al nuovo bisogno di competenze ibride di cui le imprese si fanno testimoni”.

 

Entrando nel dettaglio della programmazione (disponibile su www.forema.it), l’evento di apertura della rassegna racconterà “Il ruolo dell’informazione per i giovani nell’epoca della transizione digitale”.  Focus sulla transizione dell’informazione verso il digitale, i nuovi luoghi dove trovare e cercare notizie, quanto e come attraggono i giovani rispetto ai più tradizionali canali di informazione. L’evento si terrà presso il nuovo polo universitario Beato Pellegrino e si inserisce all’interno del corso di Sociologia dei Media in collaborazione con il professor Claudio Riva, presidente del corso di laurea triennale di Sociologia.

Il secondo evento invece tratterà il tema dell’attrattiva e dell’employer branding: “Arrivano i Centennials! Strategie di employer branding per rimanere aziende attrattive”. Generazione X e Centennials iniziano ormai convivere nei luoghi di lavoro. Le nuove classi di lavoratori cercano visione, ricercano i loro valori all’interno dell’azienda, vogliono assomigliare al luogo in cui lavorano. Sono disposti a scambiare il denaro con il tempo. Il tempo libero, la flessibilità. Cercano progetti, obiettivi tattici e visioni strategiche.

La rassegna si chiude sabato mattina con l’evento: “Lavoro, futuro e società green. La sfida transdisciplinare della sostenibilità”. La sostenibilità è tutta una questione ibrida? L’innovazione e poi l’innovazione sostenibile sono paradigmi che ci invitano a riflettere sul periodo storico che stiamo attraversando: la transizione ecologica e inclusiva nel nostro Paese richiede un profondo cambiamento culturale. 

 

SCHEDA DI APPROFONDIMENTO

 

FÒREMA Nata a Padova nel 1983 in seno all’Associazione degli Industriali con l’obiettivo di formare i propri associati, dal 2012 ha iniziato a concentrarsi nella formazione esperienziale applicata allo sviluppo delle persone e alla lean production. Dopo la separazione da Niuko (la Srl costituita nel 2014 da Confindustria Padova e Confindustria Vicenza), completata nel 2019, e il conferimento della società ad Assindustria Venetocentro, oggi Fòrema si basa sul lavoro di sessanta professionisti, chiamati a proporre e gestire corsi e attività di consulenza con focus su salute, sicurezza e prevenzione nei luoghi di lavoro, ambiente (HSE), sviluppo organizzativo e  metodologia lean nelle smart factory, soft skills e formazione esperienziale, servizi per il lavoro. Fòrema lavora in partenariato con molteplici enti pubblici, in particolare segue progetti per la scuola, gli ITS e l’Università di Padova. Questi sono i numeri che la rendono una delle maggiori società di formazione del sistema Confindustria in Italia. La formazione coinvolge migliaia di aziende e decine di migliaia di persone ogni anno. Questi i numeri del 2021: 38.397 ore erogate tra formazione e consulenza (+12% su 2020), 24.314 persone formate (+14% su 2020) e 100.005 ore di attività di e-learning e webinar (+37% su 2020). Fòrema, che ha sede negli uffici di proprietà collocati nel centro direzionale “La Cittadella” di Padova, nel 2021 ha fatturato 7 milioni di euro (+12% sul 2020); occupa 45 persone e collabora con decine di professionisti. Il consiglio di amministrazione è guidato dal direttore generale Matteo Sinigaglia, ed è composto da Roberto Baldo, responsabile attività finanziate, Giada Marafon, responsabile progetti a mercato, Anna Cracco, responsabile commerciale e Andrea Sanguin, responsabile amministrazione, finanza e controllo. Presidente è Enrico Del Sole. 

FÒREMA LANCIA LA COLLANA “STRATEGIE”: IL PRIMO LIBRO È SUI SENTIERI DI ESCURSIONISMO AMBIENTALE

Il prossimo 21 ottobre l’ente di formazione di Assindustria Venetocentro presenta la prima opera, dedicata ai temi del green in azienda. L’occasione è l’incontro organizzato dalla Libreria ItalyPost di Padova nell’ambito dei “Venerdì della Formazione”. L’amministratore delegato, Luca Passadore: “Racconteremo l’impegno delle aziende in ambito di sostenibilità, del mondo hr e dei processi industriali”

 

Il 21 ottobre salgono in cattedra a Padova i “Sentieri di escursionismo ambientale” con Luca Passadore, amministratore delegato Fòrema, in dialogo con i curatori Gloria Milan, fondatrice di ICDLAB e Stefano Martello, giornalista e mentor del Laboratorio di comunicazione Comm to Action di Bologna. Nell’occasione, si riproporranno i temi di un percorso formativo che ha indagato, per la prima volta, la comunicazione ambientale con un approccio metodologico complesso. I temi della comunicazione ambientale sono infatti diversi a seconda che raccontino infrastrutture, grandi aziende, che si parli di utilità pubblica o della cultura pubblica della sostenibilità. 

L’evento è inserito nell’ambito della due mesi di appuntamenti della Libreria ItalyPost di Padova. Un calendario che si sviluppa nella sala incontri della libreria di Viale Codalunga, con Fòrema, il centro di formazione di Assindustria Venetocentro, impegnata a realizzare otto appuntamenti dei “Venerdì della formazione” che si svilupperanno tra ottobre e novembre. Tutti gli incontri iniziano alle ore 18.30, durano un’ora e uniranno un autore con un imprenditore, chiamati a dialogare sui temi della formazione e del management, a questo link (https://librerieitalypost.it/venerdi-della-scienza/) tutti gli appuntamenti.

Nell’occasione dell’evento del 21 ottobre, peraltro, sarà presentato il primo libro della collana “Strategie”, la nuova iniziativa di Fòrema dedicata al mondo dell’imprenditoria, questo il titolo: “Sentieri di escursionismo ambientale. Testimonianze aziendali al tempo della sostenibilità”, a firma di Stefano Martello e Gloria Milan (128 pagine, Post Editori, prezzo 14,9 euro). Il progetto è quello di pubblicare un paio di volte all’anno un vademecum destinato ad imprenditori, manager, responsabili risorse umane e stakeholder. Strategie vuole mettere a terra e condividere visioni, risultati e best practice in quaderni dal sapore operativo, concreti e fruibili, dedicati a chi si trova ad affrontare ogni giorno la complessità di un sistema in continua evoluzione.

“L’iniziativa nasce dalla volontà di Fòrema di svolgere un ruolo ibrido tra l’advocacy di una nuova cultura d’impresa, rinnovata negli approcci strategici, nelle competenze professionali e manageriali e nella dimensione tecnologica, e la concretezza dell’agire quotidiano”, spiega l’amministratore delegato di Fòrema, Passadore. “Approccio multidisciplinare e know how di alto profilo dei propri team di lavoro sono i pilastri dei progetti che Fòrema vuole mettere a disposizione delle aziende per ridisegnarne la tassonomia dei valori e incrementarne le performance nel mercato in ottica di miglioramento continuo. Sostenibilità, people management, cultura organizzativa, ristrutturazione dei processi produttivi, digitalizzazione, sono alcuni degli argomenti che tratteremo”.

Il primo libro “Sentieri di escursionismo ambientale” è nato in collaborazione con Milan e Martello, che avevano già collaborato con Fòrema nel realizzare percorsi dedicati alla comunicazione ambientale. Vi sono raccolte sette testimonianze concrete, di aziende protagoniste di un forte impegno green. Nicoletta Antonias (già in Italferr) parla delle infrastrutture sostenibili tra progettazione generativa e opportunità di crescita per territori e comunità. Susanna Caprotti (già in Radici Group) della sostenibilità che guida l’innovazione verso le sfide future: processi a basso impatto, materiali performanti e biotecnologie. Mikaela Decio (Mapei) ragiona attorno ai temi del misurare, verificare e certificare, ossia i tre punti cardinali della sostenibilità. Francesca Mattioli (Fcp Lab) parla invece della forza dei numeri a supporto della comunicazione ambientale in azienda; Alessia Mora (Celenit) della sostenibilità in edilizia, la sfida è quella di trovare un linguaggio chiaro, trasparente e verificabile. Marco Omboni (Isap Packaging) ragiona attorno alla plastica monouso e indica la strada per misurare il senso e la complessità della sostenibilità. Infine, Katia Pianezze (Suanfarma Italia) parlerà della sostenibilità in una realtà biotecnologica e della relativa valorizzazione della complessità.

 

SCHEDE DI APPROFONDIMENTO

 “Sentieri di escursionismo ambientale. Testimonianze aziendali al tempo della sostenibilità” 

 

GLI AUTORI Stefano Martello è giornalista e comunicatore. Mentor del Laboratorio di comunicazione Comm to Action di Bologna e coordinatore di Eco Media Academy, ha co-ideato per Fòrema i Sentieri di escursionismo ambientale. Gloria Milan è comunicatrice professionista. Fondatrice di ICDLAB sostenibilità e comunicazione, specialist di sostenibilità per Fòrema e socia Ferpi. Si occupa di progetti di consulenza per aziende e organizzazioni, ha co-ideato per Fòrema i Sentieri di escursionismo ambientale.

 

SINOSSI Questo testo promana direttamente dai Sentieri di escursionismo ambientale, un progetto web di advocacy sui temi della sostenibilità e della comunicazione ambientale sostenuto da Fòrema e Assindustria Venetocentro nella seconda metà del 2021. Il volume parte dalla valutazione della complessità insita nella sostenibilità che si dipana sia a livello di istituzioni, cittadinanza e territorio che di imprese, ma che al contempo è capace di produrre valori positivi nel medio-lungo periodo per l’economia, la società e l’ambiente. Originando da queste argomentazioni, la scelta degli autori è stata chiara e definita: raccontare l’operato aziendale rispetto al tema generale della sostenibilità, percorso che ogni organizzazione costruisce secondo la propria storia, i propri valori e le necessità di mercato. Sette aziende diverse per tipologia, dimensioni e settore ci raccontano come investire in sostenibilità si traduca in un vantaggio competitivo e distintivo per un’impresa, i cui benefici ricadono virtuosamente sul territorio, lungo la catena del valore e nei mercati di riferimento. Le imprese sono chiamate ad utilizzare la loro creatività e la loro capacità di innovazione per rispondere alla sfida dello sviluppo sostenibile, governando la complessità, misurando i loro impatti, fissando obiettivi ambiziosi di miglioramento, e, non ultimo, comunicando il loro percorso in maniera coerente e trasparente.

POSTALMARKET TORNA IN EDICOLA E LO FA CON L’IRONIA DEI THE JACKAL

In copertina i THE JACKAL a sancire la nuova identità di Postalmarket.

Una vetrina tutta italiana di brand e prodotti raccontati con amore, ironia e semplicità. L’amministratore delegato, Alessio Badia: “Crediamo nell’inclusività, a tutti i livelli. Con Postalmarket vogliamo riportare l’attenzione dei nostri clienti sulle nostre aziende, tutte italiane, che ogni giorno si impegnano a tutela dell’ambiente e di ogni forma di diversità”.

 

 

“La sostenibile leggerezza dei The Jackal”. È questa la cover story del prossimo numero di Postalmarket, in edicola ad ottobre. Lo storico catalogo italiano, ora diventato un magazine di trend e d’ispirazione per lo shopping Made in Italy su www.postalmarket.it, ritorna puntuale in edicola a un anno dal lancio ufficiale. Un anno in cui oltre 400 marchi hanno deciso di aprire il proprio mini e commerce su Postalmarket per portare i propri prodotti nelle case di milioni di italiani.

Una scelta storica, quella portata a termine dalla direzione editoriale del magazine, che di fatto scardina una storia decennale. Postalmarket ha infatti sempre scelto per le sue cover story volti di donne celebri: un tempo erano attrici o modelle, poi sono diventate le influencer. Scelte ovviamente dettate dalle esigenze di mercato, considerato che il target femminile negli acquisti moda era determinante.

Ma la nuova Postalmarket ha una forte identità volta a promuovere l’eccellenza italiana, a far conoscere le imprese più belle, a dar voce a chi si impegna per abbattere ogni pregiudizio, liberi da stereotipi. Ecco quindi in copertina quattro persone, vere e tremendamente schiette, capaci di raccontare coi loro volti e le loro storie la sostenibilità: i The Jackal. Simpatici, geniali, italiani e soprattutto inclusivi. Rispecchiano appieno la vocazione di Postalmarket al rispetto. Così, la redazione di Postalmarket ha passato una giornata assieme a Fru, Aurora, Ciro e Fabio. Tra battute, provini di abiti e una frittura al ristorante per scoprire il loro mondo costruito sulla bellezza dell’ironia social e su scelte etiche e di consumo sostenibili, ci hanno anche raccontato di quando comperavano Postalmarket, il tutto all’insegna di una leggerezza sempre sostenibile.

Accanto a loro, importanti approfondimenti legati a tutti i mondi che si ritrovano sempre aggiornati sul marketplace: non solo moda ma anche enogastronomia, arredamento per la casa, tempo libero ed experience da vivere anche con gli amici a 4 zampe. Tra le altre personalità presenti, citiamo l’artista dei fumetti Milo Manara, ma anche una intervista a Joe Bastianich sull’enogastronomia e un ritratto di Candela Pellizza all’insegna del Reduce-Reuse-Recycle, le tre regole imprescindibili dell’agire sostenibile. Confermata la partnership artistica con exibart e Supermartek che fanno di Postalmarket anche una galleria d’arte digitale.

Il magazine sarà in edicola dal 22 ottobre, un numero unico e da collezione, in cui tutti gli articoli e i prodotti scelti seguono la logica delle scelte sostenibili. La rivista oggi è ovviamente solo la punta dell’iceberg dell’ecosistema Postalmarket e dialoga in tempo reale con l’App che permette di visualizzare i contenuti extra associati alle pagine del magazine, con il marketplace in cui ogni giorno vengono caricati nuovi prodotti e contenuti redazionali per fare acquisti di tendenza e consapevoli e con progetti di comunicazione che danno voce e vita a iniziative sociali che nascono nelle aziende italiane; senza dimenticare l’apparato di comunicazione social e web per scovare i trend e progetti.

“Postalmarket ha deciso di recitare la sua parte nella ricerca della sostenibilità a tutti i livelli, sia ambientale che etico e sociale”, spiega l’amministratore delegato Alessio Badia. “Oggi lavoriamo con 400 marchi e abbiamo oltre cinquantamila prodotti sul sito. Chiediamo ai nostri partner di sposare la nostra filosofia. Ogni giorno arrivano tantissime richieste di aziende che vogliono raccontarsi sui nostri canali, che vogliono mantenere la loro identità senza cedere sempre alle logiche di prezzi al ribasso di altri marketplace. E il nostro lavoro consiste nel selezionare per i nostri clienti quelle aziende che operano nel Made in Italy, che hanno le loro radici ben piantate nella nostra terra e nella nostra identità, fatta di bellezza, enogastronomia, saper fare, innovazione e passione. E creiamo sempre nuovo spazio per brand emergenti, stilisti, designer e imprenditori che in questo particolare momento storico hanno comunque deciso di rimanere in Italia e portare nuovi prodotti e nuove idee nel mercato”.

Concretamente, l’azienda porta avanti scelte sostenibili creando delle partnership con chi ha fatto della sostenibilità il proprio progetto d’impresa: da ALTROMERCATO a SEA SHEPHERD, in difesa del nostro ambiente, alla collaborazione con A.N.G.E.L.O. Vintage per la creazione di un progetto di moda circolare.

“Il nostro obiettivo è quello di porsi come espressione del miglior made in Italy”, conclude Badia. “Siamo un’azienda storica italiana, che ha avuto il coraggio di diventare tech company pur mantenendo vivo il cuore editoriale. Radici piantate nel passato, mente proiettata al futuro dell’e commerce e della logistica integrata per soddisfare repentinamente il cliente. Questo è Postalmarket”.