Impresa e finanza green, Partnership tra Fòrema e IASE Italy per le certificazioni ESG in Italia

La sostenibilità è sempre più una priorità per le aziende. La prima certificazione on line in Italia su questi temi, fondata su protocolli internazionali già sperimentati a Londra e Madrid, è a disposizione delle imprese italiane. L’accordo grazie alla collaborazione tra Fòrema, ente di formazione del sistema confindustriale veneto e Iase Italy, la filiale italiana dell’International Association for Sustainable Economy

Cresce tra le imprese italiane l’approccio verso i temi legati alla sostenibilità: il 59% di esse ha istituito un comitato Esg, in linea con il 61% delle realtà globali. Gli investimenti complessivi sono destinati prevalentemente a cultura e sport (67% delle imprese), assistenza sociale (53%), ricerca e sanità (52%), istruzione (48%), coesione sociale 45%). Emerge dalla recente ricerca “Corporate Social Investment e Esg – Global Impact at scale” di Dynamo Academy e Sda Bocconi Sustainability Lab che conclude affermando, per il futuro, i trend da seguire in Italia riguarderanno l’investimento verso gli stakeholder interni, la ricerca di metriche comuni per il reporting della “S” (sustainability) e la ricerca di concretezza per le azioni di diversità, equità e inclusione.

In questo contesto le grandi aziende sono spinte a dotare i loro consigli di amministrazione di professionisti esperti in ambito ESG oltre che individuare i dirigenti di riferimento all’interno delle strutture produttive. Ancora più presente risulta questa esigenza per quanto riguarda le PMI le quali esprimono un numero finora molto limitato di aziende già pronte a competere nella sfida globale della sostenibilità ESG. Su queste basi nasce l’esigenza di formare il personale di tutte le aziende con un protocollo di “Exponiental training”, per diffondere le buone pratiche il più possibile.

Per la realizzazione del piano di formazione, è stato siglato un accordo tra Fòrema, ente di formazione di Confindustria Veneto Est, associazione di impresa che rappresenta 5.500 aziende e per importanza a livello nazionale è seconda solo ad Assolombarda, e IASE Italy, filiale italiana della “International Association for Sustainable Economy”. Si tratta di un pacchetto formativo che le aziende potranno acquistare e quindi fornire ai dipendenti, che a seguito del compimento del programma di studio, dovranno sostenere un esame per ottenere la certificazione internazionale.

Entrando nel dettaglio, Fòrema proporrà i corsi di ISB® – International Sustainable Business, certificazione specifica per il settore produttivo, disponibile attualmente con un primo livello di base adatto a qualsiasi soggetto nel mondo e un secondo livello ISB® specialist Level; ISF® – International Sustainable Finance, certificazione specifica per il settore finanziario, disponibile attualmente con un primo livello di base e un secondo livello ISF® specialist Level. Per entrambe le certificazioni, il primo livello è comune a tutti i Paesi e tutte le culture nel mondo, il secondo livello è molto più adatto agli Stati occidentali come l’Italia ed è già disponibile, mentre un terzo livello per gli specialisti del settore ESG sarà disponibile alla fine del 2023.

Mario Ambrosi, Presidente di IASE Italy, commenta così l’accordo: “IASE Italy ha fortemente voluto la collaborazione con Fòrema e Confindustria Veneto Est, avendo individuato nelle imprese italiane il campo principale entro il quale si svolge la partita della sostenibilità. In questo contesto infatti, i principi ESG da un lato e le ricerche internazionali dall’altro spingono le aziende a dotare i loro consigli di amministrazione di persone esperte in ambito ESG oltre che individuare i dirigenti di riferimento all’interno delle strutture – e qui la sfida per le PMI si fa tosta!

Il Presidente di Fòrema e vicepresidente di Confindustria Veneto Est, Enrico Del Sole, aggiunge: “Abbiamo in corso collaborazioni con l’Università di Padova e Ca’ Foscari di Venezia che utilizzeremo per creare i percorsi formativi propedeutici all’ottenimento delle certificazioni di Iase Italy”, spiega. “Abbiamo intrapreso l’iter per diventare ente formativo accreditato anche a livello internazionale da IASE International, perché mai come adesso crediamo sia necessario formare gli imprenditori, in particolare quelli del mondo della finanza, attorno a questi temi e dare risposte concrete alle nostre imprese, al di là delle inutili iniziative di facciata. La modalità scelta è quella di corsi di e-learning che erogheremo direttamente dalla nostra piattaforma on line ispirandoci a protocolli di successo già operativi nelle grandi capitali come Londra e Madrid”.

 

FÒREMA – Nata a Padova nel 1983 in seno all’Associazione degli Industriali con l’obiettivo di formare i propri associati, dal 2012 ha iniziato a concentrarsi nella formazione esperienziale applicata allo sviluppo delle persone e alla lean production. Dopo la separazione da Niuko (la Srl costituita nel 2014 da Confindustria Padova e Confindustria Vicenza), completata nel 2019, e il conferimento della società ad Assindustria Venetocentro, oggi Fòrema si basa sul lavoro di sessanta professionisti, chiamati a proporre e gestire corsi e attività di consulenza con focus su salute, sicurezza e prevenzione nei luoghi di lavoro, ambiente (HSE), sviluppo organizzativo e  metodologia lean nelle smart factory, soft skills e formazione esperienziale, servizi per il lavoro. Fòrema lavora in partenariato con molteplici enti pubblici, in particolare segue progetti per la scuola, gli ITS e l’Università di Padova. Questi sono i numeri che la rendono una delle maggiori società di formazione del sistema Confindustria in Italia. Nel corso del 2022 sono state 26.368 (+9% sul 2021) le persone che hanno seguito corsi di formazione (nel 2021 furono 24.314; +14% sul 2020). In tutto, sono state erogate 41.641 ore in corsi di vario genere, con una crescita del 7,5% sul 2021. Grazie a questi numeri, per Fòrema il 2022 si chiude con un fatturato a 7,7 milioni di euro, con un balzo in avanti del 10% rispetto all’anno scorso (quando si era già registrato un +12% sui 6,3 milioni del 2020).  Fòrema, che ha sede negli uffici di proprietà collocati nel centro direzionale “La Cittadella” di Padova, nel 2022 ha fatturato 7,7 milioni di euro (+10% sul 2021); occupa 45 persone e collabora con decine di professionisti. Il consiglio di amministrazione è guidato dal direttore generale Matteo Sinigaglia, ed è composto da Roberto Baldo, responsabile attività finanziate, Giada Marafon, responsabile progetti a mercato, Anna Cracco, responsabile commerciale e Andrea Sanguin, responsabile amministrazione, finanza e controllo. Presidente è Enrico Del Sole.

IASE Italy – Filiale italiana e membro fondatore di IASE – International Association for Sustainable Economy, l’Associazione Internazionale no profit – presente con organizzazioni stabili in oltre 30 Paesi nel mondo – certifica le competenze dei professionisti in ambito ESG dal 2020. IASE, nella sua qualità di ente di certificazione professionale internazionale adotta standard di riferimento unici e comuni a tutte le Nazioni aderenti che, in ambito formativo, includono competenze cognitive, metodologiche e di valutazione negli ambiti ESG (Environmental, Social e Governance) e SRI (Sustainability Responsibility, Impact). Con protocolli rigorosi, il comitato accademico di IASE, seleziona e accredita i percorsi formativi delle università e dei migliori enti di formazione che desiderano entrare nella competizione globale della formazione dei professionisti della sostenibilità. Per garantire la fruibilità massima per tutti gli stakeholder,  IASE predilige i percorsi di formazione online che sfruttano le più innovative tecnologie. IASE Italy nell’ambito delle sue competenze nazionali seleziona e accredita i seminari e gli aggiornamenti professionali aziendali utili per il mantenimento della certificazione negli anni successivi al conseguimento della stessa. I tre livelli di certificazione previsti offrono la possibilità di dimostrare diverse fasce di competenze per rispondere a tutte le richieste di specializzazione provenienti dal mercato di riferimento sia in ambito aziendale sia in ambito finanziario. In questo modo IASE rappresenta un unicum nel mondo che viene già così rappresentato dalle maggiori organizzazioni consulenziali mondiali.

APERYSHOW CHARITY EVENT, TICKETSMS LANCIA LA “BENEFICENZA A RATE” ONLINE

Per il “Live Aid” italiano si possono fare offerte online  con la modalità “buy now, pay later”, il nuovo trend del momento: sono le prime donazioni online  a rate. Andrea Vitali, ceo di TicketSms: “Grazie al pagamento dilazionato, permettiamo a tutti di pagare dopo. È una nuova filosofia”. Ingresso gratuito nel Padovano dal 21 al 25 aprile, attese decine di migliaia di persone

 

L’Aperyshow Charity Event sperimenta la beneficenza a rate grazie all’accordo con TicketSms. Il “Live Aid” italiano, che radunerà oltre 250 artisti nazionali ed internazionali su due palchi, 15 live band, 15 food truck e una luna park dal 21 al 25 aprile ad Arsego, nel Padovano, propone per questa edizione una novità assoluta. Nessun biglietto, l’ingresso è gratuito. Chi vorrà potrà però donare anche attraverso il web ottenendo in cambio dei piccoli gadget o il diritto ad alcune esperienze vip. Qualche esempio? La terrazza vip, il portachiavi, la t-shirt o persino il cappellino dell’evento. Sarà possibile prenotare tutto on line acquistando il singolo gadget o nella modalità abbonamento (per poi ritirare in loco il gadget) e fare la propria donazione col pagamento diretto, ma anche suddividendo l’importo che si intende donare in tre rate. 

È questa infatti l’ultima innovazione nata grazie all’intuizione di Andrea Vitali, il ceo di TicketSms, che ha intercettato un nuovo trend dei giovani ma anche dei cosiddetti “boomer”: “buy now, pay later”. “Notiamo col passare del tempo sempre più persone che si avvicinano a questo modello di acquisto”, spiega Vitali. “Di fatto vediamo uno nuovo stile, un nuovo modo di approcciare all’eventistica e ai grandi concerti in particolare. Esiste un pubblico che è disposto a dilatare il pagamento nei tre mesi, fare più acquisti in contemporanea in modo da permettersi di vivere tre esperienze, tre concerti piuttosto che uno, con un potere di spesa tre volte maggiore. Grazie a questa modalità, permettiamo di andare al concerto prima e pagare poi. Una nuova filosofia e stile di acquisto che premia gli organizzatori degli eventi e i clienti. In questo caso l’abbiamo personalizzata e adattata alle esigenze di AperyShow, gestendo uno dei primi modelli di “donazione a rate” di cui si abbia memoria”.

L’evento, peraltro, è tra i più attesi perché riapre la stagione dei grandi live estivi e da sempre è focalizzato sulla beneficenza. La nuova edizione, patrocinata dalla Regione Veneto, dalla Provincia di Padova e dal Comune di San Giorgio delle Pertiche, si preannuncia spettacolare. La scelta della location è importante: l’evento si celebrerà negli spazi dell’Antica Fiera di Arsego, un luogo noto dove ogni anno arrivano decine di migliaia di persone per l’evento fieristico. 

Ad animare tutti i cinque giorni dell’evento, siglato “Power of Love”, ci saranno oltre 250 artisti nazionali ed internazionali, due palchi, 15 live band, 15 food truck e una luna park per divertire grandi e piccini. L’ingresso è ad offerta libera, il ricavato verrà devoluto a una rosa di associazioni del territorio, che operano nell’ambito della disabilità, della ricerca oncologica e dell’inclusione sociale. Infatti, l’obiettivo finale e il motivo per cui è nato l’Aperyshow è quello di coinvolgere la comunità nel sostegno di una causa benefica e di avere un impatto positivo sulla vita dei più bisognosi. Il ricavato della manifestazione verrà devoluto alle seguenti associazioni: Il Graticolato, centro diurno socio-assistenziale di San Giorgio delle Pertiche (Pd) scelto come progetto principale, Associazione Agape, Betulla Onlus, Emma’s Children, Fiori di Cactus, Mr. Luis Organization, Fondazione Solo Per Te e Fondazione Giovani Leoni. 

Tra gli artisti che si esibiranno in questa maratona d’amore, attesissimi Il Pagante, Tommy Vee, Shade, Andrea Damante, Boro Boro, Merk and Kremont, Ale Basciano, Dj Matrix, Ginevra Lamborghini, Igor S Lady Brian, Valentina Dallari, Slings, Ricky Le Roy e Vegas Jones. Non solo. Ci sarà anche l’iconico show del Pride Village di Padova e il famoso Holi il Festival dei Colori, l’arcobalenico format che spopola in tutta Italia.

Oltre all’intrattenimento musicale, ci saranno ben 15 food truck e uno stand gastronomico per un viaggio nel mondo culinario che accontenta tutti i palati. Tra questi, ci saranno anche il famoso kebab “Kebhouze” di Gianluca Vacchi e i strepitosi panini di “Con mollica o senza” di Donato De Caprio, il salumiere star di TikTok.

 

SCHEDA DI APPROFONDIMENTO – La storia di TicketSms

TicketSms è una piattaforma di ticketing digitale nata a Bologna nel 2018. In cinque anni è diventata il punto di riferimento per organizzatori e clienti nel mondo degli eventi musicali: più di mille locali e discoteche convenzionate, quasi quarantamila gli operatori del mondo delle pubbliche relazioni e i promoter registrati. Fino al 2022, sono stati più di diecimila gli eventi a cui hanno partecipato milioni di persone. TicketSms ha reinventato il modo di organizzare gli eventi eliminando la carta e innovando con prodotti di alta tecnologia, garantendo l’ingresso a concerti, club, discoteche, mostre, eventi culturali in modo veloce e semplice. La piattaforma, certificata da Siae e Agenzia delle Entrate, si può utilizzare anche per accedere a stadi di Serie A, B nazionali e internazionali. TicketSms lavora anche fuori dall’Italia, promuovendo eventi all’estero: con l’ultimo upgrade, la piattaforma è disponibile in sette lingue e si è aperta ai mercati esteri con la multivaluta . Il biglietto è smart, digital e paperless e consiste in un semplice QR Code inviato sul cellulare attraverso sms certificati, utilizzabili anche in assenza di rete. Oggi TicketSms è il primo operatore italiano ad aver recepito la normativa sul secondary ticketing in modo totalmente favorevole per gli utenti: chi decide di vendere il biglietto perché non può più assistere all’happening può farlo sulla stessa piattaforma dove l’ha acquistato. Oggi TicketSms ha una trentina di dipendenti. Oltre all’headquarter in un magnifico palazzo storico del centro di Bologna, ha anche aperto nel 2022 una sede di rappresentanza commerciale a Milano. Alla guida ci sono i due founder, Andrea Vitali (originario di Fermo) e Omar Riahi (di Catania). Informazioni su www.ticketsms.it.


SCHEDA DI APPROFONDIMENTO – La Tecnologia Dietro TicketSms

La Suite di TicketSms è la selezione di applicativi per la pianificazione, la vendita, la gestione e la promozione degli eventi. La gestione di ogni evento è su cloud e si basa sulla piattaforma “Mind”, dalla quale poi sono accessibili strumenti che controllano i dati: Strategy, Pay, Access, Space e Virtualplace. Il tutto all’interno di un sistema certificato da Siae e Agenzia delle Entrate. Con il biglietto nominale, inoltre, TicketSms combatte il dannoso fenomeno del secondary ticketing, ovvero la rivendita a prezzi maggiorati dei titoli di accesso acquistati.

MIND Mind è una piattaforma di ultima generazione, intuitiva e sicura che consente di gestire in totale autonomia tipologie di biglietti, team e tutti i servizi aggiuntivi, supportando così gli organizzatori che possono monitorare in tempo reale ogni flusso di vendita della loro rete. 

ACCESS Access è il sistema della TicketSms Suite dedicato al controllo accessi. Permette di gestire in sicurezza e autonomia gli ingressi all’evento attraverso una sola applicazione, sia online che senza connessione internet, registrando porta e orario di accesso di ogni singolo utente. È utile anche negli accreditamenti per stampa o vip, che possono essere accolti nel momento esatto del loro ingresso.

PAY Pay di TicketSms è una soluzione all in one e on-site. Dai punti vendita ai botteghini, integra il normale Pos con l’innovativo sistema di identità digitale di TicketSms. Offre un sistema di emissione di titoli di accesso che comprende una stampante di ultima generazione, lo schermo di cortesia per il cliente e il lettore di carte per il pagamento cashless ed è capace di emettere più di quattro ticket al secondo con la possibilità di scansionare documenti. È lo strumento ideale per discoteche e club, è integrabile con funzioni collegate anche alle casse o alla rivendita di ulteriori servizi all’interno del locale. 

STRATEGY Strategy è il Crm, customer relationship management (il gestore dei dati della clientela), di TicketSms. Sfrutta algoritmi di automazione, costantemente migliorati da funzionalità di machine learning, impiegati per la gestione della comunicazione digitale. Serve per attivare rapporti di marketing tra organizzatore e chi ha comperato i ticket. 

VIRTUAL PLACE Virtualplace trasforma ogni venue in uno spazio 3D: dalla scelta del posto con visuale soggettiva in VR a tour virtuali interattivi con realtà aumentata. I clienti hanno così la possibilità di comprendere in fase di acquisto, durante la scelta del posto, quale sarà l’esatta visuale di cui godranno durante l’evento: la scansione produce un modello tridimensionale della venue realistico, conservando le proporzioni degli ambienti e degli elementi che ospitano. Il tour virtuale può essere personalizzato dall’organizzatore con file audio e video, PDF e approfondimenti, attraverso una selezione di punti di interesse dislocati all’interno della venue, con la possibilità di implementare anche modelli 3D.

 

C+S Architects presenta SKIN, il nuovo kitchen system per elmar

Dal design della maniglia ad un nuovo linguaggio visivo e funzionale

 

C+S Architects (Carlo Cappai e Maria Alessandra Segantini) con uffici a Treviso e Londra, vincitori del Premio Architetto Italiano dell’Anno 2022, è rinomato a livello internazionale per aver realizzato progetti su ampia scala: dal paesaggio, all’arredo urbano, dall’architettura all’interior. I loro progetti propongono spazi ibridi e permeabili, che interpretano la fluidità della contemporaneità. 

 

Dal 2014 C+S Architects e .Elmar lavorano insieme per spostare l’attenzione dall’oggetto cucina al sistema di relazioni con lo spazio, progettando e realizzando programmi capaci di reinventare la casa attraverso una serie di nuove connessioni tra gli ambienti.

 

Abitiamo spazi fluidi dove sono scomparse le stanze, i muri, le porte. Ci muoviamo a casa fluttuando come tra le pagine di un tablet. I confini e le soglie si sono spostati verso i sistemi built in che abitano la casa insieme a noi e la fanno funzionare: le cucine, gli armadi… Skin è il nome scelto per il nuovo sistema cucina di .Elmar. Skin, come pelle è la “beautiful necessity” che avviluppa il funzionamento di ogni sistema e la mostra al mondo. E il mondo la ammira e la rilancia, la copia, la mette in mostra concentrandosi solo su uno dei nostri sensi: la vista.C+S Architects

E’ possibile restituire alla pelle il suo significato profondo di soglia, di spazio di connessione tra interno esterno? Di protezione di un sistema fragile e sofisticato quale quello del nostro organismo? Il limite tra forma e funzionalità, quella soglia tra immagine e contenuto è stato il punto di partenza per il nuovo sistema cucina Skin per .Elmar presentato in anteprima durante il Fuorisalone 23 nello showroom milanese del brand dal 17 al 23 aprile.

“Abbiamo cercato quell’istante, quel gesto, quel momento in cui utilitas (la funzionalità) e venustas (la bellezza) si incontrano. E l’abbiamo trovato nel preciso momento in cui una mano afferra una maniglia che si arrende alla presa. Le radici dell’architettura moderna si fondano nel dettaglio, che non è stile o ornamento, ma è elemento fondamentale di una sofisticata sapienza costruttiva che ci ha fatto incontrare con .Elmar. Da due punti di vista differenti, sia noi che l’azienda lavoriamo perché ognuno possa leggere nell’unicum dell’assemblaggio finale l’unicità e la poesia dei suoi frammenti.” C+S Architects

 

L’elemento che contraddistingue Skin è una nuova e forte carica emozionale data dal design della maniglia, elemento che può riunire o dividere spazi contrapposti, mettere in relazione o separare. La maniglia è l’attimo in cui questi mondi si toccano. Ciascuno ha della maniglia un’esperienza cosí diretta che spesso non le dona la dovuta rilevanza, come quei gesti automatici che siamo abituati a fare senza pensarci, usciamo ed entriamo senza soffermarci, ma se andiamo alla sua essenza, la maniglia è sinonimo di libertà. Aprire, chiudere, scoprire, svelare, nascondere, sono tutte azioni che passano attraverso una maniglia. 

“La maniglia cerca la mano e vi si adatta tanto più quanto meglio è studiata e realizzata. L’emozione della scoperta quando si apre la cantina dei vini durante un meeting di lavoro informale, i colori delle verdure che inondano lo spazio mentre si prepara insieme la cena, il profumo di una torta a sorpresa che pervade la stanza… E’ quella maniglia, quel dettaglio di cui non ci curiamo, il piccolo segno che ci regala queste emozioni.”  C+S Architects

Ricche di valore simbolico, nel passato le maniglie sottolineavano gli ingressi principali, erano invisibili per nascondere passaggi segreti, mancanti nelle porte dei fossati dei castelli o nelle mastabe (tombe egizie) perché dovevano lasciare fuori i nemici le prime, gli spiriti del male le seconde. Sottostando ad importanti processi di trasformazione sulla base delle leggi ergonomiche e dell’innovazione tecnica della produzione industriale, le maniglie si raccontano attraverso levigatezza, spessore, arrendevolezza o resistenza. 

Nel concepire la nuova cucina Skin per .Elmar, lo studio C+S Architects ha iniziato proprio dalla maniglia perché rappresenta quell’elemento che mette in relazione la cucina e la sua pelle. L’attenzione è tutta rivolta alla maniglia di Skin, a quel dettaglio, a quel gesto, a quella presa. La maniglia disegna la struttura di Skin. Orizzontale. Verticale. Allineata. A intervalli. Sospesa.  E’ una linea sottile in acciaio brunito o inox satinato.

 

Il design della maniglia diventa allo stesso tempo composizione e esperienza, scandisce la composizione di tutto il sistema e diventa la chiave che apre al mondo il nuovo modello. Un dettaglio presente e minimale che disegna una struttura aperta da completare liberamente con un’ampia gamma di materiali per le ante (disponibili in legno, acciaio, vetro) che si aprono agilmente al tocco della mano rivelando sapori, odori e colori. 

 

La sua sezione, visibile all’apertura dell’anta e in alcuni momenti speciali della composizione, racconta il carattere sofisticato ed elegante di Skin che vanta un profilo aperto, studiato in modo che fosse minuto e resistente, facile e piacevole nella presa sia se usato in verticale che in orizzontale, in modo da dare le massime potenzialità compositive al sistema.

 

Il sistema Skin è allora una pelle nel senso più ricco del termine. E’ la soglia tra due mondi ed è proprio il dettaglio della maniglia di Skin che fa in modo che i due mondi si incontrino e creino un nuovo linguaggio visivo e funzionale.C+S Architects

 

La collezione Skin completa e amplia la gamma delle proposte .Elmar introducendo una vera e propria interpretazione di maniglie compatibili con tutte le tipologie di apertura oggi presenti sul mercato (folding, a scomparsa, a battente, ecc) e proponendo eleganti colonne con ante a vetro fumé con interni estremamente accessoriati.  Distintive sono anche le isole caratterizzate da una nuova modularità in altezza delle basi e dal prezioso dettaglio del profilo maniglia che gira con continuità anche sui fianchi a vista. Le ante hanno uno spessore di 22 mm e sono disponibili in tutte le finiture Elmar, dai decorativi ai laccati, dalle argille ai legni pregiati. 

 

La possibilitá di poter personalizzare la cucina è uno dei motivi che rende questa nuova collezione contemporanea e risponde ai desiderata del mercato di avere un prodotto trasversale che possa dialogare con spazi fluidi e ambienti che si lasciano contaminare dalla fantasia. 

 

SCHEDE DI APPROFONDIMENTO

C+S Architects Bio

Carlo Cappai e Maria Alessandra Segantini vivono e lavorano tra Treviso e Londra dove ha sede lo studio C+S ARCHITECTS da loro fondato a Venezia nel 1994. Rispettivamente professore associato e ordinario di composizione architettonica e urbana, Cappai e Segantini hanno tenuto corsi come visiting professors in varie università tra cui MIT, Cambridge Massachussetts, USA e Syracuse University, NYC, USA e Hasselt University. Attualmente sono visiting scholar a Cambridge University, UK. L’approccio progettuale dello studio rintraccia la tradizione costruttiva dei luoghi che deriva dal rispetto e utilizzo sostenibile delle risorse naturali che il progetto traduce in un nuovo equilibrio tra uomo e natura disegnando spazi fluidi che mettono in relazione architettura e paesaggio. La loro ricerca e realizzazione di scuole, esposta alla 15° Biennale di Architettura di Venezia, ha contribuito a riscrivere le Linee Guida del Ministero sulla progettazione delle scuole italiane. Oltre al recentissimo Premio Architetto dell’Anno del CNAPP, lo studio ha ottenuto premi, riconoscimenti e pubblicazioni internazionali ed ha presentato il proprio lavoro in una serie di istituzioni internazionali, tra cui il MoMA a New York, il RIBA a Londra, la Biennale di Architettura di Venezia, il Museo di Oslo, Il MIT di Cambridge e la Triennale di Milano. 

 

Skin. La filosofia dietro al progetto, Testo di Carlo Cappai e Maria Alessandra Segantini

Abitiamo spazi fluidi dove sono scomparse le stanze, i muri, le porte. Ci muoviamo a casa fluttuando come tra le pagine di un tablet. I confini e le soglie si sono spostati verso i sistemi built in che abitano la casa insieme a noi e la fanno funzionare: le cucine, gli armadi… Skin è il nome che abbiamo scelto per il nuovo sistema cucina di .elmar. Skin, la pelle è la ‘beautiful necessity’ che avviluppa il funzionamento di ogni sistema (sia esso un edificio o una cucina) e la mostra al mondo. E il mondo la ammira e la rilancia, la copia, la mette in mostra concentrandosi solo su uno dei nostri sensi: la vista. 

È invece possibile restituire alla pelle il suo significato profondo di soglia, di spazio di connessione tra interno esterno? Di protezione di un sistema fragile e sofisticato quale quello del nostro organismo? Quel limite tra forma e funzionalità, quella soglia tra immagine e contenuto ci intrigava. E allora abbiamo cercato quell’istante, quel gesto, quel momento in cui utilitas (la funzionalità) e venustas (la bellezza) si incontrano. E l’abbiamo trovato nel preciso momento in cui una mano afferra una maniglia che si arrende alla presa.

È la carica emozionale della maniglia, l’elemento che può riunire o separare spazi contrapposti: mette in relazione o separa. La maniglia è l’attimo in cui questi mondi si toccano. Ciascuno ha della maniglia un’esperienza così diretta che non se ne cura, come quei gesti che siamo abituati a fare senza pensarci, usciamo ed entriamo senza soffermarci, ma se andiamo alla sua essenza, la maniglia è sinonimo di libertà. 

Aprire, chiudere, scoprire, svelare, nascondere… tutte azioni che passano attraverso una maniglia. E la maniglia cerca la mano, la nomina e ad essa si adatta tanto più quanto meglio è studiata e realizzata. E la mano cerca la maniglia, rispettosa o dissacrante, timorosa, ardita o solo timida. 

L’emozione della scoperta quando si apre la cantina dei vini durante un meeting di lavoro informale, i colori delle verdure che inondano lo spazio mentre si prepara insieme la cena, il profumo di una torta a sorpresa preparata per l’arrivo dei ragazzi dopo la scuola che pervade la stanza… È quella maniglia, quel dettaglio di cui non ci curiamo, quel piccolo segno che ci regala queste emozioni. 

Ricche di valore simbolico, nel passato le maniglie sottolineavano gli ingressi principali, erano invisibili per nascondere passaggi segreti, mancanti nelle porte dei fossati dei castelli o nelle mastabe (le tombe egizie) perché dovevano lasciare fuori i nemici le prime, gli spiriti del male le seconde. Sottostando ad importanti processi di trasformazione sulla base delle leggi ergonomiche e dell’innovazione tecnica della produzione industriale, le maniglie si raccontano tramite la levigatezza, lo spessore, la loro arrendevolezza o resistenza. 

Nel concepire la nuova cucina Skin per .elmar, abbiamo iniziato dalla maniglia perché proprio la maniglia è quel momento che mette in relazione la cucina e la sua pelle. L’attenzione è tutta rivolta alla maniglia di Skin, a quel dettaglio, a quel gesto, a quella presa. La maniglia disegna la struttura di Skin. Orizzontale. Verticale. Allineata. A intervalli. 

È una linea sottile in acciaio brunito o inox satinato. Volevamo che fosse presente, ma minimale, che disegnasse una struttura aperta da completare liberamente con ricchezza dei materiali delle ante (legno, acciaio, vetro) o dai sapori, odori e colori che esplodono al tocco della mano. 

Quel dettaglio diventa allo stesso tempo composizione ed esperienza. Disegna e scandisce la composizione di tutto il sistema. È la chiave che apre al mondo magico della cucina Skin. La sua sezione, visibile all’apertura dell’anta e in alcuni momenti speciali della composizione, racconta il suo carattere minimale, ma presente nel disegno elegante di un profilo aperto, studiato in modo che fosse minuto, ma resistente, facile e piacevole nella presa sia se usato in verticale che in orizzontale, in modo da dare le massime potenzialità compositive al sistema. 

Il sistema Skin è allora una pelle nel senso più ricco del termine. È la soglia tra due mondi ed è proprio il dettaglio della maniglia di Skin che fa in modo che i due mondi si tocchino.  Le radici dell’architettura moderna si fondano nel dettaglio, che non è stile o ornamento, ma è elemento fondamentale di una sofisticata sapienza costruttiva che ci ha fatto incontrare con .elmar. Da due punti di vista differenti, sia noi che l’azienda  lavoriamo perché ognuno possa leggere nell’unicum dell’assemblaggio finale l’unicità e la poesia dei suoi frammenti.

VERONA, ARRIVA L’HOLI IL FESTIVAL DEI COLORI PIU’ FAMOSO D’ITALIA

Il 23 aprile a San Bonifacio, nel Veronese, la prima grande tappa che inaugura l’Holi Summer Tour 2023 targato “Welcome to the land of colors”. Musica, arcobaleni di colori, baci e abbracci per un’edizione spettacolare tutta da instagrammare. Gli organizzatori: “Preparatevi ad emozioni uniche”

 

L’Holi on tour – il festival dei colori, simbolo di gioia, amore e divertimento genuino che in otto anni di vita ha conquistato oltre mezzo milione di holi lovers in tutta Italia collezionando sold out ad ogni tappa tra spiagge, parchi e città, l’unico e il solo Holi ad esser entrato nelle sale cinematografiche come protagonista nel film “Forever Young” del regista Fausto Brizzi, finalmente è pronto a ripartire. 

La prima tappa dell’Holi Summer Tour 2023, targata “Welcome to the land of colors” è il 23 aprile al Parco dei Tigli di San Bonifacio, nel Veronese, presso il Pump Festival e in occasione della storica Fiera di San Marco, una delle più antiche della provincia, che coinvolge tutta la città, tra street food, luna park, aree espositive ed eventi. E di certo non poteva mancare il format più popolare e instagrammato d’Italia. Ad ingresso gratuito, nella giornata di domenica dalle 15 alle 19 ci saranno ad ogni ora lanci collettivi di colore al termine degli adrenalinici countdown dei dj, il tutto accompagnato da moltissima musica, divertimento, baci e abbracci unici da immortalare. Gli organizzatori: “”Holi On Tour è una festa inclusiva e aperta a tutti, non importa la tua età, la tua religione o la tua nazionalità, qui troverai solo amore, felicità e divertimento genuino”. Anche quest’anno si riconferma Radio Piterpan come media partner dell’evento. E dopo la tappa d’esordio veronese, il 25 aprile l’Holi tour raggiunge l’Aperyshow ad Arsego (PD), l’1 giugno Sottomarina e il 13 agosto Jesolo, a breve altri annunci (per info e aggiornamenti: www.holitour.it)

La fama del festival è ormai nota a tutti, ma pochi sanno da dove derivi questo format che ha ispirato i due event manager, il trevigiano Fabio Lazzari e il vicentino Marco Bari. Durante la festa indiana denominata “Holi” interi popoli dei villaggi dell’India, Bangladesh, Nepal e Pakistan si lanciano sacchi di polverine colorate e gavettoni per celebrare la rinascita e l’amore e la definitiva sconfitta del male in favore del bene. La ricorrenza cade in primavera ed è portatrice di messaggi positivi universali, di amicizia, fratellanza e amore.

Lazzari e Bari: “Il festival che abbiamo ideato è un veicolo per trasmettere i valori genuini di questa antica ricorrenza e soprattutto per manifestare l’anima solidale che sta alla base di tutto e per la quale abbiamo ideato il festival”. Infatti, ciò che distingue l’Holi il Festival dei colori dagli altri format che lo imitano sull’onda della viralità del fenomeno, è lo scopo solidale. Fin dall’esordio del festival, Lazzari e Bari raccolgono fondi per la Fondazione Fratelli Dimenticati che aiuta i bambini audiolesi di un villaggio in India. La Fondazione Fratelli Dimenticati è una onlus di Cittadella, nel Padovano, che finanzia un progetto a Nandanagar, un villaggio nel Nord-Est dell’India dove nel 2006 è stata istituita la Ferrando School, un istituto che accoglie bambini audiolesi con l’obiettivo di intervenire precocemente nella diagnosi e nella cura della sordità attraverso percorsi terapeutici.

COS’E’ L’HOLI – Holi è tra le più antiche celebrazioni indù della stagione primaverile e coinvolge migliaia di persone dall’India, Bangladesh, Nepal e Pakistan. Conosciuta come la festa dei colori, della gioia, dell’amore e del divertimento, durante i festeggiamenti che durano due giorni, interi villaggi cantano e ballano, lanciandosi polvere colorata e acqua. La festa simboleggia la vittoria del bene sul male, l’arrivo della primavera e l’addio all’inverno. Ma è anche un momento di incontro e di puro divertimento. E’ la giornata in cui si dimenticano i dolori e si perdona. In questa occasione vengono meno anche le rigide strutture sociali: ricchi e poveri, vecchi e giovani, uomini e donne festeggiano e scherzano insieme.

CHE COSA SI FA – Il format consiste nel lanciare in aria polverine colorate e profumate alla fine dei countdown che i vocalist o i dj ritmano dal palco, di solito sono cadenzati uno ogni ora. E si balla e ci si “colora” tutti insieme. Si consiglia di indossare capi di cotone bianchi, le polverine sono naturali e atossiche, sono composte da talco e amido di mais, non contengono nessun metallo pesante, sono 100% eco friendly e si acquistano all’interno dell’area del festival, negli stand ufficiali “Holi”, garanzia della genuinità del prodotto. 

PER CHI E’ – Per tutti. Non ci sono limiti di età per partecipare all’Holi il festival dei colori, è aperto a tutti, grandi e piccini. Unica “regola”: aver voglia di divertirsi tutti insieme pacificamente come vuole lo spirito della festa indiana. 

LA STORIA Holi – Il Festival dei colori nasce alcuni anni fa dalle menti di due event manager veneti, Fabio Lazzari e Marco Bari, i primi a portare in Italia il format. L’Holi on tour si ispira alla tradizionale festa indiana e lo mixa con dj set dall’elettronica al rap. Degli esordi di Padova e Vicenza se n’è parlato molto sul web, con le foto del bacio diventate virali su Facebook e su Instagram.  Poi il format è diventato nazionale. Da Macerata a Bologna, passando per Firenze e Roma fino a Venezia e Trieste, ha toccato tutta Italia, dalle spiagge alle città. Il Festival è stato anche protagonista delle riprese del film “Forever Young” del regista Fausto Brizzi ed il fenomeno del selfie colorato è stato oggetto di studio sociologico. Una vera e propria moda che ha spopolato ovunque e che tappa dopo tappa ha registrato numeri da capogiro: in otto edizioni ha totalizzato oltre 650 mila partecipanti di tutte le età e culture. www.holitour.it

DA UN CAVALLO A 150 MILIONI DI FATTURATO, CAB LOG FESTEGGIA I 40 ANNI

L’azienda logistica di Noale, nel Veneziano, chiude un anno record (fatturato a 150 milioni di euro, +11% rispetto al 2021) con un evento per celebrare i suoi 40 anni di attività, gli invitati sono più di 500. Renzo Bortolato, l’amministratore delegato: “Presto nuove aperture, food&beverage e spirits le nostre specializzazioni; petfood, vino e automotive le scommesse per il futuro”. I numeri: venti sedi aziendali in tutta Italia, una flotta da più di 700 semirimorchi e oltre 180 trattori stradali

 

Noale, piccolo comune nel Veneziano, 1947: la Seconda Guerra Mondiale è da poco finita, lo scenario è catastrofico e si deve ricostruire tutto, su tutti i fronti. Così Bruno Bortolato, classe ‘25,  inizia a trasportare materiale edile con un cavallo e il suo rimorchio, cogliendo l’opportunità di lavorare per le fornaci laterizi locali. 

Da allora sembra passata una vita. In mezzo è cresciuta la nuova generazione, composta da quattro figli appassionati di camion e con il trasporto nel sangue fin da piccolini. Nel 1983 i cinque decidono di unire le forze e di creare un’azienda di trasporti, dando vita al Consorzio CAB.

Il Gruppo CAB nasce così con una flotta di cinque camion che i fratelli Bortolato e il padre Bruno guidano nel Nord Italia, lavorando tra i porti di Trieste e di Marghera per consegnare fino a Milano, e con clienti importanti per l’epoca, come la Fornace Cavasin, Italsider, Montedison e, successivamente, il primo cliente nel mondo beverage, nonché attuale cliente, la San Benedetto di Scorzè (sempre nel Veneziano). All’inizio degli anni Novanta aprono un nuovo ramo dell’attività per lo stoccaggio industriale e la movimentazione della merce: il primo capannone di 4.000 metri quadri si riempie prima ancora di installare i portoni. Colta l’importanza di dare ulteriori servizi che vadano oltre il trasporto già molto concorrenziale, iniziano ad investire in magazzini logistici per aumentare il servizio di stoccaggio materie prime e prodotto finito, per poi aggiungere la distribuzione della merce destinata alla grande distribuzione e alla distribuzione organizzata, e successivamente il confezionamento e l’advanced co-packing.

Si arriva così agli anni Duemila nei quali la logistica di CAB LOG diventa integrata col processo di trasporto, stoccaggio, distribuzione, assemblaggio e lavorazione dei prodotti per garantire ai clienti il servizio di logistica che gli addetti ai lavori definiscono “3PL”.

“Oggi l’azienda si è evoluta con una valida struttura manageriale: l’attività è rivolta alla progettazione della miglior soluzione tailor-made per ogni singolo cliente, in funzione delle esigenze specifiche dei settori che noi riteniamo strategici”, spiega l’amministratore delegato Renzo Bortolato. “Nasciamo con clienti legati al mondo del food&beverage, per poi ampliarci a settori limitrofi nel mondo del secco, e successivamente per specializzarci nella distribuzione dei prodotti del petfood e nella gestione della filiera degli alcolici. Questi due settori sono anche quelli nei quali avremo le sfide più importanti nel futuro, con l’obiettivo di diventare leader di mercato. Sono settori in cui la professionalità e la puntualità richieste sono alte. Nel primo la distribuzione è particolare perché tra i destinatari ci sono per esempio i veterinari e i negozi specializzati; nel secondo, servono competenze specifiche nella gestione delle accise e nella consegna nei locali, anche per piccolissime quantità, fino ad arrivare a rifornire i centri storici. Qui abbiamo ottenuto importanti riconoscimenti, come il recente premio consegnatoci da AB Inbev (il primo gruppo produttore e distributore di birra al mondo) come terzo miglior operatore logistico a livello europeo. Non dimentichiamoci poi del settore dell’automotive, dove CAB LOG rifornisce le linee di produzione delle moto dei campioni del mondo (Ducati)”. 

I numeri aziendali sono imponenti. Oggi il fatturato è arrivato a 150 milioni di euro (+11% sui 135 milioni dello scorso anno). Nel corso di quest’anno storico per l’azienda anche l’occupazione è aumentata di una trentina di nuove risorse, passando da 350 dipendenti diretti agli attuali 380, oltre ai più di 1.000 indiretti nei magazzini in cui opera. La certificazione del successo aziendale deriva anche dalla clientela che ripone fiducia in CAB LOG con clienti del calibro di AB Inbev, Gruppo Nestlé, Pepsico, Ducati e molti altri. Gli spazi gestiti sono vasti: 360 mila metri quadri di magazzini in 20 siti italiani (a gestione diretta di CAB LOG in propri magazzini distributivi e presso magazzini dei clienti), una flotta di oltre 180 trattori stradali e più di 700 semirimorchi. La crescita aziendale non finisce qui: sono previste a breve aperture di nuovi spazi logistici nel Veronese (con focus sul mondo del vino) e a Vidigulfo, in provincia di Pavia.

Ma adesso è il momento dei festeggiamenti. L’azienda ha deciso di organizzare un importante evento con i propri dipendenti e fornitori il prossimo 30 aprile. Saranno invitate più di 500 persone nella sede di Noale, un happening durante il quale saranno premiati una cinquantina di dipendenti con l’anzianità maggiore, mentre saranno messi in mostra alcuni camion storici che hanno fatto appunto la storia dell’azienda. Non solo: verrà presentato il progetto della start up Oraigo che l’azienda sta supportando con test in strada e mentorship, dato che ha inventato e depositato domanda di brevetto di un dispositivo in grado di rilevare e contrastare i colpi di sonno alla guida (in gergo, microsleep), una delle cause più frequenti degli incidenti stradali. La festa proseguirà con lo show delle realtà Noalesi degli sbandieratori del palio e del corpo filarmonico e un aperitivo serale con live della rock band Twin Back.

PADOVA, AL VIA L’APERYSHOW CHARITY EVENT, ATTESE MIGLIAIA DI PERSONE

L’evento di solidarietà più famoso d’Italia torna con un’edizione spettacolare: “Power of Love” ad Arsego, nel Padovano, con oltre 250 artisti nazionali ed internazionali, due palchi, 15 live band, 15 food truck e una luna park per divertire grandi e piccini.  Il ricavato della manifestazione verrà devoluto a una rosa di associazioni del territorio, è ormai considerato il Live Aid d’Italia

 

Dal 21 al 25 aprile, ad Arsego, nel Padovano torna “Aperyshow Charity Event”, la famosa manifestazione di beneficenza che unisce spettacoli dal vivo, musica, gruppi live e arte creativa con il divertimento. La nuova edizione, patrocinata dalla Regione Veneto, dalla Provincia di Padova e dal Comune di San Giorgio delle Pertiche, si preannuncia spettacolare. La scelta della location è importante: l’evento si celebrerà negli spazi dell’Antica Fiera di Arsego, un luogo noto dove ogni anno arrivano decine di migliaia di persone per l’evento fieristico.

Ad animare tutti i cinque giorni dell’evento, siglato “Power of Love”, ci saranno oltre 250 artisti nazionali ed internazionali, due palchi, 15 live band, 15 food truck e una luna park per divertire grandi e piccini. L’ingresso è ad offerta libera, il ricavato verrà devoluto a una rosa di associazioni del territorio, che operano nell’ambito della disabilità, della ricerca oncologica e dell’inclusione sociale. Infatti, l’obiettivo finale e il motivo per cui è nato l’Aperyshow è quello di coinvolgere la comunità nel sostegno di una causa benefica e di avere un impatto positivo sulla vita dei più bisognosi. Il ricavato della manifestazione  verrà devoluto alle seguenti associazioni: Il Graticolato, centro diurno socio-assistenziale di San Giorgio delle Pertiche (Pd) scelto come progetto principale, Associazione Agape, Betulla Onlus, Emma’s Children, Fiori di Cactus, Mr. Luis Organization, Fondazione Solo Per Te e Fondazione Giovani Leoni. 

Tra gli artisti che si esibiranno in questa maratona d’amore, attesissimi Il Pagante, Tommy Vee, Shade, Andrea Damante, Boro Boro, Merk and Kremont, Ale Basciano, Dj Matrix, Ginevra Lamborghini, Igor S Lady Brian, Valentina Dallari, Slings, Ricky Le Roy e Vegas Jones. Non solo. Ci sarà anche l’iconico show del Pride Village di Padova e il famoso Holi il Festival dei Colori, l’arcobalenico format che spopola in tutta Italia.

Oltre all’intrattenimento musicale, ci saranno ben 15 food truck e uno stand gastronomico per un viaggio nel mondo culinario che accontenta tutti i palati. Tra questi, ci saranno anche il famoso kebab “Kebhouze” di Gianluca Vacchi e i strepitosi panini di “Con mollica o senza” di Donato De Caprio, il salumiere star di TikTok.

 

SCHEDA DI APPROFONDIMENTO

La storia. L’Aperishow Charity Event è stato istituito nel 2010 da Riccardo e Luigi Checchin, Thomas e Alex Visentin, Walter Biasin, con l’obiettivo di raccogliere fondi da devolvere in beneficenza, soprattutto in aree sensibili come la ricerca sul cancro, la disabilità e l’inclusione sociale. Nel corso degli anni, l’evento ha organizzato diversi festival e spettacoli con cantanti e band di fama internazionale. Nel 2018, nonostante la pioggia, l’evento di Piazzola del Brenta a Padova ha visto oltre sessantamila presenze, ed ha conquistato inoltre il prestigioso “premio Dance Music Awards” come Miglior Festival, mentre l’anno precedente ha visto ben 100mila spettatori, 250 artisti italiani e stranieri che hanno contribuito con i loro spettacoli alla causa, oltre mille volontari e un totale di 135 mila euro raccolti e devoluti in beneficenza.

Successivamente 3 anni di stop forzato a causa della pandemia, ma nonostante ciò nel 2020 Aperyshow ha promosso una raccolta fondi online riuscendo a devolvere grazie al sostegno del proprio pubblico ben 36.000 euro che sono stati donati all’ULSS 2 di Treviso.

 

EDIZIONE “POWER OF LOVE 2023”

I PARTNER: Dolomia, Martini, Nave de Vero, Obiettivo risarcimento, Red Bull, Rizzato calzature, TicketSms 

I MEDIA PARTNER: Opera Advertise, Radio Bellla&Monella, Radio Company, Radio Piterpan, Radio Stereocittà, Radio Wow

ORARI APERTURA

Venerdì 21 aprile: dalle 17.00 alle 00.30

Sabato 22 aprile: dalle 17.00 alle 00.30

Domenica 23 aprile: dalle 12.30 alle 00.30

Lunedì 24 aprile: dalle 17.00 alle 00.30

Martedì 25 aprile: dalle 12.30 alle 00.30

 

Programma completo e dettagli alla pagina facebook di Aperyshow Charity Event. www.aperyshow.it

Un weekend di Pasqua all’insegna dell’adrenalina nel massiccio del Monte Grappa Il progetto Living in the land of Venice, promosso dalla Regione, promuove la vacanza attiva

Il progetto Living in the Land of Venice, nato oltre due anni fa, unisce 4 territori e ben 5 diversi tematismi di offerta turistica creando una rete sinergica di operatori ed attrazioni. 

Nell’ambito del tema “Events & Activities” la destinazione “The Venetian Mountains” ha visto uno dei suoi momenti più peculiari nel weekend pasquale appena trascorso.

Grazie al Trofeo Montegrappa, l’evento che ogni anno raduna il gotha mondiale del parapendio e del deltaplano alle pendici del sacro monte, per godere delle correnti ascensionali uniche a livello europeo, ma soprattutto per sfidarsi in epiche battaglie lunghe anche più di cento chilometri lungo l’arco delle Prealpi trevigiane e vicentine, ma soprattutto attorno al Massiccio del Monte Grappa, recentemente insignito del bollino Mab Unesco.

Oltre 150 piloti di parapendio tra i migliori del panorama internazionale e a 80 piloti di deltaplano, 230 professionisti in tutto che durante le cinque giornate di gara si sono sfidati tra loro per conquistare le “boe” definite dalla commissione di gara e atterrare nel più breve tempo possibile. La classifica finale, data dalla somma dei risultati, permette di ottenere punteggio valevole per il ranking mondiale. E’ stata battaglia con la presenza di 25 dei migliori 30 piloti al mondo di parapendio, professionisti provenienti da venti nazioni diverse tra le quali Germania, Francia, Austria, Polonia, Repubblica Ceca, Germania e Ungheria. 

Ad avere la meglio in tutte le categorie i piloti francesi , a seguire tedeschi e dai 4° ai 6° posti i primi italiani 

Ma non sarà solo un evento sportivo. L’indotto economico locale è enorme, se si pensa che il volo libero da solo vale circa il 13% del Pil dell’intero Comune di Borso, considerato dagli addetti ai lavori una sorta di capitale europea per il settore. Non ci sono stime aggiornate, ma a livello territoriale si parla di decine di milioni di euro di indotto.

“Il volo libero rappresenta un’importante risorsa turistica per la Pedemontana, gli appassionati che frequentano ogni anno le pendici del Grappa generano un notevole giro d’affari per le realtà locali”, spiega Emanuele Reginato, presidente del Consorzio Turistico Vivere il Grappa. “Sono oltre centomila le presenze turistiche generate dal volo libero, stimiamo che in tutto ogni stagione passino da noi circa ventimila piloti. Il bacino d’utenza maggiore è la Germania, dove ci sono 45.000 appassionati. Inaspettatamente anche molti curiosi e turisti con il naso all’insù nei giorni della gara, che è stato richiamo con una serie di attività , escursioni ed iniziative collaterali. 

 Punto focale dell’evento anche il Testival organizzato dal Consorzio Turistico Vivere il Grappa presso l’atterraggio Garden relais di Borso del Grappa, una sincrasi di test e festival del volo. In questa edizione ben  14 espositori di famosi brand del settore, come per esempio: Gingliders, Swing Italia, Sport Professional, Infinity Fly, Eagles Point, Macpara, Supair, Bgd, Aire Cornizzolo, Linea In Flow Paragliders, Nova Italia e Gebomountain. Sarà una vera e propria fiera delle attrezzature per il volo libero, pensata anche per il pubblico dei non addetti ai lavori. 

Con questi espositori e con i rappresentanti delle scuole di volo internazionali presenti in occasione del Trofeo abbiamo organizzato un momento di presentazione del progetto “Living in the Land of Venice”, perché siano loro stessi promotori dell’iniziativa tra i propri contatti e per far capire l’interconnessione dell’offerta di questo ambizioso progetto. Abbiamo riscontrato curiosità ed interesse anche per gli altri prodotti della vacanza attiva quali le offerte bike o legate alla navigazione del Lago di Garda o ancora al trekking, elementi complementari anche per la preparazione atletica di questi appassionati del mondo del volo libero. Possiamo dire quindi che il progetto “Living the Land of Venice” grazie alla destinazione “The Venetian Mountains” del Monte Grappa, abbia letteralmente preso il volo nei giorni scorsi.

Contatti per la stampa

Zuccolotto Francesca 

+39 340 2545687 

thevenetianmountains@livinginthelandofvenice.com

 

LE LUCI NELLA NOTTE, IL BLU E CENTO OSPITI ALLA GALLERY IN: IL RACCONTO MOSTRA DI DIANA MIGLIORATO

Si è celebrata lo scorso 31 marzo l’inaugurazione della mostra “BLU”,  disegni e dipinti di Diana Migliorato presso Gallery IN in Via Umberto 1 n° 78 a Padova. La mostra prosegue fino al prossimo 13 aprile. 

Verso il tramonto i primi ospiti dalle ore 19.00 sono stati invitati ad accendere delle torce messe a disposizione dall’artista per illuminare e gustare al buio, con una personale piccola luce, i particolari delle opere esposte. Un’esperienza vissuta entusiasticamente, tutti si sono potuti concentrare nel visitare i piccoli spazi dei disegni e delle pitture esposte cogliendo le variazioni di colore e di effetti pittorici. Piccole gocce, segni opachi e lucidi si alternano nei quadri di Diana Migliorato, come in spazi del micro e macrocosmo.

Al termine dell’esperienza sensoriale-emozionale al buio Caterina Santinello, grafica, fotografa e danzatrice, ha offerto ai presenti una spiegazione della creatività della pittrice, raccontando la storia del colore Blu protagonista e filo conduttore delle opere esposte. 

A seguire Roberto Serafini attore ha incuriosito gli ospiti con racconti nei quali il BLU diventa soggetto e personaggio. Ha iniziato con alcune letture tratte da “Lo spirituale nell’arte” di Wassily Kandinsky, testo chiarissimo e ancora attuale del 1910, sino a raccontarci con una recitazione teatrale dei brani di “Barbablù” più recente romanzo di Amélie Nothomb.

“Tra le 19.00 e le 21.00 sono entrati in Gallery IN circa un centinaio di ospiti”, commenta l’artista, Diana Migliorato ottima padrona di casa e maestra di cerimonie. “Sono state stappate una dozzina di ottimo Prosecco, si è parlato e discusso di arte e pittura, ma è stato anche un tempo dedicato al ritrovarsi e allo stare insieme nel bello e nel buono. Gallery IN si riconferma ancora una volta un luogo dove INcontrarsi e stare iNsieme”. 

Per l’artista, un evento molto importante, che suggella un ottimo momento della sua carriera. Diana Migliorato, nata nel 1970 a Padova, si diploma in Discipline Pittoriche all’Istituto d’Arte Pietro Selvatico. Prosegue gli studi in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Venezia sotto l’influenza della scuola di Emilio Vedova. Frequenta i corsi estivi di Vittorio Basaglia. Approfondisce tecniche di illustrazione e pittura murale alla Scuola Internazionale di Sarmede sotto la guida di Stephan Zavrel. Attualmente docente di discipline grafiche e pittoriche al Liceo Artistico Valle a Padova. Nel 2022 apre uno studio a Venezia e gestisce per 6 mesi uno Spazio Condiviso con altri artisti nello Storico Palazzo Manuzio a San Polo. A dicembre 2023 apre a Padova Gallery “IN” nel più bel palazzo della Via lo storico feudale Capodilista in Via Umberto 1 n°78 a due passi dal Prato della Valle. Una nuova realtà rivolta all’arte e al design, uno studio d’artista disponibile anche alla presentazione di nuove situazioni e aperto a tutte le forme d’arte. Infatti, “IN” sta per essere In, Interior, Inside, International, Inarrestabile e Inclusione.

LA MOSTRA “Blu” di Diana Migliorato. Venerdì dalle ore 19.00 alle ore 21.00. Gallery IN Via Umberto 1° n.78 a Padova. DATE: 31 marzo / 13 aprile 2023. ORARI: dal lunedì alla domenica dalle ore 15.30 alle ore 19.30. CONTATTI: galleryinpd@gmail.com

 

SCHEDA DI APPROFONDIMENTO

ROBERTO SERAFINI AUTORE E ATTORE. Ha lavorato come attore/autore alla trasmissione CONTAINER CIRILLI andato in onda sul canale SKY COMEDY CENTRAL  e per tre stagioni alla trasmissione comica RACCOLTA DIFFERENZIATA andata in onda su TELECHIARA. Alcune delle sue battute sono inserite nella raccolte ANCHE LE FORMICHE NEL LORO PICCOLO SI INCAZZANO (2000) , LE FORMICHE E LE CICALE (2002) e nelle AGENDE COMIX (2006 e 2012). È autore attore del monologo di stand up comedy PERDENTE DI SUCCESSO. Legge e recita dal 1988.

 

Caterina Santinello, fotografa e artista visiva, svolge attività di divulgazione in ambito artistico principalmente a Padova e in Veneto. Nel 2019 con la mostra “Il viaggio” partecipa alla sezione off del festival Photo Openup di Padova. Realizza progetti formativi sulla fotografia e l’arte-terapia. Le sue più recenti proposte coinvolgono i partecipanti in stages multidisciplinari dove il movimento e l’espressione corporea si integrano con l’esercizio visivo e la pratica artistica.

 

BORDIGNON GROUP, FATTURATO RECORD A 52 MILIONI DI EURO

Cresce l’azienda veneta nota per la vasca di zincatura più grande d’Europa. Presto l’inaugurazione della Torre Unipol di Milano e i lavori allo stadio dei mondiali di atletica a Budapest. Il ceo, Walter Bordignon: “Materie prime e costi energia, ecco le nostre sfide per il 2023”

 

Si è concluso un anno record per Bordignon Group, che lo scorso anno ha festeggiato il mezzo secolo di storia aziendale. Il fatturato consolidato nel 2022 si è chiuso a 52 milioni di euro, in crescita del 19 % rispetto alla chiusura del 2021, che si era assestata a 43 milioni. Stabile l’occupazione: per il gruppo oggi lavorano più di trecento persone. Un anno di crescita record, dunque, anche se va precisato che il perimetro di attività aziendale non è proporzionalmente aumentato: si tratta infatti di un aumento del valore delle vendite collegato all’esplosione dei costi delle materie prime e dell’energia. Infatti, il volume complessivo dei manufatti zincati è rimasto lo stesso, si assesta attorno alle centocinquemila tonnellate tra i vari stabilimenti. Buono anche l’ebitda, che si assesta a 9,1 milioni, con un incremento del 5,3% rispetto allo scorso anno.

“Il 2022 è stato un anno storico per noi, abbiamo festeggiato il nostro primo mezzo secolo di vita”, chiosa Walter Bordignon, amministratore delegato di Bordignon Group, holding di famiglia, che detiene cinque società: oltre alla Zincheria Valbrenta (Rosà, Vicenza), ci sono Zincheria Seca (Ala, Trento), Zincheria SA (Bucarest, Romania), Zincheria B&B di Montereale Valcellina (Pordenone) e infine l’azienda di trasporti DMW Logistic Srl (Rosà, Vicenza).

 “Dal punto del vista del business il 2022 è stato complicato per il controllo costante dei flussi di produzione, con prezzi che cambiavano davvero repentinamente”, dice Bordignon. “Nella prima parte dell’anno abbiamo registrato dei rincari per la materia prima zinco, nel secondo semestre ecco i problemi energetici”.

Il gruppo è noto in tutto il mondo per la vasca di zincatura più grande d’Europa, capace di lavorare pezzi che pesano fino a 30 tonnellate. Una vasca per la quale i costruttori sono disposti a trasferte lunghissime: recentemente un’azienda campana ha percorso più di novecento chilometri per zincare elementi di un viadotto autostradale. Oltre alle grandi opere c’è stata una spinta importante nei lavori nell’edilizia privata grazie al superbonus: “Era da 2007 che non si vedevano investimenti così importanti nelle attrezzature per l’edilizia” aggiunge Walter Bordignon.

Tra le ultime opere realizzate vanno citate quella relativa al nuovo ponte di Genova e l’imponente costruzione della facciata continua della torre UnipolSai di Milano in collaborazione con Maeg Costruzioni SPA, opera che verrà inaugurata nelle prossime settimane: le strutture sono state zincate nello stabilimento di Pordenone. E’ interessante segnalare il nuovo appalto dello stadio di Budapest in Ungheria per i mondiali di atletica leggera del 2023; la struttura avrà una capienza di 36.000 persone, nella sede di Rosà sono state zincati i connettori dal peso di 7.000 chili cadauno che serviranno da contrappeso per la copertura a sbalzo dell’impianto. In Trentino, presso Zincheria Seca, due collaborazioni si sono distinte nell’arco del 2022: la prima nel settore nautico con il progetto della Marina di Genova nel quale sono state zincate le coperture di carenaggio della lunghezza di 170 metri, la seconda riguardante la messa in opera del primo lotto del nuovo stabilimento delle acciaierie Duferco nel bresciano che sorge su 491 mila metri quadri e per il quale si svilupperanno le strutture del secondo lotto nell’arco del 2023.

 

SCHEDA BORDIGNON GROUP

Sarà una nuova pagina in una storia iniziata nel 1972 a Rosà, nel Vicentino. Allora venne fondata la Zincheria Valbrenta, che oggi è una delle cinque sorelle del Bordignon Group, e si estende su un’area di 50 mila metri quadri, con una superficie coperta di 12.000. Nel 1993 il gruppo acquisisce la Zincheria SECA di Ala in provincia di Trento (azienda attiva dal 1980). Nel 2005 viene fondata DMW Logistic Srl, società di trasporti funzionale alle attività aziendali del Gruppo. Nel 2012 è il turno della Zincheria SA a Bucarest, in Romania: il nuovo stabilimento occupa un’area di 25 mila metri quadrati, di cui 5.200 dedicati alla linea di produzione. Infine, nel 2020 è stata acquisita la Zincheria B&B, un’azienda nata nel 1983 a Montereale Valcellina, in provincia di Pordenone, che si sviluppa in un’area di 150.000 metri quadri, di cui 7.000 completamenti coperti.  Grazie all’ultima acquisizione, Bordignon Group ha una capacità produttiva, nei quattro impianti, di 14 mila tonnellate al mese di acciaio zincato a caldo. Oggi il gruppo vanta una rete commerciale che copre tutta l’Europa centro-orientale. Ma è noto soprattutto per avere a disposizione l’impianto di zincatura più grande d’Europa, l’unico che si possa usare per le maxi opere per le quali si utilizzano singoli elementi giganteschi e con una portata di 30 tonnellate di peso. La vasca dei record, che si trova a Rosà, nel Vicentino, è mantenuta 365 giorni all’anno a 450 gradi di temperatura grazie ad un forno tecnologicamente avanzato: misura 16,5 metri in lunghezza, 2,8 in larghezza e 3,4 in profondità e può contenere fino a 1.119 tonnellate di zinco fuso. Per intenderci, il peso di quattro Boeing 747.

 

OLTRE DUECENTO ICARO IN VOLO SUL MONTE GRAPPA, AL VIA IL TROFEO 2023

A Pasqua torna il summit mondiale dei migliori piloti, il “Trofeo Montegrappa”: 150 parapendisti e 80 deltaplanisti saranno impegnati in cinque task (per viaggi da oltre cento chilometri) dai Colli Asolani a quelli vicentini. Quest’anno anche il Testival (inaugurazione sabato 8). Emanuele Reginato, presidente del Consorzio Turistico Vivere il Grappa: “Oltre centomila presenze all’anno per il volo libero, indotto da decine di milioni di euro per il territorio”

 

Chi osserverà il cielo del Monte Grappa nei giorni di Pasqua lo vedrà colorarsi di decine di vele colorate. Saranno duecentotrenta, precisamente, i moderni icaro a prendere il volo per il Trofeo Montegrappa, l’evento che ogni anno raduna il gotha mondiale del parapendio e del deltaplano alle pendici del sacro monte, per godere delle correnti ascensionali uniche a livello europeo, ma soprattutto per sfidarsi in epiche battaglie lunghe anche più di cento chilometri lungo l’arco delle Prealpi trevigiane e vicentine, ma soprattutto attorno al Massiccio del Monte Grappa, recentemente insignito del bollino Mab Unesco.

Il Trofeo Montegrappa, fondato nel 1982, è giunto alla 37ma edizione (alcune nel corso degli anni non si sono disputate) e da tradizione si celebra sotto le festività pasquali, quest’anno dal 5 al 10 aprile con annessi eventi outdoor per il pubblico e un expo per gli appassionati del volo libero.

Le fasi di decollo e atterraggio sono in assoluto le più spettacolari, vedere librarsi tra le nuvole centinaia di vele è davvero emozionante: si vola (salvo maltempo) da mezzogiorno alle cinque di pomeriggio circa, i piloti saranno visibili dai Colli Asolani ai colli vicentini (Malo, il Monte Carega e il Monte Pasubio a ovest) per decine di chilometri di cielo. Gli atterraggi ufficiali saranno a San Giacomo a Romano d’Ezzelino, Garden Relais, Paradiso e San Pierin a Borso del Grappa. I punti di decollo ufficiali invece sulle Antenne di Rubbietto a Conco-Lusiana, Col Campeggia a Romano d’Ezzelino. 

“Questa, peraltro, sarà a suo modo una edizione storica. Dopo anni, torneranno infatti a gareggiare assieme parapendii e deltaplani”, spiega Gianluca Soncin, presidente dell’Asd Volo Libero Montegrappa, associazione attiva dal 1979 che organizza l’evento. “La partecipazione è limitata a 150 piloti di parapendio tra i migliori del panorama internazionale e a 80 piloti di deltaplano, 230 professionisti in tutto che durante le cinque giornate di gara si sfideranno tra loro per conquistare le “boe” definite dalla commissione di gara e atterrare nel più breve tempo possibile”. La classifica finale, data dalla somma dei risultati, permette di ottenere punteggio valevole per il ranking mondiale. Sarà battaglia: confermata la presenza di 25 dei migliori 30 piloti al mondo di parapendio, professionisti provenienti da venti nazioni diverse tra le quali Germania, Francia, Austria, Polonia, Repubblica Ceca, Germania e Ungheria.

Ma non sarà solo un evento sportivo. L’indotto economico locale è enorme, se si pensa che il volo libero da solo vale circa il 13% del Pil dell’intero Comune di Borso, considerato dagli addetti ai lavori una sorta di capitale europea per il settore. Non ci sono stime aggiornate, ma a livello territoriale si parla di decine di milioni di euro di indotto

“Il volo libero rappresenta un’importante risorsa turistica per la Pedemontana, gli appassionati che frequentano ogni anno le pendici del Grappa generano un notevole giro d’affari per le realtà locali”, spiega Emanuele Reginato, presidente del Consorzio Turistico Vivere il Grappa. “Sono oltre centomila le presenze turistiche generate dal volo libero, stimiamo che in tutto ogni stagione passino da noi circa ventimila piloti. Il bacino d’utenza maggiore è la Germania, dove ci sono 45.000 appassionati. Ci aspettiamo anche molti curiosi e turisti con il naso all’insù nei giorni della gara, è spettacolare vedere i moderni icaro danzare tra le nuvole e le correnti ascensionali del Monte Grappa”. 

Anche per questo, la promozione del volo libero per il territorio è fondamentale. Nei giorni di sabato e domenica, presso l’atterraggio del Garden Relais a Borso del Grappa, il Consorzio Turistico Vivere il Grappa ha infatti organizzato il “Testival” (sincrasi di test e festival) del volo. Quest’anno hanno aderito 12 espositori di famosi brand del settore, un successo per gli organizzatori: Gingliders, Swing Italia, Sport Professional, Infinity Fly, Eagles Point, Macpara, Supair, Bgd, Aire Cornizzolo, Linea In Flow Paragliders, Nova Italia e Gebomountain. Sarà una vera e propria fiera delle attrezzature per il volo libero, pensata anche per il pubblico dei non addetti ai lavori. Sono state infatti organizzate anche altre iniziative nei giorni delle festività pasquali, il Testival vuole far conoscere le bellezze del territorio. L’inaugurazione del Testival è prevista, alla presenza delle autorità, per sabato 8 Aprile alle ore 11.00, presso l’area di atterraggio del Garden Relais, in via Caose 22 a Borso del Grappa (nel Trevigiano). Seguirà brindisi conviviale. 

 

SCHEDE DI APPROFONDIMENTO

 

TESTIVAL 2023, GLI EVENTI SUL TERRITORIO

Sono state organizzate sei diverse iniziative nei giorni delle festività pasquali, il Testival vuole far conoscere le bellezze del territorio. L’inaugurazione del Testival è prevista, alla presenza delle autorità, per sabato 8 Aprile alle ore 11.00, presso l’area di atterraggio del Garden Relais, in via Caose 22 a Borso del Grappa (nel Trevigiano).

Sabato 8 aprile Lezione di yoga con Erica, insegnante qualificata a bordo piscina. Location: Garden Relais via Caose 22, Borso del Grappa (TV). Durata circa 1 ora. Partecipazione ad offerta libera, con prenotazione obbligatoria entro il 5 Aprile.  Posti Limitati. Per  informazioni ed iscrizioni: comunicazione@vivereilgrappa.it

Sabato 8 aprile alle 14.30 è previsto un bike tour con istruttore professionale di mountain bike, percorso di circa 25 km tra i colli pedemontani, medio-facile. Partenza da Garden Relais via Caose 22, Borso del Grappa (TV). Durata circa 3 ore. Quota per persona 15 euro; minimo 8 iscritti. Prenotazione obbligatoria entro il 5 Aprile; posti limitati e possibilità di noleggio mtb ed e-bike in loco previa prenotazione. Per informazioni ed iscrizioni: comunicazione@vivereilgrappa.it oppure 340 2545687.

Il giorno di Pasquetta (10 aprile), alle ore 15, ecco la passeggiata di Dante, una facile escursione con esperto locale, adatta a tutti, alla scoperta della storia e della natura del territorio. Partenza dal Piazzale Chiesa n. 8, Romano D’Ezzelino (VI). Durata circa 2 ore quota di adesione Euro 10,00 a persona, bimbi gratuiti. Posti limitati, prenotazione obbligatoria entro il 6 aprile. Per informazioni ed iscrizioni: comunicazione@vivereilgrappa.it oppure 340 2545687.

 

IL CONSORZIO TURISTICO VIVERE IL GRAPPA

Il Consorzio Turistico Vivere il Grappa è un’associazione composta oggi da una cinquantina di operatori della Pedemontana del Grappa che si occupa di promuovere e sviluppare il turismo nel territorio. Grazie ad una rete di partner offre ospitalità e servizi ai tanti visitatori della zona. Gestisce le aree di decollo ed atterraggio del Sito di Volo Monte Grappa, organizza manifestazioni ed eventi sportivi e fornisce informazioni ed accoglienza ai visitatori presso i suoi uffici. Nato nel 1997 con l’intento di creare una rete sinergica di servizi e imprese accomunati dall’obiettivo di valorizzare il territorio della pedemontana del Grappa, identificata come crescente meta turistica per la pratica del volo libero (parapendio e deltaplano senza motore) grazie alle sue favorevoli condizioni atmosferiche. Inizialmente ad aderire al progetto furono strutture ricettive o comunque nel business della ristorazione, nel corso degli anni hanno poi deciso di consorziarsi imprese più diversificate (piccole aziende, negozi, società di trasporti). Come da statuto, il Consorzio è un’ associazione senza scopo di lucro, composta da un Consiglio direttivo, il presidente oggi è Emanuele Reginato. Informazioni: www.vivereilgrappa.it.

 

TROFEO MONTEGRAPPA – LE REGOLE

Il Trofeo di deltaplano esiste dal 1982 quello di parapendio dal 1990. Si tratta di una delle competizioni più famose al mondo, sia per la sua longevità che per il contenuto tecnico della competizione ed è riconosciuta dalla federazione aeronautica internazionale. Il Trofeo Montegrappa si svolge su cinque “task” (ossia “maches”), una al giorno. Si tratta sostanzialmente di una gara di velocità. Il percorso viene assegnato dal direttore di gara su base giornaliera e consiste in una serie di boe da smarcare tramite il GPS di bordo. La partenza si svolge in due fasi i piloti hanno circa un’ora per decollare e posizionarsi in cielo vicino alla linea di partenza virtuale. Al momento stabilito dall’organizzazione possono attraversare la linea tutti assieme e iniziare la corsa a metà. Il pilota che nel minor tempo possibile completa il percorso risulta al vincitore di giornata. La somma dei punteggi sancirà chi conquista le varie medaglie, divise tra le categorie “assoluta”, “serial”, “sport” e “femminile” in base alle certificazioni dei vari piloti. Per ragioni di sicurezza e d’organizzazione la partecipazione ad oggi è limitata a 150 piloti di parapendio: 140 piloti selezionati in base al ranking FAI WPRS al 31 gennaio; 7 wild card assegnate dall’organizzazione; 3 wild card assegnate dal Team Leader della nazionale italiana e 10 posti riservati alle donne. Gli atterraggi ufficiali per l’edizione 2023 saranno a San Giacomo a Romano d’Ezzelino, Garden Relais, Paradiso e San Pierin a Borso del Grappa. I punti di decollo ufficiali invece sulle Antenne di Rubbietto a Conco-Lusiana, Col Campeggia a Romano d’Ezzelino.  Organizza l’Asd Volo Libero Montegrappa, attivo dal 1979, il presidente è Gianluca Soncin.

 

LE CORRENTI ASCENSIONALI DEL MONTE GRAPPA

Lo sport del volo libero ha trovato a Borso del Grappa, nel Trevigiano, le condizioni ideali per essere praticato. Le ragioni del successo di questa disciplina in questa zona sono essenzialmente tre. Innanzitutto, le particolari condizioni meteorologiche che consentono lo sviluppo di correnti ascensionali praticamente nell’arco di tutto l’anno, permettendo voli della durata anche di alcune ore. Correnti che nascono di fronte a precipizi quasi verticali, dai quali è ideale iniziare il volo. Quindi, la facilità con la quali si possono raggiungere i diversi punti di decollo, situati sul versante meridionale del massiccio. Infine, la presenza di aree di atterraggio tenute di grande validità sotto il profilo della sicurezza.