PALAZZO LENCI, AL VIA LA MOSTRA “LE CITTÀ DI CALVINO”. DAL RESTAURO EMERGONO LE TRACCE DI UNA STORIA CHE ASPETTA SOLO DI ESSERE RACCONTATA E VISSUTA

Il progetto Borghi Invisibili approda ad una fase importante con la conclusione della prima fase dei lavori su Palazzo Lenci: facciate restaurate e saloni riscoperti tra antiche decorazioni e preziosi scorci che si riaffacciano alla città. Oggi il cantiere è visitabile, inaugurazione in occasione della Tàvlata sul Castel. Dal 3 al 30 agosto la mostra “Le città di Calvino” in collaborazione con l’Accademia delle Belle Arti della città di Palermo e l’Istituto Elmad di Parigi. Michele Sbrissa, amministratore di 593 Studio: “Il cantiere aperto di Barchi esempio di progettazione condivisa ad alto valore sociale”

Il restauro di Palazzo Lenci restituisce al borgo di Barchi una parte importante della sua identità storica e urbana. Si è conclusa la prima fase del cantiere avviato da 593 Studio, società veneta specializzata in architettura partecipata, che ha realizzato il progetto in collaborazione agli Istituti Filippin-La Salle Italia. Gli interventi hanno restituito splendore alle facciate e definito i volumi esterni del palazzo, ridando nuova vita alla piazza centrale. 

Ma è durante il lavoro all’interno di alcune stanze del palazzo che sono avvenute le scoperte più emozionanti: varchi murati, scalinate e travature prima coperte da cemento, effimere tracce di grafiche pittoriche e decorazioni floreali che riaffiorano dopo secoli, confermando le intuizioni iniziali e le suggestioni dei racconti dei cittadini.

“Stiamo riportando alla luce questi elementi con pazienza e cura anche attraverso i laboratori organizzati assieme agli Istituti Filippin, queste tracce di storia non erano documentate e non ci aspettavamo una qualità così elevata, una simile eleganza e bellezza artigianale – spiega Michele Sbrissa, fondatore e CEO di 593 Studio –. È il segno che il palazzo non è solo architettura, ma narrazione continua, una scoperta che si apre alla comunità. Come da programma ora sospenderemo le attività operative del cantiere e apriremo questi spazi a chi vorrà fare una straordinaria esperienza tra storia, architettura, arte e partecipazione. Palazzo Lenci torna a essere un luogo vivo, visitabile, aperto alla comunità. Con umiltà e grazie al supporto di chi sta credendo a questa avventura che si sta scrivendo giorno dopo giorno, possiamo dire di essere sulla buona strada.” 

Antonio Sebastianelli, sindaco di Terre Roveresche, comune a cui appartiene il borgo di Barchi, sottolinea: “Il cantiere di Palazzo Lenci ha permesso di restituire a Barchi un’importante quinta scenica del progetto originario della città ideale disegnata dell’architetto Filippo Terzi. In pochi mesi la nostra piazza è tornata a dialogare con le pietre e i volumi di un edificio che per troppo tempo era rimasto in silenzio. Speriamo che questo sia solo l’inizio”. 

Il 3 agosto, infatti, in occasione della grande festa popolare La Tàvlata sul Castel, promossa dalla Pro Loco di Barchi, che ogni anno richiama oltre mille persone, si inaugura la mostra “Le città di Calvino”, realizzata  all’interno del progetto Borghi Invisibili (www.borghinvisibili.it), in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Palermo, ELMAD Auguste Renoir di Parigi, gli Istituti Lasalliani e il patrocinio dei Comuni di San Costanzo e Terre Roveresche. 

La mostra, che resterà aperta fino al 30 agosto, sarà allestita tra le tracce del restauro in corso, porte, camini, pavimenti, travature, corridoi da riabitare, offrendo al pubblico una piccola esperienza, un assaggio di interazione tra frammenti di storia e visioni grafiche contemporanee ispirate al capolavoro di Italo Calvino, a cui sono state accostate in via del tutto straordinaria tre opere realizzate dalla Compagnia delle Catenelle di Barchi. 

Tutto ciò è reso possibile anche grazie all’impegno di volontari e ditte locali che hanno partecipato fornendo materiali e soluzioni per allestire gli spazi in modo funzionale ed in piena sicurezza, in particolare Z Impianti che ha reso possibile l’allestimento illuminotecnico della mostra. 

“I laboratori che abbiamo organizzato nel cantiere di palazzo Lenci hanno consentito ai ragazzi di sperimentare non solo attività materiali all’interno di questi spazi, ma cosa significhi interagire e contribuire all’attivazione di una comunità – commenta Sileno Rampado, direttore generale degli Istituti Filippin –. Quest’anno abbiamo portato qui, da Paderno del Grappa, due gruppi di studenti per partecipare al cantiere sociale e al progetto di rigenerazione. È una scuola di vita, che unisce mani, idee, memoria e futuro. Non solo, dall’anno prossimo sei licei lasalliani di tutta Italia utilizzeranno gli spazi di Barchi per l’alternanza scuola lavoro, così i ragazzi potranno partecipare al cantiere permanente di Palazzo Lenci intrecciando la loro esperienza con abitanti, attività economiche locali, testimonianze di artigiani e associazioni, secondo l’idea generatrice del progetto Borghi Invisibili”.

Il cantiere sarà visitabile in questa modalità immersiva per tutto il mese di agosto, con aperture garantite da alcune famiglie e volontari locali, ad ulteriore testimonianza della straordinarietà del percorso partecipativo in atto, ospitato per molte attività con la comunità locale, negli spazi del Nova Bar, una delle prime attività commerciali che hanno creduto in questa idea. 

Domenico Carbone, sindaco di San Costanzo, città che ospiterà in autunno la mostra che ora si inaugura a Palazzo Lenci, proprio nell’ambito della diffusione più ampia del progetto Borghi Invisibili, aggiunge: “Questo progetto, questo cantiere, è un esempio virtuoso di rigenerazione per i nostri borghi: creatività e concretezza, facendo rete e creando sinergie dal basso, con i nostri cittadini e con le imprese locali. È un segno delle enormi possibilità del nostro territorio, unire bellezza e storia con nuove dimensioni del fare orientate al futuro e all’internazionalità”.

Dall’autunno prossimo torneranno al lavoro i tecnici per avviare una nuova fase di progettazione e riqualificazione di Palazzo Lenci, cercando, con pazienza e facendo tesoro delle indicazioni che stanno emergendo dalla comunità, di accogliere e valorizzare le idee fin qui raccolte, in coerenza con l’obiettivo di rilancio del piccolo capolavoro rinascimentale di Barchi, nel contesto del più ampio programma di attività di Borghi Invisibili.

SCHEDE DI APPROFONDIMENTO

L’ACQUISTO E IL RESTAURO DI PALAZZO LENCI A BARCHI

Nel borgo rinascimentale di Barchi, frazione del Comune di Terre Roveresche (in provincia di Pesaro Urbino), da circa sei mesi è iniziato il progetto di rigenerazione di Palazzo Lenci, edificio simbolo della “città ideale” concepita nel Cinquecento dall’architetto Filippo Terzi su incarico del marchese Pietro Bonarelli della Rovere. Il palazzo, dimenticato da decenni, è stato acquistato dalla società trevigiana di ingegneria e architettura 593 Studio, specializzata in progettazione architettonica partecipata. Obiettivo: realizzare un cantiere permanente in grado di ospitare riflessioni e azioni in ambito culturale, abitativo, produttivo e ricettività etica e sostenibile. A marzo di quest’anno è stato avviata la prima fase del cantiere con una prima azione simbolica: la riapertura di Vicolo degli Ebrei, per segnare il ritorno del palazzo alla comunità. In parallelo si sta lavorando a una “rigenerazione sociale”, coinvolgendo associazioni locali, cooperative e studenti dell’Istituto Filippin di Paderno del Grappa, Treviso. Dal punto di vista tecnico, la prima fase ha riguardato le facciate, il tetto e i camini storici, con particolare attenzione al recupero dell’identità architettonica del luogo. Sarà inoltre realizzata, sulla chiave di volta del portale in pietra all’ingresso del Palazzo, una nuova effige che unirà storia e futuro, antico e contemporaneo, un elemento simbolicamente rilevante, su cui il team di creativi sta già ragionando assieme ad alcuni attori locali. Non solo. Sul portale www.borghinvisibili.it è si può esplorare da alcune settimane l’intero progetto territoriale che spazia dal mare di Torrette fino al borgo di Barchi, attraversando San Costanzo, Piagge, Orciano, e molti altri luoghi, un progetto in pieno sviluppo, che si arricchirà via via nel corso del tempo con le innumerevoli azioni già intraprese e che qui saranno illustrate. All’interno del sito è poi già possibile sperimentare la navigazione tridimensionale dei borghi di Barchi e Cerasa ricostruiti con tecnologia laser scanner e fotogrammetria attraverso droni: un viaggio digitale immersivo tra le geometrie medioevali di antichi borghi.

LA MOSTRA – LE CITTÀ DI CALVINO 

Curata all’interno del progetto Borghi Invisibili, la mostra nasce come omaggio visivo all’universo calviniano. Le opere, esposte tra le sale grezze e in fase di restauro di Palazzo Lenci, interpretano con linguaggi grafici e illustrativi il celebre libro “Le città invisibili”. Esposte circa 40 opere originali tra illustrazioni, grafic novel e installazioni, tutte realizzate da giovani artisti dell’Accademia di Belle Arti di Palermo e della scuola ELMAD di Parigi. Tra gli autori le opere dei docenti Renato Galasso, Emanuele Gizzi e Leandra La Rosa. Esposti anche gli studenti: Alessio Agosta, Federica Arrampatore, Marta Baglieri, Greta Calandrino, Noemi Carollo, Claudia Di Miceli, Chloé Desoubrie, Roberta Ferrigno, Riccardo Galantino, Emanuela Galioto, Claudia Galluzzo, Chloé Gillet, Antonino Graziano, Grabiel Kraft, Louisa Masselis, Roberto Palmeri, Roberto Rizzo, Andrea San Brunone, Saku Santeri Heinonen, Giorgio Vaccaro, Rebecca Verduci, Maria Francesca Villari. L’allestimento si fonde con lo spazio incompiuto del palazzo e con le decorazioni storiche appena riemerse, in un dialogo continuo tra passato e visione. Il percorso è reso interattivo grazie a installazioni della “Compagnia delle Catenelle”, collettivo artistico impegnato nella rigenerazione creativa degli spazi pubblici. La mostra è parte di un progetto pedagogico e comunitario che coinvolge scuole, associazioni locali e istituzioni regionali e sarà aperta dal 3 al 30 agosto, il lunedì, venerdì e sabato dalle 20 alle 22, informazioni al 338 3517014

LA STORIA DI 593STUDIO

593 STUDIO è un’eccellenza nel panorama degli studi di ingegneria e di architettura, impegnato in una missione ambiziosa: costruire il futuro attraverso ricerca, sperimentazione e competenza. Fondata a Castelfranco Veneto, nel Trevigiano, su valori solidi come l’innovazione, la sostenibilità e la collaborazione, 593 STUDIO opera nei settori chiave dell’abitare (residenziale), conservare (restauro), lavorare (direzionale) e condividere (pubblico). Con oltre 15 anni di esperienza in Italia e all’estero, il team multidisciplinare di 593 STUDIO affronta con dedizione progetti complessi, dall’ideazione alla direzione operativa. Tra le prime Benefit Corporation nel settore dei servizi professionali in Italia, l’azienda si impegna a restituire valore alla comunità e all’ambiente.  I progetti di rilievo nell’ambito della conservazione del patrimonio storico e sacro, includono l’ampliamento del complesso Santuari Antoniani di Padova, il restauro delle volte della chiesa San Francesco a Treviso, il piano di recupero per l’ex Monastero delle Clarisse a Castelfranco Veneto, la selezione per il laboratorio-concorso Cappella nel Bosco a La Verna oltre che servizi di consulenza in varie diocesi per percorsi partecipativi comunitari e piani di valorizzazione immobiliare. 593 STUDIO promuove l’innovazione anche in ambito accademico e, in collaborazione con gli Istituti Lasalliani e lo IUAV, promuove e co-finanzia dottorati di ricerca pionieristici nella gestione e recupero dei beni religiosi. La ricerca in ambito tecnologico ed ingegneristico viene svolta in collaborazione con l’International University of Applied Science in Germania.

A PADOVA NASCE IL NUOVO HR MANAGER EUROPEO. “DEVE AVERE PIÙ POTERE NELLE AZIENDE”

Fòrema riunisce i manager delle risorse umane di 18 aziende, capaci di gestire più di seimila lavoratori, per definire le competenze chiave del futuro all’interno del progetto HR Plus. Obiettivo: formare una figura autorevole, capace di usare strumenti digitali, gestire il know how aziendale, leggere il mercato del lavoro e guidare le organizzazioni nella transizione. Roberto Baldo (Fòrema): “Solo un HR autorevole può modellare organizzazioni inclusive, digitali e pronte al cambiamento”

Acquisire autorevolezza e usare strumenti digitali per anticipare il cambiamento. È questo l’obiettivo dell’HR manager del futuro, così come è stato delineato nella sede di Fòrema, a Padova, durante un recente incontro che ha coinvolto i responsabili risorse umane di 18 aziende venete, che assieme rappresentano più di seimila lavoratori, molte delle quali con responsabili del personale aderenti ad AIDP (Associazione italiana per la direzione del personale) Veneto e Friuli Venezia Giulia già partner del progetto HR Plus.

Il confronto si inserisce nel più ampio progetto europeo HR Plus, di cui Fòrema è capofila, e ha avuto l’obiettivo di identificare le competenze chiave che devono caratterizzare le nuove figure HR nei prossimi anni.

A fare gli onori di casa è stato Matteo Sinigaglia, direttore generale di Fòrema: “Oggi l’HR è chiamato a superare il vecchio paradigma operativo per diventare protagonista del cambiamento”, ha detto. “Con HR Plus vogliamo definire un profilo europeo dell’HR manager che sappia coniugare dati, sensibilità umana e visione strategica. Crediamo che la crescita delle imprese passi dal coraggio di rinnovare i ruoli chiave, a partire da chi gestisce le persone”

La conduzione dell’incontro è stata affidata a Roberto Baldo, responsabile delle attività finanziate di Fòrema e coordinatore del progetto: “L’HR manager deve tornare a essere una figura centrale, dotata di potere decisionale e capacità strategica. È l’unico modo per guidare con successo la trasformazione organizzativa che le imprese devono affrontare, tra digitalizzazione, sostenibilità e nuove esigenze culturali”.

Durante la giornata di lavoro è emersa con chiarezza la necessità per gli HR di acquisire autorevolezza all’interno delle imprese, abbandonando il ruolo di mera funzione di servizio per diventare architetti del cambiamento organizzativo. Solo così potranno incidere su modelli, gerarchie, pratiche e processi decisionali.

Il secondo aspetto sottolineato è la competenza digitale e l’utilizzo di strumenti avanzati a presidio delle attività in ambito HR, che permettono la raccolta e la gestione intelligente di dati a supporto delle decisioni strategiche. Non si tratta di diventare tecnologi, ma di saper usare il digitale per potenziare il capitale umano. Infine, il gruppo ha condiviso una convinzione: l’HR del futuro deve saper anticipare il cambiamento, cogliere per tempo i segnali deboli, comprendere i bisogni emergenti delle persone, adattare le strategie interne alle evoluzioni del mercato del lavoro e della società.Ricordiamo che il progetto europeo HR Plus – Innovative competencies for HR manager among twin and social transition – è cofinanziato dal programma Erasmus+ e promosso da Fòrema assieme a partner di Ungheria, Spagna, Portogallo, Belgio e Italia.

“Il ruolo dell’HR oggi è cruciale per affrontare la transizione digitale e sostenibile, ma serve un deciso cambio di passo”, ha dichiarato Fabrizio Grisenti, membro del Consiglio Direttivo AIDP Veneto Friuli Venezia Giulia e socio sostenitore del progetto. “Come AIDP, sosteniamo progetti come HR Plus perché costruiscono futuro e professionalità. Sempre di più, la funzione HR deve ritagliarsi uno spazio autorevole e strategico, promuovendo iniziative che generano impatto reale sul business. Siamo convinti che programmi come HR Plus creino le condizioni per formare HR manager competenti, agili e influenti, capaci di valorizzare il capitale umano e stimolare innovazione nei territori.”

Il progetto, partito formalmente il 20 novembre 2024, prevede attività in presenza e online per tutto il 2025 e il 2026, con eventi internazionali già fissati in Spagna, Ungheria e Bruxelles. Al centro, la costruzione di un programma formativo europeo condiviso, che sarà certificato e spendibile nei paesi membri.

Durante l’incontro padovano è stata anche validata la Skillmatrix HR+, una mappa che integra macro-competenze, trend sociali, digitali e ambientali, sfide e strategie per chi si occupa dello sviluppo dell’organizzazione e del personale.

Tra le prossime tappe: a settembre il contest europeo per HR manager e l’avvio dei corsi sperimentali a Padova, Vigo e Budapest, a ottobre la partecipazione al Festival Nazionale Ungherese degli HR, e infine l’approdo a Bruxelles con la presentazione ufficiale del progetto al Comitato Economico e Sociale della Commissione Europea.

Roberto Baldo conclude: “È lì che vogliamo portare la voce delle imprese e degli HR italiani. Perché il futuro del lavoro si scrive dove le visioni diventano politiche, e le competenze diventano motrici dello sviluppo.”

SCHEDA DI APPROFONDIMENTO – LA STORIA DI FÒREMA

Dopo la fondazione nel 1983 e le prime esperienze di servizi destinati al mondo degli industriali, la storia di Fòrema prosegue negli anni Duemila con la presidenza di Giovanni Griggio quando entrò, tra i primi a livello nazionale, nel settore privato; quello fu anche il periodo in cui nacque Fondimpresa. Subito dopo, al timone di Fòrema fu nominato Marino Malvestio, che traghettò l’azienda verso i primi bilanci in utile, a vantaggio di Confindustria Padova. Seguì la nascita de IlCuboRosso, “spazio fisico” di 600 metri quadri per simulare, sperimentare, rielaborare nuovo know how tecnico e manageriale da trasferire al sistema delle Pmi. Due anni dopo, l’altra scelta strategica, quella di far nascere il «super-polo» confindustriale per la formazione d’impresa, primo in Italia per dimensioni, dall’unione tra Padova e Vicenza. 

Dopo la separazione da Niuko (la Srl costituita nel 2014 da Confindustria Padova e Confindustria Vicenza), completata nel 2019, oggi Fòrema è la società di formazione e consulenza di Confindustria Veneto Est, e opera nell’ambito della gestione di corsi e attività di consulenza con focus su salute, sicurezza e prevenzione nei luoghi di lavoro, ambiente (HSE), sviluppo organizzativo e metodologia lean nelle smart factory, soft skills e formazione esperienziale e servizi per il lavoro. Fòrema lavora in partenariato con molteplici enti pubblici, in particolare segue progetti per la scuola, gli ITS e l’Università di Padova.

 Tutto ciò la rende una delle maggiori società di formazione del sistema Confindustria in Italia. Questi i numeri che lo confermano: nel 2024 il fatturato è stato di 8,5 milioni (+11% rispetto all’anno precedente; da evidenziare che il 62% del fatturato proviene dal mercato), le persone coinvolte sono state 29.831 (+11,6% sul 2023), le ore erogate di formazione 45.110 (+9,6% sul 2023). A livello operativo, i clienti di Fòrema sono suddivisi tra grandi imprese (17,8%), medie aziende (37,8%) e piccole imprese (42,7%) con una distribuzione geografica che conferma una dominanza di Padova e provincia (64%) e Vicenza (il 16%). La formazione interessa principalmente il settore metalmeccanico (37,8%), a seguire la chimica-gomma (12,5%), i servizi (11,5%) e gli alimentari (7,5%). 

Fòrema, che ha sede negli uffici di proprietà collocati nel centro direzionale “La Cittadella” di Padova, recentemente acquisiti nell’ambito di valorizzazione dell’ente, occupa una sessantina persone e collabora con decine di professionisti. Il consiglio direttivo è guidato dal direttore generale Matteo Sinigaglia, ed è composto da Roberto Baldo, responsabile attività finanziate, Anna Cracco, responsabile commerciale e Andrea Sanguin, responsabile amministrazione, finanza e controllo. Presidente è Enrico Del Sole.

FESTIVAL ORME 2025: L’OTTAVA EDIZIONE A SETTEMBRE CELEBRA IL SENTIERO COME METAFORA DELLA VITA

Dal 5 al 14 settembre a Fai della Paganella, dieci giorni di cammino, cultura, natura e incontri tra le montagne del Trentino

Torna a Fai della Paganella Orme – Festival dei Sentieri, l’appuntamento che ogni anno invita a vivere la montagna in modo nuovo, trasformandola in uno spazio di ascolto, scoperta e connessione autentica con sé stessi, con gli altri e con la natura. Dal 5 al 14 settembre 2025, per dieci giorni, il festival proporrà un viaggio collettivo tra i sentieri e i boschi del territorio, invitando a riscoprire il valore del camminare come gesto simbolico e trasformativo, con attività pensate per coinvolgere persone di tutte le età.
Il tema di questa ottava edizione – “Il sentiero come metafora della vita” – sarà chiave di lettura e filo conduttore dell’intero programma, evocando le molteplici sfumature dell’esperienza umana attraverso il rapporto con la natura.
Le giornate si articoleranno in esperienze all’aria aperta, camminate, riflessioni, laboratori e incontri, in un intreccio costante tra paesaggio, emozioni e pensiero. Un invito a rallentare, a ritrovare un ritmo diverso, a lasciarsi sorprendere. Un programma fitto e ricco che prevederà anche momenti evocativi come il Sound Sunrise, un trekking musicale all’alba, e camminate al tramonto dove parole e suoni si fondono con la bellezza del paesaggio.
La chiusura, come da tradizione, sarà poi affidata alla Desmontegada, la suggestiva sfilata del bestiame di ritorno dall’alpeggio, un momento carico di significati che celebra la relazione tra uomo, montagna e natura chiudendo simbolicamente il cerchio di un’esperienza immersiva e intensa.
Orme non è solo un festival, ma un invito a rallentare, respirare, riscoprire il senso del cammino da vivere con zaino in spalla, scarponi ai piedi e cuore aperto. A Fai della Paganella, dal 5 al 14 settembre, è tempo di camminare insieme.

WOMAN POWER CAMP: DUE GIORNI TUTTI AL FEMMINILE AL KRONPLATZ BIKE PARK

In un contesto mozzafiato, tra i panorami unici delle Dolomiti, il 12 e 13 luglio 2025 torna il Woman Power Camp a Kronplatz: un’esperienza tutta al femminile dedicata a chi desidera avvicinarsi alla mountain bike o migliorare le proprie skills!

Organizzato da SAAC – Snow & Alpine Awareness Camps in collaborazione con Skirama Kronplatz, il camp sarà condotto da rider professioniste che guideranno le partecipanti attraverso una sessione teorica al Castello di Brunico e una giornata pratica sui trail del Bike Park di Plan de Corones.

L’attività è aperta a ogni livello e con gruppi suddivisi in base all’esperienza individuale. Nessuna competizione, solo condivisione e voglia di scoprire la montagna in sella alla propia bici.

La partecipazione è gratuita.
È previsto un contributo di 48,80 € per il bike-lift pass del 13 luglio. Disponibile anche il servizio di noleggio attrezzatura su prenotazione.

Per info e iscrizioni: info@outdoor-kronplatz.com

Link utili:
www.saac.at
www.sanvigilio.com

BOOM DI ACCESSI A PADOVALAND COL GRAN CALDO: INAUGURATO LO SPRAY PARK “JUNGLE BEACH”

Inaugurato il nuovo Spray Park Jungle Beach con sabbia bianca e palme caraibiche. Boom di presenze nei primi week end estivi. Cassette di sicurezza agli ombrelloni, area dog friendly e investimenti in crescita dopo l’acquisto dell’area da parte della proprietà. Johnny Pozzi, il titolare: “Siamo diventati il mare dei padovani”

Un’ondata di caldo e una cascata di novità: Padovaland inaugura l’estate 2025 con numeri da record e una nuova attrazione che fa sognare i Caraibi senza uscire da Padova. In questi roventi week end di giugno migliaia di visitatori hanno preso d’assalto il parco acquatico cittadino, accolti da palme tropicali, sabbia bianchissima e il nuovo Spray Park “Jungle Beach”, pensato per le famiglie e per i più piccoli.

Protagonista assoluta è stata l’inaugurazione ufficiale del nuovissimo Spray Park “Jungle Beach”, l’attrazione dedicata a famiglie e bambini che coniuga gioco e freschezza in un’ambientazione tropicale, tra spruzzi, fontane e scenografie esotiche, con animali che fanno andare con la mente alla savana africana e secchi di acqua che precipitano al suolo tra fragore e divertimento. Accanto al nuovo parco giochi acquatico, ha preso forma anche la vera spiaggia bianca, un’oasi di sabbia finissima che fa sembrare di essere al mare… restando a due passi dal centro di Padova.

“Padovaland è il mare dei padovani”, commenta Johnny Pozzi, titolare e anima storica del parco. “Da 36 anni regaliamo sorrisi e refrigerio alle famiglie, ma quest’anno volevamo fare un salto in avanti. Jungle Beach e la spiaggia bianca sono solo l’inizio”.

Tra le novità più apprezzate: l’inserimento di nuove palme caraibiche che decorano le aree verdi regalando ombra e atmosfera tropicale, e un servizio inedito di cassette di sicurezza sotto ogni ombrellone, per custodire in totale serenità smartphone, portafogli e oggetti personali durante il bagno o la pennichella pomeridiana.

Il grande successo di quest’anno arriva a coronamento di un’importante svolta per il futuro di Padovaland. Il parco ha infatti acquisito la piena proprietà dell’area, acquistandola da Interporto Padova Spa per 1,3 milioni di euro. Fino ad oggi Padovaland vi esercitava solo un diritto di superficie; da quest’anno, invece, è proprietaria a tutti gli effetti di una superficie di 162.000 metri quadrati che comprende anche il lago della zona industriale e un ampio contorno verde.

Una svolta storica, come la definisce lo stesso Johnny Pozzi: “Ora che siamo i proprietari dell’intera area, possiamo finalmente sbloccare investimenti strutturali di lungo periodo: nuove attrazioni, maggiori servizi, più comfort per le famiglie e un’offerta sempre più ampia per tutte le età. Il nostro obiettivo è trasformare Padovaland in una vera destinazione turistica”.

Ricordiamo che Padovaland è uno dei parchi acquatici storici d’Italia. Nato nel 1989 su iniziativa di Enrico Pozzi (oggi la gestione è in mano al figlio Johnny), fu tra i primi in Italia a importare gli scivoli dall’estero – dalla Spagna, per la precisione – quando il concetto stesso di parco acquatico era una novità assoluta.

Oggi il parco è un punto di riferimento dell’estate per tutta la regione e attira anche turisti stranieri, con numerosi gruppi organizzati dall’estero. Al suo interno, oltre alle ultime novità del 2025, offre 20 scivoli tra cui spiccano il Kamikaze, la Treccia, il Toboga, la Pista Blanda e il Twin Slide, cinque grandi strutture che garantiscono adrenalina e divertimento per adulti e ragazzi.

Non mancano gli spazi dedicati al relax e alla sostenibilità: gli ombrelloni sono realizzati in paglia naturale per garantire freschezza e un’estetica più “green”, mentre l’intero impianto è stato recentemente rinnovato nel rispetto delle normative ambientali e del risparmio idrico, con nuove pompe e reti di approvvigionamento. Per gli amici a quattro zampe è disponibile una “dog area” su prenotazione, composta da piccoli spazi recintati con sdraio e ombrellone, dove gli animali possono muoversi liberamente in totale sicurezza.

Rinnovata anche quest’anno la partnership con Alìper, grazie alla quale sarà possibile accedere a ingressi agevolati raccogliendo i punti spesa nei 118 supermercati del gruppo.

E le sorprese non sono finite: nelle prossime settimane saranno annunciate altre novità 2025 che promettono di rendere Padovaland sempre più simile a un villaggio turistico permanente, con proposte che vanno oltre la semplice giornata in piscina.

CAORLE MUSIC FESTIVAL: SHIVA, NERVO, SIR OLIVER SKARDY E UNA GIORNATA GRATUITA

Dal 17 al 20 luglio il grande ritorno della musica sul mare al Caorle Music Festival. Il palco è un colosso hi-tech da 150 metri quadrati con effetti scenici da lasciare senza fiato, due terrazze vip panoramiche regalano una vista privilegiata sull’Arena. Nasce l’area food con 12 food truck internazionali. Intanto le vendite dei biglietti segnano un vero boom: migliaia di giovani si sono già assicurati l’accesso per Shiva, Nervo, Villa Banks, Nerissima Serpe e Papa V

Il Caorle Music Festival 2025 si prepara a far vibrare la costa adriatica con un’edizione esplosiva, capace di coniugare musica live di altissimo livello, scenografie spettacolari e un’attenzione particolare al pubblico giovane. Dopo lo stop imposto dalla pandemia, il festival cult torna con una nuova anima e una produzione mai vista prima.

Grande novità: la serata di giovedì 17 luglio sarà completamente gratuita grazie al sostegno di Partesa, sponsor ufficiale dell’evento. Sul palco annunciato un nuovo ospite: in fianco a Claudio Cecchetto, ecco Sir Oliver Skardy, voce iconica dei Pitura Freska, accompagnato dal travolgente format anni ‘90 “Febbre a 90”. Un’apertura ad accesso libero per ringraziare il territorio e dare a tutti l’opportunità di vivere la magia del festival.

E l’entusiasmo è alle stelle: migliaia di giovani stanno già acquistando i biglietti per le serate successive, con un boom di vendite per Shiva, headliner della domenica, artista amatissimo dalla Gen Z. Il venerdì toccherà a Villa Banks e Nerissima Serpe, il sabato alle star internazionali Nervo, direttamente dal Tomorrowland.

Dal pomeriggio a notte fonda: quattro giorni di musica senza pause. Il festival aprirà le porte ogni giorno a partire dalle 18:00, con una line-up pensata per accompagnare il pubblico fino a tarda notte. Il format sarà focalizzato su l’intrattenimento live e sul palco.  Il cuore pulsante del festival sarà Piazzale Olimpia, trasformato in un’arena musicale di oltre 10.000 metri quadrati. Il palco sarà enorme, ultra tecnologico e di ultima generazione, con 150 metri di led wall, effetti scenici spettacolari e due terrazze vip panoramiche per chi desidera godersi lo spettacolo in una dimensione esclusiva.

Non solo musica: saranno presenti 12 food truck con proposte gastronomiche da tutto il mondo, dall’America Latina al Giappone, dal Medio Oriente ai sapori della tradizione veneta. Le porte apriranno ogni giorno alle ore 18, per un’esperienza che partirà dal tramonto e accompagnerà il pubblico fino a tarda notte.

Tra i format speciali, anche l’attesissimo “Vida Loca”, il 19 luglio, con una selezione musicale tutta dedicata a reggaeton, latin, hip hop e urban vibes, per una serata tutta da ballare sotto le stelle.

“Con oltre 5 milioni di visitatori all’anno, Caorle si conferma ancora una volta una delle capitali italiane dell’intrattenimento estivo”, commenta Simone Tomasello, organizzatore del festival e fondatore de La Commerciale. “Il Caorle Music Festival 2025 è pronto a scrivere un nuovo capitolo, con quattro giorni di pura energia, musica e festa. Non è solo musica, è un messaggio per i giovani: dopo anni di rinunce, vogliamo restituire loro un luogo di libertà, espressione e gioia. Caorle è il palcoscenico ideale per questo ritorno: mare, storia e un cuore giovane.»

LA PROGRAMMAZIONE ARTISTICA

DAY 1 – Giovedì 17 luglio – Format: Febbre a 90

Claudio Cecchetto, icona della musica e dello spettacolo italiano, sarà protagonista il 17 luglio  con il “Deejay Show”, tour che ripercorre la sua carriera attraverso un coinvolgente viaggio musicale. DJ, produttore, conduttore e talent scout (ha lanciato artisti come Jovanotti, Fiorello, Amadeus, 883), Cecchetto è anche fondatore di Radio Deejay, Radio Capital e Radio Cecchetto. Dal debutto nella disco anni ’70 al successo di Ibiza Records con hit come People from Ibiza, il suo show unisce musica, aneddoti, contenuti video esclusivi e una selezione che spazia dalla dance anni ’90-2000 al pop italiano. Un’ora di emozioni e divertimento, dove il pubblico “canta ballando, balla cantando”, celebrando le stagioni più indimenticabili della musica italiana e internazionale. La serata promette emozioni nostalgiche, con grandi classici come “Gioca Jouer” e tante sorprese. 

Sir Oliver Skardy, icona del reggae veneto, celebra i 35 anni di Ossigeno, la storica cassetta che segnò l’inizio dell’avventura dei Pitura Freska. Per la prima volta dopo lo scioglimento della band nel 2002, Skardy ripercorre in uno spettacolo live tutta la storia del gruppo, proponendo i brani più amati dai fan. Sul palco con lui la band I Fatti Quotidiani, in un’esplosione di musica, ironia e spettacolo visivo. Il viaggio musicale parte dagli esordi, quando Skardy decise di fondere il reggae giamaicano con il dialetto veneto, ispirato da Bob Marley. In scaletta canzoni raramente eseguite come Saria Beo, Murassi e Suca Baruca, passando per successi come Na Bruta Banda (disco di platino), Pin Floi, Doc, Marghera, fino a Papa Nero, il brano che sconvolse Sanremo nel 1997. Lo show è più di un concerto: è un’esperienza che intreccia ritmo, satira e memoria collettiva. E sarà anche l’occasione per lanciare in anteprima la biografia di Skardy, scritta da Marilena Ferrara per Editoriale Programma. Una serata per ridere, ballare e capire l’anima profonda di un artista diventato simbolo di Venezia e del suo spirito ribelle.

DAY 2 – Venerdì 18 luglio – Format Samba

Sul palco venerdì 18 luglio tre artisti unici: Nerissima Serpe, VillaBanks e Papa V. 

Nerissima Serpe, pseudonimo di Matteo Di Falco, è un rapper classe 2000 originario della provincia di Pavia. Influenzato da Marracash e Club Dogo, inizia la sua carriera fondando la K100 ENT con il produttore fri2, pubblicando i primi brani su SoundCloud. Debutta nel 2019 nel singolo Guadalajara di VillaBanks e nel 2020 pubblica il suo primo singolo ufficiale Barakkino, sempre con VillaBanks. Nello stesso anno esce l’album Denti da latte. Nel 2023 partecipa alla posse track Players Club ’23 e pubblica l’album Identità, apprezzato per la sua versatilità. Il 2024 lo consacra con la hit Mattone insieme a Papa V e Kuremino. A gennaio 2025 pubblica Mafia Slime 2, secondo joint album con Papa V.

VillaBanks, nome d’arte di Vieri Igor Traxler, è un rapper milanese classe 2000 cresciuto tra Europa e Stati Uniti. Inizia a fare rap a 15 anni e nel 2019 pubblica il suo primo album Non Lo So, trainato dal successo virale di Candy. Seguono Quanto Manca (2020) e El Puto Mundo (2020), con collaborazioni importanti come Capo Plaza e Rosa Chemical. Nel 2021 esce Il Doc, a cui seguiranno altri due capitoli con artisti come Guè e Tony Effe. Partecipa al disco di Madame con il brano MOOD e pubblica Filtri e Filtri+Nudo. Il 1° settembre 2022 esce Sex Festival, con Ariete, Tananai e Lil Kvneki. Il suo stile mescola rap, sensualità e provocazione.

Papa V, nome d’arte di Lorenzo Vinciguerra, è un rapper nato nel 2001 a Pieve Emanuele, in provincia di Milano. Inizia firmandosi Papa KV e collabora fin dagli esordi con il cugino Fritu, producer dei suoi progetti. Nel 2019 pubblica Incis Empire Mixtape con Decoy Da Incis. Nel 2021 escono Mafia Slime con Nerissima Serpe e Il Doc con VillaBanks, primo brano di una fortunata saga. Il suo primo album solista, Gesù Bambino (2022), diventa cult tra i fan. Partecipa alla posse track Players Club ’23 di Night Skinny. Nel 2024 pubblica Trap Fatta Bene e la hit Mattone. Mafia Slime 2, uscito a gennaio 2025, lo consacra definitivamente, con ospiti come Guè, Shiva e Rhove.

DAY 3 – Sabato 19 luglio – Format Vida Loca

Il 19 luglio le headliner saranno le dj superstar Nervo, che il giorno prima suoneranno sul palco del Tomorrowland, uno dei festival più importanti al mondo.

Nervo, le sorelle superstar mondiali dell’elettronica, talentuose e dinamiche dj si sono esibite nel corso della loro carriera dalle spiagge scintillanti di Ibiza, al loro studio nelle loro case lontane dalle città natale di Londra e Los Angeles, ai torreggianti palchi principali dei più grandi festival del mondo tra cui, oltre al già citato Tomorrowland, anche Lollapalooza, Creamfields, Balaton Sound, EDC, Electric Zoo, ULTRA e molti altri. Avendo scritto e prodotto successi per artisti del calibro di Kylie Minogue, Ke$ha, The Pussycat Dolls, Afrojack, Steve Aoki, Armin Van Buuren e Miley Cyrus (Hannah Montana) per citarne alcuni, e avendo ricevuto un Grammy Award per aver scritto “When Love Takes Over” per David Guetta e Kelly Rowland, le sorelle NERVO dall’Australia sono salite alla ribalta con le sole loro capacità di scrittura di canzoni. Tra le loro hit, “We’re All No One” con Afrojack e Steve Aoki (n. 8 nella classifica Billboard Hot Dance Club Songs), “The Way We See The World” con Afrojack, Dimitri Vegas e Like Mike (l’inno ufficiale di Tomorrowland 2011, che ha guadagnato oltre 45 milioni di visualizzazioni su YouTube), “Reason” con Hook N Sling, “Something to Believe In” con Norman Doray, “Like Home” con Nicky Romero (il loro primo n. 1 che ha scalato la classifica Beatport per 3 settimane), “Turn This Love Around” con Armin Van Buuren (dall’album n. 1 del DJ “Intense”).

DAY 4 – Domenica 20 luglio – Format Trap Shit

Il 20 luglio arriva Shiva, uno dei rapper italiani più seguiti della nuova generazione. Con milioni di stream all’attivo e collaborazioni con Sfera Ebbasta, thasup e Headie One, Shiva porterà al Caorle Music Festival la sua energia urbana, mescolando trap, pop e introspezione con una performance dal vivo destinata a lasciare il segno. Cresciuto a Corsico, le sue esperienze di vita hanno fortemente influenzato la sua musica. Ha iniziato la carriera molto giovane, pubblicando il suo primo EP “La via del guerriero” a soli 15 anni e firmando con Honiro Label nel 2015. Il successo è arrivato nel 2019 con i singoli “Mon fre” e “Bossoli”, che gli hanno valso dischi di platino. L’EP “Routine” e il singolo “Auto blu” hanno consolidato la sua fama. Ha pubblicato diversi album, tra cui “Dolce vita” (2021),  “Milano Demons” (2022), “Santana Season” (2023), “Milano Angels” (2024) e il recente “Santana Money Gang”, il primo joint album firmato con Sfera Ebbasta.